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Camillo Berneri
Mussolini alla conquista delle Baleari

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  • Capitolo III GELOSIE
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Capitolo III

GELOSIE

 

L'Italia imperiale, fisso l'avido sguardo sulle Baleari, spiava qualsiasi attività straniera che potesse in un modo o nell'altro diminuire il suo prestigio e minacciare i suoi piani egemonici. Il 26 aprile 1927 il R. Console Generale d'Italia in Barcellona Conte Romanelli, scrivendo al Ministro degli Affari Esteri a proposito dell'utilità di visite proprie ai vari Agenti Consolari, osservava:

 

Speciale importanza, sotto vari aspetti - anche politici - avrebbe la visita alla Regia Agenzia in Palma di Majorca, capitale delle Baleari, dove mi si assicura che viene esercitata da elementi inglesi e francesi una influenza preponderante, sempre in aumento, che potrebbe un giorno essere di pregiudizio ai nostri interessi, data la speciale posizione strategica di quelle isole. (N. 948/III/P. Pers. 3).

 

Particolare attenzione rivolgevano le autorità consolari italiane alle navi da guerra straniere approdanti nei porti delle Baleari.

Il R. Console Generale in Barcellona diramava il 31 dicembre 1928 alle agenzie consolari di Palma di Majorca di Mahón e di Ibiza le seguenti istruzioni:

 

Prego volermi informare sempre quando approda o parte da codesto porto una nave da guerra straniera. La comunicazione è sufficiente sia fatta per posta purché con la maggiore sollecitudine.

 

Queste istruzioni consolari erano il riflesso di istruzioni ministeriali. Il 28 di quello stesso mese, il Consolato d'Italia in Barcellona aveva ricevuto dal Ministro degli Affari Esteri S. E. Grandi il seguente telegramma (14302/55):

 

A partire del 1 febbraio 1929 prego V. S. segnalare con telegramma in cifra a questo Ministero le partenze e gli arrivi delle navi da guerra estere nei porti del Mediterraneo di sua giurisdizione. I vice consolati e le Agenzie consolari dipendenti da codesto R. Ufficio dovranno fare le segnalazioni del caso a V. S. per la trasmissione a questo ministero.

 

Tre grandi nubi si addensavano allo sguardo dell'Italia imperiale, sulle Baleari. La nube inglese, quella tedesca, e quella francese.

Il 18 marzo 1935 il Console Generale di Barcellona mandava al Ministero degli Affari Esteri ed all'Ambasciatore in Madrid un suo rapporto sul concentramento a Majorca delle squadre inglesi dell'Atlantico e del Mediterraneo. Il 23 dello stesso mese quel Console informava di nuovo il Ministero e l'Ambasciatore, e comunicandogli la partenza delle squadre inglesi gli segnalava che

 

le manovre e specialmente il viaggio di andata furono turbate dal mal tempo che avariò alcune unità minori. La stampa locale se ne è disinteressata. Solo l'organo separatista catalano «La Publicitat» nel suo numero del 21 corrente ha pubblicato al riguardo una breve nota di cui accludo la traduzione2. «L'Ambasciatore inglese a Madrid sarà qui di passaggio domani» (N. 726/61 P. A. 48).

 

Il 13 marzo 1926 il reggente dell'Agenzia Consolare di Palma di Majorca mandava al Console Generale in Barcellona un dettagliato rapporto sul concentramento delle squadre inglesi dell'Atlantico e del Mediterraneo nelle acque di Palma, mettendo in rilievo che le manovre erano state soppresse causa il forte vento.

Seguiva l'elenco delle manifestazioni di cordialità anglo-spagnola svoltesi nel corso della sosta delle squadre a Palma.

Nell'Ottobre dell'anno seguente Primo de Rivera e Chamberlain s'incontrarono a Palma di Majorca. Mussolini drizzò subito le orecchie, sicché il Console Generale a Barcellona scriveva al Reggente la R. Agenzia Consolare in Palma una Riservata (7 ottobre N. 9629/P. A./I) nella quale lo invitava ad inviargli una dettagliata relazione su quell'incontro «corredando detta relazione con tutti i particolari e deduzioni che la S. V. creda interessante riferire».

Il 24 aprile 1928, in occasione della visita di alcune navi da guerra britanniche, il reggente di quella Agenzia Consolare rilevava in un suo rapporto al Console Generale in Barcellona che durante il soggiorno delle navi inglesi nessuna eccezionale manifestazione di simpatia era stata fatta da parte sia delle autorità locali sia della popolazione. Informazioni, queste, che il Console Generale si affrettava (21 aprile - N. 1520/164 P. A./48) a comunicare al Ministro degli Affari Esteri. Il 1 ed il 7 marzo 1929 il reggente l'Agenzia Consolare in Palma segnalava al Console Generale in Barcellona l'arrivo di navi da guerra inglesi nel porto di Palma, il 13 marzo gli segnalava la partenza di quelle navi ed il 19 dello stesso mese la loro entrata nella baia di Pollenza. Il Console Generale trasmetteva telegraficamente al Ministero degli Affari Esteri gli spostamenti della squadra inglese. Il movimento di navi da guerra inglesi nelle acque delle Baleari nel marzo 1930 fu egualmente oggetto di lettere dal reggente l'Agenzia Consolare di Palma al Console Generale in Barcellona che ne riferiva telegraficamente al Ministro degli Affari Esteri.

Segnalata dal Console Generale in Barcellona al Ministro degli Affari Esteri è l'11 aprile 1932, la presenza nella baia di Palma di una nave da guerra inglese segnalata il giorno stesso del suo arrivo (8 aprile) dall'Agenzia Consolare del luogo.

La visita di due corazzate inglesi a Palma, nel febbraio 1932, dava luogo ai soliti rapporti consolari sul ricevimento fatto agli equipaggi. Tipica è la corrispondenza relativa a quella visita inglese. Il 2 febbraio l'Agente Consolare in Palma segnalava per il 17 corrente l'arrivo in quel porto di quattro navi da guerra inglesi. Il 13 febbraio l'addetto navale dell'Ambasciata in Madrid prega il Console Generale in Barcellona di fargli avere direttamente dall'Agente Consolare in Palma le seguenti informazioni: nome e grado del comandante le forze navali; nomi e tipi delle navi; porti visitati e durata della permanenza in ciascun porto; relazioni con le Autorità locali ed eventuali festeggiamenti; notizie circa la loro attività nelle isole con dettagli sulle eventuali escursioni.

Il 20 febbraio, l'Agente Consolare di Palma, informando l'addetto navale, si sofferma sugli ultimi due punti, afferrando l'importanza che essi hanno per il governo italiano.

 

Con le autorità locali sono stati scambiati i relativi saluti di cortesia offrendo le autorità municipali i palchi dei teatri cittadini, affinché gli ufficiali delle due navi potessero assistere ai relativi spettacoli. Inoltre, per le due squadre rappresentative delle navi e la squadra del C. D. Majorca si sono giuncate partite di foot-ball nel campo sportivo della società majorchina. Non è stata notata nessuna attività nei diversi paesi e punti importanti dell'isola, e neppure vennero eseguite escursioni, tipo tedesco, nell'interno. Il giorno 18 corrente è arrivato a questo porto il piroscafo inglese «Laurente» della matricola di Liverpool e di 18.724 tonnellate con a bordo 500 turisti cd il giorno seguente è pure arrivato il piroscafo inglese «Express of Australia» con a bordo 497 turisti, e potrebbe darsi che nell'escursione che effettuano i turisti nell'interno dell'isola abbiano preso parte ufficiali delle due corazzate, impossibili da osservare perché normalmente vestono abiti borghesi. Mi è grato allegare alla presente i ritagli del giornale locale «L'Ultima Hora» riproducendo le notizie sulla permanenza delle navi in questo porto.

 

Già il 29 gennaio, annunciando l'arrivo di quelle navi da guerra l'Agente Consolare non aveva mancato di allegare un ritaglio de «L'Ultima Hora» annunziante un concerto vocale ed istrumentale a cura delle bande musicali e corali degli equipaggi inglesi.

Nell'aprile 1933, in occasione della permanenza delle squadre inglesi del Mediterraneo e dell'Atlantico nelle Baleari, vi fu il solito scambio di lettere, rapporti e telegrammi tra l'Agenzia Consolare di Palma, il Consolato Generale in Barcellona, e l'Ambasciata in Madrid ed il Ministro degli Affari Esteri.

L'Agente Consolare di Palma conferma una volta di più in quella occasione il proprio fiuto politico insistendo sul lato politico delle manovre navali inglesi.

 

Come negli anni precedenti - egli scrive al Console Generale in Barcellona (4 aprile) - si sono rinnovati incidenti ed alterchi fra sotto ufficiali e marinai in istato di ubriachezza, incidenti che hanno maggiormente messo in evidenza la ormai proverbiale correttezza e serietà dei nostri marinai, dimostrata nelle visite dell'anno scorso.

La permanenza della flotta inglese è stata caratterizzata quest'anno dalla eccessiva cortesia usata dai Comandanti in capo alle autorità locali, offrendo a più riprese e senza ottener ricambio, vari banchetti, feste e thè, ed offrendo agli abitanti concerti vocali ed istrumentali, visite alle navi in ore stabilite, gentilezze in contrasto con la rigidezza usata negli anni precedenti.

Negli ambienti ufficiali di Palma si vuol veder una certa relazione nelle recenti visite della flotta inglese a Majorca e la visita del primo Ministro inglese a Roma.

 

Il 25 gennaio 1934 l'Agente Consolare di Palma segnalava al Console Generale in Barcellona che il giorno prima era arrivata in porto una corazzata inglese. Il 29 il Console comunicava telegraficamente quell'arrivo al Ministero degli Affari Esteri. La «regina dei mari» continuava a preoccupare la «nazione mediterranea». Una seconda nube era apparsa minacciosa nel maggio 1926: quella della squadra navale tedesca, in crociera mediterranea «esclusivamente dedicata alla Spagna» - come rilevava il Console Generale in Barcellona scrivendone il 2 giugno (N. 1823/166 P. A. 48) all'Ambasciatore in Madrid. Non era tanto la potenza della divisione navale tedesca che preoccupava quel console, quanto i festeggiamenti offerti agli equipaggi sia a Palma e a Mahón, sia a Barcellona. «A bordo della nave ammiraglia - osservava il conte Romanelli - trovasi una banda militare che darà concerti e sono già state rimarcate le uniformi dei marinai che sono eleganti e quasi lussuose».

Oltre la banda e le uniformi, i tedeschi hanno della diplomazia. Ma questa non è così pericolosa, secondo il parere del signor conte, che così ne scrive l'8 giugno (N. 1879/174 P. A. 48) all'Ambasciatore in Madrid:

 

Il vice Ammiraglio Von Mommsen fu a Málaga, e l'ambasciatore conte de Welezech è venuto qui e riparte questa sera per la capitale. Lo scopo evidente della visita tedesca è accaparrarsi le simpatie spagnole, ma lo hanno fatto con quella mancanza di tatto e di opportunità che è caratteristica della razza, tanto che si può dire che l'effetto desiderato non è sta to raggiunto. Accludo una copia del rapporto a tale riguardo direttomi dal R. V. console in Palma.

L'andata in vigore del nuovo trattato, una più intensa propaganda ed una maggiore attività fanno pensare che la Germania voglia attivare la sua azione politica-economica in Spagna dove conta ancora molta simpatia ed ammirazione. L'ambasciatore tedesco ha fatto dichiarazioni di carattere politico che risultano dall'allegato e la cui portata questo Consolato Generale ha procurato attenuare con un comunicato successivo.

 

Nel febbraio 1929 il passaggio di un incrociatore tedesco a Palma provocava il solito diluvio di lettere, rapporti e telegrammi dei servizi consolari italiani in Spagna.

Nel maggio 1930 una corazzata e sette torpediniere tedesche visitarono Mahón dando a bordo grandi ricevimenti e scorrazzando con molte automobili, cosa che l'Agente Consolare della località citava scrivendo al Console Generale in Barcellona (24-6) per sollecitarlo a permettergli di tener alto il decoro nei ricevimenti ad equipaggi italiani.

Nel maggio 1930 e nel marzo 1933 i movimenti di navi da guerra tedesche interessano ancora gli Agenti Consolari delle Baleari e il Console Generale in Barcellona. Ma un maggiore interesse fu da quelli rivolto alla «sorella latina».

L'approdo nel porto di Palma (ottobre 1930) di sottomarini della squadra francese (maggio e novembre 1931, luglio 1933, ecc.) interessano il governo italiano più dal lato politico che dal lato strettamente militare. L'11 maggio 1931 il Console Generale in Barcellona segnalava al Ministero degli Affari Esteri (N. 1873/194 Pas. A./48) che l'incrociatore francese Duguaj-Trouin, si è recato nel porto di Mahón per assistere alla cerimonia dell'inaugurazione di una lapide commemorativa posta nel mausoleo dove furono seppelliti i soldati francesi caduti in quella località durante la campagna per la conquista dell'Algeria nel 1830.

E gli annessi ritagli di giornali informano che al discorso del Console Generale francese risposero il Sindaco ed il Decano del corpo consolare e che la cerimonia si chiuse con un lunch offerto dal Municipio. E vi fu anche, oltre la partecipazione al corteo delle rappresentanze civili e militari, l'intervento di bande e di gruppi corali: cose queste che dovevano preoccupare non poco i «metteurs en scène» di Roma.

Abbiamo visto che le «relazioni con autorità locali ed eventuali festeggiamenti» sono uno dei punti principali dei rapporti consolari sul movimento di navi. Per non dilungarmi, cito soltanto alcuni esempi.

Nel suo rapporto del 4 dicembre 1931 sulla squadra francese nel porto di Palma nella baia di Alcudia, l'Agente Consolare scrive:

 

Il contrammiraglio Mr. Traub aveva annunziato in precedenza che, per non interrompere il normale funzionamento dei servizi, non avrebbe accettato altre manifestazioni ufficiali che le visite di cortesia, e per conseguenza non vi sono stati in onore degli ufficiali e marinai della squadra nessun festeggiamento.

Unicamente ho veduto alcuni autobus carichi di marinai e ufficiali che hanno visitato i posti più pittoreschi dell'isola copiando quanto fanno i tedeschi nelle loro rare visite a quest'isola.

Allegato alla presente unisco alcuni stralci dei giornali locali, annunziando come fatto di cronaca, l'arrivo e la partenza della squadra francese.

 

L'Agente Consolare di Palma si compiace della freddezza con la quale venne accolta la squadra francese nel luglio 1933. Tipico è il suo rapporto al Console Generale in Barcellona:

 

REGIA AGENZIA CONSOLARE d'ITALIA

Palma di Majorca

N. 63 Pos. 13

Palma di Majorca, 5 luglio 1933 - XI

R. Consolato Generale d'Italia

Barcellona

Durante la permanenza in Majorca, delle navi da guerra francesi, si sono ripetuti i banchetti giornalieri come in precedenza con la squadra inglese. Il Console di Francia in questa città, aveva con ogni mezzo procurato di far organizzare feste e dimostrazioni sportive in onore degli ufficiali e marinai, però nonostante vari ricorsi anche a mezzo avvisi e a mezzo della stampa locale non si è verificata nessuna festa.

Le due navi da guerra spagnole che si trovavano ancorate in baia da vari giorni, hanno abbandonato l'isola il giorno prima dell'arrivo delle navi francesi, e dicesi per evitare, come in altre città, gli incidenti derivati dalla rivalità esistente fra marinai spagnoli e francesi.

Il Vice-Ammiraglio Dubost ha offerto alle Autorità Spagnole, ai Consoli delle varie Nazioni ed a famiglie distinte dell'isola un thè a bordo della nave Ammiraglia, imitando in tutto quanto offerse S. E. l'Ammiraglio Burzagli in occasione della visita a questa isola nell'estate scorsa.

Con la massima osservanza.

Il R. Agente Consolare

F. FACCHI.

 

I francesi, oltre che scimmiottare i tedeschi nell'ammirare i bei paesaggi e gli italiani nell'offrire il thè, sono dei charmeurs incorreggibili. Il Console di Francia a Palma si è permesso di concedere un'onorificenza francese al Governatore Civile delle isole Baleari? Il Console Generale in Barcellona segnala questa sospetta «attività del Consolato di Francia a Palma di Majorca» all'ambasciata d'Italia in Madrid (7 marzo 1933 - N. 1151/71. St./I). Altro oggetto è un caso molto equivoco di altruismo francese segnalato dall'Agenzia Consolare in Palma al Consolato Generale in Barcellona (19 marzo): quello del Marchese de Rabar che ha regalato un yacht al Club Nautico di Palma.

Ma le malizie dei francesi non erano finite. Nell'aprile dello stesso anno, il Console di Francia partecipava ad una festa a bordo di un transatlantico francese ancorato a Palma, fatto che fu oggetto di un rapporto dell'Agente Consolare d'Italia del luogo al Console Generale di Barcellona, e considerato come oggetto di un telespresso diretto il 10 aprile all'Ambasciata d'Italia in Madrid per informarla sull'attività francese a Palma.

La trasformazione in Consolato dell'Agenzia Consolare di Francia in Palma di Majorca ai primi dell'Ottobre 1931 e l'attività del Console francese erano stati oggetto di molti rapporti dell'Agente Consolare in Barcellona e di quest'ultimo all'Ambasciata in Madrid nonché al Ministro degli Affari Esteri.

All'Agente Consolare in Palma, il Console Generale scriveva l'8 ottobre (Riservatissima 4031 Pers. 2):

 

Le sarò grato se vorrà tenermi informato dell'arrivo del supposto titolare del Consolato, del personale dal quale il Consolato stesso sarà costituito e di quanto altro infine potrà sapere sull'argomento in parola, che merita tutta la nostra attenzione.

 

Il 17 ottobre l'Agente Consolare comunicava al Console Generale:

 

Oggi ha preso possesso del Consolato di Francia il Console Sg. Louis Mougin.

In una lettera comunicazione, inviata ai Consoli delle altre Nazioni riferisce che: il Governo della Repubblica Francese ha deciso di rinforzare la rappresentanza consolare dell'arcipelago Baleari creando un Consolato di Carriera.

Il nuovo Console ha già cominciata la sua opera inviando ai Consoli una lettera circolare invitandoli a far parte di una commissione pro turismo e per incarico avuto dal Governatore Civile della provincia. Non mancherò informare la S.V.I. su tale argomento.

 

Il 30 ottobre il Console Generale, in una sua Riservatata-Confidenziale (4340 Pers. 2) all'Agente Consolare scriveva:

 

La prego trasmettermi con cortese sollecitudine una copia della circolare diramata dal Console di Francia a proposito della commissione pro-turismo, circolare alla quale Ella dovrà riservarsi di rispondere fino a quando avrà preso istruzioni dal Consolato Generale dal quale Ella dipende.

 

Lo stesso giorno, quel Console Generale scriveva una riservata (N. 4344/565. Pos. Ris. Pers. 2) al Ministro degli Affari Esteri nella quale riferiva così sulle attività del nuovo Console francese:

 

Egli ha subito provveduto a prendere contatto con le altre rappresentanze consolari del luogo ed ha invitato le medesime a collaborare con lui in una Commissione pro-turismo Baleari che si proporrebbe d'istituire. Richiamo l'attenzione di V. E. su questo singolare inizio dell'attività del nuovo Console a Palma di Majorca, tanto più che il predetto console pretende - com'egli dice in una circolare diramata testé ai rappresentanti consolari esteri e che attendo di avere in visione - d'essere stato incaricato dallo stesso Governatore Civile delle Baleari di fomentare il turismo di cui è cenno sopra.

Tale ostentato interessamento francese pel turismo nelle Baleari m'induce d'altro canto ad attribuire maggior valore ad informazioni recentemente pervenutemi, secondo le quali il Grand Hotel Formentor ed estesi terreni adiacenti situati all'imboccatura della baia di Pollenza, sono stati ceduti da un argentino ad una società francese. La baia di Polleriza costituì uno degli ormeggi della squadriglia Balbo nella sua Crociera nel Mediterraneo nel maggio 1928. È una baia dai fondali scarsi, ma che sembra ottima per naviglio leggero silurante.

 

Il 2 novembre, l'Agente Consolare in Palma comunicava al Console Generale (N. 109 Pos. Ris. 2) la lettera circolare del console francese. Lettera che metteva in imbarazzo il Console Generale che il 10 novembre (4460 Pers. 2) scriveva all'Agente Consolare:

 

Osservo che il testo della circolare diramata dal Console Francese è alquanto diverso da quel che poteva supporsi dalla sua precedente comunicazione. Nulla osta quindi ch'Ella risponda accedendo all'invito.

 

Lo stesso giorno, il Console Generale scriveva al Ministro degli Affari Esteri (N. 4461/586 Pers. 2) rettificando l'allarmistico rapporto N. 565 in data 30 ottobre. Le belle divise della Marina Tedesca, le buone bande di quelle Inglese e le feste da ballo del Consolato francese, tutto fa ombra agli osservatori di Roma, che vedevano sempre in pericolo il «destino Mediterraneo», ma che non disperavano e non tralasciavano, tra un'occhiata diffidente a destra ed una a sinistra, la propria opera di penetrazione.

 

RÉPUBLIQUE FRANÇAISE

CONSULAT DE FRANCE

Palma

Circonscription Consulaire:

Les Iles Baleares

 

Palma de Majorque, le 17 octobre 1931.

 

Monsieur l'Agent Consulaire et cher Collègue,

Le gouverneur des Baléares m'a prié de designer quelques-un des membres du Corp Consulaire à Palma en vue de participer aux travaux des commissions qui ont été constituées au cours de la réunion pour le dévelopment du tourisme aux Baléares, qui s'est tenue Vendredi dernier dans les locaux du Gouvernement Civil.

J'ai l'honneur de vous inviter à faire partie de cette réprésentation consulaire et je vous serais obbligé de me faire connaître le plus tôt possible, votre réponse à ce sujet.

Agréez, Monsicur l'Agent Consulaire et cher Collègue, les assurances de ma considération distinguée.

Consul de France

L. Mougin





2 La nota rilevava il piano inusitato delle manovre (111 navi) e concludeva supponendo che esse non costituissero un semplice allenamento normale bensì avessero carattere strategico e tattico.





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