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Camillo Berneri
Novelle

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  • Il miracolo
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Il miracolo

 

 

Sempre lì, ritta e ferma. La svitavano dal seggiolone, la sera; la rinvitavano, la mattina. Se non ci fosse stata da lavarla e rimetterla lì e da metterla sul vaso non avrebbe dato alcuna noia. Prima la lasciavano a letto, ma si piagava e faceva, per svagarsi, un verso come i piccioni: che noiava la nuora.

Passava le giornate in quell'angolo della cucina, tra il camino e la madia. Di contro, la finestra; che si apriva sul pollaio. Sul tetto, le stagioni: le zucche, che ingiallivano e rinverdivano; la neve, le rondini, i fiori di pesco portati dal vento, le coppie di colombi con il becco nel becco.

Tutte le stagioni su quel tetto breve; tutti i giorni in quell'angolo di cucina.

Stava lì, sonnecchiosa. L'orecchio indurito coglieva frasi dei discorsi di casa e con quei fili la testa ricamava lunghe considerazioni. A lei non rivolgevano la parola che per dirle: "Buon giorno - buona notte - come va?". Ma questa domanda, abituati a vederla così, gliela rivolgevano di rado.

Sorrideva ai nipoti, se li chiamava vicino. Ma quelli le si accostavano di malavoglia, chè una nonna che non racconta fiabe non è una nonna.

 

*

 

Il figlio fu chiamato sotto le armi. In un angolo del cervello stanco il figlio stava sempre inchiodato, giorno e notte. Dal seggiolone se lo portava a letto, a cullarlo nelle lunghe veglie.

"È morto il figlio della Checca...".

"È morto il marito della Caterina...".

"È morto il fratello del farmacista...".

Arrivavano a stormi al municipio, i corvi di carta gialla. Era una pioggia di lacrime. Anche lui era alla guerra. Anche lui poteva morire. E chissà se l'avrebbe trovata, al ritorno.

 

*

 

Dice le preghiere perchè ritorni. "Pater noster qui es in coelum...".

Ma ha bisogno di rivolgere una preghiera particolare; chè è per lui che prega. "...Fiat voluntas tua, ma fammelo ritornare. Abbi pietà di una povera vecchia". E si confessa alla Madonna: "...non ho mai fatto del male. Quando sono andata con Tonio nel fienile ero ancora una bambina e non sapevo quello che facevo... se ho tradito il mio povero Poldo è stato perchè mi trattava male... avevo bisogno di affezione... E Poldo, che Dio gli perdoni, non mi ha mai capita... E, poi, mi sono pentita tanto... Alla vedova del Tordi non ho voluto prestare i soldi, ma gli ho mandato del pane e dell'olio...". Si confessa e si difende, perchè la Madonna non pensi alla peccatrice. Le dice: "Anche tu hai sofferto per tuo figlio". Prega così, perchè nella chiesa la Madonna è una regina, ma là, nel suo cuore, è un'altra madre. Prega così, e nel cervello si abbuia, il pensiero del figlio rimane vivo, come il lumicino nella stanza del moribondo.




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