Atto, Scena
1 I, III | la tua bocca mi può dar morte e vita.~Leccardo. Che! son
2 I, III | serpente io che con la bocca do morte e vita? La mia bocca non
3 I, III | vita? La mia bocca non dá morte se non a polli, caponi e
4 I, III | porchette.~Panimbolo. E li dái morte e sepoltura ad un tempo.~
5 I, III | è un certo che sta alla morte per amor tuo!...~Don Flaminio.
6 I, IV | battaglia ch'ebbi con la Morte.~Leccardo. Non saria meglio
7 I, IV | istorie. - Sappi che la Morte prima era viva ed era suo
8 II, II | amando, amano insino alla morte.~Simbolo. Tutte le donne
9 II, IX | questo ed io sudo sudor di morte.~Leccardo. Eccovi il mantello:
10 II, IX | sí che m'hai portato la morte nella lingua.~Leccardo.
11 II, IX | e come il condennato a morte ogni romor che sente, ogni
12 II, IX | cosa intentata fin alla morte.~Panimbolo. Orsú, facciasi
13 III, I | torrai dalle mani della morte. Se sei stato mio servidore,
14 III, II | ci incappano e ci restano morte, i signori come voi sono
15 III, III | pensandovi sudava sudor di morte; l'accoppiarò con costui
16 III, VII | Oh come i colori della morte escono ed entrano nel suo
17 IV, V | Che cosa piú peggio della morte?~Leccardo.... è morta, e
18 IV, V | la violenza la voluntaria morte; e questo volerla far vivere
19 IV, V | umano consiglio! Ho dato la morte da chi sperava la vita;
20 IV, V | stato nocevol cagione della morte d'una innocente? tradito
21 IV, V | degno di maggior pena che la morte: bisognaria che morisse
22 IV, V | bisognaria che morisse d'una morte che mai finisse. Ma prima
23 IV, VI | intenso dolor della sua morte, pena della sua infamia
24 IV, VI | uccidimi. Non invidiarmi morte cosí desiata; anzi per rimedio
25 IV, VI | delle mie pene non chiedo morte ordinaria, non assegno luoco
26 IV, VI | sua, a cui se è pesata la morte, assai piú pesará il modo
27 IV, VI | pesará il modo della sua morte.~Don Flaminio. Andrò ratto
28 IV, VII | pigliate la vendetta della morte di vostra figliuola e dell'
29 IV, VII | il morire; ma piangerò la morte della tua fama, ch'essendo
30 IV, VII | onorato, coll'innocente tua morte hai infamato te e il tuo
31 IV, VIII| ché non muoia di doppia morte, e della fune e della fame.~
32 V, I | con presta e vergognosa morte purgar gli errori che per
33 V, I | se non volete che con la morte finisca la mia miseria.
34 V, I | Non si deve condennar a morte chi sommamente desia di
35 V, I | desia di morire, ché la morte gli sarebbe premio, non
36 V, I | riguardo.~Eufranone. La morte e innocenza di mia figlia
37 V, I | cagion il dolor acerbo della morte della mia figliuola, non
38 V, I | figliuola, non il desio della morte di vostro nipote. Purché
39 V, I | ben conosceva che la mia morte non toglieva la macchia
40 V, I | nell'onestá di donna, né per morte fineva l'amor mio. Desiava
41 V, III | Carizia.~Don Ignazio. La morte sola saria il rimedio, ché
42 V, III | vita assai peggior che la morte, pensando al torto che l'
43 V, III | cavami fuor delle porte della morte, dimmelo certamente se è
44 V, III | volea esser piú tosto della morte.~Don Ignazio. Donque gli
45 V, IV | tante ingiurie insin alla morte, insin alla sepoltura; e
46 V, IV | di contento: che la mia morte v'ha fatto fede dell'innocenza
47 V, IV | ducati per una; dopo la mia morte a succedere non solo alla
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