Atto,  Scena

 1     I,  II |   voglia, che raggionava con la madre, che ci era il padre, che
 2    II,  II |          Don Ignazio. Sappiate, madre mia, che da quel giorno -
 3    II,  VII|        porta al suo padre e sua madre.~Eufranone. Ho tanto giubilo
 4    IV,  I  |      Stimava che, la notte come madre de' pensieri avendovi meglio
 5    IV,  VII|       avete ucciso lei, me e la madre in un colpo, e uccisi nel
 6     V,  III|         Don Ignazio. Di grazia, madre, toglietevi di mezzo, accioché,
 7     V,  III|     vostre risse, offendendo la madre loro offendete il ventre
 8     V,  III|          Di grazia appartatevi, madre, ché per téma d'offender
 9     V,  III|        che amiate ancora la lor madre, la qual vi priega che lasciate
10     V,  III|        mi comandar questo, cara madre; ché costui, solito a far
11     V,  III|       Don Ignazio. Dite presto, madre, che sète per dire.~Polisena.
12     V,  III|       mi donate.~Don Ignazio. O madre, non vi promettete tanto
13     V,  III|         di uomo.~Don Ignazio. O madre, cavami fuor delle porte
14     V,  IV | Rodorico, Eufranone.~ ~Carizia. Madre, che comandate?~Polisena.