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Emilio De Marchi
Vecchie cadenze e nuove

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  • PARTE II   LE VAGANTI IMMAGINI
    • LA SARTINA
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LA SARTINA

 

Aiuto, aiuto, olà... di quà... correte,

S'è buttata nell'acqua una ragazza.

- O poverina! com'ha fatto? è pazza?

- Sarà la storia solita, sapete.

 

La portan fuori.

 - Bravo il bersagliere!

- È morta?

 - Vuol spirare ogni momento.

Indietro.... per di quà... fate piacere,

Oh signor benedetto, che spavento!

 

- L'avete vista?

 - O Vergine dolorata,

Ha un viso bianco come un pannolino.

Fa la sartina ed era innamorata

D'un zerbinotto.

 - È morta?

- Il signorino,

Quando fu stufo ha dato un bel saluto

(È la solita storia!) alla biondina.

- Per divertirsi è buona la sartina,

Ma si sposa il vestito di velluto.

 

- Gliel'ha scritto.

- E la Clelia?

- Nulla ha detto.

Pareva anzi, a vederla, indifferente:

Se il traditor le aveva il pugnaletto

Ficcato in core, che ci fa la gente?

 

- Stette tranquilla tutto il giorno. A scuola

Andò siccome il solito: non dette

Alcun segno di smanie o di vendette,

E a casa non ne disse una parola.

 

- Cenò colla sua mamma; e quando questa

Fu andata a letto, scese sullo spalto

Ch'era già buio e raccolta la vesta,

Si buttò dentro l'acqua con un salto.

 

 

 




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