100-arbor | arbos-cinqu | cinth-diram | direb-frase | frasi-jareg | jola-novel | novi-profe | profo-sator | satur-tengo | tenor-´
grassetto = Testo principale
Parte, Cap. grigio = Testo di commento
1502 2, XI | indietro, con ritorno, si direbbe, salvo la correzione della
1503 2, VIII | diciamolo pure – rispose –; ma diremo una.... – Non starò a scrivere
1504 2, XI | la cura, cioè fu attore e direttore, il Verato, «onore delle
1505 2 (72) | questi musicisti, attori o direttori, e degli scenografi, i cui
1506 2, V | contadinesco, che proviene dirittamente dall'idillio del Medici
1507 1, V | Beda e d'Alcuino, tornaron diritti a Virgilio e un po' a Calpurnio:
1508 2, IX | ditirambico e del fallico rimena diritto all'antichità, e non alle
1509 3, VII | cui è espresso sono, per dirlo cosí di passaggio, un di
1510 App | non siate osa~~Piú mai di dirmi mal del mio Filisio;~~Ché,
1511 3, V | egli richiesto che volesse dirne il suo parere. Et egli –
1512 App | nata~~Su la quale ei facea dirotto pianto:~~E di ciò ricercando
1513 App | Dino solo.~~Ve' che disavventura ha questa ninfa~~Per questo
1514 2, X | trae in disparte, perché discenda sicura; discesa, essa lo
1515 3, II | ma il satiro dell'Aminta discende piú veramente da quello
1516 2, X | ninfe se ne vanno; i due discendono; Trebazio si desta e grida
1517 1, IV | venerabile Beda o di un discepolo d'Alcuino che sia, trovava
1518 2, X | perché discenda sicura; discesa, essa lo spinge nelle acque
1519 2, III | cantando un sirventese; e via discorrendo.18 Fu notata, perché, si
1520 2, VIII | questi ultimi anni un gran discorrere, che l'umiltà loro nel secolo
1521 1, IV | questa non è una ragione per discorrerne leggermente e a traverso,
1522 2 (12) | Torino, Loescher, 1891), fu discussa sparsamente in piú libri
1523 1, II | trattare la spada come a discutere controversie peripatetiche,
1524 1, V | la forma drammatica; e disdegnando cercarla nelle laudi e ne'
1525 App | face.~~Ma veggo uscir Dïana disdegnosa~~Che levata io le abbia
1526 3, V | letteratura italiana.~ ~Ho disegnato di dedicarle alcune mie
1527 1, IV | se non l'unico poeta; e disegnava dal vero, superiore al reale
1528 2, VII | accompagnata da' saluti dei disgraziati amatori. Peloro s'avvia
1529 2, VI | bosco, si raccontano le loro disgrazie, contendendo con amorosa
1530 App | questo giovanotto~~Et io disideriamo di sapere~~Ch'Irinda sia;
1531 App | S'è interposto Vaste al disir nostro~~E cerca di volermi
1532 3, III | e 'l latte, ed altri le dispensi:~Tu canta, or che se' in
1533 3, III | Giusta cagione~Ho del mio disperar, ché il saggio Mopso~Mi
1534 App | Questo mi mostra che mai disperare~~Non si dee l'uom de la
1535 2, VII | trova Orfeo, che fuggito per disperazione anch'egli dalla crudeltà
1536 3, V | mie osservazioni non le dispiacquero, mentre la primavera passata
1537 2, IX | le Driadi, le Napee si dispongono a seguir Diana alla caccia;
1538 App | Dino mio caro, tu potrai disporre~~Irinda che rivolga a me
1539 3, II | quante elleno devono essere, dispose egli secondo le regole et
1540 3, I | intorno di mura co' merli ben disposti e da dotta mano dipinti.
1541 2, VII | bel sonetto caudato i suoi dispregiatori additando Diversa, e súbito
1542 2, VIII | amore di Rampilia, che li disprezza ambedue; e Fóndolo per il
1543 1, IV | leggermente e a traverso, disprezzando. Il critico, o, meglio,
1544 1, IV | storico letterario non deve disprezzar nulla: ogni manifestazione
1545 1, VI | Amalteo fece dimenticare e disprezzare ogni latino anteriore.~ ~
1546 2, V | liberi comuni non ebbero che disprezzi e onte, considerandolo come
1547 2, II | certi pastori che parlano e disputano d'amore, fin che viene arbitra
1548 3, III | di questo tenore:~ ~Cosí diss'egli: ed io n'andai con
1549 2, IX | morto nel 1590, fu uomo, dissero, di non esquisite lettere
1550 3 (105)| Rapini s. J., Eclogae cum dissertatione de carmine pastorali: Parigi,
1551 2, IX | in scena;~ ~sebbene non dissimuli di aver veduto l'Egle del
1552 3, III | Se vero che lo Speroni lo dissuadesse dal farsi cortigiano, il
1553 3, III | avea piú di fresco nel 72 dissuaso dal rendersi al servizio
1554 2 (66) | Il Quadrio (libr. III. dist. iii, c. iv, tomo v, 399)
1555 2, X | attuale composizione. E se ne distacca per altre ragioni, in altra
1556 2, X | ragione che ne' paesi un po' distanti dai centri di cultura l'
1557 3, I | Dalla parte d'inanzi si distende nel fiume come in un becco,
1558 3, I | Ferrara, in un'isoletta distendentesi quasi un miglio per mezzo
1559 1, V | dalle fasce dell'idillio distendesi a scendere naturale con
1560 2, IX | parla, ordinatamente e per disteso, cosí:~ ~Il primo de' moderni
1561 2, I | mia credenza esponendo e distinguendo molte di quelle produzioni
1562 2, IX | di drammatica favola, e distinguendola in atti col suo principio
1563 2, I | famiglie di produzioni tra loro distinte, se pur lontanamente affini,
1564 2, VII | tutte terzine piane, senza distinzione di atti e di scene. – Nella
1565 3, III | cruccio taluno che forse cercò distoglierlo dall'accettare il partito
1566 2, V | di andare a corte: ne è distolto da' consigli di amici d'
1567 2, VI | racchiusa lo stava aspettando, e distorna Filauto dalla morte, e lui
1568 App | che tu ti hai finta~~Per distornarmi da l'amare Irinda:~~Ma certo
1569 App | aspetterei: ma saprà cose~~Che la distorneran forse da darmi~~Piú noja.
1570 1, III | Loreto Mattei, immaginò distribuirla in otto ecloghe, con intitolazioni
1571 2, II | con intenzione allegorica, distruggitor di pastori e d'altre povere
1572 3, I | tutto il suo, e prima della distruzione lo vendé alla Camera Apostolica
1573 2, X | venire, torno piú sicuro a divagare ancora un poco tra casi
1574 App | ella, Vïaste, tua moglie divenga~~Per non aver mai bene?
1575 App | avere~~Con Irinda se tua ben divenisse,~~Togliendoti ella contra
1576 2, XI | mano, che la commedia piú diveniva licenziosa e plebea, piú
1577 2, III | allusive ad amori presenti divennero, pare, ben presto un trastullo
1578 3, III | affascinommi; ond'io~Roco divenni, e poi gran tempo tacqui,~
1579 3, III | tante paia d'orecchi per diventar professori torcesse il grifo
1580 2, V | Pompei gli uomini fossero diventati Pieri e Mattei, cosí un
1581 2, IX | scena che i latini chiaman diverbio, se non nell'essere unica,
1582 1, I | è vero; anzi, tanta è la diversità delle condizioni storiche
1583 3, VI | lieto fine. Ma anche pare si divertissero a leggere castigati nei
1584 3, I | mezzo cerchio, la quale divide l'acqua del fiume in due
1585 1, V | luce Ameto si trasforma e diviene perfetto.~Come del romanzo
1586 1, VII | dell'ecloga, accenno quasi divinatorio al dramma pastorale. E piú
1587 3, VII | celebrava~ ~I bei carmi divini onde i sospiri~In tanto
1588 3, VI | l'Aminta, la quale poi si divisero tra essi: ingiuria che tanto
1589 2 (74) | Divisione vi: Opere, Verona, 1739,
1590 App | acciocché a i lupi~~La desse a divorare: et io commossa~~A gran
1591 3, II | ai falsi annunzi Silvia divorata da' lupi si precipita da
1592 2, X | plebea di stregonerie e divozioni cristiane: la tragedia plateale
1593 1, VII | quali imitate originarono e divulgarono una specie di ecloghe nuove,
1594 2, I | grossolana, da due forme divulgate quasi a un tempo negli ultimi
1595 3, VII | culto, io son culto: dunque dobbiamo sentire cosí. – Provatevi
1596 3, V | antico regime francese e documento illustre ad un tempo di
1597 2, X | rappresentazione si fa mimica) – Doh, villan poltrone, tu se'
1598 3, VI | incontro, dove si richiede dolcezza e languidezza di stile,
1599 2, VII | ottave). Rientra Silvia, dolente e dubbiosa del non vedere
1600 App | me et a lei. Ma certo piú dolere~~Non si potrà; perché infiammato
1601 App | fra boschi e selve.~~Ma dolgasi a sua voglia: ora mi godo~~
1602 1, VII | innamorò. E tutta degli amori e dolori suoi, e di quelli degli
1603 2, V | e' glie la rende:~ ~E lei domanda in dono il terzo loco,~Cosí
1604 3 (77) | Este, trad. per m. Lodov. Domenichi [Venezia, Rossi, 1556],
1605 3, VII | ma né anche di salso, un Domenico Mauro di Noia.114 A proposito
1606 3, I | pavoni d'India, che quivi domesticati non si partivano. Era cosí
1607 3, V | Di che il Manso, ospite e domestico del poeta negli ultimi anni,
1608 1, IV | che dalla rinnovata Roma domina i regni; e solo in un Conflictus
1609 2 (45) | egregio bibliotecario dott. Donati, e io a lui e al prof. O.
1610 2, XI | quod est, bene osservava Donato, omnes corrumpere) con l'
1611 2, VIII | suo servo di recare certi doni all'amasia. Bàtico va, e
1612 2, V | rende:~ ~E lei domanda in dono il terzo loco,~Cosí tre
1613 1, III | mimiche e bucoliche dei Dorii di Sicilia, senza designare
1614 1, III | Chiesa in foggia di Silvia e Dorinda, tra Dafne e Corisca!~ ~
1615 2, X | irritazione, bisognerà che si dorma. Ecco le ninfe al tempio
1616 App | strana guisa.~~Egli val piú dormendo che non vale~~Vïaste, quando
1617 2, X | ramo per farsene riparo e dormire, ode uscirne la voce di
1618 2, VII | un villano che ivi presso dormiva, svegliandosi tutto affannato
1619 1, I | scimmie caracollare su' dorsi degli elefanti.~ ~
1620 App | Che per non le dover la dote dare~~Commesso avea a la
1621 2 (45) | quell'egregio bibliotecario dott. Donati, e io a lui e al
1622 1, III | bibbia. Cosí mons. Huet, il dottissimo vescovo autore della origine
1623 2, VIII | che pastori? C'è anche il dottor bergamasco Clònico, rivale
1624 2 (38) | Biblioteca napoletana diretta dal dottore B. Croce, della quale c'
1625 3, II | memorabile vita con tanta dottrina e tal soavità la creazione
1626 3, V | delicate e fini e peregrine dottrine.~ ~
1627 3, III | dovria co 'l canto,~Se 'l dovere in amor si ritrovasse?~E '
1628 App | parerebbe una sceleratezza~~Che dovesse far me gire e la greggia~~
1629 App | quando ad uno di voi due dovessi~~Concederla io, piú ragionevol
1630 3, VII | linguaggio poetico, ma solo dovette scegliere nella nostra lingua
1631 2, VII | Ad uom qual era quel dovevi pure~Sopportargli qualcosa.~ ~
1632 2, II | di certi critici, che non dovrebbero per lor proprio instituto
1633 1, VII | e maggiori sono le lodi dovute in generale a cotest'opera,
1634 1, VII | esempio, piú vivamente e drammaticamente mosso, dell'ecloga, accenno
1635 3, II | maggiormente capaci delle drammatiche osservazioni. Ma Torquato,
1636 1, VII | idillio virgiliano e ovidiano drammatizzato con mescolanze pastorali:
1637 2, V | in comune: Giovacchino e Drea chiamati àrbitri li tornan
1638 1 (10) | cod. della biblioteca di Dresda e nel LX degl'italiani (
1639 2, IX | aiutarli. Le Oreadi, le Driadi, le Napee si dispongono
1640 3, II | Ne l'una mano io porto~Dubbia speme, fallace e breve gioia,~
1641 2, VII | Rientra Silvia, dolente e dubbiosa del non vedere l'amato.
1642 3, VII | paragon geloso~Dei sommi onori dubitò Goffredo,115~ ~il miglior
1643 3, III | stassi~S'egli sia miglior duce o cavaliero;~Che, con fronte
1644 2, X | scadente, dalla biblioteca dei duchi d'Urbino passato all'Alessandrina
1645 3 (78) | Pulcher Visus, locus ill. Ducis Ferrariae: in 4°, senza
1646 3, VI | ottanta, nel 1700 passavano le duecento. Noi del secolo decimonono
1647 App | 221 ´ 160, spartite in due duerni; l'uno ha la «parte prima»,
1648 1, VII | secolo ne udí risonare~ ~El dulce lamentar de los pastores,~ ~
1649 2, XI | dell'Aretusa rivoltata e duplicata: qui la migrazione è dall'
1650 2, X | e vede: rimorsa d'essere durata cosí crudele al misero amante,
1651 3, V | Les ouvrages communs durent quelques années:~Ce que
1652 3, V | tu chiedi~Se lungamente durerà l'ardore~Che 'l tuo bel
1653 2, V | anche Pasquino. Menicozzo duro al no. Per finirla, Lodovico
1654 1, IV | allegorico dell'ecloga, quale durò fino al Rinascimento. Idillio
1655 1, I | pieno di luce, d'amore e d'ebbrezza, di malinconie, di gioia,
1656 1, III | devoto sostituí il popolo ebreo e la bibbia. Cosí mons.
1657 3, VII | belli hai nel bel volto ecc,~ ~il Benvoglienti fa un
1658 3, V | versione, unica, credo, ma eccellente, di Juan de Jaregui, lodata
1659 3, VII | di andar imitando negli eccellenti greci, e massimamente in
1660 3, V | trionfalmente, aveva, già eccitato per tutto le velleità degl'
1661 3, II | giudiciosissimo Tasso, non pure egli eccitò, come s'è detto, molti sublimi
1662 1, VII | rappresentazione, sacra e morale, ecclesiastica e borghese, in ottava e
1663 3, I | onesta cosa il brigantaggio ecclesiastico sopra gli Estensi a Ferrara.
1664 2, IX | inseguite: ma d'un tratto èccole trasformate in alberi, in
1665 3, VII | e armoniose che sembrano echeggiare nell'aria.... Benché vi
1666 2, VIII | trasformazioni, ed oracoli ed echi ed ampolle; tutto c'è in
1667 3 (105)| R. Rapini s. J., Eclogae cum dissertatione de carmine
1668 1, IV | mandava con Angilberto Omero ecloghe-epistole all'onor di Carlo e di Pipino,
1669 3, I | primo Alfonso.79 Debole eco scolastica di troppo maggior
1670 3, V | années:~Ce que Malherbe écrit dure éternellement.~ ~Lo
1671 3, I | 1520 l'avea fatto murare, edificare ed ornare come il suo storico
1672 3 (82) | pubblicava da prima questi studi, edito poi dal Loescher: Torino,
1673 1, VII | severità del costume portava l'educazione mista degli adolescenti
1674 2, I | verseggiate a rappresentare o effettivamente o per modo d'allegoria e
1675 2, XII | originale e vitale, il piú efficace e fecondo.~ ~~
1676 1, VII | delle piú significative ed efficaci, se non delle piú originali,
1677 1, VI | Tonius): non fior d'eleganza, efficacia volgare, verità prolissa:
1678 2, I | riuscirono numerose ma anche effimere. Cosí è vero che la denominazione
1679 2, VIII | della materia in operucce efimere e non conosciute oltre il
1680 2 (32) | Eg. Menagio, Annotazioni all'
1681 3, V | contrastati regni anteriori, Egidio Menagio (1613-1692), autore
1682 3, II | composizione: perciocché dall'egloga prese, come ora dicevamo,
1683 1, I | indusse l'autonomia dell'egotismo fantastico e sensuale; il
1684 2 (29) | di Favola pastorale dagli egregi editori applicata a questa
1685 3, VII | proprio latino: «Puellam egregie rusticam, flecti haud facilem,
1686 2 (45) | Comunitativa di Siena quell'egregio bibliotecario dott. Donati,
1687 1, VII | egualmente bene, con piú eguaglianza che non il Boccaccio: primo
1688 2, V | da' consigli di amici d'egual condizione. – Piú dialogo
1689 1, V | nella libertà fraternità egualità dell'Arcadia. Nell'arte
1690 1, VII | secolo ne udí risonare~ ~El dulce lamentar de los pastores,~ ~
1691 1, I | caracollare su' dorsi degli elefanti.~ ~
1692 3, III | ciò che dice a Dafne nella elegantissima scena seconda del secondo
1693 3, VII | è critica storica, ma in elegantissimi versi:~ ~Amor piú che le
1694 2, XI | portava. Oratore gravissimo ed elegantissimo, il Lollio non era, per
1695 2, XI | ed egli per gratitudine elegge a sposa Clizia figliuola
1696 App | me, che via piú tosto~~Mi eleggerei morir d'esser mai sua.~~~~~ ~~~
1697 2, VII | abito e nome di pastori, eleggevano a reggerli un archimandrita,
1698 3, II | ispirato elementarmente da un'elegia di Tibullo [3a del ii libro].
1699 1, VII | rappresentative o liriche ed elegiache; non tutte di séguito; le
1700 3, VI | segnatamente lirici ed elegiaci; cinque volte il lamento
1701 3, VII | poema, una raccolta di belle elegie lo giudico.118~ ~Superbo
1702 3, II | d'Arcadia)86 è ispirato elementarmente da un'elegia di Tibullo [
1703 1, II | satiri. Il satiro è uno degli elementi necessari alla pastorale:
1704 2, IV | Alessandro pontefice novamente eletto [agosto 1492].25 Di gran
1705 3, II | costoro venne d'acuto ed elevato intelletto lo Speroni, et
1706 1, II | Fetonte e lacrimarono l'Eliadi, o in quale altra parte
1707 2, II | nella presenza di madonna Elisabetta duchessa d'Urbino sedente
1708 3, I | estense, l'annunziava in Elisio come futura opera del primo
1709 3, II | del tempo loro, tuttoché ellenico o arcadico l'argomento e
1710 3, II | altre parti quali e quante elleno devono essere, dispose egli
1711 3 (116)| di T. T.; tra gli altri Elogi, Parma, st. r., 1800; pp.
1712 3 (116)| Serassi, senza citare, nell'elogio di T. T.; tra gli altri
1713 3, V | dimostrava nel modo piú eloquente, desiderando d'averla composta
1714 1, VII | Polibio, una repubblica quasi elvetica, ov'era la vita laboriosa
1715 3 (79) | J. Caesaris Bordonii, Elysium ad d. Isabellam Estensem
1716 1, II | fiume che vien di lontano emanando dall'urna di un dio. Siamo
1717 2, IX | disperati dei vostri rigori, emigrano; abbandonando qui i figliuoli.
1718 1 (10) | per la coloritura qua e là emiliana della lingua.~
1719 1 (10) | una raccolta di rimatori emiliani, e anche per la coloritura
1720 3, III | sonora,~Emula de le trombe, empie le selve.~Udimmi Mopso poscia,
1721 2, X | lustri già con danni ed onte~Empiendo il ciel di stridori e querele,~ ~
1722 3, III | piú altera e piú sonora,~Emula de le trombe, empie le selve.~
1723 1, VII | Dall'Arno al Po, con quella emulazione che era nel gentil lavoro
1724 2, VII | del mezzo, troviamo meno enfasi ma non dramma o poesia.~
1725 3, V | lingua e poesia francese (Enfin Malherbe vint!), che principiò
1726 1, II | loro si mescono nell'azione enti d'un ordine superiore, semidèi,
1727 2, XII | rappresentazioni d'occasione; in somma, entomati in difetto, senza idoneità
1728 1, II | e di Giano? È lo stesso. Entrano in scena due donne o due
1729 1, I | letteraria, non abbia ad entrare l'arte; ma il romanticismo
1730 App | stuol di Dïana, come lassa~~Entrata son ne l'amorosa greggia?~~
1731 2, XII | e tragedia classica dopo entrato il Cinquecento. Né giova
1732 1, III | parte dell'azione eroica entravano cantando i satiri con Bacco (
1733 3, III | favori delle belle, gli entusiasmi cavallereschi della nuova
1734 1, I | vece di metter nell'animo l'entusiasmo della luce fa provare la
1735 1, II | il prologo e talvolta l'epicarma, cioè il congedo gratulatorio:
1736 1, V | quei baroni e cavalieri, epici quanto volete nelle canzoni
1737 3, III | italiani, ha per l'a punto un epigramma ad Licorim. Cotesti suoi
1738 3, II | Finalmente il dramma ha un epilogo, che rallegandosi al prologo
1739 2, IX | varietà e novità gradevole d'episodii, a termine felice. Il dialogo
1740 1, V | esso il Boccaccio nell'epistola dichiarativa della sua bucolica8
1741 1, IV | denominazione d'ecloga invalsa nell'epoca carolingia fu propagata
1742 3, VII | declinare né la maestà dell'epopea né la semplicità del genere
1743 1, IV | questa poesia ciò che per l'epos propriamente detto l'eroe:
1744 3, V | e la invocava in latino, equivocando sul cognome, Laverna (dea
1745 3, VI | tutta un gesuita siciliano, Erasmo Marotta, morto in Palermo
1746 3, III | augelli~E le virtú de l'erbe e de le fonti,~E si rammenta
1747 1, III | decimottavo, mons. Gius. Ercolani, pastore arcade e governatore
1748 3, III | i, sc. 1] gloriato come erede nientemeno che dell'Ariosto?~ ~
1749 3, I | vecchia duchessa Lucrezia in eredità con tutto il suo, e prima
1750 3, IV | da tre anni al principe ereditario d'Urbino, Francesco Maria
1751 2, X | abbracciano coi loro pastori: l'eremita a quella vista anch'egli
1752 1, IV | epos propriamente detto l'eroe: di piú epica è la verseggiatura,
1753 1, III | quale a parte dell'azione eroica entravano cantando i satiri
1754 3, II | tragedia le persone divine, l'eroiche, i cori, il numero del verso
1755 1, VII | rima. Fu notato9 che tra le eroidi di Luca Pulci, morto fin
1756 3 (88) | Ciotti, 1596, p, 1a, pag. 23 (err. num. 31).~
1757 2, V | da Sassoferrato, un poeta errante del popolo, la quale (prologo
1758 App | ninfa e la piú cara~~Che errasse mai con lei fra boschi e
1759 3, III | ch'ardendo~Forsennato egli errò per le foreste,~Si che insieme
1760 2, VI | anni arbitrariamente ed erroneamente dramma pastorale,36 nelle
1761 App | Proveder che non cadi in error tale~~Quale sarebbe s'una
1762 2, XII | rusticale. Ciò fu detto per errore, ciò non poteva essere per
1763 2 (66) | nel 1655. È un de' pochi errori di quel vecchio ma eruditissimo
1764 1, VII | pur prendendo in piú largo esame gli esempi accennati un
1765 2, IX | tragedia – egli diceva in esametri latini al suo duca –, ardua
1766 1, IV | della prosa va studiata, esaminata, spiegata con rispetto;
1767 3, VII | come teatrale componimento esamino, mi par cattivissimo; se
1768 1, VII | Cuccagna magra e Bengodi esangue della decadenza. A questa
1769 1, IV | impronta dell'arte. Ma non pare esatto ciò che fu ultimamente supposto,
1770 1, I | azione del romanticismo, che, esaurito in poesia, sopravvisse un
1771 3, VII | Silvia: egli troncamente esclama,~ ~O velo! o sangue!~O Silvia!
1772 3, V | mentre mille e mille fiate esclamo:~ ~Verdi rive, fiorite ombrose
1773 3, III | parte.~ ~E con ciò resta esclusa affatto la romantica supposizione
1774 3, V | conseguenti usurpazioni ed esclusioni, un dotto uomo che nell'
1775 2, V | ecloghe, dove i preti adulteri escon fuori in paramenti sacri
1776 2, VI | di morire; e cantandosi l'esequie nel detto metro misto, dietro
1777 3, II | Venere e l'Olimpo viene a esercitare le arti sue tra i pastori.~
1778 2, XII | rappresentazione veruna: sono puri esercizi accademici solitari.~Di
1779 3, II | gli aristotelici allora esigevano in un dramma regolare, e
1780 3, VI | poderoso filosofo quanto esile poeta Gian Vinc. Gravina.106
1781 3, VII | quella era placidamente esinanita; e Gian Vincenzio Gravina,
1782 1, VI | naturale.~Dalle georgiche di Esiodo e Virgilio balzava a descrivere
1783 2, III | Silvana chiara e lucida, ma esita, e vuol sentire il parere
1784 2, IV | nella quale Algisto pastore esorta i compagni Batto e Paleno
1785 2, X | preghiere in ottave, le espansioni amorose in stanze liriche:
1786 3, I | Tiberio cara,~Che cederian l'Esperidi alle piante~Ch'avria il
1787 App | Montano, e per la lunga esperïenza~~Vede in ciò quel che tu,
1788 2, X | osservazioni che avrei a fare, ne espongo una. Ricorda il lettore
1789 1, III | Andrea Pinto Ramirez la espose in scenica rappresentazione,
1790 3, VII | concetti leggiadramente espressi, ma languisce in moltissime
1791 2, VI | duole in ottava rima e poi esprime a lungo in terzine piane
1792 App | grave pena~~Che passerà in essempio a tutte le altre.~~~~~ ~~~
1793 | essendosi
1794 3, VII | Serassi, di quello che possa esserlo questo poema. Veggasi, per
1795 App | contente~~Vi rimarrete di essermi compagne.~~Ora entriamo
1796 | est
1797 3 (79) | Elysium ad d. Isabellam Estensem Mantuae marchionissam: nel
1798 1, IV | aspira e prosegue almeno esteriormente l'idealità d'una vita semplice
1799 3, III | nel 1554 pubblicò la prosa estetica e storica dei romanzi, ove
1800 1, I | delle condizioni storiche ed estetiche tra le due forme di dramma
1801 1, V | mondo pastorale, come gli estetici direbbero con espressione
1802 3 (116)| del quale era sincerissimo estimatore. Il Reina, del resto, altra
1803 2, VII | in vista Cardenia, Lica, Estina, Isifile; che cantano una
1804 3, VI | di Apollo furono súbito estratti e vergognosamente condotti
1805 2, VII | Poscia del fallir suo pagò l'estremo.~ ~E qui a buona ragione
1806 2, VI | in un temporale d'ampolle esuberantemente meridionali, tanto che qualcuno
1807 3, VII | di Siracusa e l'infelice~Esul di Ponto.~ ~Degli ultimi,
1808 1, VII | Boninsegni; il quale ultimo, esule in Napoli, intitolava alcune
1809 App | Cresciuta ch'ella fu sino all'etade~~Di dieci anni, i' la presi
1810 | etc.
1811 1, V | sono dell'antica verità eterna; e l'idealità mitica pastorale
1812 3, V | que Malherbe écrit dure éternellement.~ ~Lo attesta il Menagio.
1813 App | il viso nero~~Che pare un Etïòpo. E, s'egli canta,~~Egli
1814 1, IV | l'esempio d'imporre nomi etnici a persone cristiane, e le
1815 1, VI | Giano e Pico e Pitagora, e l'etrusco Tage ed Evandro e le glorie
1816 3 (120)| Eug. Camerini, prefaz. a' Drammi
1817 2, III | Gualtiero Sanvitale il pastore Eugenio espone a Melibeo com'egli
1818 2, X | temperanza composta, dalla euritmia melodica del nuovo dramma
1819 1, VI | Pitagora, e l'etrusco Tage ed Evandro e le glorie di Roma, e súbito
1820 1, III | dei nostri padri famoso, Evasio Leone di metastasiana memoria;
1821 3, I | ricordava, con rammarico evidente, cosí:~ ~Era questo luogo
1822 2, III | del Sannazzaro.~Imitazioni evidenti dell'Arcadia sono tre ecloghe
1823 2, VIII | lauro; ma una maga greca èvoca un demonio, e ne ha un'ampolletta
1824 2, X | apparizioni divine e di evocazioni diaboliche, di metamorfosi
1825 2, VIII | importanza d'un momento d'evoluzione che non ha di certo, e il
1826 | ex
1827 3, VII | rigidam, pro locis cautam exhibet Sylvia».111~A qualche cosa
1828 | eziandio
1829 3, III | Gerusalemme [II, 58],~ ~Gran fabbro di calunnie adorne in modi~
1830 2, X | favola boscareccia del signor Fabio Ostinelli gentiluomo napolitano»
1831 3 (116)| di altri. Anche mons. A. Fabroni ricopiava dal Serassi, senza
1832 App | allegrezza,~~Io voglio che mi facci ancor la grazia,~~Poscia
1833 1, II | condizioni e circostanze, e facciamoci cosí una ragione vera di
1834 | faccio
1835 | facemmo
1836 | facendosi
1837 | facesse
1838 2, VIII | Leva.~Le «giocose moderne e facetissime ecloghe pastorali, sotto
1839 2, V | che chiude l'ecloga. – Il «faceto uomo» Piero Antonio Legacci
1840 | facevano
1841 3, II | dall'altro, vengono in un facile viluppo a presentare naturalmente
1842 3, VII | egregie rusticam, flecti haud facilem, nunc pudore suffusam, nunc
1843 3 (78) | stamp. in Bologna da G. B. Faelo circa il 1530.~
1844 2 (40) | Biblioteca del Comune di Faenza in un libretto intitolato
1845 2, IX | che dice di appendere a un faggio questa corona di silvestri
1846 | fai
1847 2, IX | Sebastiano Clarignano da Monte Falco: fece la musica messer Antonio
1848 2, VII | ond'ei di doglia~Poscia del fallir suo pagò l'estremo.~ ~E
1849 3, II | quando Aminta credendo ai falsi annunzi Silvia divorata
1850 3, V | annotatore del Casa, indagatore famigerato delle Origini e accademico
1851 2, XII | estense: per la mediocrità famigliare e per la giocondità, la
1852 3, I | mano delli Dossi, pittori famosi di quel secolo; e poco piú
1853 1, V | Emilia, per esempio, è la famula di Diana, la quale è la
1854 2, VII | mangiato, giuocano a dadi, fan questione, si bastonano.
1855 App | dare ad intender ciò a' fanciulli,~~Che nulla non ne vuol
1856 1, V | a' due genitori orbati il fanciullino nato dell'amore punito da
1857 3, II | i panni~D'esser picciol fanciullo~Sí come voi mortale,~Son
1858 1, VI | certo in Napoli, tornò il fanese Pomponio Gaurico (m. circa
1859 | farai
1860 2, IX | amore, che Dafne e Silvia faran poi cosí vivo: c'è fin l'
1861 App | costante sta ne l'amor suo.~~E' farebbe assai meglio il mio figliuolo,~~
1862 | faremo
1863 App | Che molto meglio egli faria ad amare~~Chi l'ama e lasciar
1864 | farla
1865 | farlo
1866 | farmi
1867 1, VII | napolitane, dei Gliommeri e delle farse cavaiole. Non gli scema
1868 1, V | liberandosi quasi súbito dalle fasce dell'idillio distendesi
1869 Avv | pubblicati da prima nei fascicoli del 1° luglio, 15 agosto,
1870 3, II | egli lusingava di troppo il fastidioso sopracciglio del cattedrante
1871 1, II | reggie; tra splendore e fasto di apparecchi ove l'architettura
1872 3, V | felici nomen praesaga dedere~Fata tibi: furtis pulchra Laverna
1873 1, II | l'altra, divina o umana, fatale o del caso, cedendo alle
1874 App | i' vo' che sappi che a fatica~~Stan bene insieme quelle
1875 2, IX | figliuoli. Che sarà de' poveri Faunetti e Satirini? – Le ninfe sono
1876 3, V | onori delle versioni nelle favelle classiche e nelle barbare:
1877 2 (43) | Muratori Accessiones histor. favent., Venezia, Fenzi, 1771.~
1878 2 (40) | Alexandro cape | rano Faventino | novamente stam | pata,
1879 2 (43) | B. Mittarelli, De liter. faventinorum, col. 42: in Ad Script.
1880 App | desiderio nostro: cosí sempre~~Favorevol ti sia la tua Dïana~~Né
1881 App | ninfa:~~Cosí mai sempre favorisca il cielo~~I desideri tuoi,
1882 3, II | il non mai quanto basti favorito Pastor fido.90~ ~
1883 1, I | prigioniero, la visione d'un febbricitante; e in faccia a questa creazione
1884 3, III | poi, come altrui piacque, feci~Ritorno a queste selve,
1885 3, III | e d'òr fugiade e raggi~E fecondando illuminar d'intorno.~Vidi
1886 3, III | e per li lieti~Colti di fecondissime campagne,~E per gli alpestri
1887 3, III | espressione piú intera e fedele dell'amore rispettoso e
1888 2, X | puoco dolce mio cangiossi in fèle.~ ~Il buon Braida, che non
1889 2, IX | lettere ma di fecondo e felicissimo ingegno. Non esquisite lettere,
1890 3, II | il sale de' motti e la felicità del fine, piú proprio alla
1891 3, III | del divino amore, ma delle femmine dannate all'inferno quando
1892 1, VII | cadono in cenere, e ne sorge fenice la giovane contadina toscana
1893 2 (43) | histor. favent., Venezia, Fenzi, 1771.~
1894 3, IV | per ordine del granduca Ferdinando I nel 1590, alla quale lavorò
1895 2, X | fa risentire, non che i feriti a morte, ma i morti. Se
1896 2, VI | ninfa, sopravviene e lo ferma; e tutto finisce, al solito,
1897 3, III | godendo ed ammirando,~Mi fermai buona pezza. Era su l'uscio,~
1898 3, VII | circostanze, che inducono fermamente a credere la morte di Silvia:
1899 1, III | scrissero e riscrissero, senza fermar nulla:3 la critica moderna
1900 App | Figliuol, non si dee l'uom cosí fermare~~Ne la sua voglia, che non
1901 2, XI | E né anche è il caso di fermarsi intorno alla Calisto «nuova
1902 2, VII | Firenzuola, ed a Prato. Ove fermata dimora circa il 1539 messer
1903 2, X | X~ ~Trovati e fermati in Ferrara i tre veri primi
1904 3, V | 20 decembre 1580) a don Fernando Gonzaga principe di Molfetta
1905 App | valor nulla può il dente~~Di feroce cinghiale; e i lupi e gli
1906 2, X | selvaggio, che non parla, ma ferocemente passeggia su e giú col bastone
1907 3 (81) | Faustini, Agg. all'Hist. ferr. di G. Sardi, libro I (Ferrara,
1908 2, IV | d'Este dai fratelli don Ferrante e don Giulio e finiscono
1909 3 (76) | in Atti della Deputaz. ferrar. di st. patria, II [Ferrara,
1910 3 (78) | Visus, locus ill. Ducis Ferrariae: in 4°, senza nota tipografica;
1911 2, V | vincano la femmina a colpi di ferro. Dal duello buffonesco esce
1912 2, IX | fallico la commedia, cosí nel fertilissimo lor giardino piantaron l'
1913 3, VII | metu tremulam, nunc ira fervidam, nunc amore iucundam, affectu
1914 1, IV | se non che il movimento e fervore del canto nella passione
1915 2, X | a' loro travagli; e tanto fervorosamente pregano che riescono a svegliare
1916 App | dubbio:~~Se ninfa tal mi fesse fe' di questo,~~Non ardirei
1917 1, II | rive del Po dove già cadde Fetonte e lacrimarono l'Eliadi,
1918 3, VII | maestro contro il retore feudale: «Troppo scrupoloso ei non
1919 2, V | successero nell'oppressione a' feudatari.~Cotesti villani delle ecloghe
1920 3, IV | che ben può scusare un feuilleton di Gautier e di Janin, in
1921 2, VIII | volgarità parve novità, nelle Fiabe di Carlo Gozzi, senza paragone
1922 App | non [ho] avuto in core~~Fiamma d'amor, cosí tranquilla
1923 1, VI | mirabile dipintore, di colorito fiammingo; piú moderno, e quasi direi
1924 3, I | spezie d'animali quante~Vi fien né in mandra Circe ebbe
1925 App | Irinda mia, non esser cosí fiera!~~Ché non conviene a la
1926 App | ne' boschi le selvaggia fiere,~~Deliberata si è prender
1927 2, III | interlocutori Paolo e Girolamo del Fiesco e il Taccone sotto i nomi
1928 1, V | allegorie teologiche, il Ninfale fiesolano move dal mito preistorico
1929 1, V | dove poi Atlante fonderà Fiesole, segue con le fantasie ovidiane
1930 2, I | d'imitazione letteraria fievole o di caricatura borghese
1931 2, IX | la duchessa Renata e sue figlie Lucrezia e Leonora, famose
1932 3, VII | chiaro con poche parole la figura e parte che la pastorale
1933 2, V | non essendo tali nomi da figurare nelle poesie vaghe e leggiadre.32
1934 3, III | almeno che la caricatura non figurasse nella prima recita dell'
1935 1, I | e per pochi sottilissimi fili attaccato alla terra –:
1936 1, IV | decimo e undecimo faceva di Fille e Galatea velame ai lutti
1937 3, V | Cieco d'Adria; nel '79, la Fillide di Cesare Della Valle napolitano.
1938 2, II | bentivolesca fu supposto essere il Filolauro d'un Bernardo Filostrato,
1939 3 (114)| Racc. d'opusc. scientif. e filolog., t. xiii (Venezia, Zane,
1940 3 (117)| V. Gioberti, Studi filologici: Torino, Casazza, 1866,
1941 1, II | al pubblico studio e di filosofi eleganti ne' madrigali;
1942 1, V | direbbero con espressione né filosofica né italiana. Ma perché?
1943 1, IV | poesia nel Sileno un sistema filosofico e dei mitici colori adornando
1944 3, III | alcuno di que' poetuncoli e filosofuncoli che frustarono per sé tante
1945 2, II | Filolauro d'un Bernardo Filostrato, veduto e citato come dei
1946 1, IV | visione passando per il filtro della concezione poetica
1947 | finché
1948 2, III | Galeazzo; e l'ecloga si finge recitata da Flaminio stesso
1949 3, I | anche il nome. Alfonso I finí di comperare il terreno
1950 App | ogni pensiero~~E con lui finir bramo i giorni miei:~~Et
1951 2, V | Menicozzo duro al no. Per finirla, Lodovico dà ai contendenti
1952 3, VII | la sensualità musicale. Finisco citando d'un bell'ingegno
1953 3, I | un gran vaso ritondo di finissimo marmo, facea di sé bellissima
1954 3, III | mandava attorno il poema finito a questo e quel letterato
1955 App | una favola è che tu ti hai finta~~Per distornarmi da l'amare
1956 1, VII | fare all'amore cogliendo fioretti, Cuccagna magra e Bengodi
1957 1, VII | stesso e dell'Arsocchi e Fiorini, che davano a stampa nell'
1958 1, VII | senesi Francesco Arsocchi e Fiorino Boninsegni; il quale ultimo,
1959 3, V | fiate esclamo:~ ~Verdi rive, fiorite ombrose piagge,~Voi possedete
1960 2 (66) | Cartari bresciano, che, fiorito a mezzo il sec. xvi, avrebbe
1961 3, V | letterario l'ammirata opera. Fioriva tuttavia il bel tempo del
1962 2, II | una scena dell'Orfeo, e la fisionomia della farsa tutt'insieme
1963 3, II | abbigliamento di Silvia. Ma la scena fissa di tutto il dramma è un
1964 2, VI | divenuto cieco per aver fissato il sole della sua donna.
1965 1, IV | Pipino, cantava con Alcuino Flacco cuculi e Coridoni allegorici,
1966 2, X | lega a un tronco d'albero flagellandola tuttavia con de' vimini.
1967 2, III | circostanze allusive agli amori di Flamiano il protagonista del romanzo
1968 2, III | ecloga si finge recitata da Flaminio stesso e da altri gentiluomini.22~
1969 1, VII | politica, come la zampogna e il flauto della campagna e degli amori,
1970 3, VII | Puellam egregie rusticam, flecti haud facilem, nunc pudore
1971 2, X | Dedicata a Francesca di Fois contessa di Tenda, moglie
1972 1, VI | anticipare il suo paesano Folengo. E pure quell'ecloghe furono
1973 3, I | questo luogo si trovavano folti boschi, pieni d'ogni sorte
1974 1, V | Diana, marita le ninfe e fonda la città. E il poema liberandosi
1975 1, IV | manca all'idillio un certo fondamento epico: Dafni, il primo pastore,
1976 App | questa voglia c'ho nel cor fondata~~Come in selce ben dura.
1977 2, VII | delle sante muse i primi fondatori pervennero al numero di
1978 1, V | i monti dove poi Atlante fonderà Fiesole, segue con le fantasie
1979 2, VII | dialoghi delle belle donne e fondò l'accademia dell'Addiaccio,
1980 App | Concederla io, piú ragionevol fôra~~Ch'a Filisio la dessi ch'
1981 2, X | un rumore di fronde dalla foresta vicina scopre le due ninfe
1982 3, IV | ristette alquanto, quando il forestiere s'accostò a lui, e cosí
1983 3, VII | suo intero e nelle stesse formali parole il giudizio senza
1984 3, VII | che nel verso venissero a formare un suono tutto semplice
1985 3, I | tronco di bronzo al naturale formato, cadendo l'acqua del Po
1986 2, XII | semi-popolare di seconda formazione per contrapposto alla lirica
1987 3, V | Tu veneres omnes cunctis formosa puellis,~Tu cunctis sensus
1988 3, III | ricordato~ ~allor ch'ardendo~Forsennato egli errò per le foreste,~
1989 1, VI | inglese da Aless. Barclay: sí forte era la sete del naturale.~
1990 3, I | lusingati Ferraresi una fortezza, fece distruggere Castel
1991 App | Mon.~~~~Vàttene in pace, fortunata ninfa:~~Cosí mai sempre
1992 2, IX | aristotelico avversario del fortunato cortigiano di Ferrara aggrava
1993 2, IX | materia e superiore alle forze dei piú; non commedia, forma
1994 3, III | Quando i pastor credean ch'io fossi stato~Visto dal lupo, e
1995 1, VII | tutte intarsiate di vecchi frammenti greci e latini e rivestite
1996 3, VII | all'azione tragica, sia frammesso in una comica, perché le
1997 1, V | e religiosa dei tempi; e Franc. Petrarca ribattezza Mition
1998 2, X | in Piemonte.64 Dedicata a Francesca di Fois contessa di Tenda,
1999 3, VI | caccia, essi, come in sicura franchigia, si ritirarono nella casa
2000 2, VII | endecasillabi sciolti, con frapposte poche graziose strofi rimate,
2001 3, III | grifo rugumando qualche frase di liberrima indignatio,
|