Atto, Scena
1 II, I | men subito che ispedito consiglio me ne vo in casa del conte
2 II, II | sotto quel petto giovenile consiglio antico; e se ben è povera
3 II, V | doglio del tuo mal preso consiglio. Ecco, andrá o mandará in
4 II, VI | piú pieni di furore che di consiglio; e che subbito che gli montino
5 II, IX | fortuna. Reggetevi con maturo consiglio: bisogna dar fine all'ostinazione;
6 III, I | mi toglie ogni espedito consiglio: temo il genio del mio fratello
7 III, I | ardito ma pericoloso il consiglio e da spaventare ogni gran
8 III, II | questo; ma lassami retirar in consiglio secreto. - Leccardo, consiglia
9 III, II | aiuterá.~Don Flaminio. Lodo il consiglio: mandalo in essecuzione.~
10 III, VI | Simbolo. Se non era il mio consiglio, ti saresti trovato in un
11 III, VI | men infelice che ignobil consiglio tu mi hai posto in tanti
12 III, VII| cosa ove bisogna maturo consiglio, e poi fatta non può piú
13 IV, V | piú possente d'ogni umano consiglio! Ho dato la morte da chi
14 IV, V | malvaggio e da me mal preso consiglio; ed io piú isconsigliato
15 IV, V | è stato cosí mal il mio consiglio come la mala fortuna, ché
16 IV, V | fortuna quanto il tuo cattivo consiglio; né in cose disconvenevoli
17 IV, V | disconvenevoli dovevi tu prestarmi consiglio né agiuto.~Panimbolo. Voi
18 IV, V | insconsigliato, con che ragione o consiglio potete regolarvi con lui?
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