— La favola raccontata dalla valorosa nostra signora mi riduce
a memoria quello intravenne della invidia nata tra gli servi d'un tedesco e
d'un spagnuolo che mangiavano insieme. Ed avenga che la favola sia brevissima,
sará però dilettevole, e piacerá a molti.
Un tedesco ed un spagnuolo un giorno, ritrovandosi in certa
osteria, cenarono insieme, e furonvi apposte vivande d'ogni maniera molto
abondanti e dilicate. E mangiando l'uno e l'altro, il spagnuolo porgeva al
servo suo or un pezzo di carne, or un pezzo di pollo, ed or questa, or
quell'altra cosa da mangiare. Il tedesco stavasi mutolo divorando e sgolizzando
ogni cosa, senza punto ricordarsi del servo suo. Per il che nacque tra' servi
una grandissima invidia; ed il servo del tedesco diceva che gli spagnuoli erano
piú liberali e piú prestanti di tutti gli uomini: ed il servo del spagnuolo
confirmava il medesimo. Il tedesco, poscia che ebbe cenato, prese il vaso con
tutte le vivande che erano in quello, e porselo al servo suo, dicendo che
cenasse. Onde il servo del spagnuolo, avendo invidia della felicitá del suo
compagno, rivocata la sentenzia sua, mormorava tra sé tai parole, dicendo: —
Ora conosco io che i tedeschi sono fuor di modo liberali. —
La novella dimostra niuno essere contento della sorte sua. —
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