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Camillo Berneri
Mussolini alla conquista delle Baleari

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Appendice

 

N. 3504/148.A/1 A/73

Oggetto

Situazione politica locale

(soggiorno dell'Infante

don Jaime a Palma di

Majorca)

 

Ill.mo Sig. Comm. U. De Peppo

R. Incaricato d'affari

Madrid

 

Il 7 ottobre 1929, Anno VII

 

Signor Incaricato d'Affari.

Da informazioni ricevute dal R. Agente Consolare in Palma di Majorca, risulterebbe che mentre la popolazione dell'isola apprestavasi a tributare fastosissime accoglienze all'Infante Don Jaime, siasi dispiaciuta molto di apprendere quasi all'ultimo momento e di sorpresa che insieme all'Infante sarebbe venuto anche il Gen. Primo de Rivera.

A Palma si è detto che il Generale abbia cercato di accompagnarsi all'Infante per condividere le dimostrazioni di simpatia che sarebbero state fatte al Principe, ben sapendo che la popolazione majorchina non gli avrebbe fatto mistero della sua contrarietà ed opposizione.

Ciò premesso, il R. Agente Ing. Facchi mi riferisce quanto segue sulle cerimonie che compendiarono la summenzionata visita.

«Il giorno 9 alle ore 10 arrivò l'Infante con il capo del Governo e numeroso pubblico attendeva al molo gli ospiti.

«Lungo il percorso che dovevano attraversare per portarsi alla Cattedrale assisteva al loro passaggio scarso numero di abitanti. Nella cattedrale si cantò un Te-Deum in onore del Principe con assistenza di tutte le autorità ed un pubblico numeroso. Dopo il Te-Deum venne fatto il ricevimento nel Palazzo della Capitaneria Generale. I balconi interni di detto Palazzo, che è anche sede dell'amministrazione del patrimonio Reale e del Presidente dell'Audiencia Territoriale, erano gremiti di pubblico, appartenente alle migliori famiglie cittadine.

«All'entrata del Principe nel cortile del palazzo, fu salutato da clamorosi applausi, sospesi quasi istantaneamente quando successivamente entrò il Capo del Governo. Dopo il ricevimento e quando le Autorità avevano abbandonato il palazzo della Capitaneria arrivò d'improvviso e per rendere omaggio al Principe, il generale majorchino Weyler la folla proruppe in applausi clamorosi, pieni d'entusiasmo ed assai significativi. All'uscita del generale Weyler si ripeterono e durarono fino a quando si presentò il Capo del Governo e mentre questi salutava con la mano le signore affacciate ai balconi delle varie residenze, queste non rispondevano al saluto. A quanto si dice sembrerebbe che del freddo ricevimento avuto, il generale Primo de Rivera se ne sia rammaricato con il Governatore Civile e con il Presidente della Unione Patriottica i quali avrebbero messo a sua disposizione le rispettive cariche.

«In occasione dell'apertura del Congresso Municipalista, con assistenza del Principe e del Capo del Governo, erano disponibili 500 posti e solo circa 200 vennero occupati; al pranzo offerto dall'U.P. al Presidente del Consiglio vi furono pochi aderenti nonostante la preparazione e le pressioni fatte».

Trasmetto copia del presente rapporto al R. Ministro degli Affari Esteri.

Gradisca, Signor Incaricato d'Affari, i sensi della mia distintissima considerazione.

Il R. Console Generale

(G. Romanelli)

 

 




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