Capitolo

 1    II|        di non poterci fuggire. Povero Castagno! la sua spalla
 2    II|    ferita, e veder sano il mio povero Castagno: e perdonerei al
 3    II|        le sue gambe all'ombra, povero Zamoreno de mi alma, che
 4    II|        lasciava il segno) quel povero animale ebbe passato il
 5    II|   alzar da terra, mi trovai il povero Zamoreno steso morto accanto.»~ ~
 6    II|       Benevento, e lo seppe il povero Manfredi. E Carlo d'Angiò
 7    II|      del Moro era presente: il povero Galeazzo pallido ed estenuato
 8    VI|    virtù: l'avea conosciuto in povero stato,  gli pareva che
 9   VII|     del cervello di grillo del povero podestà, che stimò gran
10    IX| contentandosi di viver umile e povero; ch'egli così facendo poneva
11    IX|      viver negli agi; invece è povero, e vive in travaglio: dunque
12    IX|        immagini funebri; ed il povero D. Litterio che, quando
13     X|       queste bacchettone. — Il povero Martino, che fra tanti vizi
14     X|  trovano chi li soccorre, e un povero uomo che se ne sta pe' fatti
15   XII|       batterlo in terra; ma il povero Martino era rimasto incastrato
16   XIV|       udito da Pietraccio:~ ~— Povero asino! Guarda chi si vuol
17    XV|        quelle feste, era in un povero chiostro in mezzo al mare,
18    XV|      prima di batter l'ore. Il povero Ettore si curvò nelle spalle
19 XVIII|    mordere il suo padrone.~ ~— Povero Arione mio, mangia, e fa
20 XVIII|     sulla bara, ed avrà detto: Povero Ettore, hai fatto quel che
21 CONCL|       che va al monastero.~ ~— Povero Airone! — diceva battendogli
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