Atto, Scena
1 I, II | queste, e che invano spera uomo comprarse la loro pudicizia?
2 I, II | sopporterei piú volentieri da ogni uomo che da mio fratello.~Panimbolo.
3 I, III| Flaminio.~ ~Leccardo. Non son uomo da partirmi da una casa
4 II, I | innamorato di Carizia, e come uomo di torbido e precipitoso
5 II, II | peso che possa portar l'uomo su la sua persona, poiché
6 II, III| terrei il piú avventurato uomo che viva, se fusse un minimo
7 II, IX | mia sciagura: piú dolente uomo di me non vive sopra la
8 III, I | credo viva al mondo oggi uomo che sia aggirato da vari
9 III, I | impossibile.~Panimbolo. Non può l'uomo oprar bene, il quale si
10 III, I | ingannatore. E che val l'uomo che non sa far bene e male?
11 III, I | vittoria: né valoroso né degno uomo può esser quello che schiva
12 III, II | Io sarei il piú ingrato uomo del mondo se, tu incappando
13 III, IV | sue?~Leccardo. Ci è qua uomo che ti fará gustare le medesime
14 III, VI | imaginar tanta ignoranza d'uomo a far di sua testa quel
15 III, VII| questo, che è il peggior uomo che si trovi, sará vostro
16 III, IX | altra; ché non può starmi uomo, per gagliardo che sia,
17 III, XI | buttano nel letamaro: come l'uomo si ha cavato quel poco di
18 IV, II | ingannano.~Don Ignazio. Che un uomo possi ingannar un altro
19 IV, III| la gola, ché son meglio uomo di te!~Martebellonio. Dove
20 IV, III| Martebellonio. (In somma bisogna l'uomo serbar la sua dignitá! che
21 IV, V | nasconderò che non sia visto da uomo vivente? dove andrò, dove
22 IV, V | quanti tormenti può dar uomo vivente. Orsú, come cagione
23 IV, V | or ad un'altra parte? E l'uomo accorto nella necessitá
24 IV, VI | l'accetta - ché quando l'uomo ha fatto quel che non deve,
25 IV, VII| nata mortale e figlia d'uomo mortale, non ti potea mancare
26 V, I | sodisfatto, se sète cosí galante uomo come sète predicato da tutti.
27 V, II | vi si trapone autoritá d'uomo degno, diventa audacia.
28 V, III| cadere mai piú in podestá di uomo.~Don Ignazio. O madre, cavami
29 V, IV | non aver a trattar piú con uomo, poiché era stata ingiuriata
30 V, IV | viene, viene talmente che l'uomo non può ripararla. Essendo
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