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Camillo Berneri
Mussolini alla conquista delle Baleari

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  • Capitolo IV LO SGUARDO DELL'AQUILA
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Capitolo IV

LO SGUARDO DELL'AQUILA

 

Che l'attenzione di Roma fosse costantemente rivolta alle Baleari sarebbe ormai sufficientemente provato e quindi è superfluo l'insistere sull'argomento. Ma da quanto segue acquista maggiore rilievo il carattere imperialista di quell'interessamento e si profila l'opera di preparazione della conquista che esamineremo nel capitolo seguente.

Il 28 luglio 1926 il Console Generale in Barcellona riferiva all'Ambasciatore in Madrid sulla visita fatta in quel mese dai Ministri della Guerra e della Marina alle basi strategiche spagnole nel Mediterraneo «e particolarmente alle Baleari» (rap. Numero 223). L'11 dicembre 1926 quello stesso Console comunicava al Ministro degli Affari Esteri e all'Ambasciata in Madrid l'arrivo a Palma e a Mahón di materiale di artiglieria (N. 4004/ 333. P.A. 39). Il 21 maggio 1927 il Console Generale in Barcellona pregava (lettera N. 1207) il colonnello Valerio, addetto militare presso l'Ambasciata in Madrid, di procurargli due copie della carta militare dell'isola di Majorca ed il 6 ottobre dello stesso anno rinnovava la sua richiesta (numero 2610/P.B./5). Il 19 ottobre 1928 il Console Generale di cui sopra pregava il reggente l'Agenzia Consolare in Palma di completare la sua relazione sulla visita del re di Spagna all'isola di Majorca «aggiungendovi anche qualche notizia che abbia potuto raccogliere sui risultati delle manovre eseguite in codeste acque dalla squadra spagnola» (N. 4157/P.A./1). Quel reggente consolare, soddisfacendo la richiesta N. 3147 fattagli dal Console Generale in Barcellona, mandava a questi una dettagliata relazione (12 novembre 1928. Numero 91 Pos. 2 R.) nella quale descrive dettagliatamente i vari dislocamenti delle unità navali nel corso della visita reale, mettendo in rilievo le difficoltà di manovra dovute al mal tempo, sia nella baia di Palma sia nel porto di Pollenza.

Il 17 giugno 1929 il reggente consolare di Palma segnalava al Console Generale in Barcellona (N. 75/ Pas. A./48) l'arrivo nella baia di Alcudia di alcune navi da guerra della marina spagnola. Ed analoghe segnalazioni erano fatte il 27 settembre dello stesso anno (N. 112 Pos. A. 48), il 30 settembre 1930 (N. 113 Pos. A./48), il 19 marzo 1931 (N. 30 Pos. A./48). Il 1 marzo 1932 il reggente consolare di Palma all'arrivo in quella città del nuovo comandante militare delle Baleari, Generale Miguel Nunez de Prado Cusbielas, sostituente il Generale Cabanellas e il 9 novembre di quest'anno il Console Generale in Barcellona, comunicava al Ministero degli Affari Esteri e all'Ambasciata d'Italia a Madrid (N. 3872/148 Pos. A/15):

 

Mi viene riferito dalle R.R. Agenzie Consolari in Palma di Majorca ed in Mahón che nell'ultima settimana di ottobre ha visitato le Baleari a bordo del cacciatorpidiniere «Alcalá Gallano» il capo della Base Navale di Cartagena Vice Ammiraglio Juan Cerbera.

L'ammiraglio Cerbera si è particolarmente interessato alle opere difensive di Palma, Mahón e Pollenza che ha minutamente ispezionato. La visita dell'Ammiraglio alle Baleari quasi contemporaneamente al viaggio di Herriot a Madrid, ha suscitato i più vari commenti. Comunque sembra che detta visita preluda la creazione di una base navale a Mahón alla quale sarebbero destinate le navi attualmente appartenenti alla base di Cartagena. In Pollenza sarebbe invece creata una base aerea.

 

I lavori da effettuarsi nel porto di Mahón non potevano non interessare Roma, come risulta dal seguente documento:

 

N. 4004/786. Pos. A./1

Oggetto

 

Opere militari nelle

Isole Baleari

Il 19 novembre 1932 - XI

Al R. Ministro degli Affari Esteri

Roma

 

C.P.C.

Alla R. Ambasciata d'Italia

Madrid

 

A seguito delle informazioni comunicate con rapporto Numero 3222/150 del 10 novembre corr. e precedente ho l'onore di trasmettere un elenco dettagliato dei lavori da effettuarsi nel porto di Mahón, inclusi nel primo lotto per 6 milioni di Pesetas.

Da un'impresa locale che desiderava concorrervi ho poi appreso che i termini di tempo per presentare le offerte sono stati intenzionalmente ristretti per poter aggiudicare l'esecuzione dei lavori ad enti già di gradimento del Governo.

Con perfetta osservanza,

Il R Console Generale

G. Romanelli

 

Nel suo notiziario del 25 dicembre 1932 (N. 4.550/200 - Pos. St. 1), notiziario destinato al Ministero degli Affari Esteri e all'Ambasciata in Madrid, il Console Generale in Barcellona segnalava un articolo del locale quotidiano conservatore La Vanguardia nel quale si metteva in rilievo il carattere politico-militare dei lavori nel porto di Mahón.

Majorca doveva essere oggetto di particolari indagini dello spionaggio militare italiano. Il 13 marzo 1933 il detective Nait..., al servizio del Console Generale in Barcellona, comunicava a questi la seguente nota:

 

Le sujet qui s'est rendu à Palma de Mallorca (soupçonné d'espionnage) se nomme Zam Botiva, âgé de 45 à 48 ans. Il vit avec une maîtresse italienne naturalisée française nommée Maria Darezzo, la quelle est restée à Madrid où elle attend le retour de son amant.

Le prétexte du voyage de Botiva serait d'aller effectuer des fouilles aux Baléares à la recherche de tresors cachés.

 

Il giorno seguente, il Console Generale in Barcellona telegrafava all'Ambasciatore d'Italia in Madrid. L'informatore avverte che

 

agenti polizia Madrid partiti isole Baleari per seguire supposta spia italiana proveniente Madrid stop, persona avrebbe strano nome Zam Botiva stop 45-48 anni di età. stop comunico quanto sopra per ogni eventualità.

 

La premura di salvare un simile soggetto «che il Console Romanelli ha tutta l'aria di considerare» probabile spia militare, non potrebbe essere più manifesta.

Il governo italiano avrebbe ben voluto metter le mani sui lavori militari delle Baleari e non riuscendovi si sforzava a denunciare l'inframmettenza britannica. Il 13 febbraio 1936, il Console Generale in Barcellona scriveva all'Ambasciatore in Madrid:

 

Una rivista locale di cui questo R. Consolato Generale si serve per fare pubblicare articoli per noi interessanti, sta preparando un numero speciale dedicato alle Isole Baleari. Non sarebbe inopportuno che in tale numero trovasse posto un articolo connesso con l'inframmettenza britannica nei riguardi delle fortificazioni e basi navali in quella regione.

Qualora codesta Ambasciata disponesse di materiale del genere, sarei grato volesse farmelo avere.

 

La visita dell'infante Don Jaime a Palma di Majorca nel settembre 1929 fu anch'essa oggetto di un rapporto consolare molto dettagliato3 che prova una volta di più con quale vivo interesse il governo italiano seguisse la situazione politica locale dell'arcipelago. Con la situazione militare delle Baleari è quella politica che interessava di più al governo italiano.

Il 14 maggio 1927 (N. 1.142 - P.B./39) il Console Generale in Barcellona scriveva al Fascio italiano delle Isole Baleari:

 

Questo Consolato ha molto apprezzato l'atto di codesto Fascio di segnalare la notizia tendenziosa pubblicata dal giornale El Día di Palma.

Qualora - come è detto nel foglio al quale si risponde - si pubblichino nella stampa locale altre notizie ed articoli ostili al nostro Paese codesto Fascio farà sempre opera utile e gradita a questo Consolato segnalandoli per tramite della locale Agenzia Consolare.

 

Lo stesso giorno quel Console Generale scriveva al reggente l'Agenzia Consolare in Palma di Majorca (N. 1.143. - P.B. 39):

 

In relazione alla notizia tendenziosa di cui è oggetto il foglio 33, gradirei sapere se tra i giornali locali ve n'è qualcuno che ci sia particolarmente ostile.

Aspetto anzi che mi vengano segnalati e spediti tutti gli articoli intonati ad ostilità contro il nostro paese, come pure rimango in attesa dei giornali contenenti la rettifica della notizia ultimamente pubblicata, come Lei mi promette.

 

Il 19 maggio, il Console Generale scriveva al Ministro degli Affari Esteri (numero 1.187/133. - P.B./39)

 

...Ho anche raccomandato al Vice Console in Palma di tenermi al corrente dell'atteggiamento a nostro riguardo della stampa locale, e di segnalarmi tempestivamente quelle notizie che ritenga di speciale importanza.

 

Il 7 ottobre dello stesso anno, il Console Generale, scrivendo al Vice Console in Palma (N. 2.629 - P.A./1) per invitarlo ad informarlo dettagliatamente sull'incontro avvenuto colà tra Primo de Rivera e Chamberlain, gli diceva:

 

Gradirò, anche per l'avvenire, che la S.V. tenga prontamente informato questo Consolato di qualsiasi fatto che possa interessare la politica interna od estera della Spagna.

 

Il 9 novembre 1928 il Console Generale in Barcellona scriveva al Vice Console in Palma (N. 3.947 - P.A./73) la seguente riservata:

 

Prego la S. V. di volermi inviare con cortese sollecitudine una dettagliata relazione sulla visita fatta di recente da S. M. il re di Spagna a codesta Isola.

Anche per l'avvenire gradirò che la S. V. mi tenga minutamente informato di quei fatti, manifestazioni, visite, cerimonie, arrivo di navi da guerra, giudizi della stampa locale, ecc. che comunque possano avere una portata politica o interesse al nostro paese.

 

Il 12 novembre il Vice Console in Palma spediva al Console Generale in Barcellona un rapporto sulla visita del Re di Spagna, ma il Console Generale non ne fu soddisfatto, sicché il 19 scriveva al cattivo relatore (N. 4.157 - P.A./1):

 

Più che la cronaca, era mio desiderio che Lei mi facesse avere le sue impressioni personali sulla visita di S.M. il re di Spagna a codesta Isola. Le sue impressioni sull'accoglienza fatta al Sovrano dalla popolazione locale, sulle manifestazioni avvenute, incidenti, conseguenze, ecc.

La prego perciò di completare la sua relazione in questo senso.

 

L'atteggiamento della stampa locale delle Baleari è seguito con un interesse sproporzionato all'importanza di quei giornali provinciali nella vita politica spagnola.

Il 16-18-19 gennaio 1929 La Ultima Hora, giornale locale di Palma, pubblica una serie di articoli intitolati «Motivo para una expansión española en Oriente». Il 21 gennaio l'Agente Consolare di Palma invia questi articoli al Console Generale in Barcellona che li trasmette il 25 gennaio, al Ministro degli Affari Esteri e lo stesso giorno scrive all'Agente Consolare:

 

La ringrazio degli interessanti articoli sull'espansione spagnola in Oriente pubblicati dal giornale La Ultima Hora pregandola voglia continuare questo Suo apprezzato contributo d'informazioni.

 

L'11 febbraio l'Agente Consolare di Palma trasmette al Console Generale in Barcellona un articolo ritagliato da La Ultima Hora riguardante «L'Italia y el levante Mediterráneo». Il 15 febbraio nuovo invio di un articolo de La Ultima Hora. Il 28 e 30 maggio l'Agente Consolare di Palma manda al Console Generale in Barcellona articoli apparsi sui giornali locali El Día e La Ultima Hora. Il 18 giugno il Console Generale in Barcellona segnala al Ministero degli Affari Esteri degli articoli pubblicati da giornali di Palma. Così il 27 giugno, il 3 ottobre, il 9 ottobre. Il 2 maggio 1931 l'Agente Consolare di Palma trasmette al Console Generale in Barcellona un articolo ritagliato da La Ultima Hora, intitolato «Nuestro enemigo el Francés», e quel console si affretta il 6 maggio a trasmettere l'articolo al Ministero degli Affari Esteri. Quello stesso giorno scrive all'Agenzia Consolare in Palma:

 

Le sarei grato se volesse tenermi periodicamente informato, anche mediante poche righe, della situazione politica locale quale le risulti dalle Sue personali impressioni e dalla consultazione della stampa di diverso colore.

 

Il 22 luglio 1932, il Cancelliere del Consolato Generale in Barcellona scrive all'Agente Consolare in Palma che il Console Generale desidera i ritagli dei giornali locali relativi alla visita della la squadra navale italiana a quel porto e «soprattutto i commenti del Día».

Il 10 maggio 1933 l'Agente Consolare in Palma invia al Console Generale in Barcellona alcuni ritagli de La Ultima Hora riguardanti l'Italia.

Nel marzo 1935 il Console Generale in Barcellona spedisce raccomandato per via aerea un articolo, pubblicato da un quotidiano barcellonese, La Vanguardia, intitolato «La del arcipelago balear». Il 1° aprile egli trasmette all'Ambasciata in Madrid un ritaglio di un'illustrazione riguardante l'Italia pubblicata da un giornale di Palma.

Il primo giugno trasmette allo stesso indirizzo cinque articoli pubblicati dai giornali di Palma.

L'elenco è fastidioso, ma prova che l'interesse del governo italiano era costantemente rivolto all'atteggiamento della stampa delle Baleari. Si profila già nettamente l'opera di penetrazione che illustreremo nel seguente capitolo.





3 Vedi appendice.





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