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Sebastiano Satta
Canti

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


16-brume | brusi-erbet | erbos-ingan | ingeg-opera | opero-risca | riser-sprig | sprof-volle | volon-zuppa

     Parte
1 | 16 2 Note| dei francesi, nel marzo 1793, respinto principalmente 3 Note| libertà.~Nacque in Bitti nel 1809, morì in Roma nel 1879, 4 Note| nel 1809, morì in Roma nel 1879, dove il Comune gli eresse 5 1 | disperati volti.~ ~Dicembre 1903~Mattino~ 6 1 | alta fra gli elci!~ ~Agosto 1904~Meriggio~ 7 1 | gloria, hutalabì!~ ~Aprile 1907~ 8 1 | Nuoro (Sardegna), ottobre 1909~ 9 4 | scoppi~Di risa, quella che m’à preso il cuore~Fugge e mi 10 1 | neri segugi~Arrandellati, abbaian contro il cielo.~ ~Oh! D’ 11 1 | bruca sopra il cuore~E mi abbaiano i cani. —~ ~— Dormono gli 12 1 | Mamma morta. Lassù nell’abbaino~ ~C’ero io solo. E aspettavo — 13 Note| alba del 16 giugno 1796, abbandona la terra che non seppe intenderne 14 1 | il vostro strazio quando, abbandonati i quadri~Focolari, usciste 15 Note| salvatore della Patria, fu poi abbandonato nell’ultim’ora e perseguitato 16 4 | affanni e pene~Dimentica, e si abbevera di gioja.~ ~Ché la vostra 17 4 | tue. O di assenzio e fiele~Abbeverata madre! Aspri di vepri~Sono 18 | abbiamo 19 4 | Passionate dai flammei abbracciamenti~Del fulmine, salìa vario 20 4 | rovine: il mare infaticabile~Abbracciava la terra che gli offriva~ 21 4 | agricoli fu madre preclara,~Abili nel guidare sopra un’ala~ 22 Note| esprime una selvaggia e quasi abitudinaria attitudine dei vecchi sardi 23 1 | femmina, madre dei suoi figli~Accatti negli ovili;~ ~Questo vi 24 1 | cristïano.~Madama or potrà accedere all’argentea~Sea sicura, 25 1 | quando mio fratello viaggia~Accende una pia lampada,~Ed io penso: 26 1 | E a te, Santo di Lula,~Accenderò una lampada,~Che in notte 27 3 | aratori, e nei boschetti~Accendevano i fuochi gli scorzini.~ ~ 28 4 | orizzonte.~ ~L’alba è vicina: accendi la tua face~Al primo raggio, 29 1 | terra infranto;~Essi mi accennan e chiamano ancor.~ 30 1 | sepolcreti lor.~Partono i morti e accennano e mi chiamano:~Io li guardo 31 Note| ordinamenti feudali. Gli accenni che seguono nei versi riguardano 32 1 | corridori.~Ecco: e tra questi accenti~Varcasti il limitare~Del 33 1 | lontani eran come astri~Accesi sopra solitaria riva.~E 34 4 | ronzanti~Pecchie, il tuo monte acceso dall’aurora,~Dietro i branchi, 35 1 | fiorito~Desco e, tra molto acciottolìo sonoro~E canti, ecco il 36 Note| prime con entusiasmo ed acclamato salvatore della Patria, 37 1 | intorno~ ~Accattando; ché mi accogliea la falda~Del camino e ci 38 1 | falco cacciatore.~Tutte accogliesti in cuore~Le melodie del 39 1 | nostro~Sogno, Barbagia,~ ~Accoglila nel cuor, come del lento~ 40 1 | E Tu con ospite core, Tu accoglili,~O Madre, o Patria! Non 41 1 | sul monte~Svolano, né s’accolgono leggiere~Sull’onda, ché 42 1 | divina~Provvidenza!) mi accolse questa buona~Dama, un po’ 43 Note| delle prepotenze baronali.~Accolto sulle prime con entusiasmo 44 2 | lodoletta con sua voce chiara~Lo accompagna dal cielo di giacinto.~ ~ 45 3 | col suo nato innocente.~L’accompagnò la rabbia di sua madre,~ 46 1 | questi canti perché sono accordi nati in Barbagia di Sardigna; 47 1 | spettacolo ai pastori~Che accorrono dai salti ad ammirarla.~ 48 1 | Sceglieano i tronchi e, con le accorte mani~E col ferro, destavano 49 4 | presso ti vidi~— E ti era accosto il dogo~Che avea rotto le 50 4 | da una strana ninnananna.~Accucciata dappresso era la madre,~ 51 1 | poggian nitrendo a queste acerbe~Aure i cavalli.~ ~Ecco, 52 4 | pietoso nume dono,~Molcer gli acerbi affanni e le funeste~Cure 53 1 | Mesci i bianchi sorrisi e l’acquavita…~ ~Poi te salutavamo, nel 54 1 | Vittoria Ciusa~ ~Date l’acquavite alle mani,~Prendete la tasca 55 4 | il seno della tanca e l’acra~Viscera della rupe, a penetrare~ 56 1 | guancia fiorita, or per l’addio~Mesci i bianchi sorrisi 57 1 | trastulli~D’oro, e un balsamo ad addolcirne il pianto;~E accanto a loro 58 1 | stambugi,~Se c’è la luna, vi si addoppia il gelo.~ ~Odi? rombano, 59 4 | aspettandolo, in pianti s’addormenta:~Un nembo di vendette fuori 60 1 | anima sgombra~Di affanno, addormivasi all’ombra~Del suo cavallino 61 4 | ogni eremitano~Vi sputa addosso, e avete dell’estrano~Paese, 62 2 | ferro~Non ho precluso l’adito alla morte?~ ~Oh perché…~ 63 1 | Rivi, levan le fronti e adoran Dio.~ ~Rapiti, quasi sentano 64 1 | seminatore~Nella tanca lontana;~E adorasti il silenzio~Del ciel meridiano~ 65 4 | Anche ai tuoi figli, chi ti adorerà~Com’io t’adoro! Agli strani 66 4 | Uno solo ne adoro,~E tu ne adori cento,~Ogni volto t’invesca.~ 67 1 | E a voi, nostra Signora,~Adornerò le mani~Di un’alba cornïola;~ 68 4 | solco tuo diritto, e i canti adorni~Ti aleggiano d’intorno come 69 1 | con ogni sacramento nell’adorno~Letto; a voi, placidi morti~ 70 4 | se alcun’ombra rea~Mai v’aduggi — ché ai nostri cuor rubelli~ 71 1 | stanchi. Era l’ora~Dell’adunata e della partitura.~ ~E con 72 4 | ampio cortil, la gara arguta~Adùnavi. Dinanzi vi sta il coro~ 73 1 | tua vita; e ti discarna e adunca~Il dolore col suo ferreo 74 1 | a sera sette mietitori,~Adusti come figli~Del deserto, 75 4 | il branco~Guidi, pastore aedo, alle sorgenti~Benignamente: 76 4 | su dei cieli foschi,~Nell’aere immacolato, in un nimbale~ 77 1 | fionda~Spiccar la pina dall’aerea fronda!~Ora lasciati a tergo 78 1 | Ecco, è la cima. Come aërea regna~Il cielo, qual la 79 4 | vespero di giugno,~Sugli aerosi miei colli sereni,~Bella 80 1 | dolore,~Tu, Madre, che ti affacci oggi all’arcana~Ombra con 81 1 | la mia cena;~Voglio solo affacciarmi al limitare.~Sai? ancor 82 1 | Cingi la benda candida e affacciati~Alta, dei monti sul limitare~ 83 1 | il sogno, alla sua vita affannosa.~ ~Oh fuor dei venti della 84 1 | dal gelo, con lo stesso affetto~Veglia su i poverelli.~ ~ 85 1 | Ogni anima fiammeggi nell’affettuoso grido!~ ~Vengono i dolci 86 2 | mia àncora d’oro~Che mi affidavi del porto:~Per te ho riamato 87 1 | e inconsolata e tetra~Ti affliggi, o madre, nell’immota pena~ 88 4 | batte ai cuori. Non la madre afflitta~Essi pensano, sì le nicchie 89 1 | Che il mio mortal nemico~Affoghi nel suo sangue;~La sua femmina, 90 4 | ogni cuore: al mietitore affranto~Tra le messi, e al pastore 91 1 | quanti al focolare~Patrio s’affrettan dalla fosca serra,~Ed a 92 4 | Frizzando acuto il gelo,~Se agghiaccia terra e cielo~Il Dio misericorde:~ ~ 93 1 | Quando annotta e quando aggiorna:~ ~Non vi veda schiomate 94 4 | hai da sceglier ciò che aggrada~Di più a te, tra’ bei donuzzi 95 1 | grido dai vermigli~Pianori: Agita il palio…~O rosso cavallo,~ 96 1 | scioglier dalle adre~Glebe, e agitarle come nembo il mare.~ ~Tutto 97 4 | a rapinare~La più bella agnelletta…~ ~Cento ne so guardare,~ 98 1 | danno il timo all’orfano agnelletto:~I fabbri di virtù: i saggi 99 1 | scialbi e pazzi~Di terrore, agognaste questa bianca~Ora della 100 Note| fiere agli ultimi boschi agonizzanti sui gioghi della patria?~ ~ 101 1 | gloria, alta fra gli elci!~ ~Agosto 1904~Meriggio~ 102 4 | al coro ed alla gara:~E d’agricoli fu madre preclara,~Abili 103 4 | irto cignale, con la selce aguzza,~E con la fionda l’aquila 104 1 | radichelle…~ ~Ma a Natale hanno aguzzi rai le stelle;~Son chiusi 105 1 | splende ad ogni cuore~Dall’aie colme di covoni d’oro~ ~ 106 1 | biancospino~A una deserta aiuola.~ ~Rabbrividisce al vento~ 107 2 | errò cantando per fiorite aiuole~Cogliendo sogni, o figlia, 108 4 | Nel piovoso orizzonte~L’aiuoletta ridea~Davanti a un dolce 109 4 | antico, che gli atroci~Padri aizzaron contro i legionari:~Alani 110 4 | tirreni~Il frumento sull’aja veneranda.~Spartiresti il 111 4 | turbine venta~Sugli stazzi d’Alà:~Le cagne rignan forte…~ 112 2 | te~Nelle serene notti di alabastro.~ ~Sette cani mastini e 113 2 | paragone ti fur lievi.~ ~Alacre ai vasti soli ed alle nevi,~ 114 4 | vertici~Fulminati, correte alacri al mare:~E negri uccelli, 115 4 | innalzerei che alle parole~Alate, trionfante aquila al sole,~ 116 4 | Ma perché oggi ronzano l’albata~L’api dell’orto e mormoran 117 1 | vedeste per terre fosche di albatri e di assenzio,~Dove dormon 118 4 | Fioriti in rudi solchi,~Albe aspettate in tormentose 119 4 | Murrazzànu, il molosso, all’albeggiare~Levò il cignale e fiero 120 2 | Tra mormorii di steli e di alberelle.~ 121 1 | aure, dentro questo cheto albor?~ 122 1 | un cavo tronco aspro di alburno~Ti franse, o vino, un uomo 123 Note| nuoresi.~Cervo solone: non è l’alces maschilis, ma pure è un 124 | alcun 125 | Alcuna 126 4 | diritto, e i canti adorni~Ti aleggiano d’intorno come ai biondi~ 127 1 | iraconde~Ogni torva passione alfin si tace.~ 128 1 | argento.~ ~Su, dalla terra algente,~Fiorisce ultimo fiore,~ 129 1 | il vento~Agitava per l’algida contrada.~Vasto silenzio. 130 1 | Di fonti, è sotto cielo algido e greve~Montalbo; e anch’ 131 4 | Almen per una sera~Le ali mi prestate~Ch’io vada dal 132 1 | azzurra,~Dalla Trexenta all’alida Marmilla,~Il nuovo idillio! 133 1 | scolpite si mesceano al fior d’aliso~L’uva e l’edera seguace.~ 134 3 | questa notte senza pene,~Voi allattaste il bambino Gesù;~Pietà, 135 3 | IL FOCOLARE~ ~Non veglie allegre, sardo focolare,~Alla tua 136 4 | di mille i tuoi compagni:~Allegri, cacciatori, ninnananna,~ 137 4 | monte, e il cuor diventa~Allegro alla tormenta.~ 138 4 | sai, divino, il modo~Di allietare tutte le creature,~ ~Che 139 | allo 140 1 | Trillan da tutti i cieli,~Le allodole, o fratello!~Ah! sveneran 141 4 | Implacabili Mire redimite~D’alma quercia: Eumenidi soavi~ 142 1 | dello sforno e ne fiutate~L’alore e, in sogno, dite: — Ah! 143 4 | cervo.~Verdi di pino gli altipiani odòrano;~I cavalli son sciolti 144 4 | Osilo domò, Osilo chiara~Altrice e domatrice di cavalli.~ 145 | altrimenti 146 1 | aspra dei monti,~Oltre l’alvo sereno delle fonti,~Oltre 147 4 | Pari a lodolette quando s’alzano~Dai solchi dell’aprile~E 148 1 | O figli che piansi, che amai,~Che piango, o miei figli 149 1 | quel fragor?~Quanti sogni d’amanti anime passano~Sull’aure, 150 4 | patria che nudrì l’anima amara~Di crucci, è moribonda.~ ~ 151 Note| riversare la piena della sua amarezza sotto i cieli di Parigi.~ ~ 152 Note| coraggio, cadde con lui negli amari passi della fuga. Era una 153 4 | ALL’AMATA~ ~Ecco gli ultimi squilli.~ 154 1 | madre, arridimi anche tu.~Ed amatemi, o morti. La mia povera~ 155 4 | azzurra sospirante al vento.~Ambia col grave ritmo delle ottave,~ 156 1 | vario nitrito di cavalli,~Un ambiar gaio, un fremito sonoro.~ ~ 157 1 | dello speco: col sogghigno ambiguo~Nulla più ti domanda il 158 4 | botti, e tutte d’olianese~Ambrosia, che prigioniera intese~ 159 4 | mare~Deserto. Dimmi, quale amica vela~Navigò a te dalle felici 160 4 | ombra e le desolazioni~Che l’ammantano eterne. O focolare~Di porfido 161 1 | Che accorrono dai salti ad ammirarla.~E i miei servi la chiamano,~ 162 1 | il puro arco dei cieli.~ ~Ammonisce il vegliardo ora i fedeli~ 163 4 | Con la facella d’oro.~E vi ammoniscon: — Gloria~A chi sparge il 164 4 | amare od odiar domani.~ ~Ammonitela voi, coi vostri carmi,~O 165 Note| vernine, e parlano dei loro amori e dei loro odî!~ ~Le selvagge~ 166 4 | nel pallido languore~Dell’amplesso divina. Ella, sul monte,~ 167 4 | candida colomba.~Datele un amuleto di verbasco~E vino dolce 168 1 | giovinezza: alla negletta ancella~Che anela scalza ed arsa, 169 2 | ANCORA D’ORO~ ~Tu eri la mia àncora d’oro~Che mi affidavi del 170 1 | Divenne, o sogno, gaballero andante!…~ 171 1 | risposero coi ringhi.~ ~E andaron per le piane~Nevose e per 172 1 | la figlia, sposa, se ne andrà,~Trepidando, fra gli inni 173 1 | lontana;~Smarrito non ha l’anel d’oro~Lavandosi nella fontana;~ 174 1 | lampi si levava il cuore,~Anelando. Or non più, dentro il fragore~ 175 1 | I GRASSATORI~ ~Anelavano ai boschi dell’altura,~Arsi, 176 4 | l’ombra nera~È tiepida d’aneliti di belve.~Su, in groppa, 177 1 | fanciulla lontana?~Smarrito ha l’anello tuo d’oro,~Lavandosi nella 178 1 | fratricide~Voci ai glauchi anfiteatri:~E solcaron la terra torvi, 179 2 | Pur parlando di te, dolce angelella.~Ahi! ma una sera ti han 180 Note| ICNUSIE~L’Alternos~G. M. Angioi di Bòno: «uomo tanto più 181 Note| ritornello del logudorese inno angioino, al cui canto la Sardegna 182 1 | desìo, ché in più romito~Angolo il mio pensiero si raccoglie.~ ~ 183 2 | sola per questa~Ombra di angoscia senza far parole,~Ma errò 184 4 | dalle selle~E le trote e le anguille del Taloro.~ ~Ecco gli ospiti 185 4 | di pascione?~ ~E codesti animali straordinari~Che diavolo 186 Note| corsa sfrenata il cavallo, animando se stesso di questo frenetico 187 3 | Le Sùrbili, ché brilla l’animosa~Ridente fiamma ai mesti 188 1 | casolare!~ ~Non più veglie animose fra le gole~Dei salti, e 189 1 | cignale;~Quando il cielo si annera vasto, e brontola dai monti~ 190 4 | di colomba,~Fisi, e vi s’anneri intorno il mondo~Pe ’l suo 191 1 | cavalli scotean la sonagliera,~Annitrendo al mattino, e per il cielo~ 192 4 | mazza d’alloro?~ ~O capo d’anno porta~Frumenti al Logudoro,~ 193 1 | torvi, con l’armi omicide~Annodate ai santi aratri!~E voi tutto 194 4 | Ortobene, nereggian elci annose,~Se ardesser tutte tutte 195 1 | plorare ed implorare~Quando annotta e quando aggiorna:~ ~Non 196 4 | mezzodì,~Quando il molosso ansante ritornò,~E l’ansima dal 197 4 | Dinanzi vi sta il coro~E l’ansia turba: chini sull’irsuta~ 198 4 | Le madri che, in divine~Ansie mortali, il cuore~Hanno 199 4 | molosso ansante ritornò,~E l’ansima dal petto gli cacciò~Il 200 1 | E a te venìa dall’ombra antelucana~La parola profonda~Di questa 201 1 | serenità~Dell’alba, o Madri antiche: e fu il segno e fu lo scetro~ 202 1 | A UNA MADRE~Per Maria Antonia Bianco Cavallera~ ~Se in 203 1 | Sonetti della primavera~ ~Ad Antonio Ballero,~Pittore di Barbagia~ 204 3 | mandriani. —~ ~Bofonchiaron gli anziani, i principali:~— Costei 205 1 | arguti motti, e allor egli appariane~Come una quercia viva d’ 206 1 | APPARIZIONE DI GESÙ~AI MIETITORI DEL 207 1 | altura, e nel pianoro~Ecco, apparve ai dolenti Gesù Cristo~ ~ 208 Note| traditore), Caino: comuni appellativi di cani sardi.~ ~La scuola 209 1 | dentro la tomba~I disperati appelli:~E li vedrai ben giunger, 210 | appena 211 1 | è assai, più assai che l’appetito.~ ~Ma tu balzi fantasma, 212 1 | anime tementi, onesti gufi~Appollajati fra le crepe e i tufi~Della 213 4 | selva truce~Degli orgolesi apprese, tra le rombe~Del ponente, 214 4 | e le fanciulle intanto~Appresentino i vini ed i torroni.~E tu, 215 1 | sparso fuoco~E col vomere aprendo questi solchi.~ ~Pur noi 216 4 | E tu, nutrice antica, apri il portone:~Spalancalo, 217 1 | aratro, e il fumido cammino~ ~Aprì dei solchi. Procedeano i 218 1 | elci ed il lentischio.~— Aprici, o Dio, Signore! —~Sui cardini 219 4 | altra di rose e d’olivastro aprico.~ ~O sacro idioma, nato 220 1 | tornerò.~Ma forse tu gli apristi il paradiso,~Tu, gatto grigio, 221 1 | raggio.~— Ai piccoli raminghi~Aprite, o cristiani! —~Non gli 222 1 | Ai mesti il suo seno si apriva~Così come a voi, quando 223 4 | usignoli,~Su levati, già s’aprono i boccioli~Del beldigiorno 224 4 | anfora sulla~Sua testa d’aquiletta: il cuor le vola~Lieto innanzi, 225 4 | ira di Dio. —~ ~Così dall’aquilino~Reo sguardo, balenando l’ 226 1 | Dell’armi, l’inno, soffio aquilonare!~ ~Non dal pulpito più prete 227 Note| del monte. Morì mentre un aquilotto, un fanciullo, gli squittiva 228 1 | Baldassare:~Erano i re d’Arabia, i tre re magi,~Cavalcavan 229 1 | daranno~Fiori ai fatali araldi.~ ~O anime tementi, onesti 230 3 | Il latte le salì. Con l’arancino~Manto, dal mare si levò 231 1 | farà come il seminatore~Che arando guarda il sole.~ ~E, o Madre, 232 1 | omicide, e vide veramente arar la terra coi fucili legati 233 3 | suo peccato. Gli aratori~Aravano sereni al piano e al monte;~ 234 4 | Del Tirso, la città degli Arborensi~Dormìa: bella per sue case 235 1 | affanno! Per noi non han li arbusti~Ombra e la fonte langue.~ 236 1 | lentisco non ho,~Se nieghi l’arbusto il suo fiore,~Darò per nutrir 237 1 | le buone~Messi; come pia arca, a me si schiude~La terra 238 1 | che ti affacci oggi all’arcana~Ombra con quel tuo cuore~ ~ 239 4 | che sui dirupi~Celan in arche dalle cento chiavi,~I sensi 240 4 | le pistole,~Con l’esili archibugi e le cinture~Di cordovano 241 4 | POETA~ ~Udite, morituri archimandriti,~Patriarchi custodi~Dell’ 242 1 | collina~Disegnate con vaga architettura~I bei favi, se a voi nieghi 243 4 | E, donne, sospendete all’architrave~Di ginepro, le lampade di 244 1 | questa buona~Dama, un po’ arcigna, ed anche un po’ beghina,~ ~ 245 3 | ronzini~Con gli agnelli all’arcione; i fanciulletti,~Passeri 246 4 | belli con legati agli alti~Arcioni, il serramanico e le pistole,~ 247 1 | Anima nostra di odio, in voi arda d’amore.~O Bontà, rideranno 248 4 | delle nere~Di solchi piane d’Àrdara,~Dai bianchi bugni~Solitari 249 1 | fiamme. Indi, al mattino~— Ardean sui monti gli astri ultimi 250 1 | giunsero al villaggio~Che ardeano i focolari:~Dai chiusi limitari~ 251 1 | dei banditi.~Se l’aurora arderà su’ tuoi graniti~Tu la dovrai, 252 4 | nereggian elci annose,~Se ardesser tutte tutte in un sol rogo.~ ~ 253 1 | La tomba del Liberatore.~Ardevan i cuori e le fronti;~Sui 254 1 | giovinetti, audace schiera~Di ardimenti e di prove sfidatrice,~Osava 255 4 | selvaggi,~Prima nell’àrdia, ardita corridora.~Oh nei sereni 256 4 | grande, ninnananna,~Sarai più ardito e destro cacciator:~Schiaccia 257 4 | son deserte e rotte~ ~Le argentee porte dei tuoi gioghi. Il 258 1 | La neve che con sue lame argentine~Taglia le carni, e coi suoi 259 4 | un ronzìo di pecchie e argute spole.~ ~Ora la febbre stilla 260 4 | nere, i peciati velli~Degli arieti cresciuti nelle spiagge;~ 261 1 | vider, sarde sirti,~Divo Aristeo.~ ~Deh! da quanto mistero 262 3 | Orgòsolo, padrone~Di cento armati servi,~Che nell’ottobre 263 4 | Sette nemici ho ucciso,~Sono armato bandito,~E tremo innanzi 264 4 | vasti, e dormon i fedeli~Armentari alla virginëa notte!~ ~Io 265 4 | il cor che sa~Ode sperse armonie — l’anima carca~D’innocenza, 266 4 | Selva di glauchi ulivi, l’armoniosa~Onda del Temo: su, tuona 267 4 | antico,~Del pampineo Meilogu,~Armonioso, amico~Dei vati, e delle 268 2 | giacinto.~ ~Anch’io pur aro, o figlia. Oh ma non mai~ 269 1 | sovra il piano~Che il padre arò, con ala non mai stanca~ 270 1 | Legato ha il suo ronzino agli arpïoni,~E polveroso è ancora, e 271 1 | siepe: e bruca e musa e arranca~Si fuggì. Sì che a lei disse 272 1 | tuoi pensier, neri segugi~Arrandellati, abbaian contro il cielo.~ ~ 273 1 | Ortobene a monte Atha sovrano~ ~Arrida, quando fulgida si svela~ 274 4 | Versa motti d’amore. Tal ne arride~La vostra musa ingenua, 275 1 | solo il dolce amore~Che ti arridea dal Marghine lontano.~Ed 276 1 | prisca, non invano~Vigilo, e arrido al pallido isolano~Nei tormentosi 277 1 | Quanti sparvero senza preci, arrisi oltre il dolore~Dal fulgore 278 1 | Così come a voi, quando arriva~La greggia ad un campo di 279 4 | astro, e abbiamo a cuore d’arrivare. —~ ~Sì, la stella lucea 280 4 | ospiti amici arsi dal sole,~Arrivati da Òrfili e dai salti~Marini, 281 2 | non morto è il dolor che m’arronciglia~Tacito il cuore, e me, fuor 282 4 | montane.~ ~Qui l’uccidete ed arrostite i lombi~Sull’ampio focolare, 283 1 | Maria.~ ~Ecco: ed io ti arrubino or mentre danza~La neve 284 1 | O figli, o figli! quanto arse in fondo all’oscura~Anima 285 1 | volti scarni la criniera~Arsiccia e grigia come l’olivastro:~« 286 Note| Cainiti” col quale il giovine artefice barbaricino si propone di 287 1 | asfodeli;~Balzano su dall’artemisie d’oro,~Trillan da tutti 288 1 | avevan degli astori~Gli artiglietti e le brame, ed eran servi.~ 289 1 | passo lento~Tre banditi ascendevano la strada~Deserta e grigia, 290 1 | estremo~Sogno di gloria.~ ~Ascendi. Non qui il tinnulo lamento~ 291 1 | solchi~Fumigan sciolti, e ascoltano tra snelle~Selve il brusìo 292 1 | Di questa terra antica:~E ascoltasti l’insonne~Vento seminatore~ 293 1 | banditi,~E dei rapinatori;~ ~Ascoltate il mio priego: io non vi 294 4 | aürora, al monte, ai noti asili!~ 295 1 | Dell’aurora e da hidalgo asosegado~Divenne, o sogno, gaballero 296 4 | un fiore di narciso!~ ~E aspettandolo, in pianti s’addormenta:~ 297 1 | cielo:~ ~Erme fosse, ove aspettano quanti caddero per le nere~ 298 4 | mirarlo~Gioja ne avrà quell’aspettante madre.~ 299 1 | simbolo di gloria~Alle aspettanti vergini, ed i freni~E l’ 300 1 | occhi fisi al muto limitare~Aspettare chi non torna,~E gemere 301 4 | Fioriti in rudi solchi,~Albe aspettate in tormentose notti.~E sospirano: 302 4 | aurora di splendore?~Tu l’aspetti nell’ombra, ed hai nel core~ 303 4 | implacabile, pronti~Sempre all’assalto, come l’aura lievi,~Seguaci 304 1 | ribelli, pure col ferro assassino~Sovra i balzi solitari;~ 305 1 | monte Spada;~La neve che asserraglia la contrada~Ai cavallari, 306 1 | se più mai non torni~Ad assillarci questo~Avanzo di galera.~ 307 4 | i forteti~Senza fontane, assonnan tra i vapori~Gravi estuosi 308 4 | Tremava al vento. Un pargolo assonnava~Cullato da una strana ninnananna.~ 309 1 | Vedresti in folta schiera assurger vindici~Dell’onta nostra 310 4 | fischia~E canticchia, l’astuto~Cellonajo, l’anziano~Coi 311 4 | cuor rude chiuso sopra l’atro~Sen della madre mia: pur 312 4 | buon sangue antico, che gli atroci~Padri aizzaron contro i 313 4 | tonante convoglio~Che vi attende e vi porta.~ ~E la scuola 314 1 | affanno e le rancure~Dell’atterrito micidiale, il tardo~Pianto 315 Note| selvaggia e quasi abitudinaria attitudine dei vecchi sardi pelliti. 316 Note| mastelli dei latticini: ed è attributo che si comunemente ad 317 1 | Nessun dei giovinetti, audace schiera~Di ardimenti e di 318 4 | anzi volar sul vento~Dell’aürora, al monte, ai noti asili!~ 319 1 | ridenti~Cieli scendeano augei non visti in pria,~Sugli 320 1 | E nei calici voller gli augurali~Vini mescere: i giovani 321 1 | porsero il calice di argento,~Augurando. Egli bevve con un riso~ 322 1 | e gli inni e i falchi ad augurare!~ ~Vedi? a Te giungono dal 323 1 | sarà di più grande~E di più augusto che la Bontà, sotto il sole.~ 324 1 | Or fuori della bruma~Aulisce di vïole;~E verde altare 325 4 | L’automobile passa~a Claudio Demartis 326 4 | guidai nelle lune degli autunni~Ventosi, alla spelonca~Del 327 | Avanti 328 1 | torni~Ad assillarci questo~Avanzo di galera.~ 329 1 | malora! —~ ~Ah che dopo l’avaro~Diniego, ingrato e amaro~ 330 | aveano 331 | avevo 332 1 | Tutto fu vano! Oh voci dell’avita~Casa deserta! Oh fiori della 333 | Avran 334 | avranno 335 4 | secolare,~L’amore eterno, avvalorate i cuori.~O poeti, cantate 336 1 | Ferita, muoviam lieti all’avvenir.~ ~E tu, nutrice, a cui 337 4 | mala sorte,~Alla morte s’avventa~Chi amare mi vorrà!~ 338 4 | defunti: spasiman feroci,~Avventan sorde disperate voci~Di 339 1 | Avvolti in nere pelli, avventando ai torbi guadi~Con felino 340 1 | nel collo le branche,~Li avventeremo contro la notte.~ ~Versatemi 341 1 | tacita come la luce; e non avverrà~Da quel vostro umil pregare;~ 342 4 | Covili di Belvì, la rabbia avversa~Dei mastini famelici: dei 343 4 | turbini lontani~Invocai avversi alle migranti prore.~ ~Ora 344 4 | bianca~Stellata, in groppa avvinta la soave~Compagna. Monte 345 1 | Valichi, i vostri flammei avvisi, o padri~Barbaricini.~ ~ 346 1 | gioventù.~ ~Ma già i fiori avvizziscono, e fiammeggiano~Smorte le 347 4 | tormenti.~ ~Che se l’uggia vi avvolga e quel lavoro~Vostro, la 348 1 | o mio fiore.~E ancor ti avvolgan i canti del coro,~E le fiamme 349 1 | braccia,~Quelle palme le avvolgano il bel seno. —~ 350 4 | col granito. La giogaia~Ti avvolge col suo anelito e con grandi~ 351 1 | alla siderea testa~Gli si avvolgean le agresti madriselve,~ ~ 352 1 | Logudoro,~Di che fiamme avvolgesti il nobil coro,~In ogni ovile 353 1 | Sardegna: oggi che rudi~Mani avvolgon all’elce verde le purpuree 354 1 | primo soffio alpestre~Che mi avvolse, e come il cibo~Primo, il 355 2 | vasti soli ed alle nevi,~Un avvoltoio, con insonne lena,~Distruggerà 356 3 | Ahi! che i bottoli~L’azzannaro, i fanciulli pe’ viottoli~ 357 1 | accattando dalle cupe~Macchie la bacca del lentisco e il frutto~ 358 2 | gran delirio~Di quell’ora, baciar la bella morte.~ 359 4 | se infuria la bufera,~Più bada e pensa al suo verro sperduto,~ ~ 360 4 | alle migranti prore.~ ~Ora badate i porci nella pampa,~E siete 361 1 | cuore adora quanti cadder bagnando col cuore~Loro il sogno. 362 4 | freccia al fianco~Sale a bagnarsi al fonte…~Una cerva dal 363 4 | i branchi, e passar sui bai selvaggi,~Prima nell’àrdia, 364 4 | Bellissima che vien dalla fontana~Balda e dolce, la rossa anfora 365 4 | lontane~Mandre tornate, alle baldanze, ai colpi~Di fucile, tornate 366 1 | Ma Gaspero, Melchior e Baldassare:~Erano i re d’Arabia, i 367 1 | richiamo, ecco levano le balde fronti.~Per poco il nitido 368 1 | aspri selvaggi cavalli~Più baldi saltarono in groppa.~ 369 1 | impeto romano~Si fransebalenai come saetta.~ ~Ora, a guardia 370 1 | boschi, dietro i monti, balenare.~ ~I monti della patria! 371 1 | quando dai confini~Dei monti balenarono, su gli adri~Valichi, i 372 1 | pianti sopra la brughiera.~Balenavano i fuochi della sera~Intorno 373 4 | bronzo e il ferro~Sono in balìa dei fulmini.~E quella pietra 374 1 | della primavera~ ~Ad Antonio Ballero,~Pittore di Barbagia~ 375 4 | corte. Oh quanti suoni~E balli avremo qui, ché dai paesi~ 376 4 | fanciullo.~ ~Ah no! Tra quei balocchi, al suo dolore~Ride, disperso 377 1 | nella terra nera!»~Ecco, balzai tra loro: il limitare~Vampò 378 1 | Di greggie e di asfodeli;~Balzano su dall’artemisie d’oro,~ 379 1 | mentre il corno~Rintronava, balzavo entro le tane.~ ~Né come 380 3 | seno~Rise a sua madre il bambinello e al sole.~ 381 4 | vivo di colombi.~ ~Fate il banchetto funebre, ed il canto~Triste 382 1 | mareggiar della fiorita~Tanca: Bandier’in-mare.~ 383 4 | voi con l’elce fatele una bara~Grande grave profonda,~E, 384 4 | passa~a Claudio Demartis e a Baravelli~ 385 4 | bisaccia,~E il nomade col sago,~Barbuto e taciturno,~Tutti con un 386 1 | mare si spalanca~Da monte Bardia fino a Galtellì.~ ~L’ombra 387 Note| il giogo delle prepotenze baronali.~Accolto sulle prime con 388 4 | TRE PRIMAVERE~ ~O arsa Baronìa, se la pernice~Tra i fieni 389 4 | le soghe —~Sì, quel nero basalto battezzato~Col tuo sangue, 390 4 | Di carne e miele, voi di bassa fronte:~E voi pastori miei 391 1 | palmino di terra quanto basta~Per riporvi la paglia ch’ 392 4 | nero vestimento.~Ahi! non bastano cento e cento e cento~Canne 393 4 | che non questo~Vil seme di bastardi! O asilo agresto~Dei monti, 394 4 | poiché sdegni~Il rissoso bastone, e nei lucenti~Silenzi della 395 3 | bende, bianca e sanguinosa,~Batta alle soglie fumide la Morte.~ 396 4 | tuona la caccia,~E giù, ai battelli le flessuose braccia~Protendono 397 4 | che ruggì,~Martellando i battenti, «Cando si~Tenet bentu est 398 1 | Fabbro, che sull’incudine sai battere il fecondo~Vomere, e, se 399 1 | la randagia~Procella che batteva la tua via,~Lo strazio loro 400 4 | Sì, quel nero basalto battezzato~Col tuo sangue, sarà roso 401 2 | flagello,~E avrai per ogni battito un martirio~Poi che ti piacque 402 4 | ch’oggi~Noi portiamo ai bebè d’ogni contrada. —~ ~E le 403 1 | l’uccellino~Che svola e becca, pur tra nevi e geli,~Quanti 404 1 | arcigna, ed anche un po’ beghina,~ ~Ma buona. E, tu non sai, 405 4 | s’aprono i boccioli~Del beldigiorno e squillano i cachinni~Delle 406 3 | degli agnelli il tremulo belìo,~Copre il sonante fremito 407 4 | vostra camena è una fanciulla~Bellissima che vien dalla fontana~Balda 408 4 | e avevan cani~E cavalli bellissimi, e governo~Avean sulla genìa 409 4 | scovò dagli adri~Covili di Belvì, la rabbia avversa~Dei mastini 410 1 | greggia;~ ~E donne, o voi bendate ai mesti di croco,~Che 411 1 | E l’anziano dirà: Sian benedette~O figlio, le tue mani.~ ~ 412 4 | il cammin corso~Oblìa e benedice. Ella sorride~E lontanando, 413 1 | fronde,~S’alza la luna a benedire i monti.~ 414 1 | capezzali.~Il vecchio, senza beni e senza mali,~Dormiglia 415 4 | pastore aedo, alle sorgenti~Benignamente: la verga di bianco~Tamarisco 416 4 | incontro ai menghi e alle berrette!~E gloria ai padri aedi, 417 3 | suo padre,~Il riso e la bestemmia della gente:~Ma Lia si strinse 418 4 | su infiorate cune:~Ruggon bestemmie mormoran preghiere,~Latrano 419 4 | Nuoro? — Eh! fa lui, una bestia spedita~Vi giunge in un’ 420 4 | proprietari~In cerca di bestiame o di pascione?~ ~E codesti 421 1 | gemme.~Andavano coi servi a Betelemme;~E i servi aveano i cibi 422 1 | tazze, come in un convito.~ ~Beveano in cerchio. E a Liba anche, 423 1 | orzi alle fonti~Cauto a bevere il cignale;~Quando il cielo 424 4 | I frati di Monteraso…~ ~Bevi alla mia brocca,~Bevimi 425 4 | Bevi alla mia brocca,~Bevimi da ogni vena~Il sangue che 426 1 | sposa tua piange: perché?~Bevuto hai dall’anfora rossa~Di 427 1 | argento,~Augurando. Egli bevve con un riso~Estremo. Erano 428 1 | e innanzi, ecco, altre biade~Non nostre. Nostro è il 429 1 | plora rivola~Da un nudo biancospino~A una deserta aiuola.~ ~ 430 1 | padrone per nudrir tue pene,~ ~Biasci pensoso. A me s’apre l’immensa~ 431 1 | LA FANCIULLA~ ~Biblina, dolce figlia, figlia morta~ 432 1 | il vino brilla~Nei nitidi bicchieri; l’alta loggia~S’apre ai 433 1 | canti: i letti dove giacquer biechi e torti,~Volti i piedi al 434 3 | Gonari avea il cappotto~Bigio. Tremava nel silenzio il 435 1 | cumuli bianchi di lana,~Un bioccolo nero trovò.~ 436 4 | falciatori~Di giunchi e biodo, nei maligni greti;~I poggi 437 4 | guidi la covata, e il grano~Biondeggi lieto, sogna nel tuo piano,~ 438 1 | lucente~Dalla tua terra l’orzo biondeggiare:~Il solco è aperto e manca 439 4 | aleggiano d’intorno come ai biondi~Frumenti, stormi garruli. 440 1 | già sorger nei cuori~Un biondo sorriso d’aurora.~ ~E fu 441 1 | e il mare.~ ~E portavan bisacce con dovizie~Di balsami e 442 4 | vipere tra loro~Sibilano e le biscie fan carole.~Quando sarai 443 1 | lui pensando, i pii vecchi bisognano~Tutti i migliori sogni del 444 4 | Donne traeano il prezioso bisso~Per vestire l’Eroe. E nel 445 Note| idea di libertà.~Nacque in Bitti nel 1809, morì in Roma nel 446 4 | Su levati, già s’aprono i boccioli~Del beldigiorno e squillano 447 3 | bolsa, o mandriani. —~ ~Bofonchiaron gli anziani, i principali:~— 448 4 | PREFICHE~Dedicata all’amico G. Boldetti~ ~Notte di vento, notte 449 3 | il dorso~Ha spelato, ed è bolsa, o mandriani. —~ ~Bofonchiaron 450 Note| Alternos~G. M. Angioi di Bòno: «uomo tanto più vicino 451 1 | uragano.~ ~In lui la gaia bonomìa: schiudevasi~Talor la sua 452 1 | Costera,~Vo’ entrar nell’aspra Bonorva.~ ~ nella chiesa, sul 453 4 | madre dolorosa~ ~Tacque. Poi borbottò in quel natìo~Suo modo un 454 1 | tardo~Lor cuore al ditirambo~Borghese mescon le lor leggi. O dardo~ 455 1 | cesareo vate, redimito.~ ~Borghesi e filistei parlan fra loro~ 456 1 | Sembran oggi i cipressi borghesucci messi in nero,~Colti da 457 4 | serpillo! Salìa dai cilestrini~Borghi, un ronzìo di pecchie e 458 1 | bambino;~Gesù bambino venne~Al borgo di Barbagia:~— Donne, un 459 3 | Tornavan gli aratori, e nei boschetti~Accendevano i fuochi gli 460 1 | vertice — siedevan presso un botro~Senza più pane, ed era come 461 Note| moderni» come lo chiama Carlo Botta, quando l’uragano della 462 3 | uomini santi! — Ahi! che i bottoli~L’azzannaro, i fanciulli 463 1 | IL BOVE~ ~— Alcuna invidia mai, 464 1 | troppo lenti erano i gravi bovi~A portartelo al tuo solo 465 4 | affanno…~ ~Ti son caduta in braccio!~Dammi meglio la morte,~ 466 1 | luoghi alti, per piani~Di brace, scalzi, con la falce al 467 1 | dov’erra~Triste l’armento brado, e pendon ferme~Nubi d’incendio 468 1 | po’ di pasta d’orzo sulla bragia:~Ed ecco che quel poco~Divenne 469 1 | astori~Gli artiglietti e le brame, ed eran servi.~E un giorno 470 1 | brusire di felci~E a tratti il bramir delle volpi.~ ~Il fuoco 471 4 | armento, dalle acute~Zanne bramose a sradicare il cuore,~Ecco: 472 1 | Gli figgerem nel collo le branche,~Li avventeremo contro la 473 4 | Un aquilastro, con un suo branchetto~Smunto, a un ridosso per 474 1 | All’uomo che il coltello~Brandì torvo nell’ira, mormorate: 475 1 | dolenti e agli umili; e brandita~ ~Con le mani incolpevoli, 476 4 | sul greppo! Ora non più~La brava tua canzon, mentre meriggia~ 477 4 | corse sulla strada aspra di breccia,~E mi parlò del mondo!~ 478 1 | cercò.~Or qui rimani! — Brillan tra le grigie~E brune chiome 479 1 | gli steli~Bianchi di luna; brillano vermigli~Fuochi dappresso 480 1 | fuoco dalle acute selci.~ ~E brillarono i fuochi. Ed: O fratelli,~— 481 3 | dal limitare~La mesta, cui brillava in cuore un raggio,~ ~Fate 482 3 | mesti in ogni sorte.~ ~E brillerà perpetua fin che in nere~ 483 4 | odori~L’arrosto e il vino brilli!~ 484 1 | in un ramo di alloro.~ ~E brillò la conocchia per voi nel 485 1 | scalze e scarne sovra la brinata,~ ~Tristi donne accattando 486 1 | lidi lontani.~ ~Mostrò i broccati, simbolo di gloria~Alle 487 4 | verdi vigne e sussurranti broli,~Gli elcini carri carichi 488 1 | cielo si annera vasto, e brontola dai monti~Balenando il temporale,~ ~ 489 4 | Son fragili ricordi, e il bronzo e il ferro~Sono in balìa 490 1 | pecorelle per la valle sola~Brucando i cespi ed i rïarsi steli.~ ~ 491 1 | mensa; molta negra~Elce bruci nel vasto focolar.~E poiché 492 1 | risorti! —~ ~E gli occhi le brucian di fiamma,~E piange, o figlioli, 493 4 | sgabelli alti di cerro,~E bruciate l’olibano soave.~ ~Ché vostra 494 1 | E innocente di questo ti bruciò~Il core — E tanto ne stillò 495 1 | se ne van pepiani~E le brughiere,~ ~Cercando i redi, richiamando 496 1 | Il vento galoppava per la brulla~Landa, col suo sonaglio 497 Note| CoràsiMonte Atha — dalle brulle rupi azzurre.~Gonaredevoto, 498 1 | lana e lino. Poi, quando è brumaio,~Scalzo mi segui e, servi, 499 1 | Svariava oltre i lentischi, nel brumale~Fumar dei tetti, solitaria 500 1 | pensa un di loro: — Tra le brume,~Per guardarsi dai rudi~


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