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Alfabetica    [«  »]
pensioncina 1
pensione 19
penso 10
pensò 155
pensosa 3
pensoso 1
pentagono 1
Frequenza    [«  »]
161 esser
159 corte
156 molto
155 pensò
154 dove
152 ai
152 c'
Stendhal
La certosa di Parma

IntraText - Concordanze

pensò

    Capitolo
1 I | onnipotente alla Corte. Non pensò neppure a dolersi delle 2 II | mio cavallo non è bello, — pensò Fabrizio — ma non vuol dire: 3 III | di questa brava donna, — pensò Fabrizio — eviterò il rischio 4 III | Bisogna che gli parli, — pensò — forse finiranno di squadrarmi.» 5 III | lui non mi può far nulla» pensò Fabrizio, e seguitò a correre. 6 IV | eroe, riposato e fresco, pensò: «Ma insomma, in tutta la 7 IV | sinistra. «Non è a tre passi, — pensò — ma son sicuro del colpo.» 8 IV | scappavano ancora: «Stranopensò: e ricordando ciò che aveva 9 IV | salteranno alla briglia» pensò ancora Fabrizio; ma guardando 10 V | fiamme. Riconobbe il ponte, pensò alle sue ferite e si sentí 11 V | Un po' piú tardi, quando pensò che l'ufficiale poteva esser 12 V | chiamandolo «generale», e pensò: «Me la pagherai». Guardava 13 V | nella carrozza, e nessuno pensò ad arrestare il figlio del 14 V | innamorata di suo nipotepensò con grande amarezza, perché 15 VI | propria follia fino a che pensò unicamente a conquistar 16 VI | Oh, questa è bella! — pensò ridendo di se stesso e fermandosi 17 VI | passionatamente al Mosca che non pensò piú a Fabrizio. Pel caso 18 VII | inconsueta. «Questo giovinettopensò — fa qui una singolare impressione.» 19 VII | della duchessa, che non pensò affatto alle idee che i 20 VII | quale la pago.~«Accidenti! — pensò il principe — ecco un uccello 21 VII | piaciuto a quest'animalepensò Fabrizio.~«Ora resta a vedere — 22 VII | nobile e pura. «Veramentepensò — in quella testa si uniscono 23 VIII | Maria Valserra.~«Ah, — pensò — ha preso il mio nome: 24 VIII | ero ignorante allora! — pensò — non arrivavo a capir neanche 25 VIII | Non ci sono rientrato — pensò — dalle otto pomeridiane 26 IX | alla fine del mondo; poi pensò che fosse prigioniero: e 27 IX | addomesticai in altri tempi» pensò. Quella terrazza, come tutte 28 IX | S'accorse del pericolo e pensò di far fuoco per primo: 29 IX | poca distanza dal confinepensò finalmente — e m'imbatterò 30 IX | Ecco un buon augurio» pensò. E quella melodia, ch'egli 31 IX | verrà per qualche traversa» pensò: e quasi nel momento stesso 32 X | Se quest'uomo ha paura, — pensòscappa di galoppo, e io 33 X | galoppo. Fatti trecento passi, pensò che s'era dimenticato di 34 X | trasecolato. «È questa — pensò — la prigionia dalla quale 35 X | era desiderabile.~«Ah! — pensò Fabrizio — questo è certo 36 XI | momento buono per parlare; — pensò Fabrizio — ma sul lago io 37 XI | fungeva da madre.~Il Giletti pensò che Fabrizio si fosse appostato 38 XI | arma. «Il furfante è morto» pensò, e osservandolo s'accorse 39 XI | militarmente.~«Son gendarmi, — pensò — e siccome c'é un morto, 40 XI | interrogatorio che gli si preparava. Pensò a una terribile obbiezione, 41 XI | un borghese di malumore» pensò Fabrizio. L'impiegato parve 42 XI | viaggiatore.~«Ci siamo: — pensò Fabrizioora mi dice che 43 XI | di logica. Per esempio, pensò a fuggire dalla porta dell' 44 XI | Il pericolo è evidente; — pensò Fabrizioora ripiglio 45 XII | riavere. «Come sono ingrato! — pensò — entro in una chiesa, e 46 XII | son sette accese.~«Ah, — pensò Fabrizio — sessantatre e 47 XII | immaginazione. «Mi sta bene: — pensò — mi sono strofinato alla 48 XII | mi vuoi bene lo stesso!» pensò Fabrizio, ridiscendendo 49 XII | La scriverò in latino: — pensòcosí parrà piú conveniente 50 XIII | bisogna fare il Del Dongo» pensò Fabrizio.~— Quanto guadagna 51 XIII | buona parte, lo ammirò, e pensò che in fin de' conti quel 52 XIII | Bologna. «Ecco un bel tipo: — pensò — mi pare, sto per innamorarmene. 53 XIII | accendere il mio cuorepensò; e osò entrare travestito 54 XIII | tutto!~«Ah, caro Fabrizio, — pensò la Fausta — se sapessi dove 55 XIII | suo rivale, il conte M... pensò di metterlo in ridicolo. « 56 XIII | posso menarla via subito; — pensò il conte M... — ma come? 57 XIII | facevan corteo. «È evidentepensò il povero geloso — ch'ella 58 XIII | della Fausta. «Lui è qui — pensò il conte M..., e il suo 59 XIII | possibile andare. «Era tempo! — pensò Fabrizio — evviva l'insistenza!»~ 60 XIII | temevo qualche pugnalata; — pensò Fabrizio — ma si contenta 61 XIII | interrogatorio. Ma poi non ci pensò piú; e lo storico, seccato, 62 XIV | servito assai male dai suoi: — pensòfino a stamani credeva 63 XIV | Il curioso è che nemmeno pensò di domandarsi se avrebbe 64 XIV | in tono declamatorio, e pensò: «Ora cominciano i piagnistei», 65 XIV | davanti. «Alla buon'ora, — pensò» la duchessa — ecco un uomo!»~— 66 XIV | suprema. «Dio, com'é bella! — pensò il sovrano — bisogna pur 67 XIV | Ma ho capito bene? — pensò a un tratto — o ha detto: 68 XIV | io abbia questa donna: — pensò — è un dovere verso me stesso; 69 XIV | immediatamente. «Non si può — pensò — né ripetererendere 70 XIV | della duchessa. «Allora — pensò — la perdo per sempre; e 71 XIV | Vile cortigiano!». «Cosí, — pensò il principe dopo averla 72 XIV | sarà mai ripresa». «Bastapensò — che il sovrano prometta 73 XIV | matrimonio col povero duca, — pensò la duchessa sorridendo — 74 XIV | Mariettina. «Diavolo! — pensòpar che il nostro futuro 75 XV | immatricolazione. «Dunque, — pensò il governatore vanesio — 76 XV | Ecco un bel gesuita; — pensò — è un'ora che mi vede le 77 XV | epigrammi infiniti.~«Dunque, — pensò Clelia — è prigioniero, 78 XV | atroce. «L'ammazzerà: — pensò — bisogna che ne avverta 79 XV | malinconia in quel viso, — pensò — come s'é fatta bella, 80 XV | di quella povera donnapensò —quando sarà sola nella 81 XV | da giuoco. «Se almeno — pensò — avessi sotto la mia finestra, 82 XV | una bella accoglienzapensò; volse il capo con aria 83 XV | lentissimamente. «Questo sant'uomopensò — non capisce nulla. Perché 84 XVI | tanto temuto quest'ora, pensò che non aveva tempo da badare 85 XVI | una bacchetta magica, — pensò — rapire Fabrizio e rifugiarmi 86 XVI | forza. «Tra qualche ora, — pensò — sarò sul campo di battaglia: 87 XVI | duchessa. «Ha quarant’anni ! — pensò — e fino a ieri sera era 88 XVI | le braccia.~«Mio Dio, — pensò — ma se non fosse che una 89 XVI | sguardo strano.~«È finita! — pensò il conte con animo straziato — 90 XVII | Ministero. «Vediamo un poco — pensò — quanti cavalli potremo 91 XVII | conte tirò un respiro, e pensò: «Fabrizio non morrà»~In 92 XVII | Questa canaglia mi tradisce» pensò.~Il giorno seguente, tre 93 XVII | piú vivo. «Angelo mio, — pensò — non posso mostrarti il 94 XVII | intimo moto di gaiezza. E pensò: «Ho fatto bene a venire; 95 XVII | fare uno sgarbo. «Ah, — pensò — mi mettete fuor de' gangheri 96 XVII | salute di quell'ammalato, pensò che sarebbe divertente l' 97 XVIII | ossa incrociate. «Ecco — pensò Fabrizio — una piacevole 98 XVIII | singolare frastuono. «Come? — pensò subito — che sia possibile 99 XVIII | saltar giú da qualche muro, — pensòcosí non abbaierà». Escogitazioni 100 XVIII | dire l'ufficio.~«Dunque, — pensò Fabrizio appena rimasto 101 XVIII | Povera duchessa! — ella pensò — come sarebbe felice se 102 XVIII | uomo.~Da quel momento non pensò piú che a una cosa sola: 103 XVIII | bisogna confessare che non pensò nemmeno al dolore in cui 104 XVIII | una porta!... Ma, — subito pensò con animo afflitto — tutti 105 XVIII | questa fatta, tanto valevapensò — ch'io le dicessi che le 106 XVIII | che la vedeva. «Eppure, — pensò — se ella lo sapesse, timida 107 XVIII | Ah! come ho fatto benepensò — a non dirle mai che l' 108 XIX | si udiva fortissimo ed ei pensò che Grillo si desterebbe. 109 XX | una torre. «Dal pianopensò — quella luce non possono 110 XX | galere e non tre giudici» pensò Fabrizio al veder quelle 111 XX | anche col conte.~«È matto, — pensò la duchessa — la prigione 112 XX | mille zecchini. Questi ci pensò tre giorni: il quarto tornò 113 XXI | un malfattore. «Palagipensò — avrebbe dovuto far degli 114 XXI | fatica ad acchiapparlo — pensò. — Insomma è matto.»~— È 115 XXI | semplicità che la duchessa pensò: «Ama davvero».~Quel giorno 116 XXI | Ecco uno che mi comprende» pensò.~Il giorno seguente, all' 117 XXI | stato. «Son proprio pazzo? — pensò — o la duchessa vorrà un 118 XXI | nozze Crescenzi: la duchessa pensò che, se gli avesse fatto 119 XXI | brivido: «Chi m'assicura — pensò — che veramente non si tratti 120 XXI | nessuno si faceva vivo, pensò che Clelia fosse stata tradita; 121 XXI | Questo è un impiccio serio» pensò.~Accomodata alla meglio 122 XXII | proprio ciò che ci voleva» pensò.~Poco dopo la mezzanotte 123 XXII | dei tempi cavaliereschi, pensò per un momento a Clelia. « 124 XXII | spaventevole. «Povera mia tenuta! — pensò Lodovico — è proprio matta.» 125 XXII | altezza. Non uno nella Corte pensò a quel coraggio.~La polizia, 126 XXIII | Io l'ho fatto per lui; — pensò — avrei fatto anche di peggio; 127 XXIII | amore. «Tutto considerato, — pensòbisognerà che lo sposi.» 128 XXIV | tipografia a disposizione, — pensò la duchessa — ci darà presto 129 XXIV | gente debole di mal umore, — pensò la duchessa — che cerca 130 XXIV | irritata, la principessa pensò che la duchessa avrebbe 131 XXIV | proprio un viso di stupido; — pensò la duchessa — ha ragione 132 XXIV | Ricomincian le furie? — pensò la duchessa. — Ma ormai 133 XXIV | principessa.~«È un'impertinenza; — pensò — ma costei, con quelle 134 XXIV | ordine in proposito. Ma pensò: «Il cielo me lo manda, 135 XXV | atto d'affettuoso saluto?~Pensò a una visione che il Cielo 136 XXV | onore».~«Fabrizio è morto! — pensò Clelia — lo hanno avvelenato 137 XXV | torre Farnese. «È finitapensò. E scese, fuori di sé, risalí 138 XXV | certamente avvelenato; — pensò — se le dico che non l'ho 139 XXV | Ah, forse è già tardipensò la duchessa, e volta al 140 XXV | i testimoni. E il conte pensò: «Sono sempre e tutti gli 141 XXVI | irremovibile risoluzione. «Certo — pensò — ella ogni giorno ripete 142 XXVI | come sono questi plebei, — pensò Fabrizio — anche quando 143 XXVI | improvviso giramento di capo; ma pensò che si sentiva addosso tutte 144 XXVI | fossi Borso Valserra, — pensò (era uno dei capitani del 145 XXVI | piangere. «Oh, mio Dio, — pensò — che scena ridicola! E 146 XXVI | nuova luce. «Ma come? — pensòcredevo dunque di poterla 147 XXVI | riconobbe, tanto era cangiato; e pensò: «È uno che gli somiglia: 148 XXVI | Poveretto! quanto ha sofferto», pensò, e chinò il capo, oppressa 149 XXVI | non mi ha dimenticata; — pensò Clelia — quel nobile cuore 150 XXVII | atroce supplizio. Fabrizio pensò che la sua autorità sul 151 XXVII | turbato e sconvolto, che pensò: «Forse muoio! Che bella 152 XXVII | porta di casa, pianse e pensò: «Non avevo scelto male!»~ 153 XXVIII| ella scese in giardino. Non pensò neppure che da dieci mesi 154 XXVIII| cosí confusa che nemmeno pensò a guardar la signorina Marini, 155 XXVIII| dopo qualche mese. Clelia pensò che la colpiva un giusto


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