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Sebastiano Satta Canti IntraText CT - Lettura del testo |
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INTIMA
Mia madre quando mio fratello viaggia Accende una pia lampada, Ed io penso: Sul capo amato raggia Più luce questa lampada
Materna che non Sirio ardente o l’Orsa. Entro quel raggio un’anima Segue a notte la prua fragile, morsa Dalle indomite ràffiche.
E mamma, tutta assorta nel lontano Figlio, la testa tremula Reclina, quasi il vol dell’uragano Senta d’intorno striderle.
Pensa, o buona! già il dì che dai lontani Lidi la prima lettera Verrà. Sul breve foglio, tra le mani Trepide, quante lacrime! |
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