Capitolo
1 I | marchesa riceveva ottanta lire al mese per lo spillatico.
2 II | aveva piú di duecento mila lire di rendita e non arrivava
3 II | che avendo appena duemila lire di rendita osava essere
4 II | mano e le sue duecentomila lire di rendita. Ella gli respinse
5 II | pensione di millecinquecento lire. Lasciò il suo palazzo,
6 II | nella perizia di ottantamila lire. All'estremità della diga
7 II | press'a poco di diecimila lire, che il marchese le aveva
8 III | piccola la pagherai dieci lire; mai piú di venti neppur
9 V | Pietranera viver con 1500 lire! — soggiungeva il povero
10 VI | daran sempre quindicimila lire di rendita.» E di nuovo
11 VI | posson dare le quindicimila lire che rimarranno a Mosca,
12 VI | inviato a *** trentamila lire, quante gli bastano per
13 VI | meglio. Avremo quindicimila lire di rendita, oltre le munificenze
14 VI | fruttato centosettemila lire; e la mia rendita dove ascendere
15 VI | signorile, con centoventiduemila lire da spendere, che a Parma
16 VI | borghese con quindicimila lire a Firenze o Napoli, perché
17 VI | faceva un contratto di mille lire senza che ci sortisse per
18 VI | gratificazione di cinquanta lire.~La serie dei brillanti
19 VI | quindici, venti, trentamila lire; questo importa poco: né
20 VI | in media, di cinquemila lire di rendita. Ella fin dai
21 VIII | uno stipendio di trentadue lire al mese, e si reputava ricco
22 VIII | ha accordato quattromila lire di pensione e la croce di
23 VIII | morte avrai quattromila lire di pensione e cinquanta
24 IX | pensione di quattromila lire e con le quarantamila depositate
25 X | comincerò col darvi venti lire: ma ho bisogno che voi mi
26 X | dimenticato di dar le venti lire promesse, e si fermò. Nella
27 X | un legato di trecentomila lire, che mi mette in molto imbarazzo.
28 X | spenderò le tre centomila lire in un monumento al duca.~
29 X | daranno a me quattromila lire di rendita.~— Vostra Eccellenza
30 XI | han fatti pagare quattro lire l'uno: è un orrore per dei
31 XI | caro: quaranta o cinquanta lire.~Un de' due barcaioli, che
32 XII | una moneta d'oro da venti lire al primo povero che gli
33 XII | vivo guadagnava trentadue lire al mese, avrebbe portato
34 XII | rimasi con milleduecento lire di rendita e con cinquemila
35 XII | prender le trecentomila lire lasciatemi dal duca, e che
36 XIII | assegnato milleduecento lire di pensione e si credeva
37 XIII | sempre con milleduecento lire di pensione. Se ho evitato
38 XIII | che spendeva centomila lire all'anno per la passione
39 XIV | ruba almeno trecentomila lire ai miei poveri sudditi!...
40 XVI | potrei offrire? Centomila lire, forse... ma dicono che
41 XVI | viverci con le milleduecento lire che l'intendente di suo
42 XVI | raccapezzare un centinaio di mila lire.» E la duchessa, cosí fantasticando,
43 XVII | governo con ottantamila lire di patrimonio: con grande
44 XVII | cinquecentomila. «Son ventimila lire di rendita al massimo: —
45 XVII | Fabrizio ed io, che ventimila lire di rendita. Fabrizio ed
46 XVII | del valore di seicentomila lire, che fa parte delle sue
47 XVII | vi offrirò trecentomila lire del mio, o consiglierò il
48 XVII | non posseggo che ventimila lire di rendita. Ecco perché
49 XVII | Fabrizio abbia queste seimila lire e voglio che nessuno ne
50 XIX | a metter assieme seimila lire di rendita, laddove il marchese
51 XIX | un vedovile di trentamila lire di rendita, che se non altro
52 XIX | addoppiati; conteneva seimila lire in zecchini e inoltre un
53 XIX | parte venissero le seimila lire; erano a ogni modo un buon
54 XXI | rischio valga le sue cento lire al mese: e non rubo piú
55 XXI | rubo piú di milleduecento lire all'anno. No, ho sbagliato,
56 XXI | servizi che valgano cento lire mensili? Io ho due camicie,
57 XXI | concittadini vale cento lire al mese?... La mia sventura
58 XXI | debbo aver mai piú di cento lire; questo è il mio principio:
59 XXI | dunque già in colpa di cinque lire; e se m'impiccassero in
60 XXI | che gli dovevano seicento lire; e che se gli avessero resa
61 XXI | anticiperò io queste seicento lire — disse la duchessa commossa.~—
62 XXI | Ferrante Palla la somma di lire venticinquemila, a condizione
63 XXI | una rendita vitalizia di lire millecinquecento alla signora
64 XXI | una rendita vitalizia di lire trecento a ciascuno di questi
65 XXI | posson valere cinquantamila lire.~— Ah, signora, che umiliazione!... —
66 XXII | regali qualche migliaio di lire; ma no, vi conosco: voi
67 XXII | pensione di quattrocento lire.~— Quante volte nella vostra
68 XXII | la somma di ottantamila lire, dandogli in pegno la terra
69 XXIII | valore di piú di trentamila lire. L'aveva pagata a contanti,
70 XXIII | che salivano a dodicimila lire parvero al Crescenzi, uomo
71 XXIII | di trecentocinquantamila lire: il valore degli specchi
72 XXIII | pensava — quattromila lire di rendita in tutto e per
73 XXIII | ritirare le trecentomila lire depositate in tuo nome dai
74 XXIII | scrivania. Era facile con venti lire far staccare le tavole di
75 XXIII | quale aveva centotrentamila lire quando fu chiamato al potere,
76 XXIII | arriva ad aver ventimila lire di rendita. Da un pezzo
77 XXIII | gli han dato ottocentomila lire.~— Come! — sclamò la principessa
78 XXIII | ha circa quattrocentomila lire di rendita, tutti rubano.
79 XXIV | valore d'oltre quarantamila lire, ceduti dieci giorni avanti
80 XXIV | vuole spendere centomila lire per saper con certezza di
81 XXIV | Il tribuno ha preso cento lire al mese, non piú: col resto
82 XXIV | costano piú d'ottantamila lire — sclamò il principe inquieto.~—
83 XXIV | gli costavano ottantamila lire; volta alla duchessa, e
84 XXV | mandato di cinquantamila lire, perché si comprasse cavalli
85 XXVI | soldi, aveva mandato cento lire in pagamento delle ventiquattro
86 XXVII | invece di cencinquantamila lire di rendita ne avrai trenta
87 XXVIII| ornato di tre o quattromila lire di rendita, degno di far
88 XXVIII| versare all’erario le cento lire annualmente imposte sui
89 XXVIII| rendeva millecentocinquanta lire l'anno.~Tutto compreso,
90 XXVIII| aumento di cencinquanta lire sui loro stipendi. Cosí
91 XXVIII| il biglietto fino a due lire!» Non stava in sé dalla
92 XXVIII| costavano piú di ventimila lire l'uno e che quella sera
93 XXVIII| diocesi le cento e tante mila lire di cui la mensa dell'arcivescovato
94 XXVIII| assicurò una pensione di mille lire a ciascuno de' suoi servitori,
95 XXVIII| terre per circa centomila lire alla contessa Mosca, pari
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