Atto, Scena
1 Pers | Flaminio giovane suo fratello~Panimbolo suo camariero~Leccardo parasito~
2 I, II | Don Flaminio giovane, Panimbolo suo cameriero.~ ~Don Flaminio.
3 I, II | cameriero.~ ~Don Flaminio. Panimbolo, quando vedesti Leccardo,
4 I, II | Leccardo, che ti disse?~Panimbolo. Voi altri innamorati volete
5 I, II | Flaminio. Pur, che ti disse?~Panimbolo. Quel che suol dir l'altre
6 I, II | un gusto al tuo padrone?~Panimbolo. Cose di vento.~Don Flaminio.
7 I, II | cose di vento mi piace.~Panimbolo. Che Carizia non stava di
8 I, II | qualche rifrigerio e conforto.~Panimbolo. Scarso conforto e infelice
9 I, II | ogni piccola cosa è grande.~Panimbolo. Anzi a voi, essendo di
10 I, II | commoditá darle una mia lettera.~Panimbolo. O Dio, non v'è stato affermato
11 I, II | può piú del mio potere.~Panimbolo. Chetatevi e abbiate pazienza.~
12 I, II | de santi o d'animi vili.~Panimbolo. E voi amate senza goder
13 I, II | aspre e insopportabili.~Panimbolo. Io dubbito che don Ignazio
14 I, II | non vi pensa né la vidde.~Panimbolo. Son speranze con che ingannate
15 I, II | non me l'arebbe referito?~Panimbolo. Il parasito Leccardo? state
16 I, II | darne piú che trentamila.~Panimbolo. Come può starne invaghito
17 I, II | uomo che da mio fratello.~Panimbolo. Egli da quel giorno della
18 I, II | lui tutto il contrario.~Panimbolo. Perché si guarda da voi
19 I, II | l'ho incontrato giamai.~Panimbolo. Deve tener le spie per
20 I, II | potrei io di ciò chiarirmi?~Panimbolo. Agevolissimamente: subbito
21 I, II | trovarlo e fargli l'ambasciata.~Panimbolo. Ascoltate: dateli la nuova
22 I, II | Flaminio. Cosí vo' fare.~Panimbolo. Ma ecco la peste de' polli,
23 I, III| III.~ ~Leccardo parasito, Panimbolo, Don Flaminio.~ ~Leccardo.
24 I, III| cacciato a bastonate?...~Panimbolo. (Leccardo sta irato. Ho
25 I, III| alla mia fame bizzarra!...~Panimbolo. (Ogni sua disgrazia è sovra
26 I, III| Flaminio. (Lo vo' chiamare).~Panimbolo. (Non l'interrompete, di
27 I, III| polli, caponi e porchette.~Panimbolo. E li dái morte e sepoltura
28 I, III| Don Flaminio. Faremo che Panimbolo ti medichi e ti guarisca.~
29 I, III| ti medichi e ti guarisca.~Panimbolo. Io ho recette esperimentate
30 I, III| Dimmele, per amor de Dio!~Panimbolo. Al gorguzale ci faremo
31 I, III| non guarisce alla prima?~Panimbolo. Reiterar la ricetta.~Leccardo.
32 I, III| Che faremo per li denti?~Panimbolo. Uno sciacquadenti di vernaccia
33 I, III| i liquori fusser vecchi.~Panimbolo. N'avemo tanto vecchi in
34 I, III| Leccardo. E per lo stomaco poi?~Panimbolo. Bisogna tôr quattro pollastroni
35 I, III| mi sento mancar l'anima.~Panimbolo. Con certe animelle di vitellucce
36 I, III| vieni.~Leccardo. Eh, no.~Panimbolo. (Mira il furfante! se ne
37 II, I | lascia, e m'incontro con Panimbolo, il quale altresí mi dimandò
38 II, IV | a vedere.~Don Flaminio. Panimbolo, va' a casa del conte.~Don
39 II, V | SCENA V.~ ~Don Flaminio, Panimbolo.~ ~Don Flaminio. Ecco, o
40 II, V | Don Flaminio. Ecco, o Panimbolo, che, tu non avendo voluto
41 II, V | aspettar in sino alla sera.~Panimbolo. Cosí son sicuro io che
42 II, V | crederá la veritá istessa.~Panimbolo. Bisogna con una nuova bugia
43 II, IX | SCENA IX.~ ~Don Flaminio, Panimbolo, Leccardo.~ ~Don Flaminio.
44 II, IX | senz'ella o sua sorella.~Panimbolo. Voi trattando per via del
45 II, IX | Leccardo come sta allegro?~Panimbolo. Averá bevuto soverchio
46 II, IX | ucciderò con le mie mani.~Panimbolo. Padrone, voi sète bene
47 II, IX | necessaria.~Don Flaminio. Panimbolo, se sei cosí di vile animo,
48 II, IX | intentata fin alla morte.~Panimbolo. Orsú, facciasi tutto il
49 III, I | SCENA I.~ ~Don Flaminio, Panimbolo.~ ~ ~Don Flaminio. Battuto
50 III, I | patir che facci naufragio.~Panimbolo. Questa tempesta che minaccia
51 III, I | saputo far meglio di me.~Panimbolo. S'egli ha saputo fare,
52 III, I | quali t'ho grande obligo.~Panimbolo. Io non ho mai fatto cosa
53 III, I | guiderdonare i servigi.~Panimbolo. Padron caro, allor sarò
54 III, I | temo dell'impossibile.~Panimbolo. Non può l'uomo oprar bene,
55 III, I | Flaminio. Comincio a respirare.~Panimbolo. Ma mentre parlo rivocate
56 III, I | hai pensato alcuna cosa?~Panimbolo. Cose belle a dire e grate
57 III, I | fiori della mia felicitade.~Panimbolo. Farò come il fico che prima
58 III, I | Presto: come la guadagnaremo?~Panimbolo. Ancora non avemo cominciato
59 III, I | giovane che sia in Salerno.~Panimbolo. Un poco di vero mescolato
60 III, I | vedesse con gli occhi suoi.~Panimbolo. E bisognando, faremo che
61 III, I | Flaminio. E ciò come farassi?~Panimbolo. Il parasito potrá aiutarvi,
62 III, I | accader molti disordini.~Panimbolo. A questi disordini rimediaremo
63 III, I | m'accetterá per isposo.~Panimbolo. Gli animi delle donne sono
64 III, I | e ci uccideremo insieme.~Panimbolo. Noi lo battezaremo piú
65 III, I | come andarebbe la cosa.~Panimbolo. Perché addur tante téme
66 III, I | riuscire i consigli vani.~Panimbolo. Quei, che col nome di «
67 III, I | paura mancar a me stesso.~Panimbolo. Sète risoluto?~Don Flaminio.
68 III, I | parasito se vuol aiutarci.~Panimbolo. Bisogna far presto, ché
69 III, I | le podagre, saria venuto.~Panimbolo. Se menasse cosí i piedi
70 III, II | Leccardo, Don Flaminio, Panimbolo.~ ~Leccardo. (O Dio, che
71 III, II | da svogliati.~Leccardo. Panimbolo, che mi consigliaresti per
72 III, II | per non esser appiccato?~Panimbolo. Farti tagliar il collo
73 III, II | Il malan che Dio ti dia!~Panimbolo. A te ho detto quanto bisogna
74 III, V | Don Flaminio, Leccardo, Panimbolo.~ ~Don Flaminio. Ecco il
75 III, V | Flaminio. Che resta a far, Panimbolo?~Panimbolo. Come il fratello
76 III, V | resta a far, Panimbolo?~Panimbolo. Come il fratello vi dará
77 III, V | fortuna la vostra audacia.~Panimbolo. Abbi cura spiar se don
78 III, VII| SCENA VII.~ ~Don Flaminio, Panimbolo, Don Ignazio, Simbolo.~ ~
79 III, VII| allegrezza nel volto?...~Panimbolo. (Oh quanto il cuore è differente
80 III, VII| reciprocamente come ci amiamo.~Panimbolo. (Mentite per la gola ambodoi!).~
81 III, VII| l'ho intesa mai nominare.~Panimbolo. (Ah, lingua mendace, non
82 III, VII| non potrebbe sostenersi?~Panimbolo. (Oh come i colori della
83 III, VII| l'affezione che vi porto.~Panimbolo. (Ah, lingua traditora!).~
84 III, VII| vituperio e infamia a tutti.~Panimbolo. (L'ammonisce per caritá
85 III, VII| conosco i vostri artifici.~Panimbolo. (Oh come mal si conoscono
86 III, VII| meno lo crederò agli altri.~Panimbolo. (Li è restata la lingua
87 III, VII| importanza e dove ci va l'onore.~Panimbolo. (O mondo traditore, tutto
88 III, VII| prima, ché verrò dopoi.~Panimbolo. Giá è gito via.~Don Flaminio.
89 III, VII| gito via.~Don Flaminio. Panimbolo, a me par che la cosa riesca
90 III, VII| che la cosa riesca bene.~Panimbolo. Avete finto assai naturale.
91 III, VII| dispero della vittoria.~Panimbolo. Andiamo al fratello, acciò
92 III, X | Ignazio, Martebellonio, Panimbolo, Simbolo.~ ~Don Flaminio.
93 III, X | andar per fil di spada!~Panimbolo. Se non taci, poltronaccio,
94 III, XI | la gelosia.~Don Flaminio. Panimbolo, son partiti?~Don Ignazio.
95 III, XI | avete cagione.~Don Flaminio. Panimbolo, par che siamo fuori di
96 III, XI | siamo fuori di periglio.~Panimbolo. Anzi or siamo nel periglio;
97 IV, IV | SCENA IV.~ ~Don Flaminio, Panimbolo.~ ~Don Flaminio. Finalmente
98 IV, IV | chi ha saputo piú di lui.~Panimbolo. Or drizzisi un trofeo all'
99 IV, IV | travagli son ladri del sonno.~Panimbolo. Don Ignazio è di spiriti
100 IV, IV | potrebbe apportar danno.~Panimbolo. Ecco s'apre la porta e
101 IV, V | Leccardo, Don Flaminio, Panimbolo.~ ~Leccardo. (Se mi fussero
102 IV, V | da tanto vituperio. Ahi, Panimbolo, tu fosti autor del malvaggio
103 IV, V | l'infame e doloroso fine.~Panimbolo. Padrone, non è stato cosí
104 IV, V | prestarmi consiglio né agiuto.~Panimbolo. Voi che mi avete sforzato
105 IV, V | l'inganno che l'ho fatto.~Panimbolo. Ecco il vostro fratello
106 V, IV | Entriamo.~Don Flaminio. Ma ecco Panimbolo.~ ~ ~ ~SCENA V.~ ~Panimbolo,
107 V, IV | Panimbolo.~ ~ ~ ~SCENA V.~ ~Panimbolo, Don Flaminio, Leccardo.~ ~
108 V, IV | Don Flaminio, Leccardo.~ ~Panimbolo. Padrone, che allegrezza
109 V, IV | tanta che non basto dirla. Panimbolo, la fortuna secondo il suo
110 V, IV | ridotta in tanta felicitá.~Panimbolo. Stimo che di questo giorno
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