Atto, Scena
1 I, I | Rodorigo di Mendozza mio zio e noi fratelli; e dopo la
2 I, I | questo regno, noi e nostro zio fummo molto largamente rimunerati
3 I, I | se ne contenta, o vostro zio che vi vol maritar con una
4 I, I | l'amor del fratello, del zio, la robba e ogni cosa, fin
5 II, VI | Eufranone. È contento vostro zio e fratello del matrimonio?~
6 III, I | e preti, anzi il vostro zio, a por accordi fra voi.
7 III, II | Flaminio. Tu sai che mio zio è viceré di Salerno: scoprendosi
8 III, VI | via di Palazzo a vostro zio, e credo che adesso adesso
9 III, VI | distaccarmene: andrá il conte al mio zio, dirá che l'ha trattato
10 III, VII| trattava don Rodrigo nostro zio?~Don Ignazio. Ho tolto una
11 IV, VII| dinanzi al viceré vostro zio, raccontate la veritá, accioché,
12 IV, VII| Andiamo insieme innanzi al mio zio, accioché di quello che
13 V, I | Don Flaminio. Giudice, non zio, io vengo ad accusar me
14 V, I | ordinate.~Don Flaminio. O zio, non di minor osservanza
15 V, II | procacciato per l'affezion del mio zio e acquistato con ragioni
16 V, II | de' termini.~Don Ignazio. Zio, voi ne sète cagione, ché
17 V, II | amorevolezza?~Don Ignazio. Zio, chi può soffrir le stoccate
18 V, III| concessami dal padre e dal mio zio, della qual sono acceso
19 V, III| pacifichi i fratelli, allegri il zio, dái dolcezza non al padre
20 V, IV | dal tuo padre, fratello e zio mio, e da tutto Salerno!~
21 V, IV | tradito anche mio padre e zio e tutto il parentado insiememente
22 V, IV | Carissimo padre e nostro zio, vi abbiamo tal obligo che
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