Atto, Scena
1 Pro | non fossi cosí cieco degli occhi dell'intelletto come sei,
2 I, I | aresti desiderato esser tutto occhi per mirarla, s'ella parlava
3 I, I | bellezza rapí a sé tutti gli occhi e cuori de' riguardanti:
4 I, I | furtivamente mirava gli occhi di Carizia, i quali quanto
5 I, I | perché sempre volgea gli occhi in quel ciel di bellezza,
6 I, I | vive stelle de' suoi begli occhi spirassero nell'anima mia
7 I, I | ma ella con i giri degli occhi suoi mi fulminava nell'anima,
8 I, I | effetto; ma quelli degli occhi suoi tutti colpivano a segno.
9 I, I | letto avendo il cuore e gli occhi ripieni della bellezza della
10 I, II | perché dove girava gli occhi, li girava io; dove mirava,
11 I, II | prolungar le nozze, cavatemi gli occhi.~Don Flaminio. Dici assai
12 I, II | mirate nel volto e negli occhi, osservate i colori - ché
13 I, III| che vidi sfavillar gli occhi come un toro stuzzicato,
14 I, IV | il sole vi feriva negli occhi; e poi quello occidente
15 I, IV | strozzi.~Leccardo. Oimè, che occhi stralucenti!~Martebellonio.
16 I, IV | fulmine non m'esca dagli occhi e ti brusci vivo.~Leccardo.
17 II, II | di gioie le appanne gli occhi; né col mostrarvi vinto
18 II, II | conoscete nel fronte e negli occhi pregni di lacrime l'effetto
19 II, II | per quel breve momento gli occhi miei avidi e affamati, in
20 II, II | alza la gelosia. O felici occhi miei, che siete degni di
21 II, III| altro poco, accioché gli occhi mei abbino il desiato frutto
22 II, III| Ignazio. Che sazio? Gli occhi miei, in cosí lungo digiuno
23 II, III| ch'ancor mi sieda negli occhi, e ci sento il peso della
24 III, I | timone e la mia stella; gli occhi miei non mirano se non in
25 III, I | ancorché lo vedesse con gli occhi suoi.~Panimbolo. E bisognando,
26 III, I | Risolutissimo. Oh come con gli occhi del pensiero la veggio riuscir
27 III, III| o, con un fúlgore degli occhi vostri mirandola, l'abrusciarete.~
28 III, IV | fuori com'un porchetto, gli occhi lucenti come una capra,
29 III, VII| che lo veggiate con gli occhi vostri.~Don Ignazio. Che
30 III, IX | insin al cuore, con gli occhi fo piaghe profondissime
31 III, XI | e che tanto piacque agli occhi miei! Ahi, dolenti occhi
32 III, XI | occhi miei! Ahi, dolenti occhi miei, a che infelice spettacolo
33 IV, II | non mordace lingua ma gli occhi stessi furon testimoni del
34 IV, II | un par vostro creder agli occhi suoi, che ben spesso s'ingannano.~
35 IV, II | arei voluto esser nato senz'occhi.~Eufranone. Lo vedeste voi
36 IV, II | pacienza ascoltava; e con gli occhi lampeggianti di un subbito
37 IV, II | volete ancor rallegrar gli occhi vostri del suo sangue; ché
38 IV, II | vederlo, dovreste serrar gli occhi per non mirarlo.~ ~ ~ ~
39 IV, IV | da che nacqui. Avendo gli occhi rivolti alle prime passioni,
40 IV, V | basti, ché or mi stanno gli occhi asciutti come un corno.~
41 IV, V | sangue!~Leccardo.... Gli occhi miei, che mai piansero,
42 IV, V | un infinito dolore! Gli occhi, che avanzavan il sol di
43 IV, VI | orecchie con le tue accuse; gli occhi miei rivolgono lo sguardo
44 IV, VI | Le fiamme de' suoi begli occhi, ch'accesero te dell'amore
45 IV, VI | fiamme amorose de' suoi begli occhi? Tesifone tenne l'esca,
46 IV, VII| piú apro e apparecchio gli occhi al pianto. Ma perché i cavalieri
47 V, III| innamorati appena credeno agli occhi loro? ma se è vero, fa'
48 V, III| Don Ignazio. Donque gli occhi miei vedranno un'altra volta
49 V, III| da' raggi de' suoi begli occhi! oh come il mio core si
50 V, IV | nell'alma mi accieca gli occhi, mi offusca i sensi e mi
51 V, IV | tanto desiato oggetto degli occhi miei, hai sofferte tante
52 V, IV | all'anima, la luce agli occhi e il vigore alle membra.~
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