Atto, Scena
1 Pers | Panimbolo suo camariero~Leccardo parasito~Martebellonio capitano~
2 I, II | Panimbolo, quando vedesti Leccardo, che ti disse?~Panimbolo.
3 I, II | cosí goffo come pensi. E se Leccardo, che abita in casa sua,
4 I, II | Panimbolo. Il parasito Leccardo? state fresco, ché delle
5 I, III | SCENA III.~ ~Leccardo parasito, Panimbolo, Don
6 I, III | Panimbolo, Don Flaminio.~ ~Leccardo. Non son uomo da partirmi
7 I, III | bastonate?...~Panimbolo. (Leccardo sta irato. Ho per fermo
8 I, III | basta a farlo arrabbiare).~Leccardo.... È forse che debba soffrir
9 I, III | disgrazia è sovra il mangiare).~Leccardo.... Digiunar senza voto?
10 I, III | non ha mangiato ancora).~Leccardo.... Però non è meraviglia
11 I, III | Don Flaminio. Volgiti qua, Leccardo.~Leccardo. O signor don
12 I, III | Volgiti qua, Leccardo.~Leccardo. O signor don Flaminio,
13 I, III | mi può dar morte e vita.~Leccardo. Che! son serpente io che
14 I, III | dolcezza in questa vita.~Leccardo. Ed io quando ragiono di
15 I, III | cosa: racconsolami tutto.~Leccardo. Ti sconsolerò piú tosto.~
16 I, III | disamare: di' liberamente.~Leccardo. Vedi questi segni e le
17 I, III | chi fu quel crudelaccio?~Leccardo. La tua Carizia me l'ha
18 I, III | com'è passato il fatto?~Leccardo. Oggi, perché stava un poco
19 I, III | raccontamelo piú minutamente.~Leccardo.... A pena finii le parole,
20 I, III | ben sí. Ma abbi pazienza, Leccardo mio, ché de' colpi delle
21 I, III | sue mani non ne morrai.~Leccardo. Le tue belle parole non
22 I, III | esperimentate per le tue infirmitá.~Leccardo. Dimmele, per amor de Dio!~
23 I, III | greco molte volte il giorno.~Leccardo. Oh, bene! ho per fermo
24 I, III | Panimbolo. Reiterar la ricetta.~Leccardo. Almeno per una settimana!
25 I, III | Paula o di vin d'amarene.~Leccardo. Tu ti potresti addottorare.
26 I, III | c'hanno la barba bianca.~Leccardo. E per lo stomaco poi?~Panimbolo.
27 I, III | marzollino per un sigillastomaco.~Leccardo. Veramente da te si devriano
28 I, III | riporrò l'anima in corpo.~Leccardo. Se fussi morto e sepellito
29 I, III | vorrei portar adosso io?~Leccardo. Ma che muschio, che ambra,
30 I, III | di questi?~Don Flaminio. Leccardo mio, come io so medicar
31 I, III | vorrei che medicassi i miei!~Leccardo. Non dubitar, ché quando
32 I, III | mangiar meco questa mattina.~Leccardo. Non posso: ho promesso
33 I, III | Don Flaminio. Eh, vieni.~Leccardo. Eh, no.~Panimbolo. (Mira
34 I, III | volta io farò a tuo modo.~Leccardo. Son stato invitato da certi
35 I, III | ché vo per un negozio.~Leccardo. Ed io ne farò un altro
36 I, IV | Martebellonio capitano, Leccardo.~ ~Martebellonio. Buon pro
37 I, IV | Martebellonio. Buon pro ti faccia, Leccardo mio!~Leccardo. Che pro mi
38 I, IV | ti faccia, Leccardo mio!~Leccardo. Che pro mi vol far quello
39 I, IV | coglier fuori di casa digiuno.~Leccardo. E che ho mangiato altro
40 I, IV | il «buon pro ti faccia».~Leccardo. Quelle cose son digeste
41 I, IV | atteso a certi dispacci.~Leccardo. Per chi?~Martebellonio.
42 I, IV | uno e l'altro per Bellona.~Leccardo. Chi è questo Marte? chi
43 I, IV | sei un bel pezzo d'asino!~Leccardo. Di Tunisi ancora.~Martebellonio.
44 I, IV | Bellona delle battaglie?~Leccardo. Che avete a far con loro?~
45 I, IV | nome è di «Marte-bellonio».~Leccardo. E per chi gli mandate il
46 I, IV | Per un mozzo di camera.~Leccardo. Come? gli attaccate l'ale
47 I, IV | sin alla sfera stellata.~Leccardo. A che effetto quel sacco
48 I, IV | fin al centro del mondo.~Leccardo. Che bevea? il mangiar il
49 I, IV | canchero che ti mangia!~Leccardo. Oh s'è bella questa, degna
50 I, IV | battaglia ch'ebbi con la Morte.~Leccardo. Non saria meglio che andassimo
51 I, IV | me lo pongo su le mie....~Leccardo. (Sará piú bella della prima!).
52 I, IV | sostenni come un melone....~Leccardo. Quando voi sostenevate
53 I, IV | Martebellonio. Dentro il mondo.~Leccardo. E se stavate di dentro,
54 I, IV | Martebellonio. Volsi dir: di fuori.~Leccardo. E se stavate di fuori,
55 I, IV | anch'egli teneva il mondo.~Leccardo. Ben bene, seguite l'abbattimento.~
56 I, IV | la vita al ballonetto....~Leccardo. Perché non con la falce?~
57 I, IV | oriente, io in occidente....~Leccardo. Voi elegeste il peggior
58 I, IV | uccidente, ella l'uccisa.~Leccardo. Seguite.~Martebellonio....
59 I, IV | valor del suo figlio....~Leccardo. Cosí privasti il mondo
60 I, IV | se non, va' e t'appicca.~Leccardo. Ascolterò.~Martebellonio....
61 I, IV | imbizzarrito, che non ti strozzi.~Leccardo. Oimè, che occhi stralucenti!~
62 I, IV | occhi e ti brusci vivo.~Leccardo. Tutta l'istoria è andata
63 I, IV | Che battaglie, miserello?~Leccardo. La Fame era una persona
64 I, IV | Tu sei un gran bugiardo!~Leccardo. Voi sète maggior di me:
65 I, IV | non t'ha parlato di me?~Leccardo. Ogni ora che mi vede; e
66 I, IV | venir presto alle strette.~Leccardo. Ella desia che fusse stato;
67 I, IV | stringe piú d'una tanaglia.~Leccardo. Cancaro! bisogna star in
68 I, IV | ti farò un pasto da re.~Leccardo. (Prima sarò morto che sia
69 I, IV | come caso grattuggiato.~Leccardo. Che sète struzzo che digerite
70 I, IV | digerisco, e diventa acciaio.~Leccardo. Dovete tener l'appalto
71 I, IV | mia fama e alla tua fame.~Leccardo. Giá si è partito il pecorone:
72 II, IX | Don Flaminio, Panimbolo, Leccardo.~ ~Don Flaminio. Io vo'
73 II, IX | Don Flaminio. Non vedi Leccardo come sta allegro?~Panimbolo.
74 II, IX | soverchio e sta ubbriaco.~Leccardo. O Dio, dove andrò per trovare
75 II, IX | Don Flaminio. (Cerca me).~Leccardo. (Corri, volta, trotta,
76 II, IX | innanzi contro mia voglia).~Leccardo. O signor don Flaminio,
77 II, IX | apporterá grande utile.~Leccardo. Non sapete il successo?~
78 II, IX | successo?~Don Flaminio. Non io.~Leccardo. Come nol sai, se il sa
79 II, IX | Flaminio. Nol so, ti dico.~Leccardo. O nieghi o fingi per burlarmi.~
80 II, IX | importa non si deve burlare.~Leccardo. Io penso che tu vogli burlar
81 II, IX | piacere, ma or mi dá noia.~Leccardo. Lasciarò le burle e dirò
82 II, IX | piú in bilancia: parla.~Leccardo. Ho tanto corso che non
83 II, IX | farai perdere il fiato a me.~Leccardo. Per la soverchia stanchezza
84 II, IX | e mori quando ti piace.~Leccardo. Quanto ho piú voglia di
85 II, IX | Dimmelo in una parola.~Leccardo. Non si può, perché è cosa
86 II, IX | questo, aresti detto la metá.~Leccardo. La vostra Ca... Cari...
87 II, IX | spediscela, di grazia.~Leccardo.... sará vo... vostra:...~
88 II, IX | vostra:...~Don Flaminio. Leccardo mio, parla presto, non mi
89 II, IX | cosí morire: come sará mia?~Leccardo. Manda a tôr diece caraffe
90 II, IX | trenta; ma parla presto.~Leccardo.... la vostra Carizia è
91 II, IX | allegrezza che mi portavi?~Leccardo. Io non penso che possa
92 II, IX | Flaminio. E dove la fondi?~Leccardo.... Non mi avete voi detto
93 II, IX | soffrirlo. E con chi è maritata?~Leccardo. Bisogna che cominci da
94 II, IX | purché la spedischi tosto.~Leccardo. Entrando in casa viddi
95 II, IX | son lanciate nel cuore.~Leccardo.... Ivi eran mandre di vitelle,
96 II, IX | saper con chi è maritata.~Leccardo. Bisogna vi si dica il tutto
97 II, IX | Piccioni e simili: basta su.~Leccardo. Non vi erano piccioni altrimenti.~
98 II, IX | vi fussero, poco importa.~Leccardo. Dico che non vi erano;
99 II, IX | ragionassi del fatto mio.~Leccardo. E del vostro fatto si ragiona:
100 II, IX | baie: di' quel ch'importa.~Leccardo. Non è cosa che piú importi
101 II, IX | io sudo sudor di morte.~Leccardo. Eccovi il mantello: fatevi
102 II, IX | finito tanto apparecchio?~Leccardo. Non è finito ancora.~Don
103 II, IX | detto assai: torniamo a noi.~Leccardo.... Quando io viddi i cuochi
104 II, IX | mangiasti, l'hai detto prima.~Leccardo. Come dunque volea mangiarmele
105 II, IX | e alle tue chiacchiare!~Leccardo. Se non lasciate parlar
106 II, IX | malora e finiscila presto!~Leccardo. Se non mi lasciate parlare,
107 II, IX | ascoltare con maggior agio.~Leccardo. Tacete mentre parlo.~Don
108 II, IX | mia vita la maggior pena.~Leccardo. Voi state malcontento,
109 II, IX | cagion ho io di star allegro?~Leccardo. Dunque taccio poiché non
110 II, IX | almeno con pacienza: di' su.~Leccardo.... Io mi accorgo che bugliva
111 II, IX | faccia: finimola presto.~Leccardo.... Venne un altro cuoco
112 II, IX | persona, sará altro tanto.~Leccardo.... Oh oh, che m'era smenticato
113 II, IX | dar un altro principio.~Leccardo. Se non volete ascoltar,
114 II, IX | Eh, parla col diavolo!~Leccardo. Non parlo col diavolo io.~
115 II, IX | Flaminio. E tu parla con Dio.~Leccardo. Or questo sí, in nomine
116 II, IX | Domini.~Don Flaminio. Amen.~Leccardo. Voi dite «amen» come fosse
117 II, IX | Spediscimi, per amor di Dio!~Leccardo. Sei bello e spedito. Carizia
118 II, IX | Sai tu il nome del marito?~Leccardo. Sí bene; ma non me ne ricordo,
119 II, IX | Flaminio. Ricordati bene.~Leccardo. Spedazio..., Pignatazio....
120 II, IX | Flaminio. Fosse don Ignazio?~Leccardo. Sí sí, don Ignazio,...
121 II, IX | portato la morte nella lingua.~Leccardo. Dubito averla portata a
122 II, IX | non vive sopra la terra!~Leccardo. Al fin, il mal bisogna
123 II, IX | informiamoci del fatto. Leccardo, trattienti da qua intorno,
124 II, IX | a cercarti. Va' e vieni.~Leccardo. Andrò e verrò.~~ ~ ~ ~
125 III, II | SCENA II.~ ~Leccardo, Don Flaminio, Panimbolo.~ ~
126 III, II | Don Flaminio, Panimbolo.~ ~Leccardo. (O Dio, che disgusto darò
127 III, II | novelle!).~Don Flaminio. Leccardo, benvenuto!~Leccardo. Non
128 III, II | Flaminio. Leccardo, benvenuto!~Leccardo. Non son Leccardo né mai
129 III, II | benvenuto!~Leccardo. Non son Leccardo né mai fui Leccardo, ché
130 III, II | son Leccardo né mai fui Leccardo, ché non mai mi toccò leccar
131 III, II | Flaminio. Sempre sul mangiare!~Leccardo. Sempre su gli amori!~Don
132 III, II | me, diresti altrimenti.~Leccardo. Io credo che l'amor delle
133 III, II | Don Flaminio. Che novelle?~Leccardo. Dispiacevolissime. Don
134 III, II | reca la presente materia.~Leccardo. Mi dispiace che per mia
135 III, II | alcuni doni mandati da lui.~Leccardo. Cacasangue! questa è una
136 III, II | te per non offender me.~Leccardo. No no, la forca è fatta
137 III, II | quant'ho per liberarti.~Leccardo. De' poveretti prima si
138 III, II | non sará per avvenir mai.~Leccardo. Anzi sempre vien quello
139 III, II | concette e mature speranze.~Leccardo. Voi volete che i buoni
140 III, II | Dunque non vòi aiutarmi?~Leccardo. Credo io ben di no.~Don
141 III, II | Flaminio. Dunque non vòi?~Leccardo. Non voglio e non posso:
142 III, II | Troppo disamorevole risposta.~Leccardo. Troppo sfacciata proposta.~
143 III, II | proposta.~Don Flaminio. Leccardo, sai che vorrei?~Leccardo.
144 III, II | Leccardo, sai che vorrei?~Leccardo. Che fussi appiccato!~Don
145 III, II | condimento di tutti gli altri.~Leccardo. L'impresa che mi proponi
146 III, II | gran danno non aiutandomi.~Leccardo. Maggior danno fo a me aiutandovi.~
147 III, II | aiutandovi.~Don Flaminio. Leccardo, to', prendi questi danari.~
148 III, II | to', prendi questi danari.~Leccardo. Ho steso la mano.~Don Flaminio.
149 III, II | Flaminio. Togli questo argento.~Leccardo. L'argento mi comanda.~Don
150 III, II | Flaminio. Togli quest'oro.~Leccardo. L'oro mi sforza. Oh come
151 III, II | taglieggiarmi a tuo modo.~Leccardo. Vorrei tornarteli, ma non
152 III, II | sempre bocconi da svogliati.~Leccardo. Panimbolo, che mi consigliaresti
153 III, II | tagliar il collo prima.~Leccardo. Il malan che Dio ti dia!~
154 III, II | per non esser appiccato.~Leccardo. A tutti doi voi io lo posso
155 III, II | Don Flaminio. Che dici eh, Leccardo mio?~Leccardo. Che volete
156 III, II | Che dici eh, Leccardo mio?~Leccardo. Che volete che dica? tanti
157 III, II | in consiglio secreto. - Leccardo, consiglia un poco te stesso:
158 III, II | e il pericolo sovrasta.~Leccardo. Son risoluto servirvi piú
159 III, II | tu sia di fede intiera.~Leccardo. Interissima: non mai l'
160 III, II | serverai e in che modo?~Leccardo. Del modo non posso deliberare
161 III, II | lei e dargli sodisfazione.~Leccardo. Piú tosto m'appiccherei.
162 III, II | medicina per una volta.~Leccardo. Quando la menerò a casa,
163 III, II | mandalo in essecuzione.~Leccardo. Fra poco saperete la risposta.~
164 III, II | effetti rispondino per te.~Leccardo. La notte viene: non mi
165 III, II | Don Flaminio. A rivederci.~Leccardo. A riparlarci.~ ~ ~ ~
166 III, III | SCENA III.~ ~Martebellonio, Leccardo.~ ~Martebellonio. Non ho
167 III, III | non abbia cerco per trovar Leccardo, e non ho avuto ventura
168 III, III | ventura di ritrovarlo!...~Leccardo. (Ecco il ballon da vento!
169 III, III | vorrei sborrar fantasia.~Leccardo. (Oh come servirò ben l'
170 III, III | capitano!~Martebellonio. O Leccardo, ti son ito cercando tutt'
171 III, III | ito cercando tutt'oggi.~Leccardo. Se foste venuto dov'era,
172 III, III | m'hai detto «bellissimo»?~Leccardo. Perché fate morir le principalissime
173 III, III | ambasciata da mia parte.~Leccardo. Farò quanto m'imponete.~
174 III, III | grandi donne del mondo.~Leccardo. Andrò a dirglielo.~Martebellonio.
175 III, III | verso me onore e riverenza.~Leccardo. Le dirò che se non vi ama,
176 III, III | minacciano tacitamente.~Leccardo. Ella spasima per voi.~Martebellonio.
177 III, III | quando? come? Non m'intendi?~Leccardo. V'intendo bene; ma non
178 III, III | con lei da solo a solo?~Leccardo. Questa notte.~Martebellonio.
179 III, III | all'ora piú commoda a lei.~Leccardo. Quando dorme la vicinanza,
180 III, III | terremoto, son io che camino.~Leccardo. Andrò ad ordinar con lei
181 III, III | e sarò qui ad un tratto.~Leccardo. Oh com'è stata la venuta
182 III, IV | IV.~ ~Chiaretta fantesca, Leccardo.~ ~Chiaretta. Ho tanta allegrezza
183 III, IV | parte delle sue dolcezze.~Leccardo. Maggior dolcezza aresti,
184 III, IV | siano fatte come le sue?~Leccardo. Ci è qua uomo che ti fará
185 III, IV | Chiaretta. Sei tu forsi quello?~Leccardo. Cosí Dio m'aiuti!~Chiaretta.
186 III, IV | quante donne son al mondo.~Leccardo. Dici il vero, ma tu sei
187 III, IV | che sei peggio d'un sasso.~Leccardo. Son risoluto esser tuo
188 III, IV | ti vòi innamorar di me?~Leccardo. T'apponesti. Hai certi
189 III, IV | esser mio marito, un becco.~Leccardo. E quando starò abbracciato
190 III, IV | arei caro darti martello.~Leccardo. Sei piú atta a riceverlo
191 III, IV | paiono vessiche sgonfiate.~Leccardo. Mi piace quanto dici.~Chiaretta.
192 III, IV | non ci aiutasse la natura!~Leccardo. Veramente come una donna
193 III, IV | Chiaretta. Che piacere?~Leccardo. Che mi presti una cosa.~
194 III, IV | cosa.~Chiaretta. Che cosa?~Leccardo. Per un'ora, anzi mezza,
195 III, IV | Chiaretta. Dimmi, che vorresti?~Leccardo. Vorrei....~Chiaretta. Che
196 III, IV | Chiaretta. Che vorresti?~Leccardo. Dubito non me la presterai.~
197 III, IV | basta in presto, te la dono.~Leccardo. So che sei d'una naturaccia
198 III, IV | Su, di' presto, che vuoi?~Leccardo. Che mi presti la....~Chiaretta.
199 III, IV | la....~Chiaretta. La che?~Leccardo. La..., mi vergogno di dire.~
200 III, IV | dimmelo all'oscuro in casa.~Leccardo. Vorrei che mi prestassi
201 III, IV | non vòi altro di questo?~Leccardo. E che pensavi? qualche
202 III, IV | Chiaretta. Che vuoi farne?~Leccardo. Vestirla a te. E alcuna
203 III, IV | Chiaretta. Tu mi burli.~Leccardo. Se ti burlo, facci Dio
204 III, IV | giuramento ti credo. A che ora?~Leccardo. Alle due, in questa casetta
205 III, IV | Perché non in casa nostra?~Leccardo. Ché facendo romore non
206 III, IV | in casa.~Chiaretta. Bene.~Leccardo. Non mancarmi della tua
207 III, V | SCENA V.~ ~Don Flaminio, Leccardo, Panimbolo.~ ~Don Flaminio.
208 III, V | Ecco il veggiamo a punto. Leccardo, hai appontato con la fantesca?~
209 III, V | appontato con la fantesca?~Leccardo. No.~Don Flaminio. Perché?~
210 III, V | No.~Don Flaminio. Perché?~Leccardo. L'aco era spuntato e avea
211 III, V | bastanza: non piú scherzi.~Leccardo. Non abbiamo fatto cosa
212 III, V | non volgi piú la faccia.~Leccardo. Anzi la fortuna s'è incontrata
213 III, V | Flaminio. Che m'apporti?~Leccardo. Le vesti, le gioie e l'
214 III, V | Flaminio. Perché dicivi di no?~Leccardo. Per farvi saper la nuova
215 III, V | fará una furia di bravate.~Leccardo. Ed io una furia di bastonate.~
216 III, V | bastonate.~Don Flaminio. Leccardo mio, come arò per tuo mezo
217 III, V | ornata di catene d'oro.~Leccardo. Purché non rieschino in
218 III, V | Dilli che sia disonesta. Tu, Leccardo, tieni in piedi la prattica
219 III, V | passo quanto è da farsi.~Leccardo. Raccomando alla fortuna
220 III, IX | Ma io non veggio per qui Leccardo, come restammo d'appontamento.~ ~ ~ ~
221 III, XI | SCENA XI.~ ~Leccardo, Chiaretta, Martebellonio,
222 III, XI | Ignazio, Don Flaminio.~ ~Leccardo. Entrate, signora, in questa
223 III, XI | Chiaretta. T'obedisco.~Leccardo. Serratevi dentro e aspettatemi
224 III, XI | d'asino, non mi conosci?~Leccardo. Non vi conoscea, perché
225 III, XI | non camino al mio solito.~Leccardo. Entrate, ché Calidora vi
226 III, XI | farò il segno: fis, fis.~Leccardo. Signor don Flaminio, Carizia
227 III, XI | discomodo, me ce inchinai.~Leccardo. Signor don Flaminio, Carizia
228 III, XI | Don Ignazio. Sí, sono.~Leccardo. Don Flaminio, come sei
229 III, XI | tuo cuore o tu nel mio.~Leccardo. Che dici del capitano,
230 III, XI | punto il nostro desiderio.~Leccardo. Mai mi son compiaciuto
231 III, XI | Te ne ho grande obligo.~Leccardo. Ne avete cagione.~Don Flaminio.
232 III, XI | che pensiamo di far a lui.~Leccardo. La fortuna scherza con
233 III, XI | Egli piange ed io rido.~Leccardo. Ben sará se non s'appicca
234 III, XI | per farmi felice! Andiamo.~Leccardo. Ed io vo' entrar qui dentro
235 IV, III | Martebellonio, Chiaretta, Leccardo.~ ~Martebellonio. Or mira
236 IV, III | pagherá quel furfante di Leccardo.~Leccardo. Menti per la
237 IV, III | quel furfante di Leccardo.~Leccardo. Menti per la gola, ché
238 IV, III | parli e non ti lassi vedere?~Leccardo. Non mi vedi perché non
239 IV, III | nel sangue di poltroni.~Leccardo. E tu mi farai sverginar
240 IV, III | squarterò come una ricotta.~Leccardo. E tu sei posto in piazza
241 IV, III | m'incappi nelle mani...~Leccardo. Se mi scappi dalle mani.~
242 IV, III | Martebellonio.... ti sbodellerò!~Leccardo. Tu non sai sbudellar se
243 IV, III | farò conoscer chi son io!~Leccardo. Ti conosco molto tempo
244 IV, III | posso salir su dove sei.~Leccardo. E tu fai del bravo perché
245 IV, III | pigliati cinquanta scudi.~Leccardo. Sali qua tu e pigliatene
246 IV, III | e pigliati mille scudi.~Leccardo. Sali qua tu, forfante,
247 IV, III | aver in man quel traditore!~Leccardo. O Dio, che tutto ardo per
248 IV, III | piú alta di Mongibello.~Leccardo. Con un salto calarò giú,
249 IV, III | fatto e disfatto a mio modo.~Leccardo. Non potendo far altro tirerò
250 IV, III | che montagna è questa!~Leccardo. È la montagna di Mauritania,
251 IV, III | all'ordinario come soglio.~Leccardo. Ed io con bastonate estraordinarie
252 IV, III | della burla che m'ha fatto).~Leccardo. (Io ho avuto a crepar della
253 IV, IV | nella speranza. Se ben desio Leccardo ché mi porti felici novelle,
254 IV, V | SCENA V.~ ~Leccardo, Don Flaminio, Panimbolo.~ ~
255 IV, V | Don Flaminio, Panimbolo.~ ~Leccardo. (Se mi fussero stati posti
256 IV, V | per dirgli).~Don Flaminio. Leccardo mio, i segni di mestizia
257 IV, V | qualche sinistro accidente!~Leccardo. (Desia saper quello che
258 IV, V | Flaminio. Deh, comincia presto!~Leccardo. Di grazia, portami al monte
259 IV, V | m'accresce il sospetto).~Leccardo. Oimè, quella faccia piú
260 IV, V | Flaminio. Che cosa? sta male?~Leccardo. Peggio!~Don Flaminio. Ecci
261 IV, V | Ecci pericolo della vita?~Leccardo. Peggio!~Don Flaminio. È
262 IV, V | Don Flaminio. È morta?~Leccardo. Peggio!~Don Flaminio. Che
263 IV, V | piú peggio della morte?~Leccardo.... è morta, e morta disonorata!~
264 IV, V | è questa che tu mi dái?~Leccardo. E mi dispiace darvela:
265 IV, V | troppo nemico del suo sangue!~Leccardo.... Gli occhi miei, che
266 IV, VII | togliesse io per moglie. E Leccardo, vostro servo di casa, m'
267 IV, VIII| SCENA VIII.~ ~Leccardo, Birri.~ ~Leccardo. (Aspettar
268 IV, VIII| VIII.~ ~Leccardo, Birri.~ ~Leccardo. (Aspettar che si mangi
269 IV, VIII| tempo: costui è desso).~Leccardo. (Veggio birri e devono
270 IV, VIII| scudi; questi son nostri.~Leccardo. (O dinari rubati, ve ne
271 IV, VIII| Birri. Camina camina!~Leccardo. Dove mi strascinate?~Birri.
272 IV, VIII| strascinate?~Birri. Al boia!~Leccardo. Nuova di beveraggio: che
273 IV, VIII| stanno bene accomodate.~Leccardo. Il ringrazio del buon animo:
274 IV, VIII| mie.~Birri. Presto presto!~Leccardo. Ché tanta fretta?~Birri.
275 IV, VIII| vol appicar caldo caldo.~Leccardo. Che l'importa che sia freddo
276 IV, VIII| fatte calde calde son buone.~Leccardo. Che son io piatto di maccheroni
277 IV, VIII| della fame.~Birri. Camina!~Leccardo. Son debole e non posso
278 IV, VIII| meritevole d'una forca.~Leccardo. Per vostra grazia, non
279 IV, VIII| gola ti ha fatto incappare.~Leccardo. I topi golosi incappano
280 IV, VIII| cittá per la tua golaccia.~Leccardo. E se non lo faceva per
281 IV, VIII| tu troppo ti trattieni.~Leccardo. Avendo a morir strangolato,
282 IV, VIII| presto, ti darrò delle pugna.~Leccardo. Almanco dite a' confrati,
283 IV, VIII| sollicitará con un buon staffile.~Leccardo. O pergole di salciccioni
284 IV, VIII| Birri. Presto, finimola.~Leccardo. Fratelli, di grazia, dopo
285 IV, VIII| Birri. Camina, forfante leccardo!~Leccardo. Forfante no,
286 IV, VIII| Camina, forfante leccardo!~Leccardo. Forfante no, Leccardo sí.~~ ~ ~ ~
287 IV, VIII| Leccardo. Forfante no, Leccardo sí.~~ ~ ~ ~
288 V, I | della sua pudicizia, perché Leccardo è giá preso e, menato dinanzi
289 V, IV | sará anco giusto che l'abbi Leccardo il parasito.~Don Rodorico.
290 V, IV | Rodorico. Olá! ordinate che Leccardo sia libero. Ma mi par oggimai
291 V, IV | Panimbolo, Don Flaminio, Leccardo.~ ~Panimbolo. Padrone, che
292 V, IV | loro dolcezze! - Ma ecco Leccardo.~Leccardo. Io ho avuto tanta
293 V, IV | dolcezze! - Ma ecco Leccardo.~Leccardo. Io ho avuto tanta paura
294 V, IV | possesso della mia tavola.~Leccardo. Spettatori, ho la gola
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