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Sebastiano Satta
Canti

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  • CANTI BARBARICINI
    • Le selvagge
      • IL RITORNO
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IL RITORNO

 

Ferito, a notte, giunsi all’abituro;

Giunsi alla dolce soglia e mi fermai.

Ah! io non vidi, non vedrò più mai,

Il cielo così grande e così puro.

Il sangue mi gocciava dalle vene:

Le prefiche cantavan la mia morte:

Mamma piangeva la mia mala sorte.

Esse cantavan tragiche e serene.

 

Cadea sui volti scarni la criniera

Arsiccia e grigia come l’olivastro:

«Cuor di tua madre, fiore di mentastro,

Molle di sangue nella terra nera!»

Ecco, balzai tra loro: il limitare

Vampò di gioia e di gioia nitrì

Mia madre, ed ogni prefica mi offrì

Il pane e il vino presso il focolare.




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