1-500 | 501-1000 | 1001-1195
Capitolo
1 Avv | la casa d'un canonico: s'era a Padova, fortunata città
2 Avv | casa del buon canonico: era morto, e lo sapevo; ma desideravo
3 I | fedeli», loro cura suprema era lo stampar sonetti su pezzoline
4 I | dalla famiglia del marito, era perfino onorevolmente registrato
5 I | circondato del suo rispetto era sovranamente ridicolo, odioso
6 I | ipocrisia e di scipitaggini, era necessario amar qualche
7 I | imparare una cosa qualsiasi era fatica inutile; che, a pagar
8 I | tutti i propri peccatucci, s'era press'a poco sicuri d'avere
9 I | presidiavano la città. La licenza era estrema; le passioni assai
10 I | impresa dell’arciduca, che era un colosso, disegnò sul
11 I | diciamo schizzo o caricatura era ignoto in quel paese di
12 I | erano stati, fin dove s'era potuto, alloggiati nelle
13 I | sbrendoli stessero insieme; ma c'era di peggio: le suole delle
14 I | marchesa Del Dongo — aggiunse — era allora in tutto lo splendore
15 I | di Leonardo da Vinci, che era tutto il suo ritratto. Come
16 I | in convento, dove allora era educanda, Gina Del Dongo,
17 I | lagrime agli occhi e la Gina s'era fatta seria.~«"Come, signor
18 I | tavola quell'unico scudo che era stato fondamento ai miei
19 I | Como, dove eroicamente s'era rifugiato all’appressar
20 I | questo marchese aveva per noi era uguale alla sua paura, cosí
21 I | dimostrarsi meco cortese, era divertentissimo a mirar
22 I | da tutta quella gaiezza, era stato un dei primi a tornar
23 I | larghe sei, il castello era sicuro da colpi di mano
24 I | gli affari di famiglia ed era incaricata di far fronte
25 I | ottener riduzioni e falcidie, era costretta a veder nobili
26 I | delle nuove idee, Pietranera era sottotenente nella legione
27 I | villaggi la voce che Napoleone era stato impiccato dai Mammalucchi,
28 I | patriotti: tutto quel che c'era di meglio allora in Italia.~
29 I | con lui. La buona marchesa era alla disperazione: finalmente
30 I | vittoria, il generale cui era affidato il mantenimento
31 I | qualche eroe della casata era raffigurato che menava giú
32 I | mala pena. La contessa, ch'era entusiasta per indole e
33 I | se lo avesse potuto: ma era innamorata del ragazzo,
34 I | delle sorelle. Il marchese era chiuso nel suo studio col
35 I | terre. Ma in verità egli era troppo geloso della propria
36 I | mentire con le persone cui era affezionata: interrogò il
37 I | trenta o quaranta domestici, era assai triste: cosí Fabrizio
38 I | questi solenni personaggi era la cipria ch'essi portavano
39 II | scansar rischi, per quanto era possibile, diede al buon
40 II | suo gregge. Non per questo era meno rispettato — e anche
41 II | propri computi in cielo. Com'era povero, non aveva altri
42 II | sul campanile: e questo era privilegio grande, che l'
43 II | rischiava d'affogar nel lago. Era il capo di tutte le spedizioni
44 II | notturne, di cui Fabrizio era comandante in capo, era
45 II | era comandante in capo, era la visita alle lenze dormenti
46 II | un'ora avanti l'alba. C'era nell'impresa la sua parte
47 II | impresa la sua parte bella: ed era che quei ragazzi nell'entrare
48 II | dell'impresa: e poiché egli era il piú evoluto della giovine
49 II | antivedere il futuro.~Il marchese era persuaso che un accidente
50 II | seppe che Sua Maestà si era benignamente degnata di
51 II | indignatissimo della iniquità onde era vittima; pubblicò una lettera
52 II | cinque o sei anni la contessa era legata da cordiale amicizia
53 II | discorsi. Un giorno nel quale era a caccia con altri giovani,
54 II | che fra quei giovinetti era solo del proprio partito,
55 II | acchiappar senza dir parola, non era fra le virtù della contessa.
56 II | conte Nani. Da quindici anni era assuefatta a una vita elegantissima;
57 II | mangiare. Questo sacrifizio era in verità meno eroico e
58 II | di vita: da vent'anni non era tornata a quel venerabile
59 II | magnificamente arredata non c'era mai denaro per la piú piccola
60 II | disgrazia», il marchese s'era fatto piú fastoso che mai.
61 II | dimissioni obbligate, c'era poco da scherzare.~Ascanio
62 II | fra i tuoni e l'uragano s'era messa in testa che sur una
63 II | piacevole: ma la noia, cosí, era bandita dal castello feudale.
64 II | castello feudale. La contessa s'era appassionata per l'ingenuità
65 II | gotiche del castello. Fabrizio era il dotto della compagnia,
66 II | in cupe fantasticaggini; era troppo intelligente per
67 II | castello la contessa non era ancor giunta, non aveva
68 II | qualche giorno a Milano: c'era da vedere alla Scala un
69 II | saltò sulla diga: Napoleone era sbarcato al golfo di Juan.
70 II | borsetta ornata di perle: era tutto ciò che possedeva.~—
71 II | scampato per miracolo? E allora era onnipotente! E tu hai visto
72 II | perderlo! La Francia non era piú nulla da che lui non
73 II | piú nulla da che lui non c'era piú.~Delle future sorti
74 II | momento. All'amica che gli era cosí cara egli espose tutte
75 II | il passaporto. Il tempo era trascorso senza che me n'
76 II | innanzi alla porta di Vasi era il tocco. Credei che per
77 II | bel pezzo: ma per fortuna era ancora levato e se ne stava
78 II | La contessa Pietranera s'era fatta pensosa, e le parve
79 II | eroismo e fece quanto le era possibile per trattenerlo.
80 II | Lugano. Grazie a Dio, ormai era in una città svizzera e
81 II | Pontarlier. L'imperatore era a Parigi; quivi cominciarono
82 II | cominciarono i guai di Fabrizio: era partito col fermo proposito
83 II | esser difficile non gli era passato mai per la mente.
84 II | esercito, se non che l'adunata era verso Maubeuge. Giunto alla
85 II | raccontargli come qualmente era arrivato un forestiero che
86 II | cavalli e la gendarmeria non s'era permessa confische. Un pomeriggio
87 II | napoleoni d'oro come dapprima s'era proposto, non parlò piú
88 II | dopo trentatrè giorni che era in prigione, Fabrizio riuscí
89 II | carceriera che quella mattina era in tenerezze; e alla fine,
90 II | l'aria tanto ingenua, ed era tanto carino vestito da
91 II | quartiermastro, e l'affare era fatto. — Gli diede altri
92 II | morto in prigione, che s'era guadagnata, dicono, rubando
93 II | avrò da soffrire assai!»~Era appena scorsa un'ora da
94 II | povero ussero, impacciato com'era da quegli stivaloni non
95 II | marciava su Bruxelles: s'era alla vigilia di Waterloo.
96 II | dipoi, un'ora avanti giorno, era già in cammino: a forza
97 II | cammino: a forza di carezze era riuscito a far pigliare
98 III | intendersi; perché Fabrizio era cosí fuori di sé per l'entusiasmo
99 III | poltrone.~Fabrizio assentí: era il solo modo di farsi dare
100 III | gala se ne hai diciassette.~Era vero, e Fabrizio ne convenne.~—
101 III | pregandola di prendere quanto le era dovuto.~— Fa male perfino
102 III | traversa fra i prati: c'era un piede di fango; poco
103 III | Attraverso al sentiero era un cadavere che faceva orrore
104 III | colpito presso al naso, era uscita da una tempia e aveva
105 III | orribile il cadavere ch'era rimasto con un occhio aperto.~—
106 III | selva, nessuno. Il prato era circondato a circa mille
107 III | della strada. Uno di loro era a cavallo.~— Ecco quel che
108 III | staccare il portamantello ch'era rimasto sulla schiena dell’
109 III | parole d'un ussero che gli era vicino, capí che uno di
110 III | che uno di quei generali era il famoso maresciallo Ney.
111 III | indovinare quale dei quattro era il Ney: avrebbe dato tutto
112 III | pioggia del giorno innanzi: era costeggiato da grandi alberi,
113 III | sdrucciolevole, e l'acqua era tre o quattro piedi piú
114 III | per dimostrare che non era poi cosí goffo, tentò di
115 III | opposto del fossato; ma era a picco alto cinque o sei
116 III | confessare che il nostro eroe era assai poco eroe in quel
117 III | quel che lo scandalizzava era il rimbombo, che gli faceva
118 III | là dal canale, campo che era sparso di cadaveri.~— I
119 III | fermò; Fabrizio, che non era molto attento a' suoi doveri
120 III | quartiermastro, Fabrizio s'avvide ch'era un venti passi piú avanti
121 III | lavorato nel quale la terra era via via smossa in modo inconsueto.
122 III | medesima che la mattina era stata cosí buona con lui.
123 III | tutte, ma la cantiniera era un'altra, e anzi, all'aspetto,
124 III | udí che diceva: — Eppure era un bell'uomo!~Al soldato
125 III | gran peso di sul cuore: era uno di quei cuori di costruzione
126 III | circondano. Finalmente non era piú malvisto da' quei suoi
127 III | cavalli vollero bere.~— Dunque era l'imperatore quello che
128 III | di quell'eroe! Per questo era venuto in Francia. «Potrei
129 III | fatto pe' suoi camerati. Era ai sette cieli. Tutto gli
130 III | il maresciallo Ney non c'era più: seguivano ora un generale
131 III | dall'occhio terribile.~Era il conte d'A..., il tenente
132 III | parecchi uomini.~Il sole era già basso verso il tramonto,
133 III | cavalli: anche il generale era stato gittato a terra, ma
134 III | gridando: — Ladri, ladri! — Era un po' comico correr dietro
135 III | che considerava fratelli, era cosa che gli spezzava il
136 III | marciava essa pure di corsa, s'era fermata per prender posizione;
137 III | Fabrizio. La guerra non era piú dunque il nobile e universale
138 III | assetate di gloria, com'egli si era immaginato leggendo i proclami
139 III | gli aveva risposto e che s'era fermato un dieci passi distante
140 IV | giovine molto elegante, che era succeduto a Macon, fu ammazzato
141 IV | vogliono invadere.~Il sole era tramontato da un pezzo.
142 IV | tratto stupí nel vedere che era quasi buio; sbigottí addirittura
143 IV | E se ne andò.~Fabrizio era giubilante. «Finalmente,
144 IV | fermo dietro il suo albero. Era quasi notte; gli pareva
145 IV | verso la preda abbattuta: ed era già prossimo al caduto che
146 IV | sette o otto alberi; e v'era appena penetrato che poco
147 IV | quantunque molto ampia, era cosí ingombra di fuggitivi
148 IV | caporale. Il manipolo non era composto che di tre uomini,
149 IV | erano duecento uomini. C'era anche la cantiniera, e una
150 IV | capiva nulla di nulla ma era pieno di tenerezza per la
151 IV | correggendosi subito.~Boulot era il nome del proprietario
152 IV | rimprovero d'essere superbioso, era stato lí li per rispondere: «
153 IV | sbagliate: l'errore dei soldati era naturalissimo — obiettò
154 IV | accadeva da due mesi il torto era suo.~— Ma bisogna che il
155 IV | parola «cosacchi», non c'era piú nessuno alla lettera;
156 IV | un fucile, s'accertò ch'era carico; scosse la polvere
157 IV | adocchiò ancora da ogni parte: era assolutamente solo in mezzo
158 IV | il suo maggior rammarico era di non aver domandato all'
159 IV | avesse detto che quell'ussero era stato arrestato non solamente
160 IV | si ricordò che da quando era partito da Parigi non aveva
161 IV | lieve rumore lí presso. Era un soldato che faceva mangiare
162 IV | saltò svelto in sella. C'era appena montato e cercava
163 IV | tiro.~Il cavallo comprato era magnifico, ma pareva morir
164 IV | del ponte, sulla destra, era una casa isolata con l'insegna
165 IV | all'ingresso del ponte: era a cavallo e aveva un'aria
166 IV | sosteneva il braccio sinistro era pieno di sangue, e anche
167 IV | e anche la mano destra era fasciata di tela insanguinata. «
168 IV | sarebbe dato il cambio, come era giusto, da uno dei tre cavalieri
169 IV | quartiermastro».~Fabrizio era appena da mezz'ora di sentinella
170 IV | stesso colonnello.~Fabrizio s'era benissimo accorto d'una
171 IV | volesse colpir quello che s'era provato a forzar la consegna.~—
172 IV | accostò ai feriti: Fabrizio s'era già rialzato: soffriva poco
173 IV | si rialzò piú lentamente: era tutto intronato per la caduta,
174 V | Tutto questo trambusto era durato un minuto. Le ferite
175 V | la stessa mangiatoia cui era legato il cavallo.~Poi,
176 V | ne seppe raccapezzare dov'era; poi, mezzo soffocato dal
177 V | sopra la stalla, e il tetto era avviluppato da densi nuvoli
178 V | nessuno lo seguiva e la casa era in fiamme. Riconobbe il
179 V | che a tre quarti di lega v'era la borgata di Zonders, dove
180 V | porta aperta e vi entrò: era l'albergo della «Striglia».
181 V | quindici giorni ormai egli era tenuto con grandissime cure
182 V | paragonandolo col dolman, ch'era necessario restringerlo
183 V | subito all'opera che non c'era tempo da perdere. Fabrizio
184 V | avvertí che il suo cavallo era stato portato via dall'ufficiale
185 V | ufficiale tedesco, il quale era venuto per una ispezione
186 V | giovinetto italiano non era abbastanza filosofo per
187 V | annunziò, piangendo, che era stato noleggiato per lui
188 V | rimesso dall'agitazione, s'era studiato di esprimere alle
189 V | nella lettera ad Aniken c'era dell'amore sicuramente.~
190 V | i salassi, l'ascesso si era formato. Durante i quindici
191 V | profonde intorno a quanto gli era recentemente accaduto, fecero
192 V | prima. Di bambinesco gli era rimasto questo soltanto:
193 V | soltanto: quel che aveva visto era, sí, o no, una battaglia?
194 V | e, se mai, la battaglia era quella di Waterloo? Per
195 V | descrizione dei luoghi pei quali era passato con la scorta del
196 V | della contessa Pietranera c'era un che di misterioso che
197 V | le tenere fantasticherie. Era il suo un tale carattere
198 V | ex-Regno d'Italia. Se non era questo lo scopo del viaggio,
199 V | cioè: primo, ch'egli non era mai uscito dalla Svizzera;
200 V | bisavolo, nipote di quello che era venuto a Milano con gli
201 V | l'autore della denunzia era Ascanio, suo fratello primogenito.
202 V | squadrava curiosamente.~Era verissimo: il Ginevrino
203 V | occhiate furibonde, poi s'era versata addosso la tazza
204 V | particolari. Poiché Fabrizio era amato a Grianta da tutti,
205 V | finto di credere ch'egli era a Milano, né mai la polizia
206 V | Poi quando ho visto ch'era molto soddisfatto di questa
207 V | porte di Milano, dove egli s'era proposto di andare, cacciando.
208 V | svenne. Un quartiermastro ch'era rimasto un po' indietro
209 V | mettersi all’ombra. Il caldo era opprimente, sebbene non
210 V | contessa a Fabrizio che era già saltato a terra — le
211 V | generale, non sapeva che era morto, e pensava: «Se gli
212 V | parlando al gendarme che era stato messo davanti ai cavalli —
213 V | 1803, il 27 ottobre; ma era tanto giudiziosa che tutti
214 V | parlava a Fabrizio: certo non era sua madre. E la sua attenzione
215 V | dichiarazione, crudelmente logica, era accompagnata dai piú manifesti
216 V | istituito dall'Austria, era di parere che il meglio
217 V | col barone Binder. Non c'era da pensare a offrirgli denari
218 V | offrirgli denari perché era integerrimo, e le signore
219 V | intanto ciò che piú importava era conoscere la definitiva
220 V | servizievole che un tempo s'era provato a farle la corte
221 V | moglie col Limercati; ed era stato perciò cacciato come
222 V | Binder, e, naturalmente, era amico intimo del marito.
223 V | suo quasi travestimento era irresistibile. Il profondo
224 V | andare da un uomo che s'era comportato cosí odiosamente
225 V | in quanto ora il canonico era quasi onnipotente. La contessa
226 V | per lui.~Questo canonico era molto intelligente; e non
227 V | contessa da lui fatta al marito era uno dei grandi rimorsi della
228 V | perché ben guarito non era. — Superba com'è, venire
229 V | signore: in fondo, Binder era benissimo disposto; lietissimo
230 V | piú letto un libro dacché era uscito di collegio, e in
231 V | suo ingenuo e saldo non c'era ancor posto per l'imitazione
232 VI | gelosia del canonico Borda non era del tutto ingiustificata.
233 VI | lei; ma l'illusione non era di quelle in cui si lusinga
234 VI | darsi molta cura di lui, era caduta in una profonda malinconia:
235 VI | riusciva meno gradevole.~Tale era il singolare stato d'animo
236 VI | nel palco di un'amica dov'era andata a chieder notizie,
237 VI | Mosca della Rovere Sorezana, era allora ministro della guerra,
238 VI | chiamavan crudeltà. Il Mosca era sui quaranta o quarantacinque
239 VI | Gouvion-Saint-Cyr, che ci comandava, era a quei giorni tutto per
240 VI | marito?~— Il conte Pietranera era generale di divisione: la
241 VI | Poiché nel palco non c'era altri che la proprietaria,
242 VI | contessa: stando al titolo, s'era immaginata di trovare un
243 VI | tanto invidiato, che pur era la sua sola fortuna.~Le
244 VI | senza accorgersene, egli era un vero mostro.~Un giorno,
245 VI | facendone pompa.» La contessa s'era tante volte seccata a Grianta,
246 VI | sera il suo sguardo, ch'era bello e benigno.~— M'immagino —
247 VI | meravigliava che un uomo il quale era stimato il primo diplomatico
248 VI | senza grazia. E, poiché era parlatore squisito, non
249 VI | crudeltà femminili, la contessa era arrivata a Milano da pochi
250 VI | giorni soltanto e l'animo suo era tuttavia infastidito dall'
251 VI | del pari, il conte Mosca era innamorato pazzo, e la contessa
252 VI | Cosí l'arrivo della posta era un avvenimento per la contessa:
253 VI | della mala fama del conte era questa: ch'egli era creduto
254 VI | conte era questa: ch'egli era creduto capo del partito
255 VI | testa del partito liberale era una marchesa Raversi, donna
256 VI | de' due partíti che non era al governo: sapeva bene
257 VI | intanto, poiché il Mosca non era presente e tutti concordavano
258 VI | giorno nel quale le riceveva era un molto bel giorno per
259 VI | Dal canto suo, il Mosca era quasi sincero quando le
260 VI | volontarie dei pusillanimi. Era una donna di buona fede,
261 VI | del conte Mosca, Fabrizio era un bambino. Questi era a
262 VI | Fabrizio era un bambino. Questi era a Novara da tre anni, quando
263 VI | parve intendere che l'esilio era un provvedimento irrimediabile.~
264 VI | irrimediabile.~Il Mosca non era andato solo a Milano: lo
265 VI | Stato di Parma: suo padre s'era fatto nominare ambasciatore
266 VI | liberaleggiante; e da due anni era alla disperazione. Durante
267 VI | ordine in Europa, non gli era riuscito d'ottenere un certo
268 VI | suo spirito: la sua casa era, senza possibile confronto,
269 VI | accoglienza. La duchessa era curiosa di veder questo
270 VI | notar tutte quelle bruttezze era necessaria un'analisi minuziosa:
271 VI | intelligente. Il suo portamento era maestoso, i suoi modi non
272 VI | principe dava le udienze era un gran ritratto in piedi
273 VI | l'imitazione di Luigi XIV era nel principe un po' troppo
274 VI | ricevimento della duchessa s'era messo calzoni rossi, calze
275 VI | quelle accoglienze non v'era stato nulla di straordinario. —
276 VI | fatto sta che Ernesto IV era pieno di parecchie piccole
277 VI | Rassi sentenziò che questo era «cospirare» e li fece condannare
278 VI | diventò forse la piú noiosa. Era una donna assai alta e magra,
279 VI | botanica. Clara-Paolina era veramente dotta in quegli
280 VI | lunghi capelli bianchi, era anche piú timido, se possibile,
281 VI | delle dame per accompagnare, era diventata una specie di
282 VI | madre. Aveva sedici anni ed era forte nella mineralogia:
283 VI | bella signora. Anche lui era un assai bel giovine e passava
284 VI | da vicino, la sua pelle era tutta solcata da piccole
285 VI | nel suo palco al teatro, era ancora una bellezza; e la
286 VI | questa noia del principe era tale tormento per la povera
287 VI | che a furia di soffrire era divenuta d'una magrezza
288 VI | sortisse per lei un «ricordo» (era la parola d'uso corretto
289 VI | vera e sola della marchesa era la paura, mascherata da
290 VI | scintillante di dorature, era illuminata da una sola candela
291 VI | partito avverso al Mosca. S'era impuntata a farlo cadere,
292 VI | parsimonia le guance, s'era dichiarata subito nemica
293 VI | il palazzo Sanseverina era sempre stato uno dei piú
294 VI | modo di raccontar quanto era avvenuto sul lago e nel
295 VI | divertimenti. Anche questo era parte del sistema ch'ella
296 VI | parte del sistema ch'ella s'era fatto e che consisteva nell'
297 VI | odii dai quali il conte era circondato. Tutto oramai
298 VI | della sua visita il caldo era a Parma opprimente; il trovare
299 VI | si venne poi a sapere che era un misto di pusillanime
300 VI | confessioni Ferrante Palla era stato condannato a morte.
301 VI | favore onde la Sanseverina era accolta nella Corte di Parma.
302 VI | sorti di Fabrizio. Questi era sempre a Romagnano, nel
303 VI | segno per il conte; ma ce n'era un altro e peggiore: che,
304 VI | aggiungere che il corriere era provvisto di denari e di
305 VI | non ci fosse; dacché gli s'era legata, provava ora per
306 VI | La duchessa questa volta era agitatissima: c'era burrasca
307 VI | volta era agitatissima: c'era burrasca alla Corte; il
308 VI | stava per trionfare. Non era impossibile che il conte
309 VI | nel ministero. Il Rassi era diventato il beniamino indispensabile.
310 VI | Fabio Conti, con la quale era risolta la crisi, si seppe
311 VI | fine un intrigo; tuttavia era riuscita a stare al corrente
312 VI | di dimostrarle che ella era meno infelice di quanto
313 VI | piú e meglio in quanto le era riuscito di conservar intera
314 VI | ereditario. La duchessa era bravissima nel divertire
315 VI | cosí degno di stima, le era oramai quasi passato.~Fu
316 VI | questa specie di diserzione. Era una delle sue maggiori debolezze:
317 VI | per la sua capitale gli era una ferita al cuore. Capiva
318 VI | trattener la duchessa, e ch'ella era di gran lunga la piú elegante
319 VI | andare in una casa privata? Era cosa che né suo padre né
320 VI | importante quesito: la duchessa era stata avvertita della visita,
321 VI | avvertita della visita, o era anche per lei una sorpresa
322 VI | semplicità !~Tornando nel salone era pazza di gioia: tutti le
323 VI | i liberali italiani, non era malvagio. Non c'è dubbio:
324 VI | domani di quella serata era tutto allegro; aveva fatto
325 VII | assiduamente la via che gli era tracciata: da gran signore
326 VII | proprie virtù. A Napoli s'era appassionato allo studio
327 VII | archeologia, e la nuova passione era sottentrata all'antica per
328 VII | gran sangue freddo, gli era facile, perché per lui una
329 VII | una donna giovine e bella era sempre pari a un'altra donna
330 VII | quale pensava spessissimo. Era monsignore, e aveva quattro
331 VII | dove in magnifica tomba era sepolto l'arcivescovo Ascanio
332 VII | avvenentissima, le parve, com'era infatti, un de' piú bei
333 VII | Osservazione penosa. Il conte era entrato nella cinquantina:
334 VII | amarezza contenga. Il conte era buono, meritevole d'affetto,
335 VII | bel giovine della Corte. Era certo, per esempio, che
336 VII | l'apparente rapidità ond'era conceduta metteva subito
337 VII | irrequiete ed ingegno, ma era credente.~L'utopia della
338 VII | padre del nostro arcivescovo era un impiegato al Ministero
339 VII | se non avessi saputo chi era, avrei scommesso che quest'
340 VII | la compagnia del conte: era la prima persona veramente
341 VII | Dal canto suo, il conte era lusingato della deferente
342 VII | giovane lo ascoltava. Ma c'era un guaio serio: Fabrizio
343 VII | ingenuamente intendere che era beato di quella intimità:
344 VII | promosso: ora la sua consegna era di trovarsi a palazzo quotidianamente
345 VII | una lettera dalla posta: era stata calcolata l'ora in
346 VII | signore? Ranuccio Ernesto IV era stato abilissimo nell'arte
347 VII | metteva in libertà (gli era odioso fin il pensiero che
348 VII | promette e le inspira.»~Era quella, per mala sorte del
349 VII | in un pianto dirotto.~S'era giurato di non andar dalla
350 VII | quella sera il principe s'era mostrato moltissimo disposto
351 VII | fisionomia lombarda non gli era mai sembrata cosí nobile
352 VII | se la punta del pugnale era bene affilata. «Con questo
353 VII | Fortunatamente il giovine domestico era di buona condotta, un po'
354 VII | poco la gaiezza di Fabrizio era scomparsa. Pensava: «Cosí
355 VII | escogitazioni, questo v'era di angoscioso: che Fabrizio
356 VII | condizione di cose che gli era cosí cara, cosí piena di
357 VIII | amicizia, gioia della sua vita, era oramai avvelenata. Una sera,
358 VIII | entrò. In un prete, quella era un'immensa imprudenza: ed
359 VIII | immensa imprudenza: ed egli s'era proposto di non commetterla
360 VIII | è che dai primi giorni s'era liberato dall'abito talare;
361 VIII | in cui con molta fatica era riuscito a procurarsi quell'
362 VIII | gran redingote turchina, era salito al misero quartierino
363 VIII | seppe altresí che Fabrizio s'era presentato sotto falso nome,
364 VIII | forza di pedinar Fabrizio era riuscito a conoscerne il
365 VIII | il nome. Questo Giletti era bruttissimo e pareva l'uomo
366 VIII | divertiva; all'uscir dal teatro era innamorato per un'ora. Il
367 VIII | a Parma; il Giletti, che era stato dragone nel bel reggimento
368 VIII | cosí stolto motivo? Ma egli era una di quelle anime rare
369 VIII | silenziosa. Ed ecco quel ch'era avvenuto. La Checchina,
370 VIII | ricevuta per commetterla, s'era ammalata. Una sera la duchessa,
371 VIII | scoppiò in pianto anche lei: c'era qualcosa d'orribile nel
372 VIII | piú né l'uno né l'altro: era stizzita della parte ridicola
373 VIII | idolo suo aveva un difetto era tale avversità cui non sapeva
374 VIII | prediletto, il quale non le si era mai addimostrato cosí tenacemente
375 VIII | Blanes? L'ottimo vecchio era incapace assolutamente di
376 VIII | del lettore: ma insomma era fatto cosi, e non c'è ragione
377 VIII | carrozza di sua madre; s'era travestito da servitore
378 VIII | estrema sponda del lago. Era la mezzanotte, e poteva
379 VIII | Il silenzio immenso non era rotto se non a uguali intervalli
380 VIII | generosa esaltazione che gli era in quell'ora gioia suprema,
381 VIII | villaggio di Grianta, sul quale era stato tante volte con l'
382 VIII | virtuose altezze alle quali era asceso giubilante un'ora
383 VIII | giubilante un'ora prima, Fabrizio era oramai precipitato. Il pensiero
384 VIII | di via d'un soldato che c'era stato messo per giusti motivi.»~
385 VIII | mai riuscire a superarla. Era troppo giovine ancora; e
386 VIII | e all'animo suo, quando era libero da ogni altra cura,
387 VIII | semi-credenza nei presagi era per lui una religione, una
388 VIII | pensare a una tale credenza era già una contentezza: e si
389 VIII | quelli in cui al presagio era susseguito l'evento tale
390 VIII | accorgersi delle distanze, ed era a questo punto del suo raziocinare
391 VIII | gli occhi vide il muro ond'era cinto il giardino di suo
392 VIII | Questa carta del cielo era stesa sopra un gran vaso
393 VIII | lacrime. Il suo vero padre era l'abate.~— T'aspettavo —
394 IX | IX~ ~Fabrizio era stanchissimo: i discorsi
395 IX | capace che il rumore non era se non il suono della grossa
396 IX | tutte le altre del castello, era piena d'una grande quantità
397 IX | da un sole sfolgorante, era veramente grandioso.~Gli
398 IX | livello della sua camera: ma era un cameriere. Proprio a
399 IX | altezza di pensieri che non era dell'indole sua; considerò
400 IX | sopravvive al capriccio che m'era venuto per la Marietta....
401 IX | frequentar quella Corte. E forse era meglio che avessi preso
402 IX | minuti per ricordarsi che era innanzi tutto a piú di ottanta
403 IX | tante volte, da ragazzo, s'era esposto a vedere i mortaretti
404 IX | la porta del campanile: era la vecchia donna di servizio
405 IX | scoteva per il braccio: era notte.~L'abate era stanchissimo:
406 IX | braccio: era notte.~L'abate era stanchissimo: mostrava cinquant'
407 IX | piazza si mise a correre. Era appena arrivato davanti
408 IX | specie di sogno nel quale era immerso si ridestò udendo
409 IX | di far fuoco per primo: era suo diritto, perché era
410 IX | era suo diritto, perché era il solo modo di tener testa
411 IX | principali del giovine albero era troncato e secco. Fabrizio
412 IX | vigoroso e in cinque anni era quasi raddoppiato: la troncatura
413 IX | La strada battuta da lui era percorsa da gran numero
414 IX | gendarmi lombardo veneti, era un vera ragazzata. «Sono
415 X | qui come un minchione.» Era ormai a una decina di passi
416 X | trecento passi, pensò che s'era dimenticato di dar le venti
417 X | fermò. Nella strada non c'era che il cameriere che lo
418 X | Alle due della mattina era sulla riva del lago Maggiore:
419 X | convenuto, e poiché non c'era persona cui poter consegnare
420 X | destriere e tre ore dopo era a Belgirate; là, sicuro,
421 X | sentiva soddisfatto: tutto era andato benissimo. Oseremo
422 X | magnificamente, e l'anima sua era come rinfrescata dalla commozione
423 X | giorni piú tardi Fabrizio era a Parma; dove divertí molto
424 X | marito. Mi ha lasciato, com'era stabilito, questo palazzo
425 X | ma sul lago, dotto com'era, si ricordò d'una vecchia
426 X | fine. Ma quel cameriere era un cosí bel ragazzo in quel
427 X | forse appunto quella che piú era desiderabile.~«Ah! — pensò
428 X | all'assedio di Tarragona, era sempre rimasto sottotenente
429 X | pigliar questo tono gli era facilissimo; gli ci voleva
430 X | che i presagi minacciano?» Era questo un problema importantissimo
431 XI | orribile tugurio, Fabrizio era compunto. «Io non sono cambiato
432 XI | sublime schiettezza che gli era parsa cosí facile la notte
433 XI | guardava ammirandolo: non era piú il bambino ch'ella aveva
434 XI | sempre pronto a obbedirla: era un uomo del quale sarebbe
435 XI | quella donna adorabile. Era troppo giovine, troppo facile
436 XI | comprometti la nomina che ti era quasi accordata; bisognava
437 XI | piedi: ebbene, anche lui era facile a entusiasmarsi:
438 XI | perché tale, scrisse, quando era vescovo d'Imola, la famosa
439 XI | la presenza di Fabrizio era opportuna per impedire qualche
440 XI | farla sparire.~La giornata era bella: potevano esser le
441 XI | che la bocca del fucile era a piú di tre dita sopra
442 XI | Scappò verso la vettura che s'era fermata una decina di passi
443 XI | sua fortuna il Giletti gli era troppo vicino per potergli
444 XI | Giletti veniva spinta quanto era lunga sull'omero di Fabrizio:
445 XI | ferita da nulla.~Il Giletti era caduto: Fabrizio gli guardò
446 XI | Guardò i denti: nessuno era spezzato. — Come mai, allora
447 XI | alla gente? Il Giletti non era bello, ma ci serviva: e
448 XI | un paese, la cui capitale era a' suoi occhi lo Spielberg.
449 XI | le montagne tocca Genova, era troppo lontana: tutto quanto
450 XI | troppo lontana: tutto quanto era accaduto sarebbe stato noto
451 XI | che Fabrizio Del Dongo; ed era probabile che lo frugassero.~
452 XI | documento medesimo. Fabrizio era alto al piú cinque piedi
453 XI | tutta la sua biancheria era marcata F.D.~Come si vede,
454 XI | Come si vede, Fabrizio era una vittima della propria
455 XI | sangue freddo, e Fabrizio era ben lontano dall'aver sangue
456 XI | essi stavano trincerati, era tutto chiazze d'inchiostro
457 XI | prendervi il passaporto, era piccolo e nero: aveva alla
458 XI | nostro eroe, come si vede, era discretamente spaventato:
459 XI | del commesso di polizia. Era per l'appunto un amico del
460 XI | tante emozioni, Fabrizio era bagnato come se uscisse
461 XI | alzò dalla panca su cui s'era buttato, e disse a Fabrizio:~—
462 XI | gli parve di riconoscerlo: era uno dei cocchieri piú eleganti
463 XI | Sanseverina: ora che, come diceva, era ricco, aveva per tutto vestito
464 XI | abbigliamento. Per giunta, non s'era fatta la barba da una quindicina
465 XI | parve di capire che Lodovico era l'amante dell'ostessa. Finí
466 XI | questi casi.~Fabrizio s'era tolto il vestito entrando
467 XI | un gilé di tela nera, ch'era di suo marito. Entrò per
468 XI | aveva le lagrime agli occhi: era profondamente commosso dall'
469 XI | fatto tutto quel che gli era possibile per levarmi da
470 XI | In fine la devozione ch'era in Lodovico profonda lo
471 XI | Un de' due barcaioli, che era nato sulla riva destra del
472 XI | suoi sonetti. Il sentimento era giusto, ma guasto dall'espressione;
473 XI | rendere a quel servo fedele era di corregger l'ortografia
474 XII | questi lo biasimò; ma non c'era piú un momento da perdere
475 XII | doveva esser nota oramai, ed era meno pericoloso essere arrestati
476 XII | vedendo giungere suo fratello, era tornato indietro, e l'aveva
477 XII | con lui. Questo fratello era un bel giovine, sapeva medicare
478 XII | unicamente perché il conte Mosca era primo ministro e reputava
479 XII | ministro o di generale, Non gli era venuto in mente che i progetti
480 XII | all'articolo «omicidio», si era sinceramente accusato davanti
481 XII | soprattutto di logica, non gli era mai passato per la testa
482 XII | cosí l'anima di Fabrizio era tranquilla, lieta e, in
483 XII | tavola vicina a quella cui s'era seduto, vide Peppe, il primo
484 XII | zia, quello stesso che gli era andato incontro a Ginevra.
485 XII | pregandolo a dire se non era vero ch'egli voleva che
486 XII | tutta Parma che Fabrizio s'era fatto aiutare da venti o
487 XII | il suo capitale argomento era ch'egli non era affatto
488 XII | argomento era ch'egli non era affatto colpevole. A questo
489 XII | epistola di monsignor Landriani era un capolavoro di logica
490 XII | raccontava tutto quanto era avvenuto a Parma per la
491 XII | portò la notizia a Parma era in quel punto all'albergo
492 XII | quel grido, o se la cosa era stata lor raccontata da
493 XII | volte in questa lettura: era commosso da profonda riconoscenza,
494 XIII | anche se poco stimabile, gli era in orrore: la Marietta non
495 XIII | vecchia, ma, un giorno ch'ella era in chiesa, salí dalla mammaccia,
496 XIII | trascinò assai lontano. Era a Bologna Fausta F..., una
497 XIII | questo miracolo di bellezza era cosí ammaliato dalle enormi
498 XIII | mostrarvisi. Questo conte M... era assai ricco, si credeva
499 XIII | dolcezza di quella voce. Non s'era figurato nulla di simile
500 XIII | benedire, e Lodovico, ch'era coraggioso la sua buona
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