Atto,  Scena

 1   III,  I   |      che la povertá sia stata cagione della sua disonestá.~Don
 2   III,  II  |       Mi dispiace che per mia cagione non sia vostra sposa, ché
 3   III,  II  |    tutto arai operato per mia cagione e non offenderá te per non
 4   III,  III | preste risoluzioni, e per tal cagione nelle guerre ho conseguito
 5   III,  XI  |       Dite bene, e ti dirò la cagione. Poco anzi mi è venuta una
 6   III,  XI  |    obligo.~Leccardo. Ne avete cagione.~Don Flaminio. Panimbolo,
 7    IV,  II  |      tutti, e non so per qual cagione sia impudica appresso voi
 8    IV,  V   |    appetito son stato nocevol cagione della morte d'una innocente?
 9    IV,  V   |      uomo vivente. Orsú, come cagione di tanto male, bisogna che
10    IV,  VIII|      laccio.~Birri. Sei stato cagione che sia morta la piú degna
11     V,  II  |     Ignazio. Zio, voi ne sète cagione, ché la vergogna degli errori
12     V,  III |       Se le figliole mie sono cagione delle vostre risse, offendendo
13     V,  III |  potrò rendere, essendo stato cagione di tante rovine?~Polisena.
14     V,  IV  |   ripararla. Essendo tolta la cagione, si devono spengere gli