16-brume | brusi-erbet | erbos-ingan | ingeg-opera | opero-risca | riser-sprig | sprof-volle | volon-zuppa
Parte
1501 1 | LE API~ ~Api ingegnose che sulla collina~Disegnate
1502 4 | ne arride~La vostra musa ingenua, a cui l’antico~Idïoma del
1503 1 | seguì docile, nel riso~Dell’ingenuo cor, la pace~Dell’opra onde
1504 4 | con le tue città~Morte, ingioconda atroce febbricosa,~Ma tutta
1505 1 | poltrona; ci hai fame? e lei ti ingozza~Di pasticci: noi siamo i
1506 1 | che dopo l’avaro~Diniego, ingrato e amaro~Si fece il pane!
1507 1 | ai cani~Di non rignare: l’inimico spettro~Dei branchi, che
1508 1 | cavalli, già vinti dalle some~Inique, procedean stanchi. Era
1509 4 | pensosa turba assorta~Tal inno innalzerei che alle parole~Alate, trionfante
1510 4 | armonie — l’anima carca~D’innocenza, tu incedi, patrïarca~D’
1511 3 | governano~Greggie di agnelle innumeri:~O se pur fossi come quel
1512 1 | anche la spada;~Tu che inondi di sònito e luce la contrada,~
1513 1 | erme~Tanche ed in salti inospiti, dov’erra~Triste l’armento
1514 1 | versavano sulle nostre lotte insane~Tutti i balsami del core;~ ~
1515 4 | Ohi! Immé! Immé! Il lampo~Insanguina la tanca il salto il mare,~
1516 1 | I lor laceri panni;~Ed insanguinan pur le lor manine~Di bimbi
1517 4 | Levò il cignale e fiero l’inseguì.~Sotto le quercie, all’ombra,
1518 3 | il manto nero:~E tanche inseminate e nel mistero~Del salto,
1519 1 | segui e, servi, andiamo insieme~Per le colline morse dal
1520 4 | azzurro~Di Spartivento, insino al solco macro~Di Aritzo,
1521 | insomma
1522 Note| al cui canto la Sardegna insorse contro gli ordinamenti feudali.
1523 1 | nobile~Ròcca, di gracili intagli insigne, come uno scettro.~ ~
1524 Note| abbandona la terra che non seppe intenderne il palpito sovrumano, e
1525 4 | solco macro~Di Aritzo, per l’intera taciturna~Isola, sospirò
1526 Note| le porte dell’Esposizione internazionale di Venezia.~E l’opera gagliarda
1527 4 | Ambrosia, che prigioniera intese~Il palpito di venti primavere.~
1528 4 | operose serve, e un canto intessi~Memore e bello che allegrezza
1529 1 | meandri~Delle gole, ove intesson gli oleandri~Serti di rose;~ ~
1530 1 | INTIMA~ ~Mia madre quando mio fratello
1531 4 | suona forte la sua tromba,~E intìma guerra in un giardin fiorito.~
1532 4 | pervinca; nell’ora vespertina~Intoneranno la pelicordina,~La danza
1533 4 | fatale ogni lamentatrice~Intoni cinta delle bende gialle:~
1534 1 | sandali di pelle di cignale,~E intonse chiome:~ ~E sanno nelle
1535 1 | voi spargete l’elce~Ed intrecciate solo pensieri di bontà!~ ~
1536 1 | pene~E mesi di silenzio,~Intrecciati con poma aspre di assenzio,~
1537 1 | lasciati a tergo il truce intrico~E gli striscianti sibili
1538 1 | la croce della mano~Che t’intrise e ti stese, e per l’ignoto~
1539 3 | ci ha~Il malocchio che fa intristire i branchi:~Andiamo! — E
1540 2 | speranza~Che mi reggeva nell’inutil guerra.~ ~Ma non morto è
1541 1 | Lungo i filari dove l’uva invaia.~ ~O patria, o sogno! Ora
1542 4 | adori cento,~Ogni volto t’invesca.~
1543 4 | Di primavera l’anima m’investe~Un folle soffio di rapinamento!~
1544 1 | dolorosa-~ ~mente la fronte invidïando i morti.~
1545 1 | giovinezza,~Pure, se ancor sull’invido cuor passi il vostro cantico,~
1546 4 | quercia: Eumenidi soavi~E invincibili: e piangon sulle rupi.~ ~
1547 4 | come indomiti morelli~All’invito del vento emulatore,~Là
1548 1 | Che a noi sola commise~L’invitta tua virtù,~La casa che tu
1549 4 | piatto, e i turbini lontani~Invocai avversi alle migranti prore.~ ~
1550 1 | da tutti i cieli, alba invocata~Nell’ombra! Ora non più
1551 1 | I cieli, che nelle anime iraconde~Ogni torva passione alfin
1552 1 | il peso della neve;~ ~Ma irroraron di sangue, di fraterno sangue,
1553 1 | terra che di strage empia tu irrori.~ ~E attorno a me, dalle
1554 4 | l’ansia turba: chini sull’irsuta~Criniera dei cavalli, i
1555 4 | Chiamavano al deserto: ché l’irsuto~Guardiano, se infuria la
1556 1 | aurora~Agitava i lor velli irti e le chiome.~I cavalli,
1557 1 | Vigilo, e arrido al pallido isolano~Nei tormentosi sogni di
1558 1 | infaticabile~Di Ulisse, volta alle isole della Fortuna.~A te ne vengono
1559 Note| infingardo, di vil cuore. Cane de isterju (cane da piatto) è quel
1560 Note| isola. Un munifico donatore istituì, presso alla stazione, una
1561 1 | Dono: un’util conocchia, istoriata sui lontani~Monti, in un
1562 1 | monili ed i coralli.~E monete istoriate di cavalli~Non mai visti:
1563 Note| che non vi sia un vocabolo italiano che li traduca perfettamente.
1564 1 | Curvi sui torti aratri, iteravano il cammino~Delle glebe,
1565 1 | cainiti!~Cupa l’eco dei monti iterò le fratricide~Voci ai glauchi
1566 1 | a seminarvi il grano.~ ~Iva e redìa la nuvola canora:~
1567 4 | anneri intorno il mondo~Pe ’l suo ricordo e per la sua
1568 Note| graziosamente fioriscono sulle labbra dei sardi poeti, quasi sempre
1569 4 | soga e i bianchi e vili~Lacchè, incontro ai menghi e alle
1570 4 | legare~La bella fiera coi lacci d’amore?~ ~Ma sogna il figlio
1571 4 | affanno~Ché la Sùrbile col laccio~Fischia sotto le porte…~
1572 1 | Degli scalzi fanciulli!~ ~E laceran tra i vepri, nelle spine,~
1573 1 | vepri, nelle spine,~I lor laceri panni;~Ed insanguinan pur
1574 2 | senza pane~E trova il figlio lacero, piangente~Nella tenebra,
1575 1 | cuor di pietra a voi razzin lacrimette~Di cristallo e cäolino!~ ~
1576 2 | MATER LACRYMARUM~ ~Perché oggi pieghi i ginocchi~
1577 4 | Che trema come fronda,~Il ladro catenato,~Il soldato che
1578 4 | queste parti,~È rimasto laggiù per vendicarti!»~
1579 4 | fronzuti:~Qui la rana si lagna…~Lassù fonti di diamante…~ ~
1580 4 | aria è corsa da continui lagni.~ ~Cadono i mostri. Alla
1581 1 | campani:~La neve che con sue lame argentine~Taglia le carni,
1582 4 | canto~Triste e fatale ogni lamentatrice~Intoni cinta delle bende
1583 4 | architrave~Di ginepro, le lampade di ferro:~E sia spento e
1584 1 | selve, divino. Ardon le lampane~Pari ad astri non mai prima
1585 4 | ardenti nel silenzio~Come lampe — sonasse nel canoro~Accento
1586 1 | sol rompere quel grido~Che lancia dalla sua rupe l’astore.~ ~
1587 1 | arbusti~Ombra e la fonte langue.~Eppure, o Dio, noi camminiam
1588 4 | gli offriva~I suoi gigli languenti, e sole e cielo~Folgoravano
1589 1 | Palpita tutto al molle,~Languido mite fiato~Di marzo, il
1590 4 | Occhio insigne, nel pallido languore~Dell’amplesso divina. Ella,
1591 1 | Stretti dalle vitalbe,~Sulle lapidi scialbe,~Sulle croci di
1592 1 | la notte, quando sfalda~Larga la neve, vagolai più intorno~ ~
1593 4 | aedi~Erranti, a dispensare larghi il canto~Ad ogni cuore:
1594 1 | nell’ombra della sera~Tra larve e mostri, e tu guardi all’
1595 2 | CANTI DELL’OMBRA~ ~Las de pleurer de vivre et d’
1596 1 | placidi morti~Testati, che lasciaste — buoni, in quell’ultimo
1597 1 | rupi! Venite alle fontane:~Lasciatevi cadere~Dagli artigli le
1598 1 | pina dall’aerea fronda!~Ora lasciati a tergo il truce intrico~
1599 4 | tanche solo!~Perché tu m’hai lasciato?~
1600 1 | caddero per le nere~Vie, sul lastrico, nel sole:~Sepolcri d’onde
1601 Note| Salto: non è il saltus dei latini. La parola è usata in Sardegna
1602 Note| della Barbagia suona come in latino: fratelli; ed anche, come
1603 1 | quest’armi, che ti pongo a lato;~Tuo questo miele; tuo questo
1604 1 | quando in cittadine~Rabbie latrò la fame e negli spazzi~E
1605 1 | il carro d’oro per la via~Lattea scendeva, e un’aquila garria —~
1606 Note| che leccare i mastelli dei latticini: ed è attributo che si dà
1607 4 | delle tue scogliere,~Ma non lavarlo, no! Sian rosse ed adre~
1608 1 | discendeano ai verdi fiumi~A lavarsi, i cainiti!~Cupa l’eco dei
1609 1 | donne, che tra gli oleandri~Lavate lungo le fiumane i bianchi~ ~
1610 1 | rude,~Il canto arvale dei lavoratori.~
1611 1 | IL NATALE DI LAZZARO~ ~I~ ~Vedi è Natale: scende
1612 Note| i branchi, e non fa che leccare i mastelli dei latticini:
1613 4 | tanca, in mozze chiome,~Leccaste il rancio della ciurma,
1614 4 | verde alpestre ramo~Di leccio, amor dell’aquile, cuor
1615 1 | contrada~Ai cavallari, e lega rivi e fonti.~ ~La neve
1616 4 | Fugge e mi sfida: chi potrà legare~La bella fiera coi lacci
1617 1 | pulpito più prete Muroni~— Legato ha il suo ronzino agli arpïoni,~
1618 1 | vermigli.~ ~Come in sogno legavano con mani~Stanche, mannelle
1619 1 | ditirambo~Borghese mescon le lor leggi. O dardo~Buono e mortale,
1620 4 | Nella tua nuova casa. E voi, leggiadre~Vergini, sospingetela alla
1621 1 | Svolano, né s’accolgono leggiere~Sull’onda, ché dà sangue
1622 2 | mastini e sette alani!~Li legheremo, o figlia, al limitare~Perché
1623 4 | Padri aizzaron contro i legionari:~Alani d’Orzulè, barbaricini~
1624 1 | bianca mattina! —~ ~Essi legnano: e stampan sull’informe~
1625 1 | scialbo~Crepuscol di gennaio~A legnare. Frizzando da Montalbo~Li
1626 4 | si sprigiona dal percosso legno.~ ~Or si ricorda quando
1627 2 | Un avvoltoio, con insonne lena,~Distruggerà qualunque sia
1628 1 | dirupi, tra l’elci ed il lentischio.~— Aprici, o Dio, Signore! —~
1629 1 | ondeggiava qua e là~Nel petto leonino, in quell’una~Visione, in
1630 4 | alto d’impero~Sul labbro a Leonora: urlo di forti~Schiuso in
1631 1 | Cadaveri… Ma vanno~Oltre letée fiumane, sul profondo~Cuor
1632 1 | dai lontani~Lidi la prima lettera~Verrà. Sul breve foglio,
1633 Note| gli uccisi, come in una lettiga, vengono trasportati alle
1634 Note| frasche di elce o di quercia (lettu de sida) su cui gli uccisi,
1635 1 | ricercar gli sparsi~Rivi, levan le fronti e adoran Dio.~ ~
1636 1 | vindice~Lor richiamo, ecco levano le balde fronti.~Per poco
1637 1 | Baronia~Sulle devote barche i levantini,~In tempi antichi, da lidi
1638 2 | spose vedo in bianca vesta~Levar cantando lor pargoli al
1639 1 | dalla magnanima~Città che levasi bianca tra brune~Selve pacifiche,
1640 4 | verbo leghi gli usignoli,~Su levati, già s’aprono i boccioli~
1641 1 | aurore,~Cinto di lampi si levava il cuore,~Anelando. Or non
1642 4 | trionfante aquila al sole,~Si leverebbe l’anima risorta.~ ~Ma fu
1643 1 | come la luna.~ ~Or non ti levi. Or chi oprerà le falci~
1644 4 | che s’imbianca~Ululando: lì presso un branco bela~Melanconico,
1645 4 | mastino!~Ecco ritorna. Pedra Liana ai raggi~Del sol morente
1646 1 | viluppi foschi~D’ellere e di lïane.~ ~Non il frullar d’un’ala~
1647 1 | erba odorosa,~Più lieta e liberale d’ogni mensa.~ ~Tali i nostri
1648 1 | mar di vïole~La tomba del Liberatore.~Ardevan i cuori e le fronti;~
1649 1 | fede e fortezza,~Sentirò, o liberi Goliardi, l’èmpito~Del dolce
1650 4 | dai soffi ardenti della Libia~Son venuti stanotte i Marrubbiesi~
1651 4 | BATTAGLIA~Per la guerra libica~ ~Sardi mastini di gran
1652 1 | onde poi il calice ha il licore,~La lampana la fiamma, e
1653 4 | sorelle~Vostre maggiori, liete~Nell’opera gentile,~Pari
1654 4 | Alla sùbita febbre, e la lietezza~Dell’anima trabocca in inni
1655 4 | gloria al sacro~Coro che dal Limbara al mare azzurro~Di Spartivento,
1656 Note| casellanti sparsi sulle varie linee. I treni del mattino raccolgono
1657 1 | lungo le fiumane i bianchi~ ~Lini e le lane: avete visto il
1658 4 | nascente luna! — ~Pioveva: nel livido orizzonte~Era un sorriso
1659 4 | strani romiti~Pastori di Lodé, che vi cibate~Di carne
1660 4 | Nell’opera gentile,~Pari a lodolette quando s’alzano~Dai solchi
1661 1 | nitidi bicchieri; l’alta loggia~S’apre ai miei sogni su
1662 Note| trebbiare". È il ritornello del logudorese inno angioino, al cui canto
1663 4 | l’uccidete ed arrostite i lombi~Sull’ampio focolare, e focolare~
1664 4 | Lino siede~In un canto, lontan dal focolare~Che solo splende
1665 4 | benedice. Ella sorride~E lontanando, dalla rosea bocca~Versa
1666 1 | non l’udrai dai cento tuoi loquaci~Rabula, tronfî tra il plaudir
1667 4 | mandrïano, a cui feci dai loschi~Occhi, recer la vita,~O
1668 1 | che versavano sulle nostre lotte insane~Tutti i balsami del
1669 4 | tristezza~Dell’uomo. Quando Luca, in aspre selve,~Ai banditi
1670 1 | chiarore~Sùbito, un fonte~ ~Luccica e scroscia. Odorano le valli~
1671 1 | per profonde~Serenità, fra luccicar di fonti.~ ~Poi nell’ombra
1672 1 | vedremo, a giugno, alto e lucente~Dalla tua terra l’orzo biondeggiare:~
1673 4 | Il rissoso bastone, e nei lucenti~Silenzi della notte — quando
1674 1 | Selvaggio. Era tra l’erbe un lucer d’astri.~Non mai quelle
1675 1 | diserto.~Dalle sue vene lucide di schisto~Qualche erba
1676 1 | non odo che le voci~Cupe e lugubri del vento.~ ~Fila, vecchia
1677 1 | sfornavano e infornavano~Al lume del lentisco.~ ~Venne uno
1678 1 | Degli arsi greppi e odora di lumìa.~ ~E vedo nel tuo seno andar
1679 1 | fanciullezza.~Tremò nell’ombra un lumicino d’oro…~La stella… E nel
1680 3 | e bianchi~Sparvero nella luminosità~Del mattino, coi lunghi
1681 4 | Sbuchi, ronzante sciame luminoso,~E s’allegra il deserto.~
1682 4 | la ronca~Che guidai nelle lune degli autunni~Ventosi, alla
1683 1 | Sogno del sole il raggio;~E lunghe fredde assidue~Stagnan sul
1684 1 | fratello, né più van come lupe,~E scalze e scarne sovra
1685 1 | grotti.~ ~A me ferrana e lupinella mai~Non mancano; tu, dopo
1686 Note| ICNUSIE~L’Alternos~G. M. Angioi di Bòno: «uomo tanto
1687 3 | gli aneli~Sospiri della macchia, alto uno scoppio~Salì di
1688 1 | Ai rosei pesciaioli e ai macellari~Nitidi, oggi è dovuto questo
1689 4 | Spartivento, insino al solco macro~Di Aritzo, per l’intera
1690 1 | tornata al desco cristïano.~Madama or potrà accedere all’argentea~
1691 4 | frati di Monteraso~Pingon la Maddalena~Con una rosa in bocca…~I
1692 1 | quella santa d’oro:~Ruberò la Madonna per te!~
1693 Note| frenetico ardore.~ ~Alle madr di Barbagia~Letti elcini:
1694 1 | si avvolgean le agresti madriselve,~ ~Spontaneamente. Ma poi
1695 1 | Per il primo Congresso dei Maestri sardi tenutosi in Nuoro~ ~
1696 1 | garzoni e dicon: — Zio,~Tu maestro del ferro, eccoti il vecchio~
1697 1 | il solco,~ ~E franger la maggese, e a mietitura~Carreggiarti
1698 | maggiore
1699 | maggiori
1700 1 | purpuree rose,~E riposan magli e incudini.~Fugge la notte,
1701 1 | Fortuna.~A te ne vengono dalla magnanima~Città che levasi bianca
1702 1 | canti, e l’opere e le prove~Magnanime, e la patria terra dove~
1703 4 | selva~Cedua, stanate coi magri mastini~Il gran cervo solone;
1704 1 | sonoro~E canti, ecco il majal, di sacro alloro,~Come un
1705 4 | E giù Nuoro, soave e maledetta,~Cuor di Sardegna: e intorno,
1706 1 | La forza di chi sorse a maledire~Egli vide dal sommo ruinare.~ ~
1707 3 | rabbia di sua madre,~La maledizione di suo padre,~Il riso e
1708 3 | giumenta~Per allattare questa malfatata~Creatura del mio seno. —
1709 1 | vecchio, senza beni e senza mali,~Dormiglia e sogna pascoli
1710 1 | Di gigli d’oro, fiori di malìa…~Li avean portati all’arsa
1711 4 | Di giunchi e biodo, nei maligni greti;~I poggi senza canti
1712 3 | del demonio, e ci ha~Il malocchio che fa intristire i branchi:~
1713 1 | Va’ in malora! —~— O zia, mammina mia,~Un pane… — Va’ in malora! —~ ~
1714 1 | biondeggiare:~Il solco è aperto e manca la semente,~E non sappiamo
1715 1 | ferrana e lupinella mai~Non mancano; tu, dopo la fatica,~Spesso,
1716 1 | olio d’oliva.~Con zirbo, se manchimi l’olio,~Per te la terrò
1717 4 | chiuso aulente~Di viole e di mandorli: solenne~E sacra per il
1718 1 | sereno…~Ahi! forse era la sua mandria diserta.~ ~Ma sul monte
1719 1 | Facciamo la bardana! Il mandrïale~È stanco, e dorme sodo,
1720 4 | senza pianti.~Io ti vedrei mandriana ai dolci maggi~Salire, coronata
1721 1 | sognano il convito~Celeste… e mangian lenti, con decoro,~Ché il
1722 Note| tornano ai loro focolari, mangiano le torte di uva passa e
1723 1 | buone e i cardi d’oro~E mangiar di quell’erbe e di quei
1724 1 | E tendete la mano… e ne mangiate~ ~In sogno, sai, come facevo
1725 1 | vita,~E a voi saranno tutti manifesti~ ~I doni della terra. —
1726 1 | spighe di pianto;~Leghi i mannelli del gran sogno infranto~
1727 1 | Taglia le rame e si compone i manni;~ ~Poi li raccatta, geme
1728 4 | pampa,~E siete servi e siete manovali~Smarriti e inermi: ed ogni
1729 1 | come ombre, in mezzo al marciapiede.~ ~O fratello, io lo so!
1730 1 | la chiamano,~Tra il rosso mareggiar della fiorita~Tanca: Bandier’
1731 1 | Terra il fiorrancio e la margheritina,~ ~Voi sciamate sull’aria,
1732 1 | amore~Che ti arridea dal Marghine lontano.~Ed ecco, la tua
1733 1 | nel tuo seno andar le nubi~Marine: odo dagli orti in riva
1734 1 | Dalla Trexenta all’alida Marmilla,~Il nuovo idillio! E pace,
1735 4 | PADRE~ ~Figlio innocente! Il marmo ed il granito~Son fragili
1736 4 | dell’Urbe, presso i templi~Marmorei, di ferrei ceppi avvinti,~
1737 Note| Comune gli eresse un ricordo marmoreo in Campo Verano.~ ~CANTI
1738 4 | Libia~Son venuti stanotte i Marrubbiesi~Esperti della falce e della
1739 4 | di quel verso che ruggì,~Martellando i battenti, «Cando si~Tenet
1740 1 | come voi, legger l’ora:~E martire fu, patrïarca,~Guerriero,
1741 2 | avrai per ogni battito un martirio~Poi che ti piacque di parer
1742 4 | o madre veneranda, e del martoro~Tuo, e dell’odio di tutti
1743 3 | giovanil corona~Gli fanno i maschi figli —~Campeggia tutta
1744 Note| Cervo solone: non è l’alces maschilis, ma pure è un gran cervo
1745 4 | d’opre e branchi vaghi:~Maschio eloquio fiorito perché i
1746 1 | A quel sonìo la sedula massaia~Si desta per la casa e dice
1747 1 | giù, nell’orride~Forre, i massi rintronare…~ ~Fila e fila.
1748 1 | fuoco, e giace nella sua mastruca.~E il suo stramazzo sono
1749 2 | MATER LACRYMARUM~ ~Perché oggi
1750 4 | ancor sentite~Il desio di materni~Baci, e agli immiti inverni,~
1751 3 | di lana caricate,~Di lana matricina,~Di quella bianca e pura
1752 1 | in Ugolio.~ ~Ma la pecora matta rase il pio~Chiuso e la
1753 1 | purgatorio~Una giovenca matterò, più bianca~Della neve,
1754 4 | soavissima per pie~Rosee mattine, in vago chiuso aulente~
1755 1 | infranto,~Oltre la terra che matura al sole~La sua messe di
1756 1 | che in fiere solitudini~Maturan òdii e covano vendette,~ ~
1757 Note| vecchia Europa feudale, maturò nell’animo fiero il ribelle
1758 4 | Batti sui ferrei cogni col mazzuolo,~In pugna col granito. La
1759 Note| ucciso a Sciara-Sciat, mentre medicava i feriti.~Capo Carbonara:
1760 Note| Àrzana, era nato il tenente medico Demurtas, ucciso a Sciara-Sciat,
1761 4 | Logudoro antico,~Del pampineo Meilogu,~Armonioso, amico~Dei vati,
1762 1 | di silenzio e solitudine~Melanconicamente sono volti~A te pensando!
1763 4 | lì presso un branco bela~Melanconico, e tu guati il tuo mare~
1764 1 | delle fonti.~Ma Gaspero, Melchior e Baldassare:~Erano i re
1765 Note| torte di uva passa e le mele e le pere vernine, e parlano
1766 4 | soave più che il fiore~Della melissa, ai canti ed alla gara~Aneli,
1767 1 | lagrime e ricordi: un vecchio melo~Pispigliava di nidi alla
1768 4 | della madre mia: pur le melodi~Ignorò del mistero ond’ella
1769 1 | ruderi del grande Enosigeo~Memori, proni tra i lentischi e
1770 1 | questa terra~Volser giorni men rei. Deh! come all’anima~
1771 4 | rei mostri in guerra col mendace~Stuolo dei sogni: all’erta,
1772 4 | non lo giungon mai.~ ~Se mendicando~A le nostre capanne egli
1773 4 | poveri bambini,~Chi vi fa mendicare?~ ~Perché piangono i cigli~
1774 1 | Degli scalzi pedoni,~E dei mendichi erranti,~Perché sei vista
1775 2 | nulla;~E invidio ora il mendico~Che dà nel cavo della mano
1776 4 | vili~Lacchè, incontro ai menghi e alle berrette!~E gloria
1777 | meno
1778 1 | tu venisti, scalzo, tra i mentastri~A quei fuochi; e i pastori,
1779 1 | Cuor di tua madre, fiore di mentastro,~Molle di sangue nella terra
1780 1 | IL POLEDRO~ ~Meraviglia a vederlo! la cervice~Stellante
1781 4 | trabocca in inni e in canti~Meravigliosi. Ed è come stillante~Favo
1782 1 | Aritzo, i tuoi ben conti~Mercantuzzi, e non erano i tuoi rossi~
1783 1 | Inesperto del pianto; anche la meretrice~Amate, e il folle e il truce
1784 1 | Se a te giungan sui venti~Meridïani l’affanno degli arsi~Mietitori,
1785 4 | brava tua canzon, mentre meriggia~La montagna, richiama i
1786 1 | SULL’ORTOBENE~ ~Meriggiano le pecore e i pastori.~Elci
1787 4 | le quercie, all’ombra, a meriggiare~Stavan pastori e branchi
1788 1 | il più fervido~Tuo vino mescasi, e si spezzi il tuo pane~
1789 1 | Dell’opra onde scolpite si mesceano al fior d’aliso~L’uva e
1790 1 | voller gli augurali~Vini mescere: i giovani ai più forti~
1791 1 | a te che al vino~Nostro mescesti il fiele,~O figlio di Caino.~
1792 1 | che la morte vi troncò.~ ~Mescete, o morti, il vino! Il vin
1793 1 | fiorita, or per l’addio~Mesci i bianchi sorrisi e l’acquavita…~ ~
1794 1 | vin purpureo~Dei colli, mescilo nell’ospitale tua coppa
1795 1 | cuore al ditirambo~Borghese mescon le lor leggi. O dardo~Buono
1796 1 | nero,~Anni di tristi pene~E mesi di silenzio,~Intrecciati
1797 1 | lutto eterno, come quelle meste~Vedove donne tue, sacra
1798 3 | fra loro, e forre e selve~Miagolaron al vento, al rude vento~
1799 1 | le rancure~Dell’atterrito micidiale, il tardo~Pianto delle galere,~
1800 1 | il folle e il truce ed il micidïale.~ ~Nulla sarà più grande
1801 1 | Lo guardiamo tra ladri e micidiali~Mentre la morte afferra~ ~
1802 4 | discinta con la falce in pugno,~Mieter cantando quell’ultima randa,~
1803 4 | terra che un altro uomo mieterà;~ ~E riandate la pena~Di
1804 1 | chiuse valli.~Altra messe ora mieti:~La falce del pensiero~Taglia
1805 1 | vecchi bisognano~Tutti i migliori sogni del passato —~ ~Noi
1806 4 | lontani~Invocai avversi alle migranti prore.~ ~Ora badate i porci
1807 1 | mandre di nubi sopra il vento~Migravano al lontano Logudoro.~ ~—
1808 1 | benedetta~E sacra in pugno del milizïano,~Nei campi — ove già l’impeto
1809 4 | dal deserto grembo,~Madre, minace tuo, inno del nero~Tuo cuor,
1810 1 | nuovo idillio! E pace, o minatori~Di Buggerru, e voi, gobbi
1811 1 | Van tra il rombo di altre mine~Per altre vie. Su loro~È
1812 Note| Yanua-Argenti) un ignoto scrisse col minio sacre parole: Bontà, Libertà,
1813 4 | sue zanne di sangue, ché a mirarlo~Gioja ne avrà quell’aspettante
1814 4 | nostre vite:~Implacabili Mire redimite~D’alma quercia:
1815 4 | azzurro abisso,~La scogliera mirò donde le sarde~Donne traeano
1816 1 | dovizie~Di balsami e di mirra e d’oro e gemme.~Andavano
1817 1 | proni tra i lentischi e i mirti,~E a quelle che te vider,
1818 Note| serve a denotare l’uomo miserabile e infingardo, di vil cuore.
1819 2 | pleurer de vivre et d’estre miserable~Desportes, Epitaphes~
1820 4 | della mortal febbre,~Che le misere sue membra raggriccia,~Scioglier
1821 4 | agghiaccia terra e cielo~Il Dio misericorde:~ ~Chi vi fa ramingare~Così,
1822 Note| di illustrare la vita e mistica e rude e selvaggia della
1823 1 | perduto sempre! Oh come misto~Di lacrime e di gioia fai
1824 1 | a un elce un dionisiaco mito —~Io chiamo nel mio cuore
1825 Note| alla virtù vantatrice dei moderni» come lo chiama Carlo Botta,
1826 Note| tanto più vicino alla virtù modesta degli antichi, quanto lontano
1827 4 | Piccolo spiazzo se ne empiva a moggi.~ ~Ma l’aquilastro non trovò
1828 3 | uscio il focolare:~Presso la mola una giumenta sciolta~E redata,
1829 1 | troppa~La pace che l’anima molce;~E giù per dirupi e per
1830 4 | d’un pietoso nume dono,~Molcer gli acerbi affanni e le
1831 1 | dell’umano~Volere, e saprà molcere quanti seni e quante ciglia~
1832 1 | fonti,~Oltre ogni umana mole,~Oltre ogni sogno infranto,~
1833 4 | Canuti sulla rupe.~Doghi e molossi latrano,~Ma i giovinetti
1834 4 | canzone~Della speranza mia, monda d’assenzio~E pura d’ogni
1835 1 | a colui che con le mani monde~Di sangue vive: e spargon
1836 1 | i monili ed i coralli.~E monete istoriate di cavalli~Non
1837 1 | ed i freni~E l’armi ed i monili ed i coralli.~E monete istoriate
1838 3 | Incitavano i buoi: Boe montadì!~Dal piano rispondean: Boe
1839 4 | e il vostro cuore~È un montanello sulla onduleggiante~Vetta
1840 1 | zanzariere~E dalla legge. Or morda la canea~Il ferro delle
1841 4 | aria nera~Sino alle terre more…~Uccelli che volate…~ ~Almen
1842 4 | gara~Aneli, come indomiti morelli~All’invito del vento emulatore,~
1843 4 | Pedra Liana ai raggi~Del sol morente è un’ara: la montagna~È
1844 1 | fulgore dell’aurora;~ ~Quanti morir ribelli, pure col ferro
1845 4 | IL POETA~ ~Udite, morituri archimandriti,~Patriarchi
1846 1 | balsami alle fonti.~Or si moriva. E, in sogno, udìa dai monti~
1847 1 | cespugli roridi~L’aura notturna mormorando va,~Come un sospiro della
1848 1 | svettano alberi come bandiere~Mormoranti alte parole:~ ~O cuore adora
1849 3 | uomini: Che Dio~Ti salvi! mormoraron, le lontane~ ~Figlie pensando,
1850 1 | tra le fami e i geli,~ ~Mormoraste: O Dio, sia fatta la tua
1851 1 | in armi da Tripoli il Re moro.~
1852 1 | a notte la prua fragile, morsa~Dalle indomite ràffiche.~ ~
1853 1 | andiamo insieme~Per le colline morse dal rovaio.~ ~Fra le porche
1854 4 | ravvolto in salvia ed in mortelle,~E portan pur cignali e
1855 4 | confetture~Di cedro e il moscatello e la vernaccia.~ ~Non vino:
1856 1 | per pianure d’oleastri,~Ti mosse incontro questa forma viva?~
1857 1 | arrosto di Natale! —~ ~Si mossero: e li vide San Francesco~
1858 1 | Ronzini, scesi dai tuoi boschi mossi~Dal rifòlo, o Regina delle
1859 1 | antichi, da lidi lontani.~ ~Mostrò i broccati, simbolo di gloria~
1860 1 | mattino, e per il cielo~Bianco movean profumi d’asfodelo~E spigo
1861 1 | Oh lungo andare stanco! —~Moviamo a questi luoghi alti, per
1862 1 | Alla pia società. La bruma mozza~ ~Per le strade il respiro;
1863 4 | mandrïani.~Esuli dalla tanca, in mozze chiome,~Leccaste il rancio
1864 4 | E portan pur cignali e mufle d’oro,~Piegate, sanguinanti
1865 4 | dal mare.~Pascon lungi i mufloni. I padri, soli,~Nelle capanne.
1866 3 | l’orizzonte~Palpitava di mugghi e di clamori.~ ~— Uomini
1867 3 | raggio,~ ~Fate ch’io possa munger la giumenta~Per allattare
1868 Note| ferrovie dell’isola. Un munifico donatore istituì, presso
1869 1 | in cuor più d’una~Ferita, muoviam lieti all’avvenir.~ ~E tu,
1870 1 | dove ancor vibrano,~Da mura dirùte, i fieri sensi del
1871 Note| incolta, cinta da siepe o muriccia, dove pasturano i branchi
1872 1 | Non dal pulpito più prete Muroni~— Legato ha il suo ronzino
1873 1 | si snodarono innocenti~Al musar trepido e lieve~Dei redi,
1874 4 | Dono è il serto fiorito nei muscosi~Dirupi d’Ortobene; al vincitore~
1875 4 | conviene~All’uomo amico delle muse, e i giorni~Trascorrete
1876 | n’
1877 1 | Erse il poledro, schiusa la narice~Ai soffi ardenti della primavera.~ ~
1878 1 | indimenticabile, canta o, meglio, narra il dolore della mia gente
1879 3 | i cari pargoletti~Che vi nascano in pace ed in fortuna.~Ma,
1880 1 | dir alla fiamma che vi nasce dalla selce~E dal ferro,
1881 4 | lustra~Dalla montagna la nascente luna! — ~Pioveva: nel livido
1882 4 | silenzio dell’ora,~Udivo nascer l’erba e scender giù~Il
1883 1 | il pianto, un velo,~Mi nascose quell’ombra e quel dolore,~
1884 1 | Ben sapevan le belve~Nelle natie lor selve,~Dar cibo e pace
1885 3 | motteti d’amore:~Freschi fiori natii,~Che udirono gli azzurri
1886 1 | Drizzasti il cuore con virtù nativa.~ ~E fu puro il tuo gesto,~
1887 1 | patrïarca,~Guerriero, pastore e navarca~Succinto, e di voce sonora:~ ~
1888 1 | quando fulgida si svela~A chi naviga il mar meridiano,~Dolce
1889 | ne’
1890 1 | percosso da sciagure e odî nefandi.~Ah, il poeta vide veramente
1891 4 | più mesti~Destini Dio non nega, è la sua sposa,~Già florida
1892 4 | l’anima risorta.~ ~Ma fu negato a me questo celeste~Dono,
1893 1 | Il dì di giovinezza: alla negletta ancella~Che anela scalza
1894 1 | di virtù: i saggi che al negletto~Fior dan la luce; gli uomini
1895 1 | Esce un’ombra, essa da negre~Lane trae lo stame nero.~ ~
1896 1 | Lane trae lo stame nero.~ ~Negro stame di mia vita!~Fila
1897 | nello
1898 4 | ovili deserti urlano i torti~Nembi: son spenti i fuochi e nella
1899 2 | opra mi parve sì grave e nemica:~Ché a coronar la mia vana
1900 4 | stella dei tre Re…~ ~Sette nemici ho ucciso,~Sono armato bandito,~
1901 4 | vento, gemon cantilene,~Nenie di madri su infiorate cune:~
1902 4 | alla tua pena,~Un nettareo nepente al tuo cuor prode,~Una facella
1903 4 | fu, o miei figli!~E voi nepoti, figli~Della settima generazïone,~
1904 | neppur
1905 4 | che sul folto~Ortobene, nereggian elci annose,~Se ardesser
1906 | nessuno
1907 4 | speranza alla tua pena,~Un nettareo nepente al tuo cuor prode,~
1908 1 | Sulle croci di cerro,~ ~Nevica. Un cardellino~Svola plora
1909 4 | colombe celesti,~E fa la nevicata.~
1910 1 | figli.~ ~Fuggiron tra il nevischio,~Pregando. Ecco la chiesa:~
1911 1 | ombra uno strido ultimo: il nibbio.~E sulle tanche il palpitar
1912 4 | afflitta~Essi pensano, sì le nicchie azzurre~Della montagna,
1913 4 | Nell’aere immacolato, in un nimbale~Diadema di nevi e d’astri
1914 1 | della patria! Come veli~Di ninfe si svolgevano nei cieli~
1915 2 | giunga l’ora.~Riposa, e ninna-nanna! i tuoi piedini~Son stanchi
1916 1 | di croco,~Che coronate di ninnananne divine~E le culle e le bare;
1917 3 | Dove la dolce sposa sta a ninnare.~
1918 1 | ronzan le tremende~Tue ninnenanne;~ ~Per le selve che al cuore
1919 4 | profeti, puro a che le madri~Ninniassero i figli, o uccisi o morti~
1920 1 | balde fronti.~Per poco il nitido pennecchio or dunque~Posin
1921 1 | Vampò di gioia e di gioia nitrì~Mia madre, ed ogni prefica
1922 4 | Vien giù da Bruncuspina. La nivale~Prefica piange: piange fuor
1923 4 | la sposa inanellata,~In nivea benda, col bel cinto d’oro.~ ~
1924 1 | che fiamme avvolgesti il nobil coro,~In ogni ovile e in
1925 Note| Nobile traslato che rivela la nobiltà dei ruvidi cuori.~Bardana:
1926 1 | Ascolti? fra i noci e i noccioli:~Ritornano i morti figlioli,~
1927 Note| di Chilivàni~Chilivani è nodo centrale, in aperta campagna,
1928 1 | core~Ai banditi piangea la nostalgia~Di te, pur senza udirne
1929 4 | sognano: l’artiglio~D’un nostalgico sogno s’è confitto~Loro
1930 1 | i cespugli roridi~L’aura notturna mormorando va,~Come un sospiro
1931 1 | chiamo nel mio cuore dal notturno~Cielo i miei sogni a un
1932 1 | sorgenti:~ ~Poi risalian con nova melodia~Cantando oltre le
1933 | Nove
1934 1 | cieli intenti~Presso il novilunio un astro,~Fu più vivo l’
1935 3 | vicinato~L’allegria del vin novo, e un’aura grata~Salia dei
1936 1 | ombre in eterno. Stendesi~Nuda silenzïosa,~Sino ai lontani
1937 4 | feroci prodi:~La patria che nudrì l’anima amara~Di crucci,
1938 1 | dispensa~Scarso il padrone per nudrir tue pene,~ ~Biasci pensoso.
1939 4 | celeste~Dono, d’un pietoso nume dono,~Molcer gli acerbi
1940 1 | spera~Va a chi sogna, a nunzïare~La luce, come uccello, figlio
1941 Note| a tutti i cacciatori del Nuorese. L’episodio della caccia
1942 Note| serene caccie sui monti nuoresi.~Cervo solone: non è l’alces
1943 1 | la dovrai, Sardegna, ai nuovi figli.~A questo: a quanti
1944 4 | focolare~Sia un cerchio di nuraghe, e dal caprino~Otre fremente
1945 1 | dolce squilla~Dalla lontana Nurra~Alla Barbagia azzurra,~Dalla
1946 1 | pura,~ ~Pia madre che ci nutri di tua forza.~Sii benedetta
1947 3 | implume caduto dal nido,~Né so nutrirlo, ché ho le membra sfatte~
1948 4 | di quei buoi~Fortissimi, nutriti nel pianoro~Con la quercia,
1949 3 | agnello mi resta,~Che fiero nutro con la madre cara,~Vindice
1950 1 | amate pur quelli~Che si nutrono d’odio: anch’essi son fratelli~
1951 1 | DISPERATA NUZIALE~ ~Il padre tu m’hai morto!
1952 1 | canestro votivo~I presenti nuzïali;~Le mani che tremando stendean
1953 4 | quegli beve e il cammin corso~Oblìa e benedice. Ella sorride~
1954 4 | affanno che non conosce oblìo.~ ~Ma ecco Nuoro: ecco il
1955 4 | Tacito e cala tacita la sera~Obliosa. — Da qual vermiglia vetta~
1956 4 | nell’alba fresca,~Il falco, occhioni d’oro,~Vaga qua e là sul
1957 Note| Quando si leva vento occorre trebbiare". È il ritornello
1958 4 | piani per i monti per gli ocèani. —~Ma alle vostre vetrate~
1959 | od
1960 4 | chiede~Se debba amare od odiar domani.~ ~Ammonitela voi,
1961 1 | fiere solitudini~Maturan òdii e covano vendette,~ ~Ripensano:
1962 4 | dei cavalli, i mandriani~Odon, e voi cantate. Il canto
1963 1 | fragranza~Degli arsi greppi e odora di lumìa.~ ~E vedo nel tuo
1964 1 | fonte~ ~Luccica e scroscia. Odorano le valli~Di serpillo e di
1965 4 | Verdi di pino gli altipiani odòrano;~I cavalli son sciolti e
1966 4 | pastore.~Oh antichi maggi, odorate aurore~Di serpillo! Salìa
1967 1 | Madri! col puro latte, odorato del rupestre~Timo, a quella
1968 1 | giuncaia,~E, nel sogno, odorava il rosmarino~Lungo i filari
1969 1 | mesti eran, pensando al buon odore~Del porchetto e del vino,
1970 4 | seduto,~In questa notte, e odori~L’arrosto e il vino brilli!~
1971 1 | Risero i cieli, il cisto~Odorò dall’altura, e nel pianoro~
1972 1 | Campagna con sua fresca erba odorosa,~Più lieta e liberale d’
1973 1 | in quegli occhi, e ti si offrìa~Con quel fuoco ogni cuore
1974 1 | Noi gonzi, figli tuoi,~Ti offriam questo canestro~Di frutta
1975 4 | al vincitore~Fanciulla l’offrirà per radioso~Occhio insigne,
1976 3 | destino!~ ~Pure ti posso offrire~Un dono più soave,~Un serto
1977 4 | Abbracciava la terra che gli offriva~I suoi gigli languenti,
1978 1 | un fiore tra le foglie.~ ~Offron la lana, e dicono i pastori:~—
1979 | ognun
1980 4 | vampo~Del cuor crudele. — Ohi! Immé! Immé! Il lampo~Insanguina
1981 1 | e lo schioppo~E andiamo. Ohià! che galoppo,~Che rombo
1982 4 | sul monte,~In vista all’Oleastra e alla Gallura,~Oh gloria!
1983 4 | cavicchi di corno: nei canestri~Olezzan fichi e pesche, e di campestri~
1984 4 | celliere~Molte botti, e tutte d’olianese~Ambrosia, che prigioniera
1985 4 | alti di cerro,~E bruciate l’olibano soave.~ ~Ché vostra madre —
1986 1 | lampana~Di rame con olio d’oliva.~Con zirbo, se manchimi
1987 1 | c’è lo spiedo~Oggi, e le olive col finocchio e il vino.~
1988 4 | Là nel pianoro bianco di olivelli:~O poeti, se all’anime che
1989 4 | l’usignolo,~Ed all’arso oliveto la cicala,~Voci di gioja —
1990 4 | Siam venuti dai regni d’oltremare,~A recare speranze e sogni
1991 1 | Nitidi, oggi è dovuto questo omaggio;~E in dolce vassallaggio~
1992 Note| oriente di Nuoro, dalle serene ombrie.~ ~Preludio~Don Chisciotte~
1993 4 | cinghiale:~Ma in verde selva ombrosa,~Dolci panie all’uccello…~
1994 | ond’
1995 1 | varia fortuna!~Oh il cor che ondeggiava qua e là~Nel petto leonino,
1996 1 | a Te giungono dal golfo ondisono~Curvo sul lucido mar come
1997 4 | cuore~È un montanello sulla onduleggiante~Vetta del pioppo, quando
1998 1 | schiera assurger vindici~Dell’onta nostra e de’ destini tuoi!~
1999 1 | infinito~Gorgo di odio e d’onte e affanni.~ ~E vedeste per
2000 4 | parla tace e canta:~ ~L’operajo, il signore,~La placida
|