Capitolo

 1     I|          in sajo od in farsetto, colla daga pistolese appesa dietro
 2     I|      secondo, ove l'oste abitava colla famiglia, e con qualche
 3     I|      sull'uscio, facendosi vento colla berretta, il grembiule alzato
 4     I|      nell'osteria s'avviò Veleno colla sua rotonda e bisunta persona,
 5    II|        eran contenti, ed ambedue colla medesima cortesia toltesi
 6    II|          trovò il duca di Milano colla moglie Isabella ed i figli.
 7    II|     cavallo, con tutte l'arme, o colla sola spada; dove, e quando,
 8    II|      mandano per bocca vostra, e colla grazia di Dio, di Nostra
 9    II|     della Madonna di Monserrato, colla quale si fece il segno di
10   III|         di svelargli i suoi casi colla Ginevra: ma un certo ritegno,
11   III|          a certi suoi cavalli, e colla spada scinta, avvolta la
12   III|      stalla, facendosi intendere colla minore spesa di fiato che
13    IV|          cavallo nel dirle addio colla mano; ella mi gettò di nascosto
14    IV|          il mio proposito, ed io colla coda dell'occhio pur guardavo,
15    IV|          ottenebrata la vista, e colla capperuccia che mi scendeva
16    IV|       quando a quando veder lei, colla quale, dalla prima volta
17     V|         via Julia e Ponte Sisto, colla bara coperta d'un gran drappo
18     V|     maestro un'altra orazioncina colla mano sulla daga, poi lo
19     V|         In quel tempo si trovava colla compagnia a Manfredonia;
20    VI|   sguainata la spada lo raccolse colla punta. Ettore allora fatta
21    VI|      fodero la spada, e percosso colla palma della mano sul pomo
22   VII|      molti che avrebber comprato colla vita il piacere di far le
23   VII|   traccia del fratello, il quale colla cognata fuggiva per porsi
24   VII|          pose (tal è il costume) colla pianeta ancora indosso,
25   VII|       trovarmi per cinque minuti colla sua innamorata: del resto
26   VII|          si volessero accostare, colla quale s'impegnassero ad
27  VIII|    forestieri. Ginevra v'abitava colla giovane salvata da Fieramosca,
28  VIII|    gettavan faville.~ ~Alla fine colla mano bianca e gentile afferrò
29    IX|      podestà, che in tali luoghi colla paura si fa poco frutto,
30    IX|         entrare che fecero i due colla lanterna, volarono in iscompiglio,
31    IX|          cabalistici, e cominciò colla verga a disegnare un circolo
32    IX|    caddero in terra senza potere colla loro vista esser da tanto
33    IX|      macchia, disse rivolgendosi colla mente a chi l'avea messo
34     X|     costoro. Egli s'era condotto colla badessa per guardare il
35     X|           coll'onor del mondo, e colla grazia di Dio, deve pensare
36     X|        messo in moto il bargello colla sbirraglia di Barletta,
37    XI|          divincolarsi era caduta colla fronte sul tufo umido del
38    XI|         mal fermo sulle gambe, e colla mano che gli tremava tagliò
39    XI|       contrastavano mirabilmente colla matura gravità d'un tanto
40   XII|       capo e le parti anteriori, colla groppa d'un bigio scuro:
41   XII|     pensiero, sempre aggirandosi colla mente nelle medesime idee
42   XII|         cenno dato coll'occhio e colla bocca, gli fece intendere
43   XII|        intratteneva, e procurava colla sua cortesia di mostrarsi
44   XII|      italiano, e non lo guardava colla sola benevolenza della cortesia;
45   XII|        in giustacore di bufalo e colla testa scoperta, vide che
46   XII| anfiteatro. Uscì il toro, ma non colla furia degli altri; era di
47   XII|  cominciò a guardarlo, sferzarsi colla coda, e gettar in aria l'
48   XII|         arena. Il suo avversario colla spada in alto era tutto
49   XII|   cavalieri francesi a cavallo e colla lancia in pugno erano i
50   XII|         ne nacque un'altra sfida colla quale Garcia, montato in
51   XII|        groppa formata in arco, e colla coda ondeggiante sferzava
52   XII|        di Inigo. Prendendola poi colla sinistra che già reggeva
53   XII|       luogo dirimpetto, entrambi colla lancia alla coscia e la
54   XII|       sprone, partir di carriera colla rapidità del volo, furono
55   XII|      usatagli da Bajardo: questi colla modestia che sempre è compagna
56  XIII|          lo scudo e la correggia colla quale s'attaccava al collo, —
57  XIII|          di Consalvo, e percosse colla lancia tre volte gli scudi
58  XIII|        festa, s'alzò Consalvo, e colla figlia, il capitano di Francia
59  XIII|     Passeggiava a passo lento, e colla mente troppo ingombra di
60  XIII|   Grajano, che entrando in campo colla visiera alzata l'avea benissimo
61  XIII|       sola; Gennaro rimasto, ivi colla berretta in mano borbottava
62  XIII|         riprender gli spiriti, e colla mente confusa in tanti pensieri,
63   XIV|       asini, ed alzatolo di peso colla soma, afferrate le gambe
64   XIV|      alto ove il maestro di sala colla sua bacchetta d'ebano dovea
65   XIV|    cacciagione un piccol cignale colla sua pelle, ed a vederlo
66   XIV|       erano distribuiti in pezzi colla stessa vivanda. Verso la
67   XIV|       figura d'un giovane ignudo colla lira che figurava Arione
68    XV|      consiglio coi suoi baroni e colla figlia, rispondeva che era
69    XV|       suoi, sopraggiungendo Oeta colla sua baronia, e vista fuggir
70    XV|        permetteva di confonderlo colla rimanente turba, e nel suo
71    XV|       non volersi dar buon tempo colla figlia di Consalvo; ed essa
72    XV|      ballo andò sempre lavorando colla mente per trovar modo di
73    XV|          reggendosi ella il capo colla mano, stava immobile guardando
74    XV|      denti stretti; ma già quasi colla propra toccano la poppa
75    XV|         baleno lascia il remo, e colla spada in alto si lancia
76    XV|        gli era venuti stringendo colla spada nella diritta e 'l
77    XV|          venne fatto di pungerlo colla daga leggermente nel collo,
78   XVI|      prender aria, fu di notte e colla maschera al viso, come in
79   XVI|   gemevano una linfa corrotta, e colla forma turpe e gonfia d'un
80  XVII|          comprò la vostra salute colla morte della croce, che vi
81  XVII|        Zoraide, la sua protetta, colla quale in quegli ultimi giorni
82 XVIII|      altr'arme fuorchè la spada, colla quale non poteva giugnerli,
83 XVIII|       che non potè Ettore correr colla fantasia ove il cuore l'
84 XVIII|         cuscino di velluto rosso colla colonna ricamata in argento,
85 XVIII|          domenicano che occupava colla sua corpulenza tutto un
86 XVIII|        delle sue colpe. Riandava colla mente tutto il tempo trascorso
87   XIX|          cavallo. Ogni cavaliere colla visiera abbassata, chiuso
88   XIX|       per giuoco facendo in aria colla spada mulinelli, nel quale
89   XIX|    Ettore Fieramosca aveva bensì colla lancia fatto staffeggiare
90   XIX|          questo, avea cominciato colla spada a lavorare in modo
91   XIX|          scudo, tentò ribatterlo colla spada; ma non resse, volò
92   XIX|         che pendea dall'arcione, colla quale tornò addosso all'
93   XIX|       campo; punse il cavallo, e colla spada in alto si serrò contro
94   XIX|      dietro le spalle, l'afferrò colla manca alle corregge che
95   XIX|      cavallo, gli si trovò sopra colla daga sguainata, ed appuntandogliela
96   XIX|       alla fine gl'Italiani, non colla prima celerità, che la stanchezza
97 CONCL|          ai casi di Ginevra, ora colla scossa fisica e morale ricevuta
98 CONCL|   ricevuta dal lungo combattere, colla ineffabil gioja dell'aver
99 CONCL|     Airone! — diceva battendogli colla mano sul collo, mentre affrettava
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