1887-caval | caver-fatui | febbr-lava | lavac-poten | potet-seni | senti-uffic | ugual-zoppo
Parte
1001 II | ODE A VERDI~ ~Febbraio 1887.~ ~Se ricordi, il luogo
1002 III | della mia tenebra~ ~Orror fende una donna, uno splendor
1003 II | non sente~La voce che dal feretro si spande...~Ad altre cose
1004 I | il fratel si duole~Della ferita che il tuo ferro apriva.~ ~
1005 III | desìo, dell'alma~Le crude ferite ristora.~ ~ ~VI.~ ~Le belle
1006 III | e quante ancora~Vorrian fermar nelle tue nicchie brune~
1007 III | voci - e nei scolpiti~Nomi fermiamo l'ideal che fugge.~Noi la
1008 III | travolto:~ - Il sol piombi feroce su quest'erbe~Polverose,
1009 II | serrami e toppe aspre e ferraglie~l'affumicata volta della
1010 II | BRINDISI DEI TIPOGRAFI~ ~FERRAGOSTO~ ~Stampiam nel vivido~Color
1011 II | vecchio tema~Dello sdruscito ferraiol ricamo:~E note son che valgono
1012 I | agiti~nei giri arcani di ferrato scrigno,~senti del morto
1013 I | sera~Nel tuo freddo orror ferrigno,~Quando incombe la bufera,~
1014 II | del cinquecento,~Sforza, Ferruccio, Gaston di Foà.~ ~Le variopinte
1015 II | di un'ora~agitata ove più ferve il periglio~men di pugnar
1016 I | al caldo~Schioccare delle ferze e corre il suono~De' tuoi
1017 II | La bell'arte, una platea~Fescennina adora inchina~L'Elefante.~
1018 II | FESTE E GLORIE~ ~BRINDISI DEI
1019 II | ove chi passa incontri~Già festeggianti sull'aperta via~Le create
1020 II | fiori~ ~Volate dunque e sia festoso sciame~Di rondinelle ai
1021 II | Nell'abbaino un tanto la fiammata:~ ~Ma schiara i muri ed
1022 II | traditor le aveva il pugnaletto~Ficcato in core, che ci fa la gente?~ ~-
1023 I | che le strette~Corser dei fidi amici e alfin respira~La
1024 I | bella Ninfa, che stancò di Fidia~la mano e i morti popoli
1025 III | neri nugoli densi~Di vive fiere umane e scender quasi~Torrenti
1026 II | Lasciamole volar queste figliuole~All'aria, al verde, al sole.~ ~
1027 I | I tempi nuovi filano i vecchi,~Dai denti striduli
1028 II | mena alla ventura~Fra due file di salici e nel verde~Delle
1029 Lett| alla profonda intuizione filosofica univa tanta genialità artistica
1030 I | l'umil sorte.~ ~Di carte filosofiche~Non consumò nè raddoppiò
1031 | finalmente
1032 III | Che tutta nel morir recai finita~La gioia di mia vita.~ ~
1033 II | maestre~Allungan, quando fiocca,~Sul filo della rocca.~ ~
1034 III | Crepuscolo degli anni e mentre fioco~Moriva il sol di nuvoli
1035 II | rugiadosi umori~Il sen colmo di fiorì:~E dove passa colle rosee
1036 III | Dagli assopiti sensi ecco fiorire~Una verde vision di spessi
1037 III | angeliche nell'alta erba fiorita~in lagrime la cenere strisciando
1038 II | dall'erbose rive~Dai margini fioriti a larghi gridi~Dai numerosi
1039 I | Uscir dall'ombre de' tuoi fiotti lenti.~ ~Le sente del poeta
1040 III | esterefatte balzano~Al reo fischiar della macchina nera,~Che
1041 I | notte le ruote. Accusa il fischio~spaventevol la macchina
1042 II | nel dolce mar degli occhi fiso,~Tutta stringendo in te
1043 III | Quasi raggiante, e in te fissarsi è luce~Al lontan pellegrin
1044 I | riposo:~ ~Mentre un sonar di fistole~Sveglia nell'erma pace~Dell'
1045 I | Già di natura tra i più fitti arcani~Leggesti fanciulletto,
1046 I | chiodo sul guancial, di grani~fitto il rosario della nonna mia:~
1047 I | furor fatale:~Così coi versi flagellar sonanti~Il fango che sugli
1048 II | Bucintoro.~ ~Più che del flauto il morbido~Suon della luna
1049 I | Dei gelidi laghi la chioma fluente,~Dei cieli, dell'iride lo
1050 III | Fiorìa la siepe e tiepida fluiva~Per ogni verde riva~La tua
1051 II | padiglion del cielo,~E il fluttuante mar dell'infinito.~ ~Dalla
1052 II | Sforza, Ferruccio, Gaston di Foà.~ ~Le variopinte tue divise
1053 II | E in ogni casa alzare un focherello.~ ~Al suon di pastorali
1054 III | convento e versa~Bave di foco ed aliti d'inferno~Sulla
1055 III | la mia canzon. In questa~Foggia il ritorno è un picciolo
1056 III | braccio al vento trema arida foglia~Senza dolor, non sfiorasi
1057 I | aerea,~Dove non giunge mai~Foglio di stampa od orma d'esattore,~
1058 III | ultime inerzie, segua~la folgorante traccia, in fin che morto
1059 I | Sfidano il vento.~ ~Carche di folgori dal ciel le nuvole~Scendon,
1060 III | Ombra ridente, non vedrei te folle~Nella vedova casa andar
1061 III | voglie~Dei buoni spirti a folleggiar tra i solchi,~E guizzando
1062 I | morti il tumulo~Nell'erba folta antica,~Che ondeggia ai
1063 III | immagin tua venir tra l'erbe~Folte nel mezzo alla fiammante
1064 II | merlata del castello~balla sul fondamento.~ ~Quindi egli siede ai
1065 III | candida, qual sorge dalle fonde~acque in un riso tremulo
1066 Lett| per la prima volta sotto forma di Strenna (dell'Istituto
1067 III | t'eran note~Prima e che forman la tua scienza nuova:~Sai
1068 Lett| di esse, si ritrovano le forme e i procedimenti stilistici
1069 I | T'era saggia maestra la formica.~Allor ti apparve l'inquieto
1070 II | venti.~ ~A lor che un giorno forniranno i nidi~Nei verdi amplessi
1071 I | Ave, boccone, cotto nel forno!~ ~«Sudore e lagrime inteneriscono~
1072 I | bandiera,~Fatti feroci i fortunati stridono:~Il contadino spera.~
1073 II | dell'armi~E i regi e le fortune alte di Francia~E il pianto
1074 II | Venga colle ragioni sue,~foss'anche il brigadiere, in un
1075 III | legion dei francesi. Entro la fossa,~A cui bevono i prati, a
1076 I | grande~Anima torna d'un mondo fossile~E pei comignoli urla e si
1077 | fosti
1078 III | Per ogni verde riva~La tua fraganza, o violetta smorta.~ ~Per
1079 III | morti~Baci evocar le timide fragranze,~Come allor che la vita
1080 III | qui si ruppe~La legion dei francesi. Entro la fossa,~A cui bevono
1081 II | regi e le fortune alte di Francia~E il pianto e il core dell'
1082 I | Col suon corrente la muta frangono~notte le ruote. Accusa il
1083 I | dissipa di questa~Antica frasca, nido al pianto mio:~Brillan
1084 III | gittando~In mezzo a molti fior frasche d'ulivo:~E passan le gentili
1085 I | DORME~ ~Nell'ombra alta del frassino~Dove più l'erba è molle,~
1086 II | Empiendo il sasso d'un pazzo frastuon.~ ~O ristorati dall'iniquo
1087 III | Dell'onda, emana un mistico frastuono,~Che vien da un'invisibile
1088 I | L'ira non già, non la fraterna offesa,~Non la vendetta,
1089 | frattanto
1090 III | misero sparpaglia~Per le fredde campagne quasi un sciame~
1091 III | riposa il valor. Escono a fregio~D'eroico stil sull'orlo
1092 I | indomite strinse al cenno frementi,~Qui dove di nuovo miracolo
1093 I | beveste~Nel cavo del tufo freschissima e chiara,~Che lenta trascina
1094 II | desiderio a mendicar sommesso~e frettoloso vi fiammeggia il sole,~queste
1095 I | passare~Pieno di pianti nel frigido letto:~Alzo la testa, e
1096 II | disperato e temo già d'esser fritto e bello~spacciato.~- O che
1097 III | eterno ulivo~«Della pace frondeggia e a te un germoglio~«Ne
1098 II | picciol viso,~La bocca era una frugola vermiglia:~Il cor nel dolce
1099 III | Son io: son io dell'ala~Il frullo accanto al nido;~Son io
1100 III | pugno~La mercede che a lor frutta la gloria.~ ~ ~ ~
1101 II | risonante spirito~Aliti la fucina.~ ~Se della lenta gondola~
1102 Lett| non vivono che un'ora di fugace applauso, è tutta qui. Gli
1103 III | tra le scorie nere~Tra i fuggevoli beni amor rimane.~ ~Sai
1104 III | un'agitarsi d'ale~Ed il fuggire d'una rosea vesta.~ ~*~* *~ ~
1105 II | lidi~Del mar, dalle cascate fuggitive~ ~Le liberali voci di natura~
1106 I | circondi e irraggi il sol di fulgidi~eliotropi sull'orlo d'una
1107 II | discende,~Ecco un rullo che par fulgor che cada,~È la Gran Guardia
1108 II | vermigli di sangue entro i fulgori~Dell'armi, vivi passeggiar
1109 I | Italia! - non più della lorda~Fuliggine il limpido tuo cielo si
1110 II | Si sbigottirono~ ~Noi di fuligine~Suffusi e forti,~Urtiam
1111 I | tu vedi a un pigro nume~Fumar dell'opra altrui la valle
1112 III | ora caduta in grembo~Alle funebri rose e giova il dire;~«Questa
1113 II | uccellin la testa.~E il funeral, spettacolo giocondo,~Si
1114 III | menzogna, ma d'Italia il cuore,~Fur visti uscir neri nugoli
1115 I | Non l'onda umana, non la furibonda~Tempesta al marinar reca
1116 III | spegne~Di molti mali il furibondo orgoglio.~Sgorga la fonte
1117 II | suo dolor le tue lagrime furo~Non men dell'opre gloriose
1118 III | vince d'ogni morte ogni furore.~ ~*~* *~ ~Pianger perchè? -
1119 I | età casta~La salmodia:~Sui fusi rotola la litania~E l'orazione:~
1120 III | morir tranno argomento~«Di futura giustizia. Anche la morte~«
1121 II | oggi a costoro,~Apriam la gabbia d'oro,~Lasciamole volar
1122 Lett| suo, il compianto Senatore Gaetano Negri che alla profonda
1123 III | qual simile non ebbe~Il gaio re della leggenda Arturo~
1124 II | ignuda salta e strilla~una gallica sibilla~A sè stessa sola
1125 II | canto ancor l'aer risona,~Galoppa il bell'esercito pel ciel.~
1126 II | senti~ancor padrone delle gambe tue,~o che importano i venti
1127 III | volgo dei mali. Io nelle gare~de' vili il core ti sostenni
1128 I | le macchine, stridono i garruli~Telai. La grande~Anima torna
1129 I | balza con rumor leggiero~ ~Garrulo strepitasti, o fresco umore,~
1130 II | cinquecento,~Sforza, Ferruccio, Gaston di Foà.~ ~Le variopinte
1131 II | sul tuo sul mio,~di cani e gatti un odio vergognoso.~- E
1132 II | quel ch'uno vuole.~- E le gazzette?~- Se le stampan male!~-
1133 I | perfido~urlar del vento, ai geli, al piovere~dell'irte nevi,
1134 III | pianto~Lei piangendo e le gelide di marmo~Piccole mani accarezzando,
1135 I | al Silenzio e d'ogni ben gelose~Invidiose ortiche.~Ove manchi
1136 I | uscire~Una fiammante idea, gemer in croce~E dalla croce il
1137 III | son le cose vane:~Che come gemma tra le scorie nere~Tra i
1138 III | degli affetti e le riposte~Gemme della sapienza.~ ~Anche
1139 II | derelitti amanti,~A quanti sono generosi e forti~Farei nel core gli
1140 I | AD UN GENEROSO SIGNORE~ ~Mugge dall'ampio
1141 Lett| intuizione filosofica univa tanta genialità artistica e amore per tutte
1142 II | o quattro prove,~sudi in gennaio e ghiacci sotto il sole;~
1143 III | dipinti Saladini,~Che di Georgia trassero e di Samo~Le più
1144 III | non vale~Grano d'amor che germini nel core~D'un tuo dolce
1145 III | Come ogni cosa che dal cor germoglia.~ ~«Il dolce immaginar caro
1146 III | pace frondeggia e a te un germoglio~«Ne reco intesto a una stillante
1147 I | bianco lume vivido,~ ~che getta un rapido saluto e rapido~
1148 I | O signor, aprirai; ma se ghermiva~La morte il core coi feroci
1149 II | prove,~sudi in gennaio e ghiacci sotto il sole;~è brutto
1150 III | corse le guancie,~La man che ghiaccia resistea si sciolse~In un
1151 I | Cime, alle soglie d'irti ghiacciai,~Ove non pose capra selvatica~
1152 II | al santo Affare~Curva e ghiotta~Sul messale a conteggiare;~
1153 III | coi fiori~Del tuo pensier ghirlande a' figli tuoi.~Altri dai
1154 II | Uscian dall'urne ove giacciono i morti~Quale ciascuno il
1155 II | si difesero~Con una pia~Giaculatoria.~ ~Coro Si sbigottirono~ ~
1156 III | cancelli~Dalla pietra e la gialla edera stringa~Del mio destin
1157 I | Già in fondo agli occhi gialli~Io veggo il lento fluttuar
1158 II | guarda m'impicc.... uh! uh!~- Gianni, che tosse!~e che ci fai?~-
1159 II | April l'accoglierà ne' suoi giardini~E sotto i pergolati~Di fresco
1160 III | Migrano a sciami~associati gii spiriti, siccome~scendon
1161 III | febbre asciuga~Nelle amare ginestre. Ove la buona~Pietà fu morta,
1162 II | della vita tutta quanta~Che gioca, ride, canta.~ ~Lasciamole
1163 II | Ricorda un saggio che morì giocando)~Che mal si resta a specular
1164 II | Contemplò la tua mamma una gioconda~Serenità che valica i confini~
1165 II | E il funeral, spettacolo giocondo,~Si fa con fiori e le campane
1166 I | aver compiute l'ore~Di sua giornata, all'ospedal si strascica~
1167 I | ci vedremo all'ultimo~Di Giosafat in qualche ombra romita.~ ~
1168 II | speziale~che sta vicino a San Giovan sul Muro...~- Corro. Non
1169 II | ben! ma Giovannin non è Giovanni;~e settant'anni sulla gobba
1170 II | forze sue.~- Sta ben! ma Giovannin non è Giovanni;~e settant'
1171 II | guerra~Dei torbidi elementi~Giovi produrre le radici in terra~
1172 I | strepitasti, o fresco umore,~Di giovìnezza tua cérulo e molle,~Ora
1173 III | caduti~e le cadute cose.~ ~Giran le spente occhiaie qua e
1174 I | romba che suona~Come il girar d'un immenso arcolaio,~A
1175 I | chiave intrudi ed agiti~nei giri arcani di ferrato scrigno,~
1176 III | passano~A me davanti colla man gittando~In mezzo a molti fior frasche
1177 II | Siri e Turchi ed Arabi e Giudei,~Misti al popol di Cristo
1178 II | il chiaro della luna e il giùggiolo candito,~Amore... C'ingannammo:
1179 I | prepara il cielo....~ ~Or or giunse alla bettola~E cionca tra
1180 III | eguali~Leggi ritrae con giusta mano e fila.~ ~Ma più beato
1181 II | il sentimento,~piomban sì giusti i colpi del martello,~che
1182 II | il marmo imita,~O vanti i glauchi occhi di mare.~Sol nel sorriso
1183 III | Inaridir così nelle sue glebe!~Sia maledetto il pan che
1184 I | una casetta che april di glicini~circondi e irraggi il sol
1185 II | vestito di velluto.~ ~- Gliel'ha scritto.~- E la Clelia?~-
1186 II | lagrime furo~Non men dell'opre gloriose e sante.~ ~Per te fu vista
1187 II | Giovanni;~e settant'anni sulla gobba un peso~sono, che pesa settecento
1188 II | si viene insiem noi due~a goder questo fresco?~- Se ti senti~
1189 II | fucina.~ ~Se della lenta gondola~Già il dondolar ti piacque,~
1190 III | indarno~Argine all'onda che le gonfia il petto,~Proruppe il pianto
1191 II | fiorito~Degli altri uccelli al gorgheggiante invito~A farsi belle a specchio
1192 III | voce cara~Rider le cose, gorgheggiare il bosco.~ ~Ancor tra i
1193 III | suo cuor di sasso~Avea pur gorgheggiato entro la festa~Degli usignoli,
1194 III | Scaturiva dal cor come un gorgoglio~D'acque interrotte, che
1195 II | Elefante.~Cerco invan pudor di gota~Ove ignuda salta e strilla~
1196 II | quel dì che sulle belle gote~Vedrem stampato in rubiconde
1197 III | in mezzo ai prati erompe~Gotica mole e par fatto di pietra~
1198 III | Poi che una legge di dolor governa~I sostegni del mondo e sol
1199 II | dita,~farai tua festa il governar, succinta~Penelope al mattin,
1200 III | voi dal tempo chiamo~E voi governo, ombre sepolte all'ombra~
1201 III | liete e del cielo,~Ma sol vi gracchi la nera cornacchia~Dai tristi
1202 II | è l'inno,~Che prostrato gracchia il coro~Fra gl'incensi al
1203 I | Il contadino resta.~Se la gragnuola stermina o più rara~Fa la
1204 II | ruderi:~Il libro resta~Tempio granitico.~ ~Coro Il libro resta.~ ~
1205 III | del mondo un sol non vale~Grano d'amor che germini nel core~
1206 II | sole~sull'uscio e in così grasse risa il pane~accompagna
1207 I | piena~In mezzo all'erbe il grato april ricama.~ ~ ~ ~
1208 II | l'ore vedrai discendere graziose~come foglie da scossi alberi
1209 III | e furono di dame~Pallide grazioso patimento:~E par che al
1210 II | mi stia~A citarmi i suoi Greci e i suoi Latini;~ ~Allora
1211 II | banchi~Dove lei spiega il greco ed il latino.~ ~Che vuole?
1212 I | trascina nel verde la veste~A greggi, a pastori sì limpida e
1213 I | tra i muschi dei ruvidi greti,~Dei gelidi laghi la chioma
1214 II | sue stridente scaglie.~ ~Grida al compagno e cade in una
1215 II | a padre gentil - Salve - gridando,~ ~- Candido vecchio, o
1216 I | ville ai poggi ridono:~ ~Gridano i borghi vivi del fremito~
1217 II | Della fatal mezzaluna e gridò.~Ma da Belgrado non fe'
1218 II | PIOGGIA~ ~Fra i corni della Grigna apresi e pare~Una scena
1219 II | fiore,~Sarà lieta ancor la gronda~De' tuoi gridi, o rondinella:~
1220 II | melodie~Andrei pel mondo in groppa a un asinello~A scongiurar
1221 III | sogni~Cari agli dei, che il grosso volgo ignora.~ ~ ~ ~
1222 III | rotti amori. E fin dentro le grotte~Del cavo tufo risonò la
1223 II | ch'è scappato?~- Di dosso, gua', ti cascano le vesti:~-
1224 I | Già della morte il mare mi guadagna.~ ~Tu scorri e vai, tu fiume,
1225 II | sol trecento e trentatre guadagno~Lirette magre quanto lungo
1226 I | non cessi dal lungo tuo guaio:~Fai nel passar una romba
1227 II | inchini~Sui vecchi libri e sui gualciti lini~A tessere la vita~Rinchiusa
1228 I | NONNA~ ~Pende dal chiodo sul guancial, di grani~fitto il rosario
1229 III | vermiglio color corse le guancie,~La man che ghiaccia resistea
1230 I | Dei più segreti boschi;~Guardar nel fondo degli abissi e
1231 I | altrui~Doloroso ti muovi e guardi e temi~Non il tuo danno,
1232 I | fuggir s'involano:~ ~Tu, guardiano, pago alla povera~capanna,
1233 II | i campi suoi lavora,~In guarnellin più semplice,~Ringiovanita
1234 II | analfabeti,~perchè l'altra non guasti la poesia del cuor.~ ~ ~ ~
1235 III | tramonto.~ ~*~* *~ ~«Io te guidai per la superba via~e forte
1236 I | serena~Che dei più ciechi osò guidare i passi?~ ~Restino ai grandi
1237 II | ingegni vivi~In cui divin guizza talora un lampo....~È il
1238 III | folleggiar tra i solchi,~E guizzando ti toccano, o vibrante~Anima
1239 II | A VICTOR HUGO~ ~SALMO~ ~Anno 1885~ ~Tu
1240 III | FUNERALE BIANCO~ ~IN MORTE DI IDA DONATI~ ~luglio 1895.~ ~
1241 I | Sia gloria e luce all'ignorato atleta:~Se mai del pianto
1242 I | semplice~Spirto frattanto ignori~Quel che prepara il cielo....~ ~
1243 I | Vanno gli amori. Da lande ignote~Escon le insidie e delle
1244 II | a ridere~Di tue bellezze ignude;~ ~Nè de' tuoi cenci, o
1245 III | ombra~Dei vecchi monasteri, illividite~Nei passeggiati marmi, invan
1246 II | il torrentel; sul clivo~S'illumina ogni villa.~Andiamo ad incontrare,~
1247 I | taciti di morte,~O crebbe illustre di natura oltraggio;~Povero
1248 III | nella mente degli scribi illustri,~Che di vostr'ombra pascono
1249 II | campagna~E sdrucciola dai monti imbalsamata:~Il sole, grazia a Dio,
1250 II | Stender lunga una tavola imbandita~A fiori, a lumi, a lucidi
1251 III | le ortiche pasconsi e s'imbeve~L'orrida spina. Dai meandri,
1252 II | pie' che candido il marmo imita,~O vanti i glauchi occhi
1253 III | Nel morir del sole~Vedo l'immagin tua venir tra l'erbe~Folte
1254 III | cor germoglia.~ ~«Il dolce immaginar caro ti sia -~ - Sento che
1255 II | balcone delle rose:~Stanno immemori le cose~Tra i lenzuoli ad
1256 III | intime fonti e nel tuo pianto immersa~i lenti moti dirizzai de'
1257 I | Sveglia nell'erma pace~Dell'imminente sasso il Nume ascoso.~ ~
1258 III | rugiada~Dal ciel che brilla immobile sul capo.~ ~*~* *~ ~Pace,
1259 III | Natura l'ultime contiene~Immobili ragioni e chi alla fonte~
1260 III | divina~Luce scomparsa e l'immortal sorriso~Che fu delizia già
1261 III | inaridite.~Forse a rimedio d'immutabil sorte~E d'inconsulto error
1262 III | una fanciulla tra i gigli impallidita.~ ~Di soave tristezza inebriate,
1263 II | Noi di tre storie larve impallidite~Come a signore ci prostriamo
1264 I | già stanca~Nella maremma s'impaluda e stagna~L'acqua morta che
1265 II | inchiostro.~ ~Volate dunque ad imparar la grande~Storia che parla
1266 II | materno petto,~Nel bel canto imparasti le parole~Che schiudono
1267 I | scioglierem le voglie~Or impedite, e cara~In altri mondi men
1268 III | finalmente~Verso sera potè l'imperatore~(Che Dio salvi) passar colla
1269 II | porpora fiammante~Quei che all'Imperio le leggi dettò.~ ~Viene
1270 II | uomo religioso,~guarda m'impicc.... uh! uh!~- Gianni, che
1271 II | questo vivere odioso,~se l'impiccarsi un'eresia non fosse,~cosa
1272 II | mette giù;~ma il core ti s'impiglia in mezzo a quegli uncini~
1273 II | lento strascico regal~Che s'imporpora al sole:~Si screzia nel
1274 II | padrone delle gambe tue,~o che importano i venti ed i trent'anni?~
1275 III | Scolpita invan nelle marmoree imposte,~«Se vivente non sia legge
1276 II | Che trapassarono,~Le sante imprese,~Le glorie, il numero.~ ~
1277 I | la molle~orma nel fango impressa:~ ~chè un alito ti porta
1278 Lett| riproducono la prontezza dell'impressione e del riflesso che essa
1279 I | almen nel picciol muro~Che c'imprigiona in una mesta sorte,~Dove
1280 I | le perle le ancor calde impronte~delle tue dita, o nonna,
1281 I | la morta mano~D'un re che impugna un'asta irruginita~Di fronte
1282 I | fiume,~nè tutto quel che s'inabissa perdesi~in oscuro mistero
1283 I | avviva,~E a noi da cieli inaccessibili~La voce arriva.~ ~Tolti
1284 III | natura e dell'umano affetto,~Inaridir così nelle sue glebe!~Sia
1285 III | fonte~A ristorar le forze inaridite.~Forse a rimedio d'immutabil
1286 II | le spine~E ristorar gli inariditi steli~O sa pietoso scorrere~
1287 II | pareva morta~Sangue stillar l'inaridito cor.~ ~Pria che l'amor del
1288 II | FRATELLI CAIROLI~ ~Per l'inaugurazione del monumento Cairoli in
1289 II | battaglie Angel vermiglio~Incalza i Mille e ne fiammeggia
1290 III | dai santi absidi tue~All'incalzar del tempo. Alla cresciuta~
1291 III | i prati, a cento a cento~Incalzati cadevano travolti,~Dai nostri.
1292 III | Le belle voci e il vago incantamento~Aprir nel sasso la feconda
1293 III | l'ombre stesse~Del padri incappucciati (s'egli è vero~Che si adunino
1294 III | rete~D'una boscaglia che s'incendia, o suona~Un cinguettìo di
1295 II | gracchia il coro~Fra gl'incensi al vitel d'oro.~ ~Già nel
1296 II | oblia~La noia e il male dell'incerta via.~ ~Vero padron dell'
1297 II | platea~Fescennina adora inchina~L'Elefante.~Cerco invan
1298 I | nonna, ove passasti,~quando inchinata al tuo Signor la fronte~
1299 II | troppo le vedemmo gli occhi inchini~Sui vecchi libri e sui gualciti
1300 II | martel, alla tenaglia:~batte, inchioda, arroventa, il ferro scaglia~
1301 II | scriviamo in troppo nero inchiostro.~ ~Volate dunque ad imparar
1302 III | la ridda~Degli stinchi, inciampò lì sulla soglia,~Quasi in
1303 II | spirto immortale, che s'inciela~A terger l'ali in più sereni
1304 III | i fiori e a nuove danze incito~Le figlie del mio sogno.
1305 II | cielo:~Sempre lieta ad un'incognita~Meta io scivolo ed anelo.~
1306 II | piacque,~Dal lido a lidi incogniti~Ti chiama il ciel dell'acque~
1307 I | freddo orror ferrigno,~Quando incombe la bufera,~Quando trema
1308 III | rimedio d'immutabil sorte~E d'inconsulto error questa nel coro~Ci
1309 II | Venne l'antica Ausonia~Ad incontrar Enea.~ ~Il vecchio elmo
1310 II | illumina ogni villa.~Andiamo ad incontrare,~O cittadini, in lungo stuol
1311 II | inghirlandati,~ ~Uscite ad incontrarla, o quanti siete~Belle fanciulle
1312 II | è il morir ove chi passa incontri~Già festeggianti sull'aperta
1313 III | della Virtù, dove di quercia~Incoronata sta la veneranda~Esperienza,
1314 II | nè il sonnecchiante~Non l'incostante o il pazzo arrischi il mare,~
1315 II | L'agili brezze, i molli increspamenti~E gli abbracci del mar,
1316 II | bambinel di latte:~e le morbide incudini gli batte,~soffiandogli
1317 II | rovi indomiti~Della maremma inculta~Al tocco della giovane~Tua
1318 III | aperto~Alle rondini pie. S'incurva al basso~ ~Dove coll'acque
1319 I | lavora~Nel picciol orto egli incurvò le pallide~Mani tra i rovi
1320 II | un'eresia non fosse,~cosa indegna d'un uomo religioso,~guarda
1321 Lett| di cui serba le tracce indelebili.»~~ ~ ~ ~
1322 I | un sibilo~Agita, scuote~Indemoniate da cento spiriti:~Treman
1323 | indi
1324 II | Pareva anzi, a vederla, indifferente:~Se il traditor le aveva
1325 III | ferro.~ ~A quest'assalto d'indomati affanni~Arde la fronte.
1326 I | forze nel ferreo cavallo~Più indomite strinse al cenno frementi,~
1327 II | insulta,~Uscir dai rovi indomiti~Della maremma inculta~Al
1328 I | voce arriva.~ ~Tolti gli indugi, muore più rapida~L'ora
1329 III | terra? Ancor se il mio voler indugia~A ripeter l'incanto, ecco
1330 I | gelo~Che t'invade e che t'indura,~Umil conca d'acqua pura~
1331 II | albergo~come alveare ove l'industria e l'arte~alzan piccioli
1332 III | col bel riso.~ ~*~* *~ ~Inebriare è pallida parola,~Se il
1333 II | ciechi e vecchi logori vedrei~Inebriarsi a una seconda vita.~ ~O
1334 III | dolcezza, onde fu a lungo~inebriata poi, lieta di canti,~l'aurora
1335 III | impallidita.~ ~Di soave tristezza inebriate, il suono~mandan le bianche
1336 I | tanto splendor ti venga,~ ~inebriati al suon delle soavi~parole.
1337 III | fremente un giorno ingorda~S'inebriò. Tal sia. Possa ogni campo,~
1338 I | si scende~In questa valle inermi pellegrini,~Se nella rete
1339 III | raccolga e rotte l'ultime inerzie, segua~la folgorante traccia,
1340 III | dall'ambe quando dagli acuti~Inesplorati sassi, ove s'infranse~Non
1341 III | Senza rughe e senz'ombre. Inesplorato~Enigma a lei fu della vita
1342 I | chieder pane è una miseria infame,~È più miseria, è più malinconia~
1343 III | ebbe~Dal tempo insulto o da infedeli amanti,~Noi siam la vostra
1344 III | Bave di foco ed aliti d'inferno~Sulla mesta Certosa. O Chiaravalle,~
1345 III | fumo, ove le vere~Cose s'infiamman, son le cose vane:~Che come
1346 II | Scoti la polve e le lusinghe infide,~Che in mezzo a false rose~
1347 II | tempeste vede.~ ~Stolto è infierir coll'onda o contro i sassi~
1348 III | vuoti d'ogni idea e fece~Infine al fondo a me tutta palese~
1349 III | fondo a me tutta palese~L'infinita tristezza. Un senso oscuro~
1350 III | le letizie e i giochi~Che infiorano le culle. Io d'ogni bionda~
1351 I | Tu colle mani verginelle infiori,~O della vita interprete
1352 III | maledir proruppi~Allor dall'infocata ira travolto:~ - Il sol
1353 I | coraggio scintilla~E scende infocato da pure sorgenti~Benevolo
1354 III | Inesplorati sassi, ove s'infranse~Non la menzogna, ma d'Italia
1355 III | Reggendo il tronco d'una spada infranta,~Il suo bel giovinetto Aldo,
1356 III | Tutta sapea di quelle tibie infrante~L'epica istoria, e ballottando
1357 III | scossa la selva~Pei rami infranti e dei rapiti fiori~Si querelò
1358 I | una sponda,~Ma il legno infranto e non un fil di vento.~ ~
1359 II | Amore... C'ingannammo: e t'ingannai, Mimì.~Perdona alla grammatica,
1360 II | giùggiolo candito,~Amore... C'ingannammo: e t'ingannai, Mimì.~Perdona
1361 II | Dei crani d'una volta e ingegni vivi~In cui divin guizza
1362 III | Fratello e d'ogni bimbo ingenuo amico.~Chi può vietar che
1363 II | sotto i pergolati~Di fresco inghirlandati,~ ~Uscite ad incontrarla,
1364 III | Ora che prega,~che teco inginocchiata, ove il materno~occhio vegliava,
1365 III | Ad aspettarlo sull'oscuro ingresso,~Ombra ridente, non vedrei
1366 II | che mi dici?~- Che l'è un'iniquità.~S'è messa sui puntigli,
1367 II | frastuon.~ ~O ristorati dall'iniquo caldo,~O di smeraldo prati,
1368 I | l'opra, o mio fanciullo, innalzano~argin non breve al cieco
1369 I | il pellegrin più stanco~innalzi una lucerna.~ ~ ~ ~
1370 III | sfila sotto l'arco~Ch'io v'innalzo, o divine visioni?~E qual
1371 II | voi, Madonna innamorata,~innamorar la gente.~ ~Un lieto spiritel
1372 III | sulle corde d'un pensiero~Innamorato. Il cor, come rosata~Conchiglia
1373 I | erba è molle,~Dorme i sogni innocenti:~ ~Sogna la balza morbida,~
1374 II | mente e che i sensi umani innonda:~Amor ti sprimacciò gli
1375 III | Quando la luna luccica inquieta~A turbare il gran sonno
1376 Lett| Vaganti immagini, segue gli inquieti atteggiamenti e il continuo
1377 I | formica.~Allor ti apparve l'inquieto affanno~Delle cose operanti
1378 II | Scosse dal magico~Spirto inquïeto~Dal chiostro fuggono~Sciolte
1379 II | per le strade,~E fra pali insanguinati,~Dei Crociati~Intonasti
1380 II | scrittura~Che molte cose insegna a chi la intende;~ ~Per
1381 III | mali altrui.~Io non già t'insegnai l'orride piaghe~a denudar
1382 Lett| differenza, come già ci insegnava Dante, fra gli scrittori
1383 II | ragazze. Oh che vorresti~che inseguissero quello ch'è scappato?~-
1384 III | soglia,~Quasi in un fiero ed insolente oltraggio~Che l'afferrasse: -
1385 Lett| che ci appaiono tanto più insolubili ed oscuri, quanto più viva
1386 | insomma
1387 I | lagrimosi ulivi.~ ~Taccia l'insulsa istoria!~Tu sola, o santa
1388 II | la querula~Rana la morte insulta,~Uscir dai rovi indomiti~
1389 Lett| Emilio De-Marchi come parte integrante del pensiero e dell'animo
1390 II | Che schiudono le porte all'intelletto.~ ~«Poi corresti, fanciul,
1391 Lett| viva è la luce con cui l'intelligenza li rischiara e li determina;
1392 I | Comune - -essa mi dice s'io l'intendo. -~ ~«Se de' belati tuoi,
1393 III | Quando tu piangi, teco~Intenerir mi fai:~Se al poverel tu
1394 I | forno!~ ~«Sudore e lagrime inteneriscono~Un pan di cenere e di carbone~
1395 II | dare»~Questo è il santo intercalare,~Questo è l'inno,~Che prostrato
1396 II | non dormo da dieci notti intere,~che così non la posso durare
1397 II | lenzuoli ad aspettare~Nell'interno oscuro, algente.~ ~Tornerà
1398 I | verginelle infiori,~O della vita interprete sincera,~I giovinetti amori:~
1399 III | come un gorgoglio~D'acque interrotte, che fan specchio al piede~
1400 II | Settanta è un bel fardello, ben inteso...~- Or ti zoppica il pie'....~-
1401 III | alla tristezza di Natura~Intessero un sorriso e tutte passano~
1402 I | dei poeti~E faticosamente intesso al verso,~Al ciel, ai campi
1403 III | te un germoglio~«Ne reco intesto a una stillante lama~«Prendi,
1404 III | Ma del ben ti schiusi~l'intime fonti e nel tuo pianto immersa~
1405 I | il tuo pensier ravvisa~L'intimo error e la spietata legge.~ ~
1406 II | apre alla speranza~Un'amore intirizzito.~ ~ ~ ~
1407 I | Su per i canti,~È dell'intonaco più forte il merito~Che
1408 III | rigido corpo~Appoggiato, intonai l'inno del pianto,~A cui
1409 II | insanguinati,~Dei Crociati~Intonasti il pio lamento,~Che le cento~
1410 III | e chi vuole~Un amplesso intralciar d'anime amanti?~ ~ ~II~ ~
1411 III | sogno. Inutilmente~Tenta intralciarmi di sua spine il passo~L'
1412 I | Non men se l'ardua chiave intrudi ed agiti~nei giri arcani
1413 Lett| Negri che alla profonda intuizione filosofica univa tanta genialità
1414 I | tacea calida. Solo~All'ora inutile un oriolo~Metteva il segno~
1415 III | Le figlie del mio sogno. Inutilmente~Tenta intralciarmi di sua
1416 I | viva coscienza d'un subito invasa~Scintilla sul desco dell'
1417 I | della menzogna~Il vin che invecchia nelle oscure celle,~Dolce
1418 III | strade del mondo.~ ~Alcun t'invidi~Nella vecchiezza tua, quando
1419 III | proverò giammai, non è pietosa~Invidiabil cosa?~ ~Pianger perchè? -
1420 I | Silenzio e d'ogni ben gelose~Invidiose ortiche.~Ove manchi il sospiro
1421 III | percote~Del cor le forze invigorisce e prova.~ ~Sai che cenere
1422 II | al popol di Cristo che ne invita,~E ciechi e vecchi logori
1423 II | tu chiamavi coi notturni inviti,~O poeta, noi siamo gl'Ideali.~ ~-
1424 II | sonando, l'ore~A scuola non invitino il maestro.~ ~Ritorno e
1425 I | Musa e una serena~Notte invoca di stelle all'agitato~Spirto
1426 II | sitibondo e roco,~Dall'alto invoco un refrigerio al cor;~Ma
1427 I | piano,~che al mio fuggir s'involano:~ ~Tu, guardiano, pago alla
1428 III | Moriva il sol di nuvoli involuto,~ ~Mia cara lampa, io ben
1429 II | ove solea~Sparger fiori ed ire sante~La bell'arte, una
1430 I | fluente,~Dei cieli, dell'iride lo specchio lucente,~La
1431 I | april di glicini~circondi e irraggi il sol di fulgidi~eliotropi
1432 I | compieta~Chiama una gente irrequieta,~Che in mezzo ai vortici
1433 II | e ci porta alla sponda~L'irrequieto palpito dell'onda.~ ~Il
1434 III | tempo~e in picciol spazio irrigidisca il labbro~delle parlanti
1435 I | manchi il sospiro di Natura,~Irrigidite larve e di cuor vuote~Stan
1436 III | cencio~alta bandiera all'irritante musa,~ma dal palagio all'
1437 III | repente un alcione candido irrompe, il cieco~così della mia
1438 III | oscuro~Angolo come spada irrugginita:~Lascia ch'io posi qui sul
1439 I | un re che impugna un'asta irruginita~Di fronte a questa carità
1440 II | Voi no, nell'armi attoniti~Irruginiti eroi,~Voi no, rochi di fatue~
1441 I | marchesa?~Se tra gli umani irsuti arido è spesso~Il favellar
1442 III | tristi auguri e vagoli l'irsuto~Can che la bava della febbre
1443 III | spieghi~Per la maligna landa irta di scheltri~Le memorie del
1444 I | ai geli, al piovere~dell'irte nevi, a te pur sempre eguale,~
1445 I | vergini~Cime, alle soglie d'irti ghiacciai,~Ove non pose
1446 Lett| hanno la sincerità dell'ispirazione a cui risponde la sincerità
1447 II | Mista al suon delle catene~D'Israello la canzone.~Tace il monte
1448 III | Scenda la luce dei sognati istanti.~
1449 | istesso
1450 Lett| sotto forma di Strenna (dell'Istituto dei Rachitici) questa raccolta
1451 III | senso~Arcano che mi fa non istraniera~Questa tristezza, anch'io
1452 | Ita
1453 I | abbonda,~O madre, la pura italica vena,~Sia caro l'augurio!
1454 II | face~Dell'Idea~Che agli italici destini~Nel crepuscolo splendea.~
1455 I | lacci l'ignoto rischiara,~L'italico genio i tempi prepara.~ ~ ~ ~
1456 II | O miei pensieri bruni,~Itene fuor, libratevi nell'orto~
1457 II | Ecco sen vien Arduino d'Ivrea~Dentro il cappuccio del
1458 II | ancora~Vidi e le piume e i kolbacchi di pelo,~Che scongiurar
1459 I | passate immagini~Di questa labil vita, che si oscura~Di giorno
1460 I | innanzi e sfuggono~come ombre labili in acqua tremula:~nei carri
1461 III | nasconde il picchio,~A cui lacera il cor spesso il rimbombo~
1462 III | scese il ferro~La vita a lacerar nei palpitanti~Visceri umani!~ ~*~* *~ ~
1463 III | Noi per sempre~«Caduti il lacrimar poco ristora,~«Ma ne ravviva
1464 I | in cuore~Famelica, e di lacrime si pasce:~Onde mal nasce
1465 III | cocente~stilla di sangue ti lacrimi il cuore,~o se disperazion
1466 I | artigli,~ ~A ben più nera e lacrimosa riva~Or scenderesti, ove
1467 II | penso (se tra i banchi una lacuna~Ricorda un saggio che morì
1468 II | quei piccini dalle mani ladre,~Dai musi tinti e che non
1469 I | ruvidi greti,~Dei gelidi laghi la chioma fluente,~Dei cieli,
1470 I | Già l'onda, ohimè si lagna~D'esser poca allo sdegno...
1471 II | morti~A rendere alle madri lagrimanti~Con un sorriso i pargoli
1472 I | sepolta adombra un ramo~Di lagrimosi ulivi.~ ~Taccia l'insulsa
1473 III | perde~Tra le roccie lassù, lambendo il margine~Della chiesetta,
1474 III | e il lume scende~«Dalle lampade ai libri, ai miti altari,~«
1475 II | cui divin guizza talora un lampo....~È il pan che manca che
1476 II | Roncisvalle.~ ~Quanti portaron la lancia in torneo~Dell'armi degni
1477 III | non spieghi~Per la maligna landa irta di scheltri~Le memorie
1478 I | popoli,~Vanno gli amori. Da lande ignote~Escon le insidie
1479 III | Sulla carne del cuor. Tu nel languente~Crepuscolo t'immergi e ti
1480 I | il piede e il fianco~alla languida vita; e sull'eterna~scala
1481 I | LITANIE NUOVE~ ~Nell'ore languide dei caldi estati,~Mentre
1482 II | mai non posa~Ritornerà sui languidi pallori~Il bel color di
1483 I | Se non parlan di lui le larghe pagine~Che il volgo bacia
1484 I | dominio, e ben lo sai,~Fu a te largito o per sollazzo al volgo,~
1485 III | semi,~non il pianto che largo li feconda,~non la morte
1486 II | e l'arte~alzan piccioli lari, ove si accosta~il desiderio
1487 III | morto,~ma sanguinante ti lasciai nel sangue~della tua vita
1488 II | dell'ara~domestica languir lascian la fiamma~vestali dissipate:
1489 III | Ahimè! - proruppe -~Non lasciar che mi afferrino codesti~
1490 III | aspetto ove negletta~mi lasciasti, se mai d'una cocente~stilla
1491 II | amorose.~Ridi, sorridi e lasciati adorare.~ ~LA CHITARRA -
1492 III | nere dei pini, sulla via.~ ~Lasciato indietro il mare~Delle cure
1493 III | sentierol si perde~Tra le roccie lassù, lambendo il margine~Della
1494 I | oltraggio;~Povero prete, il suo latin col povero~Divise e il poco
1495 II | valli~Vide spirare la virtù latina.~ ~E dietro ancor la selvaggia
1496 II | citarmi i suoi Greci e i suoi Latini;~ ~Allora provo - e piango -
1497 I | Umile ancella essa si pone a lato~Del letto, e mentre van
1498 II | lodate ancor le chiome~di Laura e lo saranno eternamente,~
1499 I | Correndo, saltando, tra lauri ed ulivi~Discende al tuo
1500 I | rinnovar la forza,~L'acqua tua lava il fango che avvelena~Le
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