1887-caval | caver-fatui | febbr-lava | lavac-poten | potet-seni | senti-uffic | ugual-zoppo
Parte
2001 | potete
2002 | potrà
2003 III | bisogni. Indarno all'urto~Potran dei vivi reggere le antiche~
2004 III | verdi di preci e di sospiri,~Povere madri; ma vi reca il piombo~
2005 III | Intenerir mi fai:~Se al poverel tu dai~La tua pietade io
2006 III | che mi afferrino codesti~Poveri morti!~ ~*~* *~ ~ Il veteran
2007 II | sulla scala.~ ~«Natura, al poverin sempre gentile,~T'empiè
2008 II | come si scrive noi dotti poverini:~il nome o bene o male,
2009 II | amica.~Apresi a stento un praticel davanti~Tra gli orli dell'
2010 II | il nome non ne chiedi;~Di pratoline e di virgulti smorti~A tutti
2011 III | amici e giovinette in pianto~Precedono il trionfo della Morta~Per
2012 Lett| direi anzi, quell'unico precetto dello scriver bene, e in
2013 III | vostre corone~Sempre verdi di preci e di sospiri,~Povere madri;
2014 I | parola~Lo spirto dell'acque precipita, vola,~Divora le tenebre,
2015 I | sassi nel silenzio vai:~Precipitar amando~È legge antica che
2016 II | PREDICHETTA~ ~- Sì, vivremo al di là,
2017 I | grandi alto sollazzo e noia:~Predicò, benedisse, al capo languido~
2018 I | morenti arrecò l'ultima gioia,~Pregando a sè l'eguale in l'ultim'
2019 I | finestra splende,~Ove tu preghi su tuoi canti pio,~La veglia
2020 Lett| che mi sembrano aver un pregio ben singolare di poesia
2021 III | donna, qual di sabbie aduste~Pregne di sangue. Nell'odor del
2022 III | dalle tue carni e gli occhi pregni~Farsi di pianto e trasalir
2023 I | incontro la memoria.~ ~«Però ti prego, o senza-corni, stendi~La
2024 II | luminosa del domane,~Che preludia ad un vivere più bello.~ ~
2025 III | dipinse e suggerì le rime~preludiando all'amor. Se ti rimembri,~
2026 I | PRELUDIO~ ~ ~CANTA L'USIGNUOLO~ ~ ~«
2027 III | già d'Africa il deserto~Preme sepolto... e non avea vent'
2028 III | dove ti è dato~Dal ciel per premio di sognar te stessa~Nel
2029 III | picciolo morire.~O voi, ombre, prendetemi~Dei cipressi davanti al
2030 III | intesto a una stillante lama~«Prendi, mia cara, e nella sacra
2031 Lett| per tutte le cose gentili presentava il poeta con queste parole:~«
2032 III | Dei poeti gentili il nome presta~E le sembianze un'innocente
2033 | presto
2034 III | Pargoletta che ride esser presumo~Fratello e d'ogni bimbo
2035 I | natura oltraggio;~Povero prete, il suo latin col povero~
2036 III | Ogni nebbia si dissipa e prevale~il sol che nasce da un bel
2037 III | ognuna~un picciol vaso di preziosa essenza.~ ~Per i viali muovono
2038 I | sangue tuo discendere~Dovrà prezzo del vino,~Ma tu, lieto,
2039 III | natura. Or che disciolta~È la prigion del corpo e giace in polve~
2040 II | non viene~De' tuoi numeri prigione~Mista al suon delle catene~
2041 I | nostri affanni vigili: e principi~rendi e tesori securi ai
2042 Lett| spirito moderno, davanti a problemi a domande, a misteri che
2043 I | molte vie tu ville a te procacci,~O tesorier, ma non avanza
2044 II | De' striduli telai,~Sì che procace e cariche~D'oro le mani,
2045 Lett| si ritrovano le forme e i procedimenti stilistici del tempo vecchio,
2046 II | Ti caverà dal sen delle procelle.~ ~Nè per rumor di ciel,
2047 III | trattener vi può nella leggiera~Procession che sfila sotto l'arco~Ch'
2048 II | Tanta immortale semenza di prodi,~Che nel sol mattutin s'
2049 II | Dei torbidi elementi~Giovi produrre le radici in terra~Profonde
2050 II | non sa dar la spuma~del profano piacer.~ ~Altre dell'ara~
2051 II | produrre le radici in terra~Profonde e dar tutta la chioma ai
2052 Lett| Dante, fra gli scrittori profondi e gli scrittori superficiali,
2053 III | che pensi e credi,~l'anima profumata son delle cose vere.~ ~«
2054 II | corso io sono il simbolo~Del progresso che si avanza....~ ~- Ed
2055 III | del tempo. Alla cresciuta~Prole d'Adamo è scarsa aiola il
2056 II | eccetera..~a far ogni promessa.~- Sta bene, ma c'è un ma.~
2057 III | sempre desta tu vedi in me la pronta~Ora del tuo Lavor, madre
2058 Lett| dei metri riproducono la prontezza dell'impressione e del riflesso
2059 I | capanna, al segno fisso, propizio~genio custode dei destini
2060 | proprio
2061 II | notte oscura~Col lume a prora della vecchia fede,~Ch'oltre
2062 III | La man levata a maledir proruppi~Allor dall'infocata ira
2063 III | colla sua scorta.~ ~*~* *~ ~Proseguimmo pel campo. Essa era pallida~
2064 I | non è dato il leggere~Nel prossimo destino,~Meglio è sognar
2065 II | impallidite~Come a signore ci prostriamo a te.~ ~Salve, o gran Re,
2066 III | boschi, e sotto all'arco provano~L'ali le spesse rondini
2067 II | È un mese che la curo.~- Provasti le pastiglie Delafosse?~-
2068 III | ora ti solca il viso,~Non proverò giammai, non è pietosa~Invidiabil
2069 II | i suoi Latini;~ ~Allora provo - e piango - un senso nuovo~
2070 II | la tua spada, o Savoia, provò.~ ~Ride di luce il ciel
2071 I | spera.~Mentre di Dio la provvidenza nega~Sardanapalo in suo
2072 III | ma il segno santo~della prudente piccioletta mano~ ~Alla
2073 II | bisbiglio tra le siepi e i pruni:~E vi trasformi il sole~
2074 II | L'Elefante.~Cerco invan pudor di gota~Ove ignuda salta
2075 II | il traditor le aveva il pugnaletto~Ficcato in core, che ci
2076 II | ferve il periglio~men di pugnar che d'esser vinte altere:~
2077 III | Veterano: e baciò stretta nel pugno~La mercede che a lor frutta
2078 I | stagna~L'acqua morta che pullula e che manca...~Già della
2079 III | Ottenebrati, come se uno spirito~Pulsasse da ciascun filo dell'erba:~
2080 II | esperte;~Se del saper vi pungerà la fame~Qui troverete le
2081 II | è l'anno.~ ~Non sanno i punti che nel vecchio tema~Dello
2082 II | un'iniquità.~S'è messa sui puntigli, mi fa le brutte scene:~
2083 II | teste bionde spiccan le pupille,~Come lucciole in campo
2084 II | IL MAESTRO CONTENTO~ ~Purchè d'inverno il fuoco non mi
2085 I | cerebro e l'essenza~com'acido purifica e rischiara~della volgar
2086 III | alabastro al culto eterno~Di purissimi spiriti. Non cadde~Per forza,
2087 II | brigadiere, in un campo quaggiù,~Scriva che, se li trovo,
2088 I | PER QUARANT'ANNI PARROCO"~ ~Questa nel
2089 II | più leggiadre~Vestirsi la quaresima di scuro.~ ~Perchè possa
2090 | quegli
2091 | quelle
2092 III | ber della Virtù, dove di quercia~Incoronata sta la veneranda~
2093 I | mesta~Al tuo risponde il mio querelar pio.~ ~«Ma se un raggio
2094 III | infranti e dei rapiti fiori~Si querelò sul margine il cespuglio~
2095 II | barcarola.~ ~Ch'io vegga, ove la querula~Rana la morte insulta,~Uscir
2096 III | all'orecchio sfugge~del querulo mortal, vasta armonia.~Nulla
2097 III | mattina di maggio e nella queta~Ora che il vespro tra gli
2098 III | agosto~Per voi cercar, e quete ombre dei faggi,~Scossi
2099 II | ciascuno~Che strinse la quirina aquila in mano.~ ~Cesare
2100 III | che cerchi ed ami~Di me racchiude una memoria, un'eco.~ ~Quando
2101 II | bottega.~ ~Ma tu puoi, tu che raccogli,~Eco eterna di natura~Nella
2102 III | che il gracile~ ~Corpo io raccolga e rotte l'ultime inerzie,
2103 III | che intese e gli ultimi raccolse~Arsi singhiozzi. Rondine
2104 II | Ma per mutar di vento,~Raccolto appena il desiderio, sento~
2105 III | proruppe~Dall'alto nido e raccontò l'angoscia~Dei rotti amori.
2106 Lett| Strenna (dell'Istituto dei Rachitici) questa raccolta di poesie
2107 I | filosofiche~Non consumò nè raddoppiò volumi:~Nè dal suo labbro
2108 II | passa della scienza umana~La radunata polve.~ ~Questa dolce sapienza
2109 Lett| dagli allettamenti e dalle raffinatezze dello «stil novo» ch'egli
2110 II | è buttata nell'acqua una ragazza.~- O poverina! com'ha fatto?
2111 II | rondini sul mare.~ ~ ~II.~ ~Di raggi d'oro il sole~Rallegra le
2112 II | nel libro aperto di natura~Ragiona una scrittura~Che molte
2113 I | onde si duole~Nella viscida ragna il moscherino~E del morente
2114 II | amori.~O sfuggita da sozza ragnatela~Farfalla nata per gli eterni
2115 II | morbido~Suon della luna ai rai,~Ti sia dolce la musica~
2116 II | Di raggi d'oro il sole~Rallegra le finestre:~E dalle stalle
2117 I | forte il Genio alle genti.~ ~Rallégrati, Italia! - non più della
2118 II | spegnersi del sole~Non si ralluma una segreta lampa~Nella
2119 II | Trarne un suon aspro di rame,~Che ci tolga dallo strame,~
2120 III | vesta,~che tiene un molle ramicello in mano~e vien benedicendo
2121 III | anni,~allor che mi traevi ramingando~per vie solinghe a ricamar
2122 III | Ma come si disfiora un ramoscello~Nel chiaro specchio d'un
2123 I | esempio al pigro, anzi rampogna,~Il miel dall'arnia che
2124 II | io vegga, ove la querula~Rana la morte insulta,~Uscir
2125 III | mio regno, Tacete! ogni rancore~Di voce è spento e va lento
2126 II | dischiude e beve:~ ~Quanto rapì nella stagione oscura~Il
2127 I | Tolti gli indugi, muore più rapida~L'ora felice; ai tardi mali,~
2128 II | Ezio terror dell'Unnica rapina,~E Stilicon che sugli ultimi
2129 I | tuo diletto e sogni~nella rapita immagine,~ ~una casetta
2130 III | culto della Grazia, o a noi rapite~Ancor ridenti nell'esiguo
2131 III | Pei rami infranti e dei rapiti fiori~Si querelò sul margine
2132 I | gragnuola stermina o più rara~Fa la messe, Epulone il
2133 II | o contro i sassi~O colle rauche spume. Avanti! aspetta~A
2134 III | buio cimitero cigolava~Sui rauchi chiovi a palesar la ridda~
2135 I | delle cose il tuo pensier ravvisa~L'intimo error e la spietata
2136 III | lacrimar poco ristora,~«Ma ne ravviva il pio pensier dei vivi,~«
2137 II | Tevere~Di sangue ancor non rea~Venne l'antica Ausonia~Ad
2138 I | calda arena.~ ~Così sognai recar, fiume regale,~Ai pigri
2139 I | finestre, ai molti mali~rechi un sorriso e ancor più dolce
2140 I | nel perso aere.... Morbida~reclini in seno al tuo diletto e
2141 III | e a te un germoglio~«Ne reco intesto a una stillante
2142 III | solinghe a ricamar la trama~de' reconditi boschi o di solinga~tomba
2143 I | in tela o in un pensier recondito~o di mestizia in un lavor
2144 II | roco,~Dall'alto invoco un refrigerio al cor;~Ma per mutar di
2145 II | Lasciando un lento strascico regal~Che s'imporpora al sole:~
2146 I | Così sognai recar, fiume regale,~Ai pigri affanni l'onda
2147 I | volgo,~Ma sol per esser regalmente buono.~ ~Tu sai come maturi
2148 II | abbia buon legno,~Che ben si regga sui fasciati fianchi,~E
2149 III | viene in veste più che neve,~Reggendo il tronco d'una spada infranta,~
2150 III | dell'acqua colla mano piena,~Reggendomi degli occhi col bel riso.~ ~*~* *~ ~
2151 III | all'urto~Potran dei vivi reggere le antiche~Mal sorrette
2152 II | rumor aspro dell'armi~E i regi e le fortune alte di Francia~
2153 I | trascinano~Per la deserta~ ~Region dei turbini, oltre le vergini~
2154 III | reo sogno (se un sogno~La reità può vincere del vero)~A
2155 II | cosa indegna d'un uomo religioso,~guarda m'impicc.... uh!
2156 III | suscitar le larve~Delle remote o spente illusioni,~A richiamare
2157 I | suo raggio.~ ~Non più di remoti destini contenta~Agli echi
2158 II | tesoro eterno~A cento a cento renderà natura.~ ~Il sol che pinge
2159 II | gli arcangeli dei morti~A rendere alle madri lagrimanti~Con
2160 I | affanni vigili: e principi~rendi e tesori securi ai popoli,~
2161 III | a ricordar. La bella~mal renitente a te sporse la bocca~molle
2162 II | denso~Cespuglio io tragga i renitenti fuori.~Ma del cespuglio,
2163 II | e il core dell'afflitto Reno.~ ~A Te vengono incontro
2164 III | spirito, quale su mar deserto~repente un alcione candido irrompe,
2165 II | Oggi il poeta e mormora~Un requie al camposanto.~ ~ ~ ~
2166 III | guancie,~La man che ghiaccia resistea si sciolse~In un tiepor
2167 II | terribil ora,~Eugenio, quando respinta dal cielo~ ~Roma tremò che
2168 II | il più bel fiore.~ ~«Te respinto dagli usci alfin raccoglie~
2169 I | Corser dei fidi amici e alfin respira~La bella, che ti spinse
2170 II | liberali voci di natura~A respirar la pura~Energia della vita
2171 III | segno~di voi, di me non resterà più vivo~di quanto lasci
2172 I | vanità più stolte;~tu sol, tu resti assiduo.~ ~Al raggio fervido
2173 II | Ma se si torna a nascere, restiamo analfabeti,~perchè l'altra
2174 I | ciechi osò guidare i passi?~ ~Restino ai grandi i sassi;~Egli
2175 I | spume.~ ~Il Tempo passa, ma restìo sul margine~siede il pensier
2176 II | Novellamente a stendere~Le forti reti d'oro,~Che ad asciugar Venezia~
2177 Lett| non sono che logomachie retoriche e pedantesche. Bisogna che
2178 I | il clivo in ordin lento~I retti tronchi, la rupe sfidano,~
2179 I | mio spremi a ristoro~Della riarsa sete:~Chè più del pane è
2180 III | schiaccia il mondo io mi ribello e balzo~Sopra il dolor e
2181 III | terra e sia di vermi anche ribrezzo!~Non dei nidi di festa,
2182 I | all'erbe il grato april ricama.~ ~ ~ ~
2183 III | ramingando~per vie solinghe a ricamar la trama~de' reconditi boschi
2184 I | mi diedero materni)~può ricamare ognun d'eterne istorie~con
2185 II | Dello sdruscito ferraiol ricamo:~E note son che valgono
2186 III | leggenda dell'odio ch'ei ricanta~Per quattro marchi ed un
2187 III | nell'oro~Chiusi sottili ricciolotti d'oro.~ ~*~* *~ ~La meschina,
2188 III | questo il duolo~Del crear ricerchiamo e le vigilie~Ansiose delle
2189 II | vivo balza il cor che lo riceve~Divina è la pupilla~Che
2190 III | splendor che i muti~segni richiama e suscita delle memorie
2191 III | trionfi. A te sia bello~Richiamar quel che fugge e far coi
2192 III | remote o spente illusioni,~A richiamare i tramontati giorni~Nella
2193 III | effluvio di rosa immortale~Richiami lo spirito estinto.~ ~*~* *~ ~
2194 III | la morte che scioglie e riconduce~il mister della vita. Alza
2195 III | Di polvere due grani;~Ma ricongiunse in suo voler potente~La
2196 II | VERDI~ ~Febbraio 1887.~ ~Se ricordi, il luogo è questo~Dove
2197 III | artefice ha potuto~La bellezza ridar d'una divina~Luce scomparsa
2198 III | rauchi chiovi a palesar la ridda~Degli stinchi, inciampò
2199 I | il canto~Del tuo sorriso, rìde la Natura.~ ~- Oh, cessi
2200 II | il rude~Vicin non torni a ridere~Di tue bellezze ignude;~ ~
2201 III | mia lungo la via.~ ~Voi ridete del vostro verde eguale,~
2202 II | il silenzio~Delle valli e rido al cielo:~Sempre lieta ad
2203 I | tenebre, le macchine invade,~Riempie di sibili le morte contrade.~ ~
2204 II | spada,~Quanti del Cedron riempion la valle,~Quanti ne vide
2205 III | virgulti~Molli di pianto, a riempir le mani~Di speranze a chi
2206 III | giardino~Di giovinezza. Al rifiorir di queste~Essicate memorie,
2207 III | vecchiezza tua, quando d'intorno~Rifiorirà la selva delle belle~Cose
2208 II | le siepi e di more,~Nè ti rifiutò del lieto aprile~Un bel
2209 Lett| prontezza dell'impressione e del riflesso che essa suscita nel pensiero;
2210 I | occhi che una luce a noi riflettono~Degli infiniti flutti.~ ~« -
2211 Lett| tempo vecchio, egli non rifugge dagli allettamenti e dalle
2212 III | rombo degli umani guai~Dolce rifugio sai che aspetta e tace~Oltre
2213 III | Palpitante nel sasso, in cui rifulge~Il nome delle belle adormentate~
2214 III | nel freddo tempo in lunga riga~gli stornelli a portar salva
2215 I | ombra pallida~di cento vite rigermoglia il fiore.»~ ~ ~ ~
2216 III | che mi distrugge~Per le rigide labbra. A desolate~Rovine
2217 I | antica,~Che ondeggia ai colpi rigidi del vento:~E va l'amara
2218 I | Morremo e immota in suo rigor di sasso~starà dei saggi
2219 III | tutti i casti ardori,~Che in rima chiusi tante volte e in
2220 III | Tra i fuggevoli beni amor rimane.~ ~Sai quanto amari son
2221 Lett| superficiali, fra gli scrittori che rimangono e quelli che non vivono
2222 II | odi frequente~il suono che rimbalza sull'incude:~è Bellincion,
2223 III | lacera il cor spesso il rimbombo~Del cacciator malvagio;
2224 III | giorni dipinse e suggerì le rime~preludiando all'amor. Se
2225 III | preludiando all'amor. Se ti rimembri,~molto ti piacqui in sul
2226 III | Sgominar nel pensier che vi rimena~In terra? Ancor se il mio
2227 I | scendere del giorno.~ ~Io lei rimiro ed essa~Sui piè diritta
2228 II | vecchia, e facciam voti che si rinasca ancor.~Ma se si torna a
2229 III | ramo esce in tenera~«Ombra, rinasce il suon delle canzoni,~«
2230 III | acque specchiasi~ ~Aurora rinascente, così donna più bella~non
2231 II | gualciti lini~A tessere la vita~Rinchiusa e scolorita.~ ~Mal tornan
2232 III | aperti e cristallini tutta~Rinfrangean la mestizia del deserto,~
2233 II | cada~A voi nel grembo e vi rinfreschi i cuori~Siccome la rugiada~
2234 II | guarnellin più semplice,~Ringiovanita nuora,~ ~Ti vegga al sole,
2235 I | fluttuar di un'anima~Che mi ringrazia; parmi~Che anche un pensier
2236 III | singhiozzo non dovrei nell'ombra~rinnovellare i gemiti e gli auguri...~(
2237 II | corsa si allontana~E si rintana il carro aspro dei tuon.~
2238 I | eterna Luce~e sul tuo piede rintracciar la meta~delle lontane cose.~ ~ ~ ~
2239 II | camino,~Mi creda, professor, rinuncio ai banchi~Dove lei spiega
2240 I | ciel bestemmia:~Il contadin ripara.~Mentre dei campi, alle
2241 III | sol vi regna il nulla~Che ripensa sè stesso.~ ~Allor si ruppe~
2242 II | tristezza:~finchè non torni ripercosso in molte~labbra il tuo riso
2243 III | chiama il mare.~ ~Rota e ripete la sua nota il rauco~Operoso
2244 III | se il mio voler indugia~A ripeter l'incanto, ecco ch'io traggo~
2245 II | te le care~queste saranno ripetute gioie~che, traboccando,
2246 I | poeta il mesto cuore,~Che ripieno di spiriti e leggende~Evoca
2247 I | invecchi sulla croce,~Scendi, ripiglia la tua veste bianca;~Vedi
2248 II | Solo è colui che nel voler ripone~Dell'arrivar la scienza
2249 II | tenero sorriso~De' bimbi che riposano~È in terra un luccicar di
2250 Lett| raccolta di poesie che ora si ripresenta nella serie delle Opere
2251 Lett| e la snellezza dei metri riproducono la prontezza dell'impressione
2252 II | sull'uscio e in così grasse risa il pane~accompagna che fuggono
2253 III | pianto mio sulle tue mani~A riscaldarle: e la mia mano ardente~Ti
2254 III | luminose~Di nostra luce a rischiarare a voi~La tenebrosa via,
2255 II | Mandar ricami e ninnoli~O a rischio di parere più leggiadre~
2256 I | leggende~Evoca i tempi e fa riscoccar l'ore~De' giorni morti,
2257 II | piano;~Brillan le stelle, si riscuote il grillo~E dei fanciulli
2258 Lett| negli Intimi sensi egli risentirà la nota tranquilla di un'
2259 III | Trascorrerà la vita, delle spine~Risentirai la punta e colar sangue~
2260 II | Mentre del canto ancor l'aer risona,~Galoppa il bell'esercito
2261 I | schiaccia.»~ ~*~* *~ ~Così risonano nel rombo immenso~Del giorno
2262 II | esauste~Di mutola rovina~Il risonante spirito~Aliti la fucina.~ ~
2263 II | tenero nascente~a far la casa risonar del padre,~come al sol che
2264 III | le grotte~Del cavo tufo risonò la lenta~Storia d'oscure
2265 I | ci manca.~ ~Sull'orme tue risorgeran gli ulivi~E stilleran dalle
2266 II | condisce il pane~Costui potrà risorgere~Nell'alba luminosa del domane,~
2267 III | avanti, è un mite sogno~«Che rispecchia gli eventi ancor non nati,~«
2268 II | dalla cascina ilare il gallo~Rispondea starnazzando sulla scala.~ ~«
2269 II | e a loro~Dal cimiter rispondere gli avelli.~ ~E rose e perle
2270 III | Anima mia. Mi parlano e rispondo~Un pensiero che sdegna il
2271 III | vissuti! - a me col pieno~coro rispondon le vaganti amiche -~non
2272 III | speranza.~- Nulla può - mi rispose - a un corpo morto~Pietrificato
2273 III | dolenti cose~Mille voci risposero piangendo.~Un fremito mandò
2274 III | lieto, a cui tra il lieto~risposi e il doloroso: - O mie fedeli,~
2275 II | d'un pazzo frastuon.~ ~O ristorati dall'iniquo caldo,~O di
2276 III | par che al lor trascorrere risuoni~Il rumor del torneo misto
2277 I | forse che il sai?~ ~Tu mi risvegli e ti sento passare~Pieno
2278 II | la bruna~Ora di morte e a ritardarne il quando.~ ~Bello il morir,
2279 III | stetti~fiera in disparte a ritemprar la forza~dei sacri sdegni.
2280 III | ciascuno in cor, chè ognun ritiene~Sua figlia ogni fanciulla
2281 II | Quest'erranti~Muse ancor ritorni a noi;~Sì, tu puoi,~Stretta
2282 III | che le sempre eguali~Leggi ritrae con giusta mano e fila.~ ~
2283 Lett| se in alcune di esse, si ritrovano le forme e i procedimenti
2284 III | questa vita anche una volta~Ritrovar sul cammin della speranza.~-
2285 III | dissi, oh ch'io per te ritrovi~Il tuo dolor, oh ch'io per
2286 III | silenti~Del bosco, io vi ritrovo e trovo insieme~Quel che
2287 III | spenti, sol di stecchi pieni,~Rivedrò i boschi e serpeggiar le
2288 III | dipinte~Finestre al pio riverbero che emanano~I dischiusi
2289 I | in lei non muore~chi sen riveste e cinge.~ ~Tu, perchè buona,
2290 III | innocente morta,~Che poi ritorna rivestita e ardente~Di gloria a noi.
2291 III | quanto amari son del pianto i rivi,~Che i dolori trascinano
2292 III | in questa~Eterna foresta rivive.~Per balze scoscese e dirotte~
2293 III | core, desiando, teme~Di rivivere in voi l'ore ridenti.~ ~
2294 III | parve ad occhi vivi. Pei rivoli del pianto~tutta m'inebria
2295 III | entro la chioma~Delle molli robinie: e luci e stridi~Corron
2296 III | Ora del tuo Lavor, madre a robuste~speranze, quella che ai
2297 II | quando fiocca,~Sul filo della rocca.~ ~S'apre il mattin. D'argento,~
2298 I | confitto nella vulcanica~Roccia, fedeli soldati all'erta,~
2299 III | sentierol si perde~Tra le roccie lassù, lambendo il margine~
2300 II | che sempre sitibondo e roco,~Dall'alto invoco un refrigerio
2301 II | Vidi apparir sulla strada romana~Che le rovine del Foro discende,~
2302 I | guaio:~Fai nel passar una romba che suona~Come il girar
2303 II | malinconiche~Ore del vespero~Rompeva il canto~Tetro di Davide.~ ~
2304 I | colla mano accesa~a noi rompi la via;~ ~si che possiamo
2305 II | Acqua al Sasso: - Io garrula~Rompo al monte gli aspri fianchi,~
2306 II | D'Adige e Po, Normandia, Roncisvalle.~ ~Quanti portaron la lancia
2307 III | raccolse~Arsi singhiozzi. Rondine non spieghi~Per la maligna
2308 I | dei caldi estati,~Mentre ronzavano~Api e farfalle d'oro nei
2309 II | deve credere~Che bastino i rosari o che si vada~In carrozza
2310 III | Innamorato. Il cor, come rosata~Conchiglia tolta ai ceruli
2311 III | d'ale~Ed il fuggire d'una rosea vesta.~ ~*~* *~ ~Mentre
2312 II | fiorì:~E dove passa colle rosee dita~Crolla le siepi e scioglie~
2313 III | balzar ed allungar la mano~a rosei lembi ed a fuggenti chiome.~ ~*~* *~ ~«
2314 III | Ancor dal sole accese~Le rosette vedrò che il maggio porta.~
2315 I | nuvola di cose bianche.~Il rossignolo nella foresta.~Facea la
2316 III | già le chiama il mare.~ ~Rota e ripete la sua nota il
2317 I | Mentre affilato luccica~Nel rovesciato lembo~Di sanguinosa tunica
2318 I | Per quante sciolse dalla rozza creta~De' suoi fratelli
2319 II | la tua Lisa non te la vo' rubare.~- Le dica che fa male,
2320 II | cariche~D'oro le mani, il rude~Vicin non torni a ridere~
2321 III | Usignol suoni il pianto ove il ruggito~Corse d'umane belve e scese
2322 III | giovanil che dorme~Senza rughe e senz'ombre. Inesplorato~
2323 II | novella sposa~Cinge alla vetta rugiadosa un vel.~ ~Scendon le nubi
2324 II | Asciugati le mani.~ ~Non più rugosa suocera~Di trapassati tempi~
2325 II | del Foro discende,~Ecco un rullo che par fulgor che cada,~
2326 I | alla lenta~Costanza e alla ruota fa muovere il passo:~Percossa
2327 I | mal compra sozzura.~Per rupi e dirupi, per morbidi clivi~
2328 I | l'umano destino~Dai cento ruscelli che versa Appennino,~Se
2329 I | Scherzose tra i muschi dei ruvidi greti,~Dei gelidi laghi
2330 III | trucidati e rotti~Nell'empia sabbia! non per questo il duolo~
2331 III | stessi, ignoti~Agli occhi dei saccenti! oh come il filo~Dolce si
2332 II | d'esser vinte altere:~Tu, sacrata dal pio raggio materno,~
2333 II | bigottine avare,~Che offrendo al Sacrè Coeur l'essenza e il fiore~
2334 III | culle;~«Ma non si posi il sacrosanto bacio~«Della donna sull'
2335 II | cuori~Non ci scagli una saetta,~O Signor degli alti canti,~
2336 I | rigor di sasso~starà dei saggi la ragion superba:~tu, povera
2337 II | banchi una lacuna~Ricorda un saggio che morì giocando)~Che mal
2338 II | cappuccio del suo mesto sajo,~Ma le vive speranze ond'
2339 III | Arturo~E nessun dei dipinti Saladini,~Che di Georgia trassero
2340 I | erra e discende~L'ombra dei salci e la canzon giuliva:~E lieta
2341 II | dura~danza la solfa delle salde braccia:~tuona il martel,
2342 III | La smorta cripta, a cui salì per breve~Scala color di
2343 III | Or non fa l'anno ed io salìa la balza~Di questi monti
2344 I | a sera.~ ~Piegarsi come salice al tuo pianto~Sento il dolore
2345 II | ventura~Fra due file di salici e nel verde~Delle foglie
2346 II | Lontan odi~Al Panteon salir l'onda dell'armi.~ ~E mille
2347 III | improvviso~Si ruppe il ponte al saltar della mina;~Pel diavolo,
2348 II | giorno al suon di spade~Saltellanti per le strade,~E fra pali
2349 II | teatro e alla speranza:~Il saltellar, il cicalar perduto~dei
2350 II | buttò dentro l'acqua con un salto.~ ~ ~ ~
2351 II | spiritel d'amor gentile~saltò nel core a Quei che in voi
2352 I | invan le batte il seno,~ti saluta: - Da qual discesa a noi~
2353 II | uscite~Alzano il grido: «Salute, o gran Re!~Noi di tre storie
2354 III | riga~gli stornelli a portar salva in più caldo~lido del caro
2355 III | di Georgia trassero e di Samo~Le più candide spose. Io
2356 III | strugge, una gentile~Forza che sana contrappone e tragge~Dall'
2357 III | il pan che da una spiga~Sanguigna spremi e possa a' tuoi figliuoli~
2358 III | ombra mai viva,~L'orme sanguigne del tuo figlio ucciso.~Mai
2359 III | e al suol, non morto,~ma sanguinante ti lasciai nel sangue~della
2360 I | Nel rovesciato lembo~Di sanguinosa tunica il coltello.~ ~Sogna,
2361 III | Il veterano~Tutta sapea di quelle tibie infrante~
2362 I | ignoto che la guarda~E non sappiam che dire.~Qual scienza mai
2363 II | scrivere un libro.~- Ma lei saprà cos'è~questo tormento e
2364 I | Dio la provvidenza nega~Sardanapalo in suo supremo orgoglio,~
2365 III | ultime note e men dolente~Saria finito il salmo della vita.~ ~
2366 | sarò
2367 III | ch'erra smarrito~Per la sassosa valle e che già teme~D'essere
2368 III | tutta l'anima s'inebria~Di savia gioia e sembra che il ricordo,~
2369 II | ritorno~Chi la tua spada, o Savoia, provò.~ ~Ride di luce il
2370 I | mensa,~Uscir dal pane un pio savor di fame~Ai denti ignoto
2371 III | figlio ucciso.~Mai non si sazia l'egra fantasia~Che si specchia
2372 III | Che se per vago error non sbaglia il senso~Arcano che mi fa
2373 III | adombra.~ ~Lugubri augelli van sbattendo l'ale~contro i gelidi tronchi.
2374 I | navicel, cerca e non trova~Ove sbattuta approdi ivi una bara.~ ~
2375 II | Dal chiostro fuggono~ ~Si sbigottiro~Alla malìa~I vecchi secoli:~
2376 II | Giaculatoria.~ ~Coro Si sbigottirono~ ~Noi di fuligine~Suffusi
2377 III | Da queste zolle? e come sboccia ancora~Da tanto sangue un
2378 I | un vermiciuolo~nel logoro scaffale....~ ~Ma tu, sol che ti
2379 II | in mezzo ai cuori~Non ci scagli una saetta,~O Signor degli
2380 II | inchioda, arroventa, il ferro scaglia~rosso nell'acqua nera.~ ~
2381 II | ignuda~le sue stridente scaglie.~ ~Grida al compagno e cade
2382 II | asciugar i travicci tarlati,~Scaldando l'ali d'oro a una legione~
2383 II | non potete~Discendere le scale,~Correte al davanzale.~ ~
2384 II | tintinni e canti~Per una liscia scalinata d'oro,~Scende nei sogni
2385 II | cascano le vesti:~- E gli scalini? un sito non c'è dove~non
2386 II | rovine del Foro discende,~Su scalpitanti cavalli una strana~Torma
2387 III | Balzi la notte esterefatta e scalza~Discendi a supplicar qualche
2388 II | Poi corresti, fanciul, scalzo nel giallo~Frumento a fare
2389 II | all'etra~L'armonia che scande i cieli;~E tra i fili della
2390 I | palpita e vive in questo scapolare,~che il ciel congiunge colla
2391 II | inseguissero quello ch'è scappato?~- Di dosso, gua', ti cascano
2392 III | di vostr'ombra pascono la scarna~Gloria che li fa vivi. E
2393 III | nella tua vita e taciturna; scarse~lodi raccolsi; di ragion
2394 III | dalle riposte~fantasie scaturì qualche non rozzo~simulacro
2395 III | diceva il suo dolor. La voce~Scaturiva dal cor come un gorgoglio~
2396 III | un bel colpo! Ancor si scava~E trovan ossa e ciondoli
2397 III | Che vide un giorno scempio scellerato~Far di natura e dell'umano
2398 II | Grigna apresi e pare~Una scena di mare umido il ciel:~E
2399 III | terra ed io~Dal ciel donde scendea~Siamo la stessa Idea,~Che
2400 III | densi~Di vive fiere umane e scender quasi~Torrenti nel fragor
2401 I | nera e lacrimosa riva~Or scenderesti, ove il fratel si duole~
2402 II | gli eterni fiori.~ ~«Tu scendesti una notte al lume bianco~
2403 II | un pio col mesto canto,~Scendiam nei solchi arsi dal sol
2404 II | rugiada mattutina.~ ~- Noi scendiamo alla culla ove sospira~L'
2405 II | gli aspri fianchi,~Fresca scendo ai campi, agli aridi~Cespuglietti,
2406 III | stanche al litorale,~donde scendono donne nel giardino,~che
2407 I | pianto di fonte romita,~Sceso saltando per picciol sentiero~(
2408 I | Treman le vôlte,~Balzan gli scheletri delle sepolte.~ ~*~* *~ ~
2409 III | la maligna landa irta di scheltri~Le memorie del mar liete
2410 I | secoli dell'acque il volume~Scherzose tra i muschi dei ruvidi
2411 I | Una nenia che l'anima ci schianta;~A te, musa innocente,~Gridan
2412 II | tanto la fiammata:~ ~Ma schiara i muri ed entra da padrone~
2413 I | Se mai del pianto egli schiarì le torbide~Fonti e dei vivi
2414 II | l'ampia soglia luminoso e schietto~Entra il sol, entra il vento,
2415 II | de' tuoi cenci, o misera,~Schifi il tesoro immondo,~Che il
2416 I | i tuoi cavalli al caldo~Schioccare delle ferze e corre il suono~
2417 II | dell'ossa.~ ~A Te i campi si schiudon della luce,~A Te l'azzurro
2418 II | imparasti le parole~Che schiudono le porte all'intelletto.~ ~«
2419 III | bersaglio. Ma del ben ti schiusi~l'intime fonti e nel tuo
2420 III | Mister della bellezza. O sciagurate!~Tutto il tesor dei seminati
2421 I | le nebbie emergenti e i scialbi sassi~Siamo una capra ed
2422 III | chi prima passò. Migrano a sciami~associati gii spiriti, siccome~
2423 II | canzone.~Tace il monte e tace Scilla~Che balzò, divino Araldo,~
2424 I | giorno~Di grande incendio scintilluzza viva.~ ~ ~ ~
2425 I | legno e le stecchite braccia~Sciogli, a stringere il mondo un'
2426 I | diversa,~Nel ben comune scioglierem le voglie~Or impedite, e
2427 III | di me, forte non lieto,~sciogliesti poi, nume a te stesso. E
2428 III | perpetui l'affanno. Anche se sciolta~e sparsa al vento è la dolente
2429 II | inquïeto~Dal chiostro fuggono~Sciolte le lettere~Dell'alfabeto~
2430 II | e ride:~Tu la mantiglia sciorinando al vento,~Scoti la polve
2431 II | Enea.~ ~Il vecchio elmo di Scipio,~Che ti stracciò la chioma,~
2432 II | ad un'incognita~Meta io scivolo ed anelo.~Quando mai tu
2433 III | fiore~Di bel ricordo e allo scoccar dell'ora~Ultima, allor che
2434 II | padron dell'acqua e degli scogli~Solo è colui che nel voler
2435 I | Ci accompagni sull'ultima scogliera;~ ~L'ira non già, non la
2436 III | I.~ ~Solo presso lo scoglio, ove il dolor mi lega,~vedo
2437 III | o sacerdoti, e in oro~«Scolpita invan nelle marmoree imposte,~«
2438 III | Dicevano le voci - e nei scolpiti~Nomi fermiamo l'ideal che
2439 III | ridar d'una divina~Luce scomparsa e l'immortal sorriso~Che
2440 III | selva divina,~Che verde sconfina nascosa~Ai cupidi sguardi
2441 Lett| commozione profonda, ma non sconfortante, non disperata, di cui serba
2442 I | e di pedanti~il perfido scongiuro.~ ~Serban le perle le ancor
2443 III | vane:~Che come gemma tra le scorie nere~Tra i fuggevoli beni
2444 II | inariditi steli~O sa pietoso scorrere~Sull'umano fallir.... quei
2445 II | delicato incanto~Delle tue dita scorrerem di fiori~ A seminar la terra,
2446 III | salvi) passar colla sua scorta.~ ~*~* *~ ~Proseguimmo pel
2447 III | in violente note~Sopra la scorza logora dell'ossa.~ ~ ~ ~ ~
2448 III | foresta rivive.~Per balze scoscese e dirotte~Stancasti la notte:
2449 I | ovili,~Ma solamente burroni scoscesi~Fra cui serpeggia e luccica~
2450 II | mantiglia sciorinando al vento,~Scoti la polve e le lusinghe infide,~
2451 II | s'imporpora al sole:~Si screzia nel color delle viole~Il
2452 III | spenta~Fin nella mente degli scribi illustri,~Che di vostr'ombra
2453 III | chiave d'oro,~Ch'apre gli scrigni del pensiero e svela~Il
2454 I | nei giri arcani di ferrato scrigno,~senti del morto fabbro
2455 I | disse e tacque~E che non scrisse, o grande Machiavello,~Al
2456 III | non compiuta, e invano~«Scritta nel libro, o sacerdoti,
2457 II | aperto di natura~Ragiona una scrittura~Che molte cose insegna a
2458 Lett| quell'unico precetto dello scriver bene, e in prosa ed in versi,
2459 II | e che le devo dire?~- Ma scriverla per me.~- S'intende, la
2460 II | estenderti di più.~Se lei me la scrivesse la lettera?~- Ti pare?~e
2461 II | vai?~- La non mi guarda.~- Scrivi una bella lettera,~in cui
2462 II | rubiconde note~Quel che scriviamo in troppo nero inchiostro.~ ~
2463 III | valor dipinta~Nei bianchi scudi e furono di dame~Pallide
2464 III | dei sacri sdegni. In altro scudo io penso~non brami d'esser
2465 I | versi che definir non san le scuole:~scintilla amor e passa
2466 II | cataletto~Che un qualche morto a scuoterlo si muova;~Per l'ampia soglia
2467 II | Vestirsi la quaresima di scuro.~ ~Perchè possa al di là
2468 II | mare....~Un non so che, mi scusi, che non trovo~Nei libri
2469 III | rispondo~Un pensiero che sdegna il rauco suono~Della parola
2470 III | ritemprar la forza~dei sacri sdegni. In altro scudo io penso~
2471 III | ira~t'armai di solitudine sdegnosa~contro il volgo dei mali.
2472 I | le voglie corrono,~corron sdraiate molli e trionfano~le viaggianti
2473 II | aria è pura alla campagna~E sdrucciola dai monti imbalsamata:~Il
2474 II | che nel vecchio tema~Dello sdruscito ferraiol ricamo:~E note
2475 II | coperto, imperator sovrano,~E secolui catafratto ciascuno~Che
2476 II | cuore~Che svolazzano via secondo l'estro,~Finchè dal campanil,
2477 I | principi~rendi e tesori securi ai popoli,~tu la coscienza
2478 II | o gran Re, nella tomba securo,~O dell'Italia paladino
2479 II | Alla finestra~ove per uso sederai traendo~il filo entro la
2480 II | campane a festa.~ ~Qui nel mio seggio in legno di castagno~Io
2481 I | a consolare,~Che mal si segna nel tuo santo nome.~~ ~ ~
2482 III | ponte e: - Di qui - disse segnando~Colla man la via lunga che
2483 III | Son io - mi dice una seguente voce -~l'ali fremente dell'
2484 I | Che vai tu domandando?~Segui tua forza che non resta
2485 III | moti dirizzai de' sensi~a seguir della logora mestizia~i
2486 II | ancor la selvaggia coorte~Seguo sonando dei barbari re,~
2487 III | mito delle eterne cose.~E seguon lagrimando, angeli vinti~
2488 I | ghiacciai,~Ove non pose capra selvatica~Orma giammai.~ ~Mentre più
2489 III | gentili il nome presta~E le sembianze un'innocente morta,~Che
2490 III | inebria~Di savia gioia e sembra che il ricordo,~Ombra del
2491 Lett| Funerale bianco, che mi sembrano aver un pregio ben singolare
2492 III | spargendo colle mani aperte la semente~di nuovi sogni. Io sono
2493 II | ciel.~ ~Tanta immortale semenza di prodi,~Che nel sol mattutin
2494 III | mosse della terra i lenti semi,~non il pianto che largo
2495 I | i giorni del tuo Tempo e semina~nella speranza i frutti
2496 III | della terra, stanchi~Di seminare il pan duro nel duro~Seno
2497 III | sciagurate!~Tutto il tesor dei seminati grani~Per le valli del mondo
2498 I | annuvolar la terra?~Dall'odio seminato urla la guerra~E volge sangue
2499 Lett| dell'animo suo, il compianto Senatore Gaetano Negri che alla profonda
2500 III | più pei freschi rugiadosi seni~Di questa valle, ov'ella
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