Cap.
1 I | emozione troppo forte nello stato di debolezza in cui si trovava....
2 I | sfida:~— Ieri sera sono stato al gran Caffè Nazionale....
3 II | sangue e nell'anima era stato istillato il convincimento
4 II | per non comprometterne lo stato grave e per non disobbedire
5 II | certo, Joletta. In qualunque stato si possono seguire i precetti
6 III| ancora del tempo, giacché lo stato d'umiliazione e d'ignoranza
7 IV | sarà di me, ma in qualunque stato Tu mi voglia, io ti servirò,
8 IV | l'avevano gettata in uno stato d'angoscia inesprimibile.
9 IV | Un minuto dopo sarebbe stato forse troppo tardi.... Ah
10 IV | proprio.... Non son mai stato violento con lui.... Ma
11 IV | giorno di dolore. Dio è stato meno severo con Lei, non
12 IV | Anzi dovevo dire che Dio è stato molto misericorde, poiché
13 IV | medesimo s'egli non era stato gioco di un'allucinazione,
14 V | seconda richiesta: — Sarebbe stato.... per me?~— No, no, tesoro
15 V | Ester con premura. — Non è stato per questo....~Jole rimaneva
16 VI | quel punto non era certo stato per mancanza di riguardi
17 VI | offrirsi a Dio.~Il distacco era stato crudelissimo, e la contessa
18 VI | fratello dei dettagli sullo stato della diletta ammalata.
19 VI | di sua madre. Nulla era stato mutato. Nel suo rapido passaggio
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