XI.
E per quanto indi a
qualche giorno Floriano lo tirasse pel gherone, susurrandogli che anche quella
volta la sua non era carità fiorita, il Barone non si stoglieva dal passare le
lunghe ore presso il lampadaio, beneficando splendidamente quella povera
famiglia. Qual effetto ottenessero i suoi intendimenti lo dimostrarono i fatti.
Il capo di casa, che infino allora per amore delle sue donne usava star sul
tirato, vedendo che altri ci pensava meglio ch'egli non potesse, cominciò a
bazzicare per bettole e per taverne coi peggiori arnesi del vicinato; la madre
che aveva i grilli del teatro, e solo si difendeva col lavoro, standosi in esso
intenta dal mattino alla sera accanto alla figlia, vedendosi tra mano qualche
lira cominciò a correre ai Teatri Diurni, all'Opera, ai burattini,
infervorandosi per una commedia, piangendo per la morte della prima donna, e
scompisciando pei lazzi di Pulcinella; la fanciulla poi che era bella e non se
n'era accorta, cominciò ad aver agio di ammirarsi nello specchio e di
raccogliere dalla finestra in occhiate, in parolette, in sospiri il suffragio
universale della gente.
- Signor Barone, diceva
Floriano; badi che la vi perderà l'anima.
Ma il Barone, che se
n'era invaghito come un asino o come un Pitagorico, rispondeva che va premiata
la virtù tanto nella mano incallita dell'artigiano che fra le rosee labbra
della cucitrice... e tirava innanzi.
- Sai cosa ti devo dire?
diss'egli una volta, stizzito oltremodo, al sagrestano - che io me ne andrò
solo a compiere il mio viaggio sì venturosamente intrapreso, e che se al
ritorno... se al ritorno... Basta, signor segretario, allora ne vedrete di
belle!
E il Barone infatti,
indi a pochi giorni, pieno di sospiri e di speranze abbandonò Genova, lasciando
Floriano con buone credenziali a presidio del lampadaio.
- Figuratevi se io
voglio arrischiarmi un'altra volta a correre in due le poste del mondo! masticò
egli fra i denti.
Ma il teologo se ne
consolò, allogandosi per sagrestano dilettante nella vicina Parrocchia,
dimodochè al Piovano la limosina se ne accrebbe giorno per giorno del
venticinque per cento; il lampadaio e la moglie si perdettero più che mai,
l'uno per le osterie, l'altra pei teatri; e la vispa figliuola riceveva camicie
a cucire dai più vaghi Florindi della città, e siccome Floriano non era gran
fatto largo nella spesa per le acconciature, vendeva quella tela al cenciaiuolo
per comperarsi qualche gingillo, del che figuratevi se fossero contenti quei
cicisbei!... - Intanto Don Camillo di Nicastro, solo e annoiato come l'unità
indivisibile, cercava per tutti i paesi dei due mondi la felicità nella virtù,
e la virtù nella felicità; questo dualismo d'impossibile connubio e d'eterna
contradizione, che, rimescolato per tutti i secoli dalla mano della
Provvidenza, si divide ostinamente come l'olio dall'acqua. - Dapprima fu a
Barcellona e visitò le Spagne; là ci trovò il canchero del Portogallo che di
uno fa due, l'orgoglio gentilizio che si accoppia stranamente alla misera
ignoranza, il valore sfruttato dalla pazzia. E il Barone aveva occhi da vedere
perchè aveva studiato; e andava appunto dichiarando in suo capo questi problemi
cavalcando una bella mula fra Aranujez e non so qual altra città, quando una
banda onorata di Carlisti lo liberò dal peso della borsa, gli portò via la
valigia lasciandogli gentilmente due camicie e due paia di calze per sua
comodità: e in quanto alle cavalcature fece osservare a lui ed al mulattiere
che correndo il verno nulla di più salutare d'un pellegrinaggio pedestre.
- Ma, signori! io sono
amicissimo di Don Carlos, di suo figlio, e de' suoi nipoti fino alla settima
generazione! strillava il filosofo viaggiatore.
- Due sorta vi sono di
amici; rispose nel partire a cavallo della mula il caporale della banda - coloro
che annoiano colle parole, e quelli che aiutano coi fatti, - ora voi, sì
perfetto gentiluomo, vorreste rinserrarvi nella prima schiera, mentre potete
risplendere così generosamente nella seconda?
- E poi ci vorrebbe un
terzo mallevadore della vostra fede; soggiunse un altro, avviandosi dietro al
capitano. - Chi vi ha insegnato a correr le Spagne con un marrano di
mulattiere, senza un hidalgo della santa causa che risponda per voi?
- Sempre uno di più, o uno
di meno! mormorò sospirando il Barone. - E siccome il marrano di mulattiere
erasene andato coi gentiluomini Carlisti, egli riprese solo soletto il suo
viaggio Pitagorico, divisando di farsi scontare una cambiale nella vicina
città, e di pregare una dozzina di hidalgos di fargli compagnia fino a
Cadice, ove voleva imbarcarsi per Montevideo.
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