Atto, Scena
1 I, I | imagine; onde passai una notte assai travagliata. Intesi
2 I, II | mangiava per doi suoi pari, la notte poco dorme, sta volentieri
3 II, VII | disio che mai riposava la notte e il giorno, pregandomi
4 II, VIII| che faticheranno tutta la notte ché sieno finite per domani
5 III, I | veggia: come fargli veder di notte che alcuno entri in casa
6 III, I | mandati; e per mezzo della notte agevolmente si può far veder
7 III, I | riuscendo quest'apparenza di notte, non so come andarebbe la
8 III, II | nozze. Onde vorrei che la notte che viene mi aprissi la
9 III, II | rispondino per te.~Leccardo. La notte viene: non mi trattenete,
10 III, III | a solo?~Leccardo. Questa notte.~Martebellonio. Or sí che
11 III, III | sollazzarete con lei tutta la notte. Ma che segni mi darete
12 III, III | darete quando venite di notte ché vi conosca?~Martebellonio.
13 III, IV | noi ci sposaremo questa notte. Tu sarai Carizia, io don
14 III, VII | dimani, vo' dormir seco la notte che viene: io sarò sposo
15 III, VII | lingue; ma perché viene la notte piú tosto che arei voluto,
16 III, VII | quando sará piú imbrunita la notte.~Don Ignazio. Andiamo.~Don
17 III, VIII| che non passará mai questa notte ché veggia quell'alba, per
18 III, X | Martebellonio! E dove cosí di notte senza la mia compagnia?
19 III, X | a dormir seco per questa notte: or vo ad attenderle la
20 III, XI | Flaminio. Vi lascio la buona notte.~Don Ignazio. Anzi notte
21 III, XI | notte.~Don Ignazio. Anzi notte per me la piú acerba e d'
22 IV, I | Simbolo. Stimava che, la notte come madre de' pensieri
23 IV, I | potrebbe esser che quella notte vostro fratello v'avesse
24 IV, II | per sposo chi la passata notte goduto s'ave.~Eufranone,
25 IV, III | che, per aver avuto tutta notte la caccia tra' piedi, è
26 IV, IV | che devrei; né ho passata notte piú fastidiosa da che nacqui.
27 IV, VI | quelle false illusioni di notte ho fatto veder che Carizia
28 IV, VI | veder quell'apparenza di notte, nella quale il parasito
29 IV, VI | baratro dell'inferno. O notte, che fosti tanto cieca che
30 IV, VI | Te nascondesti nella tua notte, o luna, che con disugual
31 IV, VII | casa, m'aperse la porta di notte;...~Eufranone. O Dio, a
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