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Giambattista Della Porta
Gli duoi fratelli rivali

IntraText - Concordanze

vita

   Atto,  Scena
1 I, I | robba e ogni cosa, fin alla vita. Che mi curo io di robba? 2 I, III| debba soffrir cosí miserabil vita per i grassi bocconi che 3 I, III| bocca mi può dar morte e vita.~Leccardo. Che! son serpente 4 I, III| con la bocca do morte e vita? La mia bocca non morte 5 I, III| maggior dolcezza in questa vita.~Leccardo. Ed io quando 6 I, IV | armi, se volse giocar la vita al ballonetto....~Leccardo. 7 II, I | Ignazio. Buon pensiero, per vita mia!~Simbolo.... Per chiarirmi 8 II, II | maggior contento ch'abbi nella vita - che perder l'istessa vita; 9 II, II | vita - che perder l'istessa vita; e vi giuro per quel cielo 10 II, II | ultimo termine della mia vita? ché se non voglio morire, 11 II, III| Don Ignazio. Signora della vita mia - e perdonatime si ho 12 II, III| non desio altro in questa vita che essere vostro sposo: 13 II, IV | fratello è tenuto por la vita per l'altro, pur in cosa 14 II, IV | aresti potuto darmi in la mia vita!~Angiola. (Oimè, che cosa 15 II, VI | torrò altra sposa in mia vita che Carizia. E in pegno 16 II, VI | lo stimiamo piú che la vita. Però lo priego ad ammogliarsi 17 II, VI | tosto potrei vivere senza la vita: e ben sapete che l'amante 18 II, VI | sicuro perder la robba, la vita e l'onore, per non dir piú.~ 19 II, VII| Eufranone. Giuro per la tua vita, cosí a me cara come la 20 II, IX | corda, non sentii mai in mia vita la maggior pena.~Leccardo. 21 II, IX | da burla, dove ci va la vita mi ferisci troppo acerbamente. 22 II, IX | di tempo è dato alla mia vita. Una tempesta di pungenti 23 III, I | da te ricevo la sposa, la vita e l'onore insieme, ché perdendo 24 III, I | vissuto di non macchiar la mia vita con alcuna poco men che 25 III, II | molti uccelli cotti in mia vita, che or le cornacchie e 26 III, VI | Egli m'ha rovinato della vita e scompigliato il negozio.~ 27 III, VII| sia maggior contento nella vita che aver moglie a suo gusto 28 III, IX | in terra mi chiedeno la vita in dono, che a quelle meschinelle 29 IV, V | Flaminio. Ecci pericolo della vita?~Leccardo. Peggio!~Don Flaminio. 30 IV, V | morta, io voglia restar in vita. È morta la sposa nel piú 31 IV, V | morte da chi sperava la vita; ed io, che di tanto mal 32 IV, VI | mani: lascio che la tua vita sia la tua vendetta, vo' 33 IV, VI | non chiedeperdonovita, perché non la merita e 34 IV, VI | piú vivere per non vivere vita pessima e infame, - ma chiede 35 IV, VII| tempo e mi faceva cara la vita. O invano nata bella e onorata: 36 IV, VII| voluto perder l'onor e la tua vita? Deh! qual prima piangerò 37 IV, VII| sonno se' passata da questa vita e sei uscita di travagli, 38 IV, VII| dolori; ma a me che resto in vita resteranno perpetuamente 39 IV, VII| col spender la robba, la vita e l'onore, le giovarò con 40 V, I | Toglietemi questo avanzo di vita, toglietemi da tanta miseria: 41 V, I | non gli fa grazia della vita. Ma ditemi, fratello: non 42 V, I | sempre, e mentre duri la vita duri l'obligo. A voi, mio 43 V, II | ho avuto pietá della sua vita come una imagine della vostra; 44 V, III| piú tosto per lasciar la vita che lei. L'amor mio non 45 V, III| colei da cui dipende la vita mia.~Polisena. Va' tu e 46 V, III| avesse di nuovo ritornata in vita assai peggior che la morte, 47 V, III| della sua dolce e desiata vita!~ ~ ~ ~ 48 V, IV | sepoltura; e or volevi finir la vita in un monastero!~Carizia. 49 V, IV | Deh! signora della mia vita, poiché sei mia, fammi degno 50 V, IV | se tengo abbracciata la vita? O cara vita mia, quanto 51 V, IV | abbracciata la vita? O cara vita mia, quanto sei stata pianta 52 V, IV | conto.~Don Ignazio. Ecco, o vita mia, hai reso il cor al 53 V, IV | cimentato l'onore e la mia vita. Questo m'ha dispiaciuto: 54 V, IV | sposa in lunga e felicissima vita vi conservi.~Don Ignazio. 55 V, IV | areste fatto ingiuria: la vita che voi m'avete data la 56 V, IV | abbi avuto grazia della vita, per ciò non sento allargar 57 V, IV | tutto il tempo della tua vita, e comune sará la tavola,


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