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Camillo Berneri
Novelle

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  • Frammento
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Frammento

 

 

...Una cartolina anonima: la testa ramosa di un cervo. Una mattina, dopo tre anni di matrimonio, aveva vista uscire dalla camera 8 sua moglie, in vestaglia e tutta rossa.

Al 8 c'era un ufficiale di cavalleria, chè era il tempo delle manovre.

Una notte si svegliò e non vide sua moglie. Pensò che fosse andata al W.C. e si riaddormentò. La mattina, allo svegliarsi, vide che era ancora via.

Al 5 c'era un tenore, chè in quell'inverno dettero le opere di Verdi.

Andò, a passi di lupo, nel corridoio, e guardò nel buco della serratura.

Tra le cosce tornite e bianche teneva avvinto il tenore, dalla testa tutta riccioli.

Era il quinto anno di matrimonio. Negli altri cinque anni non fece più scoperte, chè non si curò di farne. I clienti venivano da via e se ne andavano via.

In paese tutti ammiravano la coppia: sempre in armonia e sempre più ricca.

A testimoniare della ricchezza in aumento stavano gli ori che lucevano sul collo pieno e sul bianco sterno della signora nonchè ai lobi delle orecchie ed ai polsi.

A Teatro avevano un palco. La Domenica andavano in gita con l'automobile: la più bella del paese, dopo quella del sindaco.

Il Cav. Carletti, nel silenzio lucido della Direzione guardava sua moglie maniare sorrisi con la sua bella bocca corallina ai clienti in arrivo e in partenza, faceva i conti, leggeva un'infinità di romanzi e di giornali, poppando un sigaro dietro l'altro.

Da quando al 7 c'era quello strano viaggiatore, sempre chiuso in camera a battere, segare, limare, il Cav. Carletti era un po' inquieto. Quel misterioso personaggio richiamava vari personaggi romanzeschi e faceva pensare alla cronaca dei giornali. Quella barbona nera che gli mangiava le guance, quegli occhietti maliziosi, chissà che cosa nascondevano.

Sul registro c'era: Cognome e nome: Batterelli LuigiProfessione: meccanicoetà: 1890Provenienza: Milano.

Sempre al lavoro, non scendeva che per fare colazione e cenare. Il caffè-latte lo prendeva in camera.




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