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Ippolito Nievo
Il barone di Nicastro

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  • LA CORSA DI PROVA
    • IV.
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IV.

 

Finalmente eccoli a Gargnano, - tutto il paese è fuori a riceverli, - tutti li ringraziavano del viaggio abbreviato e del pronto ritorno. I genitori della Leopoldina la trovano un po' pallida, un po' dimagrata; ma essa risponde che è a causa del viaggio, e che non fa d'uopo esser imbottiti di adipe per vivere felici. - Essi tornano nella loro casa, - si addormentano nel loro letto e si svegliano la mattina, chè tutto quell'anno di viaggio non par loro più che la memoria di un sogno. Tali sono partiti, e tali si trovano ancora; se lì davanti non avessero i bauli ancora riboccanti di roba, potrebbero credere di non essersi mai mossi. Ecco ritrovata la mia Leopoldina! Ecco ritrovato il mio Gabriele! questi furono i saluti dello svegliarsi. E poi la vita continuò loro calma, allegra, serena, in quel bel luogo di pace che avevano saputo crearsi tanto corrispondente alla semplicità e alla gaiezza delle loro anime. Sul quale argomento vi farò notare che è una corbelleria il credere che gli spiriti irrequieti e vivaci, e gli ingegni acuti e scintillanti non possano dilettarsi d'un soggiorno campestre: perchè quello stesso brio che si svampa in un dardeggio di frasicciole, di scherzetti, di risa, e di sogghigni nelle conversazioni di città, in campagna si appalesa nei bizzarri godimenti d'una passeggiata, e negli allegri discorsi sotto la cappa del focolare!

Dopo due anni finalmente Gabriele e la Leopoldina inscrissero sui libri parrocchiali un loro figliuolino che ora è sui tre anni, e cresce il più vispo e gran bambolone della Riviera. La loro felicità non fu turbata finora, nè sarà turbata mai; ed essi stessi ne sono tanto sicuri che scherzano sovente delle loro stranezze passate, e vengonsi dicendo l'un l'altro: - Ti ricordi dell'effetto che ci faceva Firenze, e dell'effetto che ci fecero Parigi e Nizza?...

Il proverbio è vero, o lettori, e io ve lo provai col mio racconto: l'uomo fa il luogo e il luogo fa l'uomo. - Ma voi, mariti invidiabili, che avete impalmata qualche Leopoldina, e la menate a viaggiare, e la vedete soggiacere un po' troppo alle influenze di Firenze, di Nizza o di Parigi, tornate subito subito, lo consiglio di cuore, al vostro Gargnano, perchè se il proverbio ci assicura che il luogo fa gli uomini, non è poi detto nè scritto in alcun libro ch'esso li rifaccia.

 

FINE




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