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Emilio De Marchi
Vecchie cadenze e nuove

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


1887-caval | caver-fatui | febbr-lava | lavac-poten | potet-seni | senti-uffic | ugual-zoppo

     Parte
2501 II | frescura.~ ~Vado lungo il sentier, la mente e il cuore~Che 2502 II | il vino canta e scalda il sentimento,~piomban sì giusti i colpi 2503 I | piangere, no, tedio è il sentire~Morire in mezzo al core 2504 III | tremolante bacio~Tu non sentisti allor che sull'arcione~Ei 2505 III | dissipato il fosco~Velo, sentivo nella voce cara~Rider le 2506 | senz' 2507 I | memoria.~ ~«Però ti prego, o senza-corni, stendi~La mano alla mammella~ 2508 III | che emanano~I dischiusi sepolcri. A cento a cento~Escono 2509 III | Lascia ch'io posi qui sul mio sepolcro~Statua dolente di me stessa 2510 I | trapassa i cuori nel dolor sepolti,~di lei vivono i morti e 2511 II | Quale ciascuno il tempo seppellì:~Chiusi nell'armi venivano 2512 Lett| sconfortante, non disperata, di cui serba le tracce indelebili.»~~  ~ ~ ~ 2513 I | il perfido scongiuro.~ ~Serban le perle le ancor calde 2514 III | voi spose, a voi sorelle,~«Serbato è il seminar questa di pace~« 2515 III | custodir siam morte:~Per voi serbiamo in ogni tempo un fiore~Di 2516 III | del ver più bello.~ ~Io la serbo nel cor questa parola~Ch' 2517 II | la tua mamma una gioconda~Serenità che valica i confini~Della 2518 Lett| ora si ripresenta nella serie delle Opere complete di 2519 I | burroni scoscesi~Fra cui serpeggia e luccica~Al sol d'un'acqua 2520 III | pieni,~Rivedrò i boschi e serpeggiar le ortiche~Nel folto delle 2521 III | Ove non fosse,~Nido di serpi il mondo ed esecrata~Sorte 2522 III | bruma~dell'ombra che mi serra e, brancicando, ancora~qualche 2523 II | nell'acqua nera.~ ~Copron serrami e toppe aspre e ferraglie~ 2524 I | campi~Al lavor de' tuoi servi arrechi il dono~Della parola 2525 I | la capra?~Qual colpa il servo suo quando all'altero~Riso 2526 III | passò dopo la rotta~Il sesto fanteria, quando improvviso~ 2527 II | Giovannin non è Giovanni;~e settant'anni sulla gobba un peso~ 2528 II | pesa settecento affanni.~- Settanta è un bel fardello, ben inteso...~- 2529 | sette 2530 II | gobba un peso~sono, che pesa settecento affanni.~- Settanta è un 2531 I | ELETTRICA~ ~(Paderno-Milano, 29 Settembre 1898)~ ~ ~L'oziosa cascata 2532 II | I larghi margini~Curvi e severi~Coi volti pallidi.~ ~Coro 2533 I | l'aspre voglie accheta,~Sfamaci, o Padre, poi che il pan 2534 I | mirabile gioco!~Sprigiona, sfavilla dall'anima il fuoco.~ ~Quell' 2535 III | leggiera~Procession che sfila sotto l'arco~Ch'io v'innalzo, 2536 II | vecchio,~Che gli anni fila,~Sfingi e Piramidi,~Ed è l'Iliade~ 2537 III | foglia~Senza dolor, non sfiorasi una siepe,~Ma quando autunno 2538 II | elmetti d'or del cinquecento,~Sforza, Ferruccio, Gaston di Foà.~ ~ 2539 I | Fiume al palagio: ma ti sforzi invano~Esser contento. Oh 2540 I | Mentre dei campi, alle sfrenate voglie~D'una bella, il signor 2541 II | ali in più sereni amori.~O sfuggita da sozza ragnatela~Farfalla 2542 I | stelle all'agitato~Spirto sfuggito agli aspri colpi appena.~ ~ 2543 I | Passan le genti innanzi e sfuggono~come ombre labili in acqua 2544 II | Del paradiso e giù dagli sgabelli~Vedrei scendere i santi 2545 I | ilare,~Nude le braccia, a sghembo~Sul ciglio alza il cappello;~ ~ 2546 II | e poi col canto~non meno sgombrerai dagli occhi altrui~che dagli 2547 III | che il furor di pochi~«Sgomina spesso e il vaniloquio assorda:~« 2548 III | è sì forte che vi possa~Sgominar nel pensier che vi rimena~ 2549 III | mali il furibondo orgoglio.~Sgorga la fonte e qual si apre 2550 III | riposa.~ ~*~* *~ ~Solleva lo sguardo smarrito~Ascolta l'invito 2551 I | macchine invade,~Riempie di sibili le morte contrade.~ ~Così 2552 II | salta e strilla~una gallica sibilla~A stessa sola ignota.~ ~ 2553 I | mila ruote~Un soffio, un sibilo~Agita, scuote~Indemoniate 2554 III | afferrasse: - Oh! lascia ch'io mi sieda -~Disse - qui sui gradini 2555 I | bello e senti,~Quando poi siedi co' tuoi figli a mensa,~ 2556 I | nella foresta.~Facea la siesta.~L'aria tacea calida. Solo~ 2557 | siete 2558 Lett| quando «amore spira» e di significare a quel modo ch'ei detta 2559 II | ancor più bella~Tornerai, signora bionda,~Al fiorir d'un nuovo 2560 III | del vivere lo stento~e il signorile affanno.~ ~*~* *~ ~«Ed io, 2561 II | zerbinotto.~ - È morta?~- Il signorino,~Quando fu stufo ha dato 2562 III | Ombre placide e molli, ombre silenti~Del bosco, io vi ritrovo 2563 II | voce d'organo si perde~Nei silenzi del ciel! - Col suo poeta~ 2564 III | delle belle adormentate~Nel silenzioso oblio. - «Noi siam le vostre~ 2565 II | Nel mio corso io sono il simbolo~Del progresso che si avanza....~ ~- 2566 III | superbo~Del mio corteo, qual simile non ebbe~Il gaio re della 2567 II | arte risplende!~Come dal Sinai~In nuove tavole~Ecco discende~ 2568 I | O della vita interprete sincera,~I giovinetti amori:~Io 2569 I | languido pianto~Suona o singhiozza nella notte oscura~Esce 2570 III | A queste mie singhiozzanti parole~Essa mi porse lagrimosa 2571 I | confini~Ultimi ascolta un singhiozzar immenso.~ ~Scendi dal legno 2572 Lett| sembrano aver un pregio ben singolare di poesia e di pensiero. 2573 III | e tace un bosco~Pien di sinistri agguati e di rimorsi.~Ella 2574 III | candide spose. Io son tal sire~Nell'ampio regno del pensier, 2575 II | allegrezza più squisita.~ ~E Siri e Turchi ed Arabi e Giudei,~ 2576 II | ciel.~ ~Io no, che sempre sitibondo e roco,~Dall'alto invoco 2577 II | vesti:~- E gli scalini? un sito non c'è dove~non sian tropp' 2578 II | non dette~Alcun segno di smanie o di vendette,~E a casa 2579 III | Alcun che a notte muta~Si smarrì tra gli avelli, ove più 2580 III | che sei spenta erra la man smarrita~Nel desolato buio eternamente~ 2581 II | dall'iniquo caldo,~O di smeraldo prati, o vigne, o bel~Poggio 2582 II | pratoline e di virgulti smorti~A tutti una ghirlanda alfin 2583 Lett| prime parti, la varietà e la snellezza dei metri riproducono la 2584 III | oh come il filo~Dolce si snoda dei pensieri all'ombra~Coperta 2585 III | cure in tempesta, ecco qui snodasi~Dietro il clivo la pace 2586 I | Che anche un pensier si snodi~Tra la cornuta e l'uomo.~ ~ 2587 II | torri scosse,~Ed i morti sobbalzare~Fece all'orlo delle fosse.~ ~ 2588 III | Escono al pianto~nostro dalla socchiusa urna del Tempo~l'Ore cadute, 2589 III | le bianche voci. L'anima sofferente~le segue umile e casta del 2590 II | fili della cetra~Tu che Dio soffermi e sveli;~Tu che cinto d' 2591 II | morbide incudini gli batte,~soffiandogli negli occhi.~ ~Dell'uom 2592 III | stoppie~Per il campo al soffiar dell'uragano.~Un bel colpo, 2593 III | Venne a narrar come si soffra indarno~Di vita fin nell' 2594 II | Che guarda le tempeste, e soffre, oblia~La noia e il male 2595 II | rosa.~ ~A lor che un giorno soffriran la guerra~Dei torbidi elementi~ 2596 II | perdio,~che come un can soffrire mi facciano così:~e se c' 2597 I | della calda arena.~ ~Così sognai recar, fiume regale,~Ai 2598 I | beati sulla prima aurora~Sognano i ricchi nelle piume morbide,~ 2599 III | stesso.~ ~*~* *~ ~S'anco è sognare, o miseri mortali,~Questo 2600 III | davanti~Scenda la luce dei sognati istanti.~ 2601 | solamente 2602 I | vulcanica~Roccia, fedeli soldati all'erta,~Dell'uom la scossa 2603 II | oro.~ ~Già nel tempio, ove solea~Sparger fiori ed ire sante~ 2604 III | dicendo, aprì gli occhi solenni,~Che parver vuoti d'ogni 2605 II | cade in una dura~danza la solfa delle salde braccia:~tuona 2606 III | de' reconditi boschi o di solinga~tomba a baciar le squallide 2607 III | traevi ramingando~per vie solinghe a ricamar la trama~de' reconditi 2608 II | A scuola~Andò siccome il solito: non dette~Alcun segno di 2609 II | Taceano i gotici~Archi, o soltanto~Le malinconiche~Ore del 2610 III | io son l'Ora del Dover - (sommessa~parla un'ultima voce) - 2611 II | il desiderio a mendicar sommesso~e frettoloso vi fiammeggia 2612 III | idea venne all'incude~del sonante lavor docile ancella.~ ~*~* *~ ~« 2613 I | Così coi versi flagellar sonanti~Il fango che sugli uomini 2614 II | pigro no, meschin, il sonnecchiante~Non l'incostante o il pazzo 2615 III | oblio. - «Noi siam le vostre~Sopite illusioni ma non spente -~ - 2616 I | Sepolta giace:~ ~Mentre sopiti dormono i pascoli,~Che udir 2617 II | gelidi risorti~Ricercar, se sopravanza,~Una brace~Per accender 2618 III | tenero sospiro~della Fede sorella al sen raccolsi.~Andar senza 2619 I | scende infocato da pure sorgenti~Benevolo e forte il Genio 2620 II | polvere~Dell'infeconda Roma.~Sorgi, fanciulla, al tenero~Sospir 2621 III | ognuno per , ma ognun sorregge~della stirpe il destin colla 2622 I | acerba~ ~scende la via, sorreggi il piede e il fianco~alla 2623 III | vivi reggere le antiche~Mal sorrette dai santi absidi tue~All' 2624 III | Morte: ed anche sai~Come sorrida un angelo di pace.~ ~ ~ ~ 2625 III | veteran cortese,~A cui già sorridea dei quattro marchi~Il lucente 2626 III | sogni. Io sono la bella sorridente,~che stillo eterni aromi 2627 II | felice, ultimo vate,~A cui sorrise eterna giovinetta~La gloria, 2628 I | tenera~sposa, che voli al sospirato amplesso,~un bianco lume 2629 III | Sempre verdi di preci e di sospiri,~Povere madri; ma vi reca 2630 III | legge di dolor governa~I sostegni del mondo e sol si pasce~ 2631 I | insidie~Il pallido coraggio~Sostenne e i nappi taciti di morte,~ 2632 III | gare~de' vili il core ti sostenni e stetti~fiera in disparte 2633 II | dell'armi.~ ~E mille voci di sotterra uscite~Alzano il grido: « 2634 I | Quando trema sul macigno~Un sottil candor lunare.~ ~Pari a 2635 III | neve ingombra,~de' vani, sottilissimi ricami.~ ~Per i viali della 2636 II | raccolta~sul davanzal e giù nel sottoposto~giardin il verde tremulo 2637 II | Ferro coperto, imperator sovrano,~E secolui catafratto ciascuno~ 2638 III | carola.~Ma non dirò del sovrumano amplesso~Ond'io fui cinto 2639 II | sereni amori.~O sfuggita da sozza ragnatela~Farfalla nata 2640 I | nordica nebbia mal compra sozzura.~Per rupi e dirupi, per 2641 II | già d'esser fritto e bello~spacciato.~- O che mi dici?~- Che 2642 II | Dove un giorno al suon di spade~Saltellanti per le strade,~ 2643 II | cancello l'uno all'altro in spalla)~ - L'han sepolto laggiù, 2644 II | andata a letto, scese sullo spalto~Ch'era già buio e raccolta 2645 II | sole, grazia a Dio, non si sparagna~Nell'abbaino un tanto la 2646 I | CANTILENA~ ~Di nostra vita sparge lentamente~Il mesto pan, 2647 III | passo nei sogni del mortale,~spargendo colle mani aperte la semente~ 2648 II | perchè mai di pianto~Fe' spargere una stilla e tutto ha sciolto~ 2649 II | di mille colori~Le gioie spargerei sul mio cammino,~Adornando 2650 III | miei la morbida radiceSpargi ed il pianto delle oneste 2651 III | mano e coll'altra i lembi sparsi~Stringendo della veste: - 2652 III | clivo la pace e vien innanzi~Sparso di suoni un bel pascolo 2653 I | terra una nervea~Rete, che spasima e pianto stilla:~Palpita 2654 III | le membra~Entro i soavi spasimi - soavi~Se ci fan questa 2655 III | nostre~Meglio è morir di spasimo nei tetri~Asili delle vedove 2656 I | ruote. Accusa il fischio~spaventevol la macchina che arriva,~ 2657 III | Amor e fede~ne strappai spaventosa e al suol, non morto,~ma 2658 I | si spande, e come il sole~Spazza la nebbia in fondo alla 2659 III | mitraglia tedesca e morti e vivi~Spazzò via come volano le stoppie~ 2660 III | acque~e in sen dell'acque specchiasi~ ~Aurora rinascente, così 2661 II | giocando)~Che mal si resta a specular la bruna~Ora di morte e 2662 II | pellegrine.~ ~Ahi tristo se allo spegnersi del sole~Non si ralluma 2663 III | immergi e ti par quasi~Di spegnerti nell'ora che si spegne.~ ~*~* *~ ~ 2664 III | mia vita a poco~A poco si spegnevano nel muto~Crepuscolo degli 2665 II | Negli abissi dell'umida spelonca~Ove regna la morte e si 2666 III | mister della vita. Alza la speme,~chè a chi vien dietro non 2667 III | il tenni~fin che quasi lo spensi. Amor e fede~ne strappai 2668 I | fortunati stridono:~Il contadino spera.~Mentre di Dio la provvidenza 2669 III | Mia cara lampa, io ben sperai che al fuoco~Avrei della 2670 III | più nera piova. Invan tu speri~dimenticarmi. A chi bevve 2671 I | bella, il signor i frutti sperpera,~Il contadin raccoglie.~ 2672 I | nero,~Tu sol sei vero,~Ave, spes unica. Se tu ne manchi,~ 2673 II | balestra.~ ~La vagante e già si spessa~Di profumi ampia liana~Cade 2674 I | scarsa lagrima~ai dolori che spetrano la rupe.~ ~So che il Tempo 2675 II | la testa.~E il funeral, spettacolo giocondo,~Si fa con fiori 2676 III | Essa era pallida~Come uno spettro e nella mia mettendo~La 2677 II | si piglian?~- Sai, quello speziale~che sta vicino a San Giovan 2678 III | per risplende:~ ti spiaccia seder spesso coi morti~Pensoso 2679 II | ondeggiamento~Di teste bionde spiccan le pupille,~Come lucciole 2680 I | picciolette, onde dal tergo~ti si spicchino l'ale e donde al crine~tanto 2681 II | rinuncio ai banchi~Dove lei spiega il greco ed il latino.~ ~ 2682 III | singhiozzi. Rondine non spieghi~Per la maligna landa irta 2683 I | ravvisa~L'intimo error e la spietata legge.~ ~Non versa a te 2684 III | pasconsi e s'imbeve~L'orrida spina. Dai meandri, in cui~S'appiatta 2685 I | orma d'esattore,~Soli tra spini e cardi~Tra le nebbie emergenti 2686 I | respira~La bella, che ti spinse alle vendette,~ ~Or che 2687 II | selva?~Ahi, la voce di Lui spinta dal vento~ ~Come una voce 2688 III | mani accarezzando, e tutta~Spirando su di lei l'anima accesa:~- 2689 II | innamorar la gente.~ ~Un lieto spiritel d'amor gentile~saltò nel 2690 III | scenda la mia che ti carezzi~Spiritual pietà, di fibra in fibra~ 2691 II | venivano e forti~Entro i sereni splendori del .~ ~Quanti mietè paladini 2692 III | VOCE DALL'ALTO~ ~Dalla mia spoglia uscita~Or batto l'agil volo,~ 2693 I | il volo:~Sai come scorra, spola entro il traliccio,~L'umana 2694 I | cuor di madre, a cui da sponde~Arse pel vuoto sen dello 2695 I | pane,~Che lieta il muso sporge~E mangia e ancor ne chiede: 2696 III | bella~mal renitente a te sporse la bocca~molle d'ogni dolcezza, 2697 III | mistiche spose a cui fu sposo,~Il morto in croce e talamo 2698 II | La gente? - butta la spregiata creta~Nell'angolo dei cocci 2699 I | acque lucente di tue spume,~Sprezzasti il verde dell'antica pace~ 2700 I | ninfa - mirabile gioco!~Sprigiona, sfavilla dall'anima il 2701 II | sensi umani innonda:~Amor ti sprimacciò gli stracci lini.~ ~«Di 2702 II | Dell'armi degni e degli sproni d'or,~Passano tutti in trionfal 2703 III | molino innalza~Tra verdi spruzzi ed urti il soffio ansante.~ ~ 2704 II | Stanotte a mezzanotte, quando spunta~La dicembrina luna,~Andiam, 2705 III | sì triste, che ciascun lo sputi~In terra e sia di vermi 2706 III | senza ponte~Vi passò lo squadron della Gran Guardia~Coi pesanti 2707 III | solinga~tomba a baciar le squallide viole.~Nella vergine veste 2708 II | 1900~ ~Balzan dal bronzo squallidi com'ombre~Vaganti in aria 2709 II | cataletto~Entro un lettuccio squallido di foglie~Pur dianzi cadute 2710 II | Colma d'ogni allegrezza più squisita.~ ~E Siri e Turchi ed Arabi 2711 II | beve:~ ~Quanto rapì nella stagione oscura~Il pigro e curvo 2712 I | Nella maremma s'impaluda e stagna~L'acqua morta che pullula 2713 | stai 2714 II | Rallegra le finestre:~E dalle stalle fuggono le fole,~Che le 2715 II | Adornando di lauro ogni stamberga.~ ~Quando il gallo cantasse 2716 I | non giunge mai~Foglio di stampa od orma d'esattore,~Soli 2717 II | sulle belle gote~Vedrem stampato in rubiconde note~Quel che 2718 II | son cervelli modellati a stampo~Dei crani d'una volta e 2719 III | balze scoscese e dirotte~Stancasti la notte: sei vinto.~Riposa, 2720 III | Nulla è vano, fratel. Non la stanchezza~che mosse della terra i 2721 I | percosse~la bella Ninfa, che stancò di Fidia~la mano e i morti 2722 III | fior morto il profumo~nella stanza dei vivi. A un Nume è sacro,~ 2723 II | ilare il gallo~Rispondea starnazzando sulla scala.~ ~«Natura, 2724 III | posi qui sul mio sepolcro~Statua dolente di me stessa morta,~ 2725 III | Aridi e spenti, sol di stecchi pieni,~Rivedrò i boschi 2726 I | Scendi dal legno e le stecchite braccia~Sciogli, a stringere 2727 II | E ristorar gli inariditi steli~O sa pietoso scorrere~Sull' 2728 I | l'ora d'una passata~Notte stellata.~ ~ ~ ~ 2729 II | chi la intende;~ ~Per gli stellati numeri si svolve~Una dottrina 2730 II | dell'acque~Novellamente a stendere~Le forti reti d'oro,~Che 2731 III | le vedon fuggir e lunghe stendono~A lor le braccia gli alberi 2732 III | come morì travolta~Dalla sterile vita in un'angoscia~D'oltraggiate 2733 I | contadino resta.~Se la gragnuola stermina o più rara~Fa la messe, 2734 III | di gioie e di speranze~io stesi il dito acuto e tanto il 2735 | stesse 2736 | stetti 2737 | stia 2738 II | io possedessi il delicato stile,~onde vanno lodate ancor 2739 II | terror dell'Unnica rapina,~E Stilicon che sugli ultimi valli~Vide 2740 Lett| le forme e i procedimenti stilistici del tempo vecchio, egli 2741 III | germoglio~«Ne reco intesto a una stillante lama~«Prendi, mia cara, 2742 III | Storia d'oscure lagrime stillanti,~Di cui le ortiche pasconsi 2743 II | che pareva morta~Sangue stillar l'inaridito cor.~ ~Pria 2744 I | tue risorgeran gli ulivi~E stilleran dalle tue man gli unguenti~ 2745 III | in cui susurrano~Ignoti stillicidî di piangenti~Anime che ti 2746 III | la bella sorridente,~che stillo eterni aromi dai morti fior 2747 III | a palesar la ridda~Degli stinchi, inciampò lì sulla soglia,~ 2748 III | ma ognun sorregge~della stirpe il destin colla brav'ala~ 2749 III | fui cinto e della bianca stola~Che me condusse fuori di 2750 I | le viaggianti vanità più stolte;~tu sol, tu resti assiduo.~ ~ 2751 III | Anime antiche già passate a stormi,~Lavoratori della terra, 2752 III | tempo in lunga riga~gli stornelli a portar salva in più caldo~ 2753 II | vecchio elmo di Scipio,~Che ti stracciò la chioma,~Lascia alla morta 2754 III | cara con lei questa segreta~Stradella, che nei campi umile gira,~ 2755 II | scalpitanti cavalli una strana~Torma di spirti, il fior 2756 III | lo spensi. Amor e fede~ne strappai spaventosa e al suol, non 2757 I | ai campi lieti,~Al mar tu strappi armonioso e terso.~ ~Tu 2758 I | giornata, all'ospedal si strascica~Il contadino e muore.~Han 2759 II | vento,~Lasciando un lento strascico regal~Che s'imporpora al 2760 I | madre cui la voce acuta strazia~del bambinel, che invan 2761 III | fatica onori~«Di chi sogna lo strazio empio dei corpi~«E il fluttuar 2762 Lett| prima volta sotto forma di Strenna (dell'Istituto dei Rachitici) 2763 I | rumor leggiero~ ~Garrulo strepitasti, o fresco umore,~Di giovìnezza 2764 I | e di lagrime)~non rauca stride la cornetta a segno~di morte.... 2765 II | sulla carne ignuda~le sue stridente scaglie.~ ~Grida al compagno 2766 III | rugge e che trascina~Gli stridenti bisogni. Indarno all'urto~ 2767 I | parlano,~Del cor io sento strider le ruote~E sonar l'ora d' 2768 I | il merito~Che della fede.~Stridon le macchine, stridono i 2769 II | gota~Ove ignuda salta e strilla~una gallica sibilla~A 2770 II | Urtiam le macchine,~Che acute strillano~Destando i morti~Dentro 2771 III | pietra e la gialla edera stringa~Del mio destin la bruna 2772 III | estimasi tra i pochi~Chi stringe nella man la chiave d'oro,~ 2773 I | stecchite braccia~Sciogli, a stringere il mondo un'altra volta,~ 2774 I | disciolta,~Teneramente al cor stringi ed allaccia.~ ~Non vedi 2775 III | ancora~qualche fantasma io stringo.~ ~Nell'addormito spirito, 2776 I | sol d'un'acqua povera la striscia:~Intorno alto il silenzio~ 2777 I | susurrare~Di labbra e un morbido~Striscio di suole.~Poi nulla, Attonita 2778 III | colpi acerbi~Della forza che strugge, una gentile~Forza che sana 2779 III | corpo e giace in polve~La struttura dell'ossa entro il recinto,~ 2780 II | Nei libri che m'han fatto studiare.~ ~Fra quei piccini dalle 2781 II | Il signorino,~Quando fu stufo ha dato un bel saluto~(È 2782 II | incontrare,~O cittadini, in lungo stuol giulivo~Le rondini sul mare.~ ~ ~ 2783 | subito 2784 II | farai tua festa il governar, succinta~Penelope al mattin, in pria 2785 II | camminar tre o quattro prove,~sudi in gennaio e ghiacci sotto 2786 I | Sul raggio del sole men sudicio il pane.~ ~Sia caro l'augurio! 2787 I | boccone, cotto nel forno!~ ~«Sudore e lagrime inteneriscono~ 2788 II | sbigottirono~ ~Noi di fuligine~Suffusi e forti,~Urtiam le macchine,~ 2789 III | può del libro rompere i suggelli~Che di Natura l'ultime contiene~ 2790 III | i casti~giorni dipinse e suggerì le rime~preludiando all' 2791 Lett| delle quali ha un titolo suggestivo. I segreti pensieri, la 2792 | sullo 2793 II | le mani.~ ~Non più rugosa suocera~Di trapassati tempi~Vantar 2794 III | strappai spaventosa e al suol, non morto,~ma sanguinante 2795 I | e un morbido~Striscio di suole.~Poi nulla, Attonita nel 2796 III | tristezza, che il candor del suolo adombra.~ ~Lugubri augelli 2797 I | che il falso orniamo~Ed ai superbi alziam templi di lauro,~ 2798 Lett| profondi e gli scrittori superficiali, fra gli scrittori che rimangono 2799 I | al gioco cerchi o alla superflua mensa~O al tripudio di Venere 2800 III | esterefatta e scalza~Discendi a supplicar qualche rugiada~Dal ciel 2801 III | dirige~I dolci incanti a suscitar le larve~Delle remote o 2802 I | morte cose~E i tenui affetti susciti~In mezzo all'ombre, ai sassi, 2803 III | pensier (io magico poeta)~Suscito i fiori e a nuove danze 2804 I | pallide~Mani tra i rovi e suscitò le rose.~ ~Se non parlan 2805 I | destini contenta~Agli echi susurra del povero sasso,~Non più 2806 III | per l'aria nera, in cui susurrano~Ignoti stillicidî di piangenti~ 2807 I | Non altro udivasi che un susurrare~Di labbra e un morbido~Striscio 2808 III | S'appiatta il verme, un susurrìo di duoli~ ~Venne a narrar 2809 III | amate e i baci e i fiori~Svaniscon meco in un color di rosa:~ 2810 I | Mentre un sonar di fistole~Sveglia nell'erma pace~Dell'imminente 2811 III | gli scrigni del pensiero e svela~Il tesor degli affetti e 2812 I | pensier più casti~ ~gli svelavi i tesori intimi, arcani;~ 2813 II | tolga dallo strame,~Che ci svelga dalla tomba.~ ~La coscienza 2814 II | cetra~Tu che Dio soffermi e sveli;~Tu che cinto d'alti canti~ 2815 III | amore giovinette e tutta~Sveliam la grazia dei sorrisi e 2816 I | gloria il drappo ne l'aria sventola~(non è di sangue lordo e 2817 I | eguale,~la tua bandiera sventoli.~ ~Non gloria il drappo 2818 II | la mente e il cuore~Che svolazzano via secondo l'estro,~Finchè 2819 III | lunga~Macchia nel ciel; svolgasi nel mezzo~Una gloria di 2820 II | Per gli stellati numeri si svolve~Una dottrina arcana~Che 2821 III | speranza cade,~Da questi tabernacoli di marmo~Angeli vostri usciamo 2822 II | Dai musi tinti e che non taccion mai,~Vi son di quei che 2823 I | Facea la siesta.~L'aria tacea calida. Solo~All'ora inutile 2824 II | Coro Sopra i salteri.~ ~Taceano i gotici~Archi, o soltanto~ 2825 III | odora al sole,~Il mio regno, Tacete! ogni rancore~Di voce è 2826 I | coraggio~Sostenne e i nappi taciti di morte,~O crebbe illustre 2827 III | umile vissi~nella tua vita e taciturna; scarse~lodi raccolsi; di 2828 I | farfalle,~Per quel che disse e tacque~E che non scrisse, o grande 2829 III | sposo,~Il morto in croce e talamo l'avello.~ ~*~* *~ ~È questa 2830 II | vivi~In cui divin guizza talora un lampo....~È il pan che 2831 II | padrone~Ad asciugar i travicci tarlati,~Scaldando l'ali d'oro a 2832 II | vorrei~Stender lunga una tavola imbandita~A fiori, a lumi, 2833 II | Come dal Sinai~In nuove tavole~Ecco discende~La legge ai 2834 II | che sale~dolce al guardo teatro e alla speranza:~Il saltellar, 2835 III | che dal colle~La mitraglia tedesca e morti e vivi~Spazzò via 2836 II | dettò.~ ~Viene con lor su tedeschi cavalli~Ezio terror dell' 2837 III | disse la guida~(Un veteran tedesco) - qui si ruppe~La legion 2838 I | IL TELEGRAFO SULLA MONTAGNA~ ~Van per 2839 II | i punti che nel vecchio tema~Dello sdruscito ferraiol 2840 I | sorti cupe~Del viver, temette lo spavento~Che mugge ai 2841 I | Doloroso ti muovi e guardi e temi~Non il tuo danno, ma l'ingiuria 2842 II | Iddìo lo sa.~Son disperato e temo già d'esser fritto e bello~ 2843 I | al vecchio muro:~che non temon di dotti e di pedanti~il 2844 III | il senso~E amor (l'antico tempestoso affanno)~Non fu per lei 2845 I | orniamo~Ed ai superbi alziam templi di lauro,~Mentre la dolce 2846 II | sette ultima corda:~Se a temprar l'affetto e il canto~Una 2847 II | mantice, al martel, alla tenaglia:~batte, inchioda, arroventa, 2848 III | Piantate per sempre le tende,~L'affanno distende di un' 2849 I | precipita, vola,~Divora le tenebre, le macchine invade,~Riempie 2850 III | luce a rischiarare a voi~La tenebrosa via, per cui sì triste~È 2851 I | pastor, che va disciolta,~Teneramente al cor stringi ed allaccia.~ ~ 2852 III | il dito acuto e tanto il tenni~fin che quasi lo spensi. 2853 III | del mio sogno. Inutilmente~Tenta intralciarmi di sua spine 2854 III | coronata in fronte~in una tenue, che all'orecchio sfugge~ 2855 II | immortale, che s'inciela~A terger l'ali in più sereni amori.~ 2856 I | mani picciolette, onde dal tergo~ti si spicchino l'ale e 2857 II | E venìa per le lontane~Terre il suon delle campane~Calde 2858 II | pelo,~Che scongiurar una terribil ora,~Eugenio, quando respinta 2859 I | mar tu strappi armonioso e terso.~ ~Tu colle mani verginelle 2860 II | facciano così:~e se c'è qualche terzo che tocca ciò ch'è mio,~ 2861 III | delle lunghe~Finestre i nudi teschi degli eroi~Avidamente per 2862 I | tu ville a te procacci,~O tesorier, ma non avanza fabbriche~ 2863 I | ai vortici degli arcolai~Tesse la tela dei lunghi guai:~ 2864 I | povera e mortale.~ ~Chè nel tessuto (e questo anche conoscere~ 2865 II | fra tanto ondeggiamento~Di teste bionde spiccan le pupille,~ 2866 III | Meglio è morir di spasimo nei tetri~Asili delle vedove speranze,~ 2867 II | vespero~Rompeva il canto~Tetro di Davide.~ ~Coro Sia lieto 2868 II | perduto~dei passeri sul tetto allor che accade~pien di 2869 II | fortuna.~Così forse pel Tevere~Di sangue ancor non rea~ 2870 III | veterano~Tutta sapea di quelle tibie infrante~L'epica istoria, 2871 I | Povera capra, addio!~Se Dio tien nota, ci vedremo all'ultimo~ 2872 III | in una verde vesta,~che tiene un molle ramicello in mano~ 2873 II | del Signore.~ ~E non basta tienimeli, ve l'assicuro,~Il far di 2874 II | fianco;~Poi de' suoi baci tiepidi ti avvolse....~ ~«Era di 2875 III | resistea si sciolse~In un tiepor di calde rose al sole;~Si 2876 III | dei morti~Baci evocar le timide fragranze,~Come allor che 2877 III | oscure~Cose del mondo a chi timido veglia~Al lume d'una fede. 2878 II | ragione.~ ~Questo più che il timon, più che le vele,~Più che 2879 III | di più vicina~Al mio cor timorosa e mentre l'uscio~Del buio 2880 II | dalle mani ladre,~Dai musi tinti e che non taccion mai,~Vi 2881 II | paradiso.~ ~A mezzanotte fra tintinni e canti~Per una liscia scalinata 2882 I | distende pia:~ ~Fanciullo, il tintinnir mi piacque e il lento~volger 2883 II | mercanti~Bella musica è il tintinno~Del marengo quando rotola~ 2884 II | E GLORIE~ ~BRINDISI DEI TIPOGRAFI~ ~FERRAGOSTO~ ~Stampiam 2885 I | ne' volumi tuoi:~Non dei tiranni coll'oblique insidie~Il 2886 III | I moribondi brancicando~Tiravan dentro i vivi e senza ponte~ 2887 II | trionfal corteo~Sotto l'arco di Tito Imperator.~ ~Viene con lor 2888 Lett| ognuna delle quali ha un titolo suggestivo. I segreti pensieri, 2889 II | se c'è qualche terzo che tocca ciò ch'è mio,~scriva pure 2890 III | i solchi,~E guizzando ti toccano, o vibrante~Anima mia. Mi 2891 III | tua fiamma ancor potuto~Toccar le corde coll'antico gioco~ 2892 I | lume a far ronzio,~Ma per toccare agli ultimi gradini~ ~D' 2893 II | fragor dell'uragano;~Tu che togli~Alle selve, al mar, all' 2894 II | santo.~ ~Sol chi dai cuori toglier sa le spine~E ristorar gli 2895 III | EVOCAZIONI~ ~I.~ ~Chi togliere mi può questa possanza~Ch' 2896 II | suon aspro di rame,~Che ci tolga dallo strame,~Che ci svelga 2897 III | balzò vigoroso e via si tolse~Dalla soglia paterna e dagli 2898 III | un olio di rose soave:~Mi tolser la nebbia che ingombra~Lo 2899 I | inaccessibili~La voce arriva.~ ~Tolti gli indugi, muore più rapida~ 2900 III | un'altra erra dicendo~in ton più grave. - Del voler ti 2901 II | tardi ride ride fuor di ton.~ ~IL MANDOLINO - Se come 2902 I | nel paradiso,~Bianca la tonaca e bianco il viso,~La pia 2903 I | un uom dal rosso pelo.~ ~Tonda la faccia ed ilare,~Nude 2904 II | nera.~ ~Copron serrami e toppe aspre e ferraglie~l'affumicata 2905 II | scalpitanti cavalli una strana~Torma di spirti, il fior delle 2906 I | abbandono sul guanciale,~Tornando ai sogni in cui tu piangi 2907 I | e canti,~vanno le cure e tornano;~ ~pazze alla meta le voglie 2908 III | cipressi,~Al morire del tornati le voglie~Dei buoni spirti 2909 II | balcone ancor più bella~Tornerai, signora bionda,~Al fiorir 2910 I | unguenti~Dietro al profeta torneran le genti,~Recando in braccio 2911 II | Dio la benedica, Maestro; tornerò.~- Addio: ma in queste cose 2912 II | colpi del martello,~che la torre merlata del castello~balla 2913 III | fiere umane e scender quasi~Torrenti nel fragor cupo dell'armi~ 2914 II | Che le cento~Dell'Italia torri scosse,~Ed i morti sobbalzare~ 2915 I | lavora.~Se avvampa agosto torrido la testa,~A freschi lidi 2916 III | lamento~Singhiozzando la tortora proruppe~Dall'alto nido 2917 II | uh! uh!~- Gianni, che tosse!~e che ci fai?~- È un mese 2918 II | saranno ripetute gioie~che, traboccando, non sa dar la spuma~del 2919 I | cor dei patti atroci~Nel traboccar dei nappi lo spavento.~ ~ 2920 Lett| disperata, di cui serba le tracce indelebili.»~~  ~ ~ ~ 2921 II | vederla, indifferente:~Se il traditor le aveva il pugnaletto~Ficcato 2922 III | degli anni,~allor che mi traevi ramingando~per vie solinghe 2923 II | da un denso~Cespuglio io tragga i renitenti fuori.~Ma del 2924 III | ripeter l'incanto, ecco ch'io traggo~A me vassalli quanti cavalieri~ 2925 II | in mano.~ ~Cesare vidi e Traiano che tante~Armi distese e 2926 I | vendemmia degli antichi tralci,~Che ruppe ai padri il tedio 2927 I | come scorra, spola entro il traliccio,~L'umana volontà dagli aurei 2928 III | immagini.~ ~Se l'ora~Poi tramonta col sol dietro la rete~D' 2929 I | che cade è fango oscuro.~ ~Tramontan presto le giornate corte~ 2930 III | illusioni,~A richiamare i tramontati giorni~Nella veste raggiante 2931 III | volte e in prosa,~I veduti tramonti e i bianchi albori~Del cielo 2932 II | gran giardino a fiori,~E tramutato il mondo in Norimberga.~ ~ ~ 2933 III | vivi,~«Se dal nostro morir tranno argomento~«Di futura giustizia. 2934 II | il luogo è bello entro un tranquillo~Vïal divago al cimiter pian 2935 I | di Dio, passa le pietre,~trapassa i cuori nel dolor sepolti,~ 2936 II | Paese~Dei nostri martiri~Che trapassarono,~Le sante imprese,~Le glorie, 2937 II | Non più rugosa suocera~Di trapassati tempi~Vantar ti senta i 2938 II | in man l'antica tromba,~Trarne un suon aspro di rame,~Che 2939 III | pregni~Farsi di pianto e trasalir le membra~Entro i soavi 2940 III | pensier, che tutte~Meco trascino le letizie e i giochi~Che 2941 III | pietà, di fibra in fibra~Trascorrerà la vita, delle spine~Risentirai 2942 III | patimento:~E par che al lor trascorrere risuoni~Il rumor del torneo 2943 II | morbide piume le nude~Mani trascorrono alla carezza~E fanno spesso 2944 III | Sopra il dolor e dove trascorsa~È poc'anzi la Sfinge scolorita~ 2945 II | le siepi e i pruni:~E vi trasformi il sole~In rose ed in viole.~ ~ ~ ~ 2946 Lett| prove dolorose della vita, e trasmette agli altri la commozione 2947 I | LA TRASMISSIONE DELLA FORZA ELETTRICA~ ~( 2948 I | ciechi~padri che ascoltan trasognati il sole~sulla morta pupilla. -. 2949 II | nel color delle viole~Il trasparente lembo boreal.~ ~Dentro le 2950 II | vel.~ ~Scendon le nubi che trasporta il vento,~Lasciando un lento 2951 III | Saladini,~Che di Georgia trassero e di Samo~Le più candide 2952 I | invito~Porsi la mano e molle~Trassi alle labbra il tiepido tesoro.~ 2953 II | Colla ragion dei padri si trastulla.~ ~ ~ ~ 2954 III | basso~ ~Dove coll'acque si trastullan l'anatre~Un ponticel co' 2955 III | ancelle dell'amore.~ ~Chi trattener vi può nella leggiera~Procession 2956 II | da padrone~Ad asciugar i travicci tarlati,~Scaldando l'ali 2957 III | fragor cupo dell'armi~A travolger le candide coorti,~Il segreto 2958 III | umana.~E mi dicea come morì travolta~Dalla sterile vita in un' 2959 III | cento~Incalzati cadevano travolti,~Dai nostri. I moribondi 2960 III | Allor dall'infocata ira travolto:~ - Il sol piombi feroce 2961 II | padrona mia,~Più che la bionda treccia o la nera.~O Carolina, amo 2962 I | Indemoniate da cento spiriti:~Treman le vôlte,~Balzan gli scheletri 2963 I | stella a questa~Grazia vedo tremar che in alto splende.~ ~« 2964 II | Ed è l'Iliade~De' suoi tremila~Anni ancor giovane.~ ~Coro 2965 II | respinta dal cielo~ ~Roma tremò che non vedesse il corno~ 2966 III | ala~non mai stanca, che tremola all'invito~degli spazi del 2967 III | anni,~Povera madre! - il tremolante bacio~Tu non sentisti allor 2968 III | faggi,~Scossi e ridenti al tremolo~Rezzo che manda a voi l' 2969 II | sanno~Che sol trecento e trentatre guadagno~Lirette magre quanto 2970 II | nozze a tessere~La veste tricolore.~ ~Stesa la mano al vomero,~ 2971 II | sproni d'or,~Passano tutti in trionfal corteo~Sotto l'arco di Tito 2972 III | Passi sotto un bell'arco trionfale.~ ~Di giovinetti tutti i 2973 I | corron sdraiate molli e trionfano~le viaggianti vanità più 2974 III | e il fasto~Dei chiassosi trionfi. A te sia bello~Richiamar 2975 I | alla superflua mensa~O al tripudio di Venere danzante,~Come 2976 II | speranze pellegrine.~ ~Ahi tristo se allo spegnersi del sole~ 2977 II | fiori, a lumi, a lucidi trofei,~Colma d'ogni allegrezza 2978 II | Stretta in man l'antica tromba,~Trarne un suon aspro di 2979 III | più che neve,~Reggendo il tronco d'una spada infranta,~Il 2980 I | caldi venti dell'affetto. Il trono~Su cui ti diede di seder 2981 II | sito non c'è dove~non sian tropp'alti, orribili, molesti.~- 2982 III | colpo! Ancor si scava~E trovan ossa e ciondoli e nell'oro~ 2983 II | saper vi pungerà la fame~Qui troverete le finestre aperte.~ ~ ~ ~ 2984 III | comporre~I figli nostri trucidati e rotti~Nell'empia sabbia! 2985 I | tuoi cocchi tra i pallidi tuguri,~Ove il popol si annida, 2986 I | sepolto in un coi morti il tumulo~Nell'erba folta antica,~ 2987 I | rovesciato lembo~Di sanguinosa tunica il coltello.~ ~Sogna, agnellino, 2988 II | rintana il carro aspro dei tuon.~Qui salta ilare il fonte~ 2989 II | solfa delle salde braccia:~tuona il martel, che rompere minaccia~ 2990 III | luna luccica inquieta~A turbare il gran sonno degli avelli)~ 2991 II | più squisita.~ ~E Siri e Turchi ed Arabi e Giudei,~Misti 2992 III | che nasce da un bel mar turchino,~entro la selva che mutò 2993 II | crin fiorito~Degli altri uccelli al gorgheggiante invito~ 2994 II | mondo,~Piegando come un uccellin la testa.~E il funeral, 2995 I | MANO~ ~Come il Tempo si uccida ah non mel' chiedere,~azzimato 2996 III | sanguigne del tuo figlio ucciso.~Mai non si sazia l'egra 2997 I | sopiti dormono i pascoli,~Che udir nel maggio mugghiar gli 2998 I | Pingea l'altare,~Non altro udivasi che un susurrare~Di labbra 2999 II | d'amor, nel concistoro~S'udrian cantar cogli esuli fratelli:~ 3000 I | più splende:~Null'altro ufficio agli uomini è più pio,~Null'


1887-caval | caver-fatui | febbr-lava | lavac-poten | potet-seni | senti-uffic | ugual-zoppo

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