Atto, Scena
1 I, IV | fatti son morti nella mia lingua, ma per lor stessi sono
2 II, IX | Flaminio, buona nuova! la mia lingua non t'apporta piú male novelle.~
3 II, IX | hai portato la morte nella lingua.~Leccardo. Dubito averla
4 III, I | a' cattivi? Or mentre ho lingua e ingegno state sicuro.~
5 III, VII | nominare.~Panimbolo. (Ah, lingua mendace, non la conosci?).~
6 III, VII | vi porto.~Panimbolo. (Ah, lingua traditora!).~Don Flaminio.
7 III, VII | tanto onorata che la mia lingua s'onora del suo onore; e
8 III, VII | detto ciò perché sia mala lingua, ma perché sappiate il vero.
9 III, VII | Panimbolo. (Li è restata la lingua nella gola e non ne può
10 III, VII | la gelosia li attaccò la lingua che non possea esprimere
11 IV, II | si trapone sempre mordace lingua.~Don Ignazio. Qui non mordace
12 IV, II | Ignazio. Qui non mordace lingua ma gli occhi stessi furon
13 IV, III | spada come tu pungi con la lingua; ma ti scampa ché sei ignobil
14 IV, VII | onore, le giovarò con la lingua: onorerò lei, infamerò me
15 IV, VIII| bocca mi sta asciutta, la lingua mi si è attaccata al palato,
16 V, III | Flaminio. Tien mano alla lingua se vòi ch'io tenghi le mani
17 V, III | voce potrá formar la mia lingua tutta piena d'orrore e di
18 V, IV | ingiuriata a torto con la lingua e uccisa con le mie mani.
19 V, IV | abbiamo tal obligo che la lingua non sa trovar parole per
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