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Sebastiano Satta
Canti

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  • CANTI BARBARICINI
    • I colloqui coi morti
      • L’ARATORE
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L’ARATORE

 

— Il tempo, o zïetto, è sì dolco!

Venite alla seminatura. —

Profondo assai più d’ogni solco

È il solco ov’io giaccio, o crëatura! —

 

Sfornato vi ho sette focaccie

E vi ho rammendato il gabbano;

La cavallina ha le bisaccie

Con le tasche ricolme di grano. —

 

— Un’altra cavalla sul dorso

Mi ha sviato nel gran mezzogiorno;

Rapito mi ha fuor d’ogni corso

Per strade che non hanno ritorno. —

 

Zïetto, se è fredda la sera

Vi scalderete al focolare;

Io dirò nella mia preghiera,

Che il sole vi venga a riscaldare. —

 

— Più dolce è del miele del bugno

La vampa del fuoco tuo vivo.

Ma il sol, creatura, è cattivo:

Mi ha ucciso con la falce nel pugno. —




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