Cap.
1 I | Lo studio del professore era in fondo, vicino all'uscio
2 I | purezza e di poesia. E non era la severità del luogo che
3 I | negli ospizi, dovunque si era inclinata pietosa sulle
4 I | sui dolori, sulla morte: era un senso più oscuro e più
5 I | religione bigotta, no, non era questo. Nella sua fede sicura
6 I | arida e profana. Ma la suora era sola con le sue considerazioni
7 I | ha trovato la chiave?~— Era aperto, signora.~— Aperto?
8 I | accanto da due mesi, e a cui era così affezionata, destava
9 I | con la voce dolce in cui era una malinconia.~— Invece....
10 I | sempre qui, con me...~Jole s'era animata, ma la suora sapeva
11 I | riserbo quasi timido che le era consueto, trovava la parola
12 I | cui queste parole uscirono era divino, la preghiera ha
13 I | camicia, un cordoncino a cui era appesa una medaglia sacra.
14 I | giardini della riviera su cui era passata prima di giungere
15 I | soave come un angelo. Invece era la voluminosa persona di
16 I | abitudini di vita, fra cui pure era stata allevata. Sua madre
17 I | Un lievissimo rossore le era salito alle guancie e negli
18 I | Intanto l'uscio si aperse, ed era, questa volta, l'ideale
19 I | tranquillo e sereno. Non era ancora presso il letto che
20 I | raccomandato la maggior puntualità. Era già l'ora.~— Bene — disse
21 I | di vita monastica non si era ancora abituata a sopportare.
22 I | che nel lontano passato le era famigliare.~— Dunque,
23 I | ritta accanto alla finestra. Era una vista stupenda. Là sotto,
24 II | II.~ ~Suor Immacolata non era venuta volentieri in casa
25 II | volentieri in casa Denza, né era stata accolta volentieri.
26 II | malati a domicilio, per cui era mestieri entrare nell'intimità
27 II | laica, e suor Immacolata era in quel momento l'unica
28 II | professore all'università era noto a tutta Genova — né
29 II | contessina Maria Farigliano era entrata nell'Ordine come
30 II | l'arte musicale, di cui era eccellente e appassionata
31 II | una delusione amorosa. Ed era riguardata come un'eletta.~
32 II | confidò a qualche sorella ed era così vivo che si portò seco
33 II | La malattia di Jole era sull'inizio, ma si aggravò
34 II | tranquilla tanto il suo impero era possente e sicuro. Parecchie
35 II | fede sincera. La monaca si era accorta subito dell'assoluta
36 II | disse che la piccola inferma era forse destinata a morire
37 II | negava Dio.~Andrea Denza era reputato una delle più belle
38 II | libertà di coscienza, ed era per questo che dopo essersi
39 II | razza verso tutto ciò ch'era cristiano, lei a cui nel
40 II | nel sangue e nell'anima era stato istillato il convincimento
41 II | istillato il convincimento ch'era quella la casta degli oppressori,
42 II | nella scelta delle armi. Era la sorella maggiore di Jole,
43 II | pregiudizi di sesso, si era ormai avvezzata a considerarla
44 II | verginale, dove la morte era stata vinta, quelle parole
45 III| lunga e pericolosa malattia, era adagiata in una poltrona
46 III| avrebbe finito di ritemprarla.~Era una delle più terse e tranquille
47 III| del caprifoglio. Jole si era distratta un poco a guardare
48 III| dove sta la sua mamma?~Jole era assalita da una delle sue
49 III| a Livorno.~La fanciulla era rimasta assorta in un pensiero,
50 III| loro discorso. Lo studente era molto accigliato, ebbe appena
51 III| rappresentare solamente un'era di barbarie.... La donna
52 III| alle questioni a cui si era ardentemente consacrata. —
53 III| nuovo e insospettato. Non era nemmeno più l'ispirata sposa
54 III| parlare della sua fede; no: era la donna intelligente che
55 III| pensiero per la buona causa; ed era, nello stesso tempo, la
56 III| di suor Immacolata non si era mai più chiaramente tradita
57 III| nella voce della studiosa era un rispetto nuovo — avrei
58 III| altruismo. Ma in colei ch'era guidata dalla parola Divina
59 III| il manico dell'ombrellino era incrostato di turchesi.
60 III| visita delle Santelmo mi era venuto male di testa....
61 III| si otterrebbe di più....~Era la vocina dolce di Jole
62 III| erano olezzanti. Essa le era vicina e le voltava le spalle
63 III| vana, di cui donna Ester era un esempio, e il femminismo
64 III| spirituale, la cui vita era stata lavoro, virtù, sacrificio,
65 III| insieme a tutto quanto le era appartenuto: Maria Carletti.
66 III| conforto e di consiglio le era derivata. Ricordò un giorno
67 III| bambini; Maria Carletti Aldini era il vero, il perfetto ideale
68 IV | IV~ ~Jole, la dolce Jole, era raggiante. Aveva finalmente
69 IV | debolezza della malattia, era tale che non ne tollerava
70 IV | piccola e povera stanza che le era stata assegnata, sebbene
71 IV | fanciulla, quando questa vi era sola. Per tagliar corto
72 IV | posizione in quella casa era ormai intollerabile ed essa
73 IV | doppiamente solenne per Jole, era giunta. L'abito bianco semplicissimo,
74 IV | pensava ancora a coricarsi. Era una divina sera di luna;
75 IV | atto a far soffrire. Mai le era avvenuto di pregare per
76 IV | dargli la vittoria.... Ma non era questo, non era questo....
77 IV | Ma non era questo, non era questo.... Sentiva di doverlo
78 IV | cosa mai? Un presentimento era nel suo cuore, ma vago,
79 IV | aperta, sola e reclusa, le era avvenuto di assistere involontariamente
80 IV | di Leo. Lo studente non era dunque uscito quella sera....
81 IV | appigliarsi. Il professore era uscito, donna Ester e Alda
82 IV | tratto balzò, in piedi. Le era parso d’udire…. Ascoltò.
83 IV | una lampada elettrica. Non era mai salita al secondo piano
84 IV | nemmeno dove fosse la scala. C'era una porta a vetri, la spinse,
85 IV | ardita e leggera. Un uscio era a sommo, sul pianerottolo:
86 IV | in singhiozzi infantili. Era la vittoria, era la liberazione.
87 IV | infantili. Era la vittoria, era la liberazione. Con uno
88 IV | abbigliamento religioso. Leo si era cacciato le dita tra i capelli
89 IV | un poco....~La sua voce era tornata soave e grave, come
90 IV | fissi sul tavolino.~— Forse era una pazzia — mormorò — ma
91 IV | Davanti a lui sul tavolino, era una lettera incominciata....~
92 IV | violento con lui.... Ma era mio dovere.~Suor Immacolata
93 IV | di ricomporsi, la suora era sparita. Egli non l'aveva
94 IV | a sé medesimo s'egli non era stato gioco di un'allucinazione,
95 IV | dalla parola soavissima, gli era veramente stata innanzi
96 IV | L'ala del fatto tragico era veramente passata sulla
97 IV | lavoro.... L'arma non c'era più, ma il gruppo feroce
98 V | prima dalla cameriera. C'era pure il suo libro da messa
99 V | d'una mamma.~Ella invece era tutta trepidante al pensiero
100 V | signora ha dormito male, era inquieta....~— Non è la
101 V | il cappello in testa ed era vestita per uscire.~—Tieni,
102 V | spina". — Ma la gioia com'era grande!...~— A rivederci,
103 V | Tante cose buone e tenere si era proposta di dire Jole alla
104 V | non ha tempo da perdere era già fuori dalla stanza....~—
105 V | della pallidezza estrema che era diffusa quel mattino sul
106 V | Immacolata tacque. Pure v'era tanta convinzione nelle
107 V | oro. Aperse stupefatta: era, in una nicchia di velluto
108 V | velo bianco di comunicanda.~Era proprio il giorno dei miracoli.
109 V | nell'atto, donna Ester era teatralissima. Ma il suo
110 V | mamma — suggerì Jole che s'era tenuta in disparte, immobile,
111 V | sterile; in quella casa dov'era entrata invisa, accolta
112 V | espressione di mestizia mal celata era nei loro volti fasciati
113 VI | L'ultimo loro incontro era avvenuto cinque mesi addietro,
114 VI | la moglie d'Arrigo, che era cara alla suocera come una
115 VI | aggravarsi fino a quel punto non era certo stato per mancanza
116 VI | della superiora quando si era congedata: "Coraggio, figliuola:
117 VI | sua veste e il suo nome. Era la vigile lampada del santuario,
118 VI | luce di amore e di fede: era la mistica colomba di pace
119 VI | in lei con la volontà. Si era anche occupata del suo piccolo
120 VI | fisicamente e moralmente, se l'era sempre tenuta vicina, sino
121 VI | offrirsi a Dio.~Il distacco era stato crudelissimo, e la
122 VI | contessa Farigliano non vi si era rassegnata che facendo violenza
123 VI | della sua vocazione e che si era assunto la difficile missione
124 VI | dalla sua agitazione. Non era più stata a Bologna dacché
125 VI | più stata a Bologna dacché era suor Immacolata. Sua madre,
126 VI | convento, a Padova. Suo padre era morto nella loro villa di
127 VI | villa di Rivarola, ella vi era accorsa, era passata anche
128 VI | Rivarola, ella vi era accorsa, era passata anche molte volte
129 VI | le città emiliane, ma non era più rientrata nel palazzo
130 VI | di via San Stefano dove era nata, dove aveva trascorso
131 VI | prima giovinezza, dove si era infranto il luminoso sogno
132 VI | udì il dialetto che le era famigliare.... ma si sentiva
133 VI | la rianimò:~— Maria....~Era Corrado, il suo fratello
134 VI | della diletta ammalata. Era gravissimo.... Aveva ricevuto
135 VI | lucidità di mente perfetta. Era stata lei a desiderare che
136 VI | momento estremo.... Corrado era arrivato al mattino da Livorno:
137 VI | mattino da Livorno: non si era troppo commossa vedendolo....
138 VI | altri temibili, ma che non era più capace di scacciare.
139 VI | capricciosa e infida, ch'era stata la devastatrice dei
140 VI | rammentava il nome: Mimma.... Che era mai adesso di quella creatura,
141 VI | invitta l'antica ferita era rimarginata completamente?
142 VI | usurpatrice. Lei oramai, era al sicuro.... La carrozza
143 VI | pensiero: suo padre che non era più; la sua istitutrice,
144 VI | vita e nella sua pietà. Era la cognata, Cordelia, la
145 VI | stanza di sua madre. Nulla era stato mutato. Nel suo rapido
146 VI | porta a vetri dell'alcova era tutta aperta. Suor Immacolata
147 VI | sopraggiungere della suora s'era egli pure tratto in disparte.~—
148 VI | grande, una miracolosa forza era scesa su lei, e dava alla
149 VI | ultimo saluto a colei ch'era stata il modello delle madri
150 VI | non avrebbe sofferto, che era forte e temprata ormai.
151 VI | dei piccoli esseri alati, era il solo movimento di vita
152 VI | l'alta nota funebre nulla era mutato, la stanza materna
153 VI | sposeranno a settembre". Ell’era fuggita a nascondersi con
154 VI | Una meravigliosa forza era in lei, infusa da una potenza
155 VI | austera come un giglio, era sbocciata nel suo cuore
156 VI | che a venticinque anni era entrata nell'ordine delle
157 VI | vene e la loro infanzia era stata nutrita dalle tradizioni
158 VI | dolore e di devozione, si era affermata e rivelata come
159 VI | sapeva allontanarsi. Tutto era come allora nel quartiere
160 VI | trionfatrice. Anche il salotto era immutato. Sotto gli affreschi
161 VI | divano di damasco giallo era sempre nel fondo, le mensole
162 VI | fra le mani.... Lei, lei! Era ben lei quell'incognita
163 VI | Erano le lacrime estreme, era il supremo congedo, era
164 VI | era il supremo congedo, era un ultimo lavacro purificatore
165 VI | secondo piano dove tante volte era ascesa con la sua mèsse
166 VI | segnato dalla volontà di Dio, era scesa per non tornare più.
167 VI | tornare più. Là, in alto, era la sua camera di fanciulla.
168 VI | subito alle sue mani gentili. Era quello il suo piccolo salottino;
169 VI | avevano aperto la finestra, ed era tutto buio. A lei parve
170 VI | parola lusinghiera ella era felice di raccogliere per
171 VII| mistico raccoglimento — quando era su questa terra, prima di
172 VII| La voce del sacerdote era calda e commossa; la maggior
173 VII| sotto le volte della chiesa. Era un motetto soave e patetico
174 VII| nessun segno di debolezza era in lei. E questa calma le
175 VII| l'avea fatta trasalire. Era Jole Denza, la giovinetta
176 VII| cerimonia, della distanza ch'era tra esse, la tenne per mano
177 VII| mano come una sorella.~— C'era la mamma qui in chiesa....
178 VII| chiesa. Anche il piazzale era gremito. Molte carrozze
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