Atto,  Scena

 1     I,  II |   prima mangiava per doi suoi pari, la notte poco dorme, sta
 2    II,  III|    piú meritevole d'un vostro pari, e lasciate me poverella
 3    II,  III|    Carizia. So che in una mia pari non cadono tanti meriti;
 4    II,  VI |    ché non conviene ad un mio pari né voi la meritate: ve la
 5    II,  VI |     ad ammogliarsi con le sue pari e lasciar che noi apparentiamo
 6    II,  VI |      né meno ad un povero mio pari?~Don Ignazio. Ho inteso
 7    II,  VII|     tra tante gentildonne sue pari, se disse che le volea tôrre
 8   III,  II | Vorrei che mi facessi piacere pari alla cortesia, e questo
 9   III,  III|     picciol favore che un mio pari s'inchini ad amar lei, ché
10   III,  III|       cortesi parole d'un mio pari minacciano tacitamente.~
11   III,  VII|     che si deve far d'una sua pari.~Don Flaminio. Andiamo a
12    IV,  I  |   Ignazio. Non merita una sua pari le sia portato tanto rispetto.~
13     V,  III|      a' barbari che a' vostri pari?~Don Ignazio. Noi non siamo