Capitolo
1 I | onnipotente alla Corte. Non pensò neppure a dolersi delle
2 II | mio cavallo non è bello, — pensò Fabrizio — ma non vuol dire:
3 III | di questa brava donna, — pensò Fabrizio — eviterò il rischio
4 III | Bisogna che gli parli, — pensò — forse finiranno di squadrarmi.»
5 III | lui non mi può far nulla» pensò Fabrizio, e seguitò a correre.
6 IV | eroe, riposato e fresco, pensò: «Ma insomma, in tutta la
7 IV | sinistra. «Non è a tre passi, — pensò — ma son sicuro del colpo.»
8 IV | scappavano ancora: «Strano!» pensò: e ricordando ciò che aveva
9 IV | salteranno alla briglia» pensò ancora Fabrizio; ma guardando
10 V | fiamme. Riconobbe il ponte, pensò alle sue ferite e si sentí
11 V | Un po' piú tardi, quando pensò che l'ufficiale poteva esser
12 V | chiamandolo «generale», e pensò: «Me la pagherai». Guardava
13 V | nella carrozza, e nessuno pensò ad arrestare il figlio del
14 V | innamorata di suo nipote — pensò con grande amarezza, perché
15 VI | propria follia fino a che pensò unicamente a conquistar
16 VI | Oh, questa è bella! — pensò ridendo di se stesso e fermandosi
17 VI | passionatamente al Mosca che non pensò piú a Fabrizio. Pel caso
18 VII | inconsueta. «Questo giovinetto — pensò — fa qui una singolare impressione.»
19 VII | della duchessa, che non pensò affatto alle idee che i
20 VII | quale la pago.~«Accidenti! — pensò il principe — ecco un uccello
21 VII | piaciuto a quest'animale!» pensò Fabrizio.~«Ora resta a vedere —
22 VII | nobile e pura. «Veramente — pensò — in quella testa si uniscono
23 VIII | Maria Valserra.~«Ah, — pensò — ha preso il mio nome:
24 VIII | ero ignorante allora! — pensò — non arrivavo a capir neanche
25 VIII | Non ci sono rientrato — pensò — dalle otto pomeridiane
26 IX | alla fine del mondo; poi pensò che fosse prigioniero: e
27 IX | addomesticai in altri tempi» pensò. Quella terrazza, come tutte
28 IX | S'accorse del pericolo e pensò di far fuoco per primo:
29 IX | poca distanza dal confine — pensò finalmente — e m'imbatterò
30 IX | Ecco un buon augurio» pensò. E quella melodia, ch'egli
31 IX | verrà per qualche traversa» pensò: e quasi nel momento stesso
32 X | Se quest'uomo ha paura, — pensò — scappa di galoppo, e io
33 X | galoppo. Fatti trecento passi, pensò che s'era dimenticato di
34 X | trasecolato. «È questa — pensò — la prigionia dalla quale
35 X | era desiderabile.~«Ah! — pensò Fabrizio — questo è certo
36 XI | momento buono per parlare; — pensò Fabrizio — ma sul lago io
37 XI | fungeva da madre.~Il Giletti pensò che Fabrizio si fosse appostato
38 XI | arma. «Il furfante è morto» pensò, e osservandolo s'accorse
39 XI | militarmente.~«Son gendarmi, — pensò — e siccome c'é un morto,
40 XI | interrogatorio che gli si preparava. Pensò a una terribile obbiezione,
41 XI | un borghese di malumore» pensò Fabrizio. L'impiegato parve
42 XI | viaggiatore.~«Ci siamo: — pensò Fabrizio — ora mi dice che
43 XI | di logica. Per esempio, pensò a fuggire dalla porta dell'
44 XI | Il pericolo è evidente; — pensò Fabrizio — ora ripiglio
45 XII | riavere. «Come sono ingrato! — pensò — entro in una chiesa, e
46 XII | son sette accese.~«Ah, — pensò Fabrizio — sessantatre e
47 XII | immaginazione. «Mi sta bene: — pensò — mi sono strofinato alla
48 XII | mi vuoi bene lo stesso!» pensò Fabrizio, ridiscendendo
49 XII | La scriverò in latino: — pensò — cosí parrà piú conveniente
50 XIII | bisogna fare il Del Dongo» pensò Fabrizio.~— Quanto guadagna
51 XIII | buona parte, lo ammirò, e pensò che in fin de' conti quel
52 XIII | Bologna. «Ecco un bel tipo: — pensò — mi pare, sto per innamorarmene.
53 XIII | accendere il mio cuore?» pensò; e osò entrare travestito
54 XIII | tutto!~«Ah, caro Fabrizio, — pensò la Fausta — se sapessi dove
55 XIII | suo rivale, il conte M... pensò di metterlo in ridicolo. «
56 XIII | posso menarla via subito; — pensò il conte M... — ma come?
57 XIII | facevan corteo. «È evidente — pensò il povero geloso — ch'ella
58 XIII | della Fausta. «Lui è qui — pensò il conte M..., e il suo
59 XIII | possibile andare. «Era tempo! — pensò Fabrizio — evviva l'insistenza!»~
60 XIII | temevo qualche pugnalata; — pensò Fabrizio — ma si contenta
61 XIII | interrogatorio. Ma poi non ci pensò piú; e lo storico, seccato,
62 XIV | servito assai male dai suoi: — pensò — fino a stamani credeva
63 XIV | Il curioso è che nemmeno pensò di domandarsi se avrebbe
64 XIV | in tono declamatorio, e pensò: «Ora cominciano i piagnistei»,
65 XIV | davanti. «Alla buon'ora, — pensò» la duchessa — ecco un uomo!»~—
66 XIV | suprema. «Dio, com'é bella! — pensò il sovrano — bisogna pur
67 XIV | Ma ho capito bene? — pensò a un tratto — o ha detto:
68 XIV | io abbia questa donna: — pensò — è un dovere verso me stesso;
69 XIV | immediatamente. «Non si può — pensò — né ripetere né rendere
70 XIV | della duchessa. «Allora — pensò — la perdo per sempre; e
71 XIV | Vile cortigiano!». «Cosí, — pensò il principe dopo averla
72 XIV | sarà mai ripresa». «Basta — pensò — che il sovrano prometta
73 XIV | matrimonio col povero duca, — pensò la duchessa sorridendo —
74 XIV | Mariettina. «Diavolo! — pensò — par che il nostro futuro
75 XV | immatricolazione. «Dunque, — pensò il governatore vanesio —
76 XV | Ecco un bel gesuita; — pensò — è un'ora che mi vede le
77 XV | epigrammi infiniti.~«Dunque, — pensò Clelia — è prigioniero,
78 XV | atroce. «L'ammazzerà: — pensò — bisogna che ne avverta
79 XV | malinconia in quel viso, — pensò — come s'é fatta bella,
80 XV | di quella povera donna — pensò —quando sarà sola nella
81 XV | da giuoco. «Se almeno — pensò — avessi sotto la mia finestra,
82 XV | una bella accoglienza!» pensò; volse il capo con aria
83 XV | lentissimamente. «Questo sant'uomo — pensò — non capisce nulla. Perché
84 XVI | tanto temuto quest'ora, pensò che non aveva tempo da badare
85 XVI | una bacchetta magica, — pensò — rapire Fabrizio e rifugiarmi
86 XVI | forza. «Tra qualche ora, — pensò — sarò sul campo di battaglia:
87 XVI | duchessa. «Ha quarant’anni ! — pensò — e fino a ieri sera era
88 XVI | le braccia.~«Mio Dio, — pensò — ma se non fosse che una
89 XVI | sguardo strano.~«È finita! — pensò il conte con animo straziato —
90 XVII | Ministero. «Vediamo un poco — pensò — quanti cavalli potremo
91 XVII | conte tirò un respiro, e pensò: «Fabrizio non morrà»~In
92 XVII | Questa canaglia mi tradisce» pensò.~Il giorno seguente, tre
93 XVII | piú vivo. «Angelo mio, — pensò — non posso mostrarti il
94 XVII | intimo moto di gaiezza. E pensò: «Ho fatto bene a venire;
95 XVII | fare uno sgarbo. «Ah, — pensò — mi mettete fuor de' gangheri
96 XVII | salute di quell'ammalato, pensò che sarebbe divertente l'
97 XVIII | ossa incrociate. «Ecco — pensò Fabrizio — una piacevole
98 XVIII | singolare frastuono. «Come? — pensò subito — che sia possibile
99 XVIII | saltar giú da qualche muro, — pensò — cosí non abbaierà». Escogitazioni
100 XVIII | dire l'ufficio.~«Dunque, — pensò Fabrizio appena rimasto
101 XVIII | Povera duchessa! — ella pensò — come sarebbe felice se
102 XVIII | uomo.~Da quel momento non pensò piú che a una cosa sola:
103 XVIII | bisogna confessare che non pensò nemmeno al dolore in cui
104 XVIII | una porta!... Ma, — subito pensò con animo afflitto — tutti
105 XVIII | questa fatta, tanto valeva — pensò — ch'io le dicessi che le
106 XVIII | che la vedeva. «Eppure, — pensò — se ella lo sapesse, timida
107 XVIII | Ah! come ho fatto bene — pensò — a non dirle mai che l'
108 XIX | si udiva fortissimo ed ei pensò che Grillo si desterebbe.
109 XX | una torre. «Dal piano — pensò — quella luce non possono
110 XX | galere e non tre giudici» pensò Fabrizio al veder quelle
111 XX | anche col conte.~«È matto, — pensò la duchessa — la prigione
112 XX | mille zecchini. Questi ci pensò tre giorni: il quarto tornò
113 XXI | un malfattore. «Palagi — pensò — avrebbe dovuto far degli
114 XXI | fatica ad acchiapparlo — pensò. — Insomma è matto.»~— È
115 XXI | semplicità che la duchessa pensò: «Ama davvero».~Quel giorno
116 XXI | Ecco uno che mi comprende» pensò.~Il giorno seguente, all'
117 XXI | stato. «Son proprio pazzo? — pensò — o la duchessa vorrà un
118 XXI | nozze Crescenzi: la duchessa pensò che, se gli avesse fatto
119 XXI | brivido: «Chi m'assicura — pensò — che veramente non si tratti
120 XXI | nessuno si faceva vivo, pensò che Clelia fosse stata tradita;
121 XXI | Questo è un impiccio serio» pensò.~Accomodata alla meglio
122 XXII | proprio ciò che ci voleva» pensò.~Poco dopo la mezzanotte
123 XXII | dei tempi cavaliereschi, pensò per un momento a Clelia. «
124 XXII | spaventevole. «Povera mia tenuta! — pensò Lodovico — è proprio matta.»
125 XXII | altezza. Non uno nella Corte pensò a quel coraggio.~La polizia,
126 XXIII | Io l'ho fatto per lui; — pensò — avrei fatto anche di peggio;
127 XXIII | amore. «Tutto considerato, — pensò — bisognerà che lo sposi.»
128 XXIV | tipografia a disposizione, — pensò la duchessa — ci darà presto
129 XXIV | gente debole di mal umore, — pensò la duchessa — che cerca
130 XXIV | irritata, la principessa pensò che la duchessa avrebbe
131 XXIV | proprio un viso di stupido; — pensò la duchessa — ha ragione
132 XXIV | Ricomincian le furie? — pensò la duchessa. — Ma ormai
133 XXIV | principessa.~«È un'impertinenza; — pensò — ma costei, con quelle
134 XXIV | ordine in proposito. Ma pensò: «Il cielo me lo manda,
135 XXV | atto d'affettuoso saluto?~Pensò a una visione che il Cielo
136 XXV | onore».~«Fabrizio è morto! — pensò Clelia — lo hanno avvelenato
137 XXV | torre Farnese. «È finita!» pensò. E scese, fuori di sé, risalí
138 XXV | certamente avvelenato; — pensò — se le dico che non l'ho
139 XXV | Ah, forse è già tardi!» pensò la duchessa, e volta al
140 XXV | i testimoni. E il conte pensò: «Sono sempre e tutti gli
141 XXVI | irremovibile risoluzione. «Certo — pensò — ella ogni giorno ripete
142 XXVI | come sono questi plebei, — pensò Fabrizio — anche quando
143 XXVI | improvviso giramento di capo; ma pensò che si sentiva addosso tutte
144 XXVI | fossi Borso Valserra, — pensò (era uno dei capitani del
145 XXVI | piangere. «Oh, mio Dio, — pensò — che scena ridicola! E
146 XXVI | nuova luce. «Ma come? — pensò — credevo dunque di poterla
147 XXVI | riconobbe, tanto era cangiato; e pensò: «È uno che gli somiglia:
148 XXVI | Poveretto! quanto ha sofferto», pensò, e chinò il capo, oppressa
149 XXVI | non mi ha dimenticata; — pensò Clelia — quel nobile cuore
150 XXVII | atroce supplizio. Fabrizio pensò che la sua autorità sul
151 XXVII | turbato e sconvolto, che pensò: «Forse muoio! Che bella
152 XXVII | porta di casa, pianse e pensò: «Non avevo scelto male!»~
153 XXVIII| ella scese in giardino. Non pensò neppure che da dieci mesi
154 XXVIII| cosí confusa che nemmeno pensò a guardar la signorina Marini,
155 XXVIII| dopo qualche mese. Clelia pensò che la colpiva un giusto
|