Atto, Scena
1 I, III | Leccardo. Ti sconsolerò piú tosto.~Don Flaminio. Potrai dirmi
2 I, III | divenir rossa come un gambaro. Tosto mi die' un sorgozzone che
3 I, III | toglio una impresa, piú tosto muoio che la lascio.~Don
4 II, I | Ignazio. Mi farei uccider piú tosto.~Simbolo. E se non volete,
5 II, II | vano, e la moverete piú tosto ad odio che ad amarvi.~Don
6 II, VI | star senza Carizia? piú tosto potrei vivere senza la vita:
7 II, VI | violenza assale tanto piú tosto s'intepidisce.~Don Ignazio.
8 II, VIII| Eufranone. Tutto stimo sia piú tosto soverchio che manchevole;
9 II, IX | piedi, purché la spedischi tosto.~Leccardo. Entrando in casa
10 III, I | Noi lo battezaremo piú tosto un generoso inganno che
11 III, II | c'hai a fare lo facessi tosto, ché il giorno va via e
12 III, II | sodisfazione.~Leccardo. Piú tosto m'appiccherei. Mai feci
13 III, IV | quanto tu vuoi: a me piú tosto manca l'occasione che la
14 III, VII | perché viene la notte piú tosto che arei voluto, venete
15 IV, V | volerla far vivere è piú tosto opra di crudeltá che di
16 V, I | errore, e l'error fu piú tosto dell'etá che suo, ché non
17 V, III | acceso talmente che sarò piú tosto per lasciar la vita che
18 V, III | mondo.~Polisena. Ed ella piú tosto vol esser vostra che sua,
19 V, III | d'altri volea esser piú tosto della morte.~Don Ignazio.
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