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grassetto = Testo principale
Parte, Cap. grigio = Testo di commento
2002 3, VII | andar in traccia di parole frasi o giri che avessero del
2003 1, V | rifugiavano nella libertà fraternità egualità dell'Arcadia. Nell'
2004 3, III | un amichevol ghigno,~E la fraude nel seno ed il rasoio~Tien
2005 2, IV | brocchiero, la ninfa con arco e frecce, e un pellicano: che porta
2006 2, X | la forma ambiziosamente e freddamente rimasta mitologica e ovidiana
2007 3, III | stette a sentire con molta freddezza, e poi gli mosse pomposamente
2008 3, VII | sottile, che un uomo a sangue freddo penerebbe forse a inventare.
2009 1, VII | che in coteste due specie, frequenti sul finire del secolo decimoquinto
2010 2, X | ampollina di acqua limpida e fresca; asperso d'una stilla di
2011 3, II | 2a dell'atto primo], cosí frescamente civettuola, dell'abbigliamento
2012 1, II | quasi un senso di attraente freschezza.~Ecco il fondo d'un bosco:
2013 1, V | mormorare scorrevole pe' freschi e molli canali della terzina;
2014 3, VII | il Fontanini un monsignor friulano, conscienziosamente pedante,
2015 2, V | quattro edizioni.31 Codèra e Fruca villani fratelli insieme
2016 3, III | poetuncoli e filosofuncoli che frustarono per sé tante paia di scarpe
2017 2, IV | pollastri e canestre di frutti e una chitarra, quelli presentano
2018 3, I | conducevano. Gli alberi fruttiferi erano molti e spessi; e
2019 3, V | memoria di quella non men fruttuosa che dolce conversazione,
2020 2 (12) | e idee in Literaturblatt für germ. u. rom. Philol., Zwölfter
2021 3, II | come un episodio, tra la fuga e l'inseguimento de' due
2022 2, X | uccisi: Tindaro da prima fugge, ma tosto ripreso animo
2023 2, XI | di voluttà lontanamente fuggente: ond'egli poi cantava,~ ~
2024 2, XI | il maschio, Licida, gli fuggi e capitò in Arcadia. In
2025 2, VII | contrasto fra l'aspirare e il fuggire le gioie dell'amore e l'
2026 2, VII | descrive dannoso, e consiglia fuggirlo. Cupido, che ha sentito
2027 2, VII | Galetta, a lusingare i quattro fuggitivi e solitari. Ciascuno la
2028 3, II | la controparte all'Amor fuggitivo di Mosco, idillio già fatto
2029 2, VII | stesso trova Orfeo, che fuggito per disperazione anch'egli
2030 2, IX | gli alberi saltano fuori. Fuggon le ninfe, inseguite: ma
2031 3, III | Sparger d'argento e d'òr fugiade e raggi~E fecondando illuminar
2032 | fui
2033 1, VII | ex vobis unus vestrique fuissem~Aut custos gregis aut maturae
2034 3, II | le Amarillide, le Pompe funebri, le Cinthie, le Tirrene,
2035 2, XII | ornamentali, che, finita la funzione colla festa a cui servivano,
2036 2, VII | e vivo e i tócchi delle funzioni de' personaggi sono sí recisi
2037 3, VI | universal soddisfazione, alcuni furbacchiotti poeti ruppero lo scrigno
2038 3, I | nella quaresima del 1599 la furia di Clemente VIII, per porre
2039 3, V | praesaga dedere~Fata tibi: furtis pulchra Laverna praeest:~
2040 3, VI | gli autori di cosí brutto furto súbito furono iscoperti
2041 2, IV | classicismo, con questa pur nuova fusione, non dirò del Poliziano
2042 2, VIII | special differenza dalle future favole pastorali. In queste
2043 3, III | osserva il presente, e del futuro~Sa dar vera e ineffabile
2044 1, VI | duca (1453), e portano in gabbia una gazza che ha imparato
2045 2 (47) | Cfr. Gaet. Guasti, proemio a Le prose
2046 2, V | festa di San Godenzio a Gaiole. Costantino il padrone ci
2047 2, III | della società elegante e galante d'allora. C'è un romanzo
2048 3, V | è un vero gioiello della galanteria letterata nell'antico regime
2049 2, VII | l'amato. Murrone le dice galanterie rusticane, al che ella risponde
2050 2, VII | stampe un commento d'altri a Galeno;43 e probabilmente non compose
2051 3, V | conversazione alle belle marchese e galeotti d'amore in Francia come
2052 2, IV | di poi composta da messer Galeotto Del Carretto, Corido e Uranio
2053 1, IV | Pollione e l'amicizia di Gallo, ma anche nei colloqui e
2054 3 (98) | Ces. Galvani, Lettera a M. A. Parenti
2055 1, VII | bellissimo verso cantava Garcilaso de la Vega, un de' celebrati
2056 2, VII | primo archimandrita e delle gare e invidie che sforzarono
2057 2, VI | rappresentata nel banchetto che don Garzia di Toledo, ammiraglio dell'
2058 App | bianchi~~Che paion quei della gattuccia nostra,~~E gonfiate le labbra
2059 1, VI | tornò il fanese Pomponio Gaurico (m. circa il 1530). E súbito
2060 3, IV | scusare un feuilleton di Gautier e di Janin, in una lettera (
2061 1, VI | e portano in gabbia una gazza che ha imparato a ridire
2062 App | armata contra me del gelo~~Di gelata onestà, ma che le ninfe~~
2063 App | sia armata contra me del gelo~~Di gelata onestà, ma che
2064 3, I | arte che s'intitolavano i Gelosi, famosa poi in Francia e
2065 2, VI | secondo fattosi cieco per gelosia, e, dando di cozzo al secondo,
2066 3, III | Guarini, allora, prima delle gelosie per donne e per altro, grande
2067 3, I | altro poemetto latino su la genealogia estense, l'annunziava in
2068 1, III | avevan bisogno degli alberi genealogici anche per la poesia, e pur
2069 3, II | rappresentare il suo Aminta, con general lode e maraviglia di ciascheduno
2070 1, VI | bucolica classica meglio e piú generalmente compresa si risvegliasse
2071 2, XII | difetto, senza idoneità generativa; attrezzi ornamentali, che,
2072 2, IX | commedia prendendo il nome generico invece dello specifico,
2073 2, I | quale poi giunse alla piú genial fioritura nell'Aminta e
2074 3, II | venivano a porger nuova esca al genio sensuale dei drammi pastorali,
2075 1, V | ninfa che presenta a' due genitori orbati il fanciullino nato
2076 Avv | agosto, 1° settembre 1894, 1° gennaio 1895 della «Nuova Antologia»,
2077 2, II | pastori e d'altre povere genti. Piú veramente pastorale
2078 3, III | versi. Ma, ahimè, della gentildonna anche era innamorato il
2079 2, X | parte idillica, ma non tutta gentilesca, come anche i nomi dimostrano.
2080 3, II | o arcadico l'argomento e gentilesco o pagano il costume. Ché
2081 3, I | parimente il Maustero nella sua Geografia, dicendo, com'è vero, che
2082 1, VI | sete del naturale.~Dalle georgiche di Esiodo e Virgilio balzava
2083 2 (40) | e in fine in Venetia per Georgio di Rusco | ni Milanese.
2084 2 (12) | idee in Literaturblatt für germ. u. rom. Philol., Zwölfter
2085 3, II | la passione d'Aminta è in germe nel Pan e Siringa e nelle
2086 2, III | petto, son proprio questi i germi onde possa venir su col
2087 3, I | produceva,~ ~come~Vermene germogliar suole e rampolli,~ ~ma come
2088 1, IV | fino alle caricature di Gessner.~Con Virgilio il poeta entra
2089 1, V | volete nelle canzoni di gesta e nei romanzi, ma rozzi
2090 3, VII | cominciando, m'imagino con un gran gesto della mano trinciante molt'
2091 1, III | latini della compagnia di Gesú: e un p. Paolo Serlogo,
2092 1, III | il papa, fece, a mo' de' gesuiti, della Sunamitide allegorizzata
2093 3, IV | personaggio con un dolce riso gettògli le braccia al collo strettamente
2094 3 (119)| ix, nella traduz. di G. Gherardini.~
2095 3, VI | le armi il dotto olandese Gherardo Vossio nelle classiche Instituzioni
2096 3, III | ne le labbra un amichevol ghigno,~E la fraude nel seno ed
2097 3, VI | urbano, usando contro questi ghiottoni il debito rigor delle leggi,
2098 2, II | coglieva fiori per farsene ghirlanda, e il pastore cantava il
2099 3, I | il borgo e colle di San Giacomo ove abitavano a quei di
2100 App | tranquilla vita~~Ho vissa, che giamai doglia né affanno~~M'ingombrò
2101 3, V | illirica, nel 1598; in trimetri giambici latini, da un medico di
2102 2, IX | leggevano. Piú largamente Giason di Nores, aristotelico professore
2103 3, VI | argomenti vecchi e nuovi: prima Giasone Nores contro il Pastor fido;104
2104 1, VII | riconosce essere la valle di Gifuni in quel di Salerno, ov'erano
2105 2, IV | nominatamente di Giovanni e di Ginevra Sforza sua moglie, e lo
2106 3, I | quarta sfera~Questa la piú gioconda isola fia~Di quante cinga
2107 1, II | agitate sensazioni con la giocondezza della commedia. Ma eterno
2108 2, XII | mediocrità famigliare e per la giocondità, la commedia: per la passione,
2109 3, V | in italiano, è un vero gioiello della galanteria letterata
2110 3 (85) | 28, nota] de'suoi Annali giolitiani, importantissima illustrazione
2111 1, VII | Cinquecento, in Spagna, Giorgio di Montemayor componeva
2112 2, II | dedicata la prima stampa della Giostra e dell'Orfeo del Poliziano,
2113 2, XII | entrato il Cinquecento. Né giova riferirsene al Trissino.
2114 1, II | vengono.~Tale fu nella sua giovanil perfezione la favola pastorale
2115 3, IV | già stato compagno ne' giovanili studi al poeta. La recita
2116 2, V | state introdotte Simonetta e Giovanna, e Piero e Matteo e Giovacchino
2117 App | Sacrata ninfa, questo giovanotto~~Et io disideriamo di sapere~~
2118 2 (31) | di Siena. Ma anche mi ha giovato la buona opera del sig.
2119 3, IV | poeta. La recita fu fatta il giovedí primo di quaresima, da giovani
2120 2, X | Lombardia, ritornò egli alla sua gioventú, e già vecchio assai imitò
2121 3, III | conversazione il Tasso scolare giovinetto in Padova usò assai, e ciò
2122 App | E in quanto occhio si gira si son messe~~L'onde tanto
2123 1, V | che si rimorde del fallo; Giraffone (è già nel nome l'urto della
2124 3, I | settecento volte che si sia~Girata co 'l monton la quarta sfera~
2125 App | sceleratezza~~Che dovesse far me gire e la greggia~~In ultima
2126 3, VII | traccia di parole frasi o giri che avessero del pellegrino
2127 3 (81) | Sardi, libro I (Ferrara, Gironi, 1646) pp. 18 e 19.~
2128 2, IV | naso e gli orecchi e poi girsene in terra di Turchi da poi
2129 2, X | prezzo del miracolo, il frate gitta le braccia al collo a Fileria.
2130 1, III | Priamo re di Troia e da Giuba re di Numidia.~Alle origini
2131 3, II | è poi stato con insolito giubilo letto e riletto il non mai
2132 3, VII | senza né anche citare il giudicante.116 Ma nei tempi di produzione
2133 1, V | potranno sentir mai né capire i giudicanti stranieri e tali altri nati
2134 3, VII | che van per la maggiore, a giudicare l'Aminta, fu, chi lo crederebbe?,
2135 3, II | eccellenza del componimento giudicato per ogni sua parte perfettissimo
2136 3, III | esser libero non solo ne' giudicii, ma anco ne lo scrivere
2137 3, V | manifestamente appare il purgato giudicio di lei. A ciò mi spinse
2138 3, II | felicemente nell'Aminta il giudiciosissimo Tasso, non pure egli eccitò,
2139 3, VII | raccolta di belle elegie lo giudico.118~ ~Superbo giudizio,
2140 2, I | favola pastorale quale poi giunse alla piú genial fioritura
2141 Avv | importanti correzioni e giunte.~ ~~
2142 2 (18) | del 1503 e tre sono nella giuntina del 1516; sono due nelle
2143 2, VII | lo invita: dopo mangiato, giuocano a dadi, fan questione, si
2144 2, IX | stessa vengono liberamente a giuocare e danzare coi piccoli. Qui
2145 3, VI | e che, essendosi data al giuoco ed a tutti i brutti vizi,
2146 2, VII | Euridice, ed essa e Orindio si giurano amore. Tutto ciò in terzine,
2147 1, III | secolo decimottavo, mons. Gius. Ercolani, pastore arcade
2148 1, V | Boccaccio chiama invece Glauco e chiama Dafni l'imp. Carlo
2149 2, V | inferiore di servi della gleba, coi quali essi non parteciparono
2150 3, III | Diceva egli, e diceva che gliel disse~Quel grande che cantò
2151 | gliela
2152 | Gliene
2153 1, VII | frottole napolitane, dei Gliommeri e delle farse cavaiole.
2154 3, III | e altrove [a. i, sc. 1] gloriato come erede nientemeno che
2155 1, VI | etrusco Tage ed Evandro e le glorie di Roma, e súbito appresso
2156 3, III | povero Tasso è quasi una glorificazione: in cosí bei versi! Il racconto
2157 3, VI | stentar nei perpetui studi per gloriosamente vivere al mondo con le proprie
2158 1, VII | poeta, quelli ch'ei chiama i gloriosi spiriti dei boschi; e l'
2159 3, I | e non piú in Cipro o in Gnido.80~ ~ ~Tramontati gli splendori
2160 2, V | quattrini che dee averne, e si gode la Lena. Ma Ortensia, moglie
2161 3, V | di quel dolce tempo che godei con lei nella deliciosissima
2162 2, V | padrone per la festa di San Godenzio a Gaiole. Costantino il
2163 2, IX | satiro che cerca per inganni goder quelle ninfe e n'è sempre
2164 App | dolgasi a sua voglia: ora mi godo~~Ch'ella conosca la potenza
2165 3, III | Weimar lo Schiller e il Goethe? Torquato si godeva quell'
2166 2, XI | Fuori dalle lungaggini e goffaggini recenti, ch'ei forse con
2167 2, II | Tre o quattro cose queste, goffe o leggiadre: ma che hanno
2168 3, VII | geloso~Dei sommi onori dubitò Goffredo,115~ ~il miglior critico
2169 3, III | lasci il buon Solerti alla gogna quel noioso Mopso, o prima
2170 2, X | tale. La scena a vista del golfo di Napoli. Trebazio pastore,
2171 App | della gattuccia nostra,~~E gonfiate le labbra e il viso nero~~
2172 App | la passi pure~~Oltre la gonna, e che non solamente~~Ella
2173 1, II | di capanne e di greggi: gorgoglia presso riversando le acque
2174 2, VIII | novità, nelle Fiabe di Carlo Gozzi, senza paragone piú attraenti
2175 App | un corvo che su quercia gracchi;~~E, se si pon a i labri
2176 3, I | simili uccelli, si facevano gracchiando udire i pavoni d'India,
2177 2, IX | pervengono, con varietà e novità gradevole d'episodii, a termine felice.
2178 2, VIII | ricercati i passi di mezzo o i gradi del passaggio. Intanto non
2179 1, IV | da molte piú»; e forse il grammatico, che primo l'appose, congetturava
2180 3, VI | francese, il gesuita del grand siècle, Renato Rapin, «il
2181 3, III | quegli anni appresso al duca grandissimi. Venuto a pena a Ferrara,
2182 3, II | pubblica, tra il Po e Ferrara. Grata sorpresa, credo, ai primi
2183 2, XI | tristo pensiero; ed egli per gratitudine elegge a sposa Clizia figliuola
2184 1, II | epicarma, cioè il congedo gratulatorio: non devono mancare i cori,
2185 1, VI | Amboise e da Lorenzo De la Gravière, in inglese da Aless. Barclay:
2186 2, XI | Lollio portava. Oratore gravissimo ed elegantissimo, il Lollio
2187 3, VII | nello stesso tempo e tutto grazioso. Piú d'ogni altra cosa però
2188 2, XII | assai e del Muzio e del Grazzini e di molti, non hanno pretensione
2189 3, VII | labbro, benché assai di Grecia~Erudito l'avessero i maestri~
2190 App | attendesse~~A custodir le sue greggie e ad amare~~Chi l'ama e
2191 1, VII | vestrique fuissem~Aut custos gregis aut maturae vinitor uvae!),~ ~
2192 2, X | discendono; Trebazio si desta e grida l'amor suo; poi tutt'e tre
2193 2, VII | compiange, quand'esce Murrone gridando al lupo; e se ne vanno insieme (
2194 3, VII | onde i sospiri~In tanto grido si levâr d'Aminta,~Sí che
2195 3, III | diventar professori torcesse il grifo rugumando qualche frase
2196 3, VII | Telese, Bartolommeo Ceva Grimaldi, leggeva all'accademia degli
2197 2, VIII | pastori vecchi paesani, Grítolo di Burano, Tégola di Torcello,
2198 3, III | fistola morendo.~ ~È un po' grossa; ma i documenti ci sono,
2199 2, X | resurrezioni: la commedia grossiera di Merlini romiti, di pastori
2200 2, I | o di caricatura borghese grossolana, da due forme divulgate
2201 2, XI | commedie del tempo il ridicolo grossolano: i pastor minori, litiganti
2202 1, VII | nobile dell'Ameto. Quelle grotte, è vero, sono tutte intarsiate
2203 2, VII | dramma o poesia.~Ecco un gruppetto romagnolo. – Qualcuno si
2204 2, VI | La verseggiatura, pur ne' gruppi di endecasillabi e settenari
2205 2, VII | pastorale.~Veniamo a un gruppo toscano.~Lilia, «ecloga
2206 App | boschi.~~Sembran le belle guancie un sangue, un latte:~~Gli
2207 2, IV | compagni Batto e Paleno a guardar bene i loro armenti: per
2208 3, III | Era su l'uscio,~Quasi per guardia de le cose belle,~Uom d'
2209 2, VII | che tiensi a canto due guardiani con due nerbi, l'uno detto
2210 3, III | Mopso poscia, e con maligno~Guardo mirando affascinommi; ond'
2211 3, VI | Ragguagli del Boccalini110 i guastamestieri dell'imitazione. Grandi
2212 3, VII | vaghi e piú patetici sono guastati da questo vizio nell'Aminta
2213 2 (27) | P. Palliolo, pubbl. da O. Guerrini, Bologna, Romagnoli, 1885:
2214 3, IV | ordinata a Mantova dal duca Guglielmo I (1586?) non abbiamo notizia
2215 2, VI | per amore pregando la sua guida di lasciare ch'e' si precipiti
2216 2, VI | detto metro misto, dietro le guide piangenti, s'avviano a comporsi
2217 3, III | schiva l'amor, ma coglie e gusta~Le dolcezze d'amor senza
2218 App | avuta mai vita giocosa,~~E hanmi ingombrato il cor sí gravi
2219 3, I | mandra Circe ebbe né in hara,~Che v'avria con le Grazie
2220 3, VII | egregie rusticam, flecti haud facilem, nunc pudore suffusam,
2221 3, V | dell'Histoire de madame Henriette d'Angleterre e della Princesse
2222 1, IV | primo pastore, il figlio di Hermes e della ninfa ignota, è
2223 1, IV | in un Conflictus veris et hiemis, o del venerabile Beda o
2224 2 (15) | solacciosa commedia: Bologna, Hier. di Beneditti, 1520.~
2225 3, V | medico di Pomerania, Andrea Hiltebrando, nel 1615; in greco moderno,
2226 3 (81) | A. Faustini, Agg. all'Hist. ferr. di G. Sardi, libro
2227 3, V | Fayette e scrittrice dell'Histoire de madame Henriette d'Angleterre
2228 2 (43) | cl. Muratori Accessiones histor. favent., Venezia, Fenzi,
2229 1 (7) | A. Hortis, Studi su le op. lat. del
2230 1, III | e la bibbia. Cosí mons. Huet, il dottissimo vescovo autore
2231 1, VI | storpiature dei nomi cristiani (Iannus, Tonius): non fior d'eleganza,
2232 2, XI | altro, perché cotesto genere ibrido non ebbe meritamente fortuna:
2233 1, III | designare particolarmente gl'idilli teocritei. Del resto tutta
2234 2, X | rappresentano la parte idillica, ma non tutta gentilesca,
2235 2, VII | realistica con entro un elemento idillico. Ma siamo ben lontani dalla
2236 2, VII | un citto (bambino, nell'idioma senese). Il citto; cioè
2237 2, XII | entomati in difetto, senza idoneità generativa; attrezzi ornamentali,
2238 3, III | rammenti~Ciò che l'altr'ieri Elpino raccontava,~Il saggio
2239 App | Anassarete~~Fe' il misero Ifi. E tosto ne vedrete~~L'effetto
2240 1, V | passando oltre, o anzi ignorando i cuculi del venerabile
2241 1, V | animo in fatti e ringhiosi e ignoranti; e si rifugiavano nella
2242 1, IV | di Hermes e della ninfa ignota, è per questa poesia ciò
2243 1, III | di Sòsiteo, e per di piú ignoti ai primi che scrissero favole
2244 3, II | la perdita di Cupido da ignoto nel primo ventennio del
2245 3, V | barbare: in lingua slava illirica, nel 1598; in trimetri giambici
2246 1, II | passo ai raggi del sole, che illuminando scopre lontano monti e monti
2247 3, III | fugiade e raggi~E fecondando illuminar d'intorno.~Vidi Febo e le
2248 2, IV | opportuno raccoglierle e illustrarle. Io ne ricorderò alcune.~
2249 2 (38) | edizione, ben condotta e illustrata; che fa parte di quella
2250 3, VII | libro, L'Aminta difeso e illustrato da Giusto Fontanini (1700).112
2251 3 (85) | giolitiani, importantissima illustrazione alla letteratura del sec.
2252 2, VIII | fa scappar via ogni lieve imagine di favola pastorale. L'Erbusto
2253 1, IV | come suona il vocabolo, imaginette o bozzetti di caratteri
2254 2, V | del Ruzzante: la seconda imbozzacchí senza frutto. Me ne sa male
2255 2, X | risponde; a Filerio, che Imene lo consolerà; a Ottimio,
2256 1, VI | scrivere una lingua viva: non imita il greco autore né il latino;
2257 1, VII | parti metriche, le quali imitate originarono e divulgarono
2258 2, IX | al modo dei greci, ma non imitato di su 'l Ciclope d'Euripide.
2259 3, II | Torquato Tasso quanto egli fu imitatore della Canace, nell'Aminta
2260 2, VI | diciassette anni, Luigi Tansillo, imitava la Cecaria dell'Epicuro
2261 1, III | fermo che i greci non lo immaginarono mai. Dei Bifolchi di Cratino
2262 2, VIII | fiorentine d'allora, altri abbia immaginato di vedere un precursore
2263 3, VII | ingegno o d'una stravagante immaginazione. Nell'Aminta non scorgo
2264 3, VII | figure, certi traslati, certe immaginette, certi vezzi in somma, che
2265 2, VI | sono lunghe e minute, con immagini lontanamente strane: nella
2266 1, III | laico, Loreto Mattei, immaginò distribuirla in otto ecloghe,
2267 1, II | della commedia. Ma eterno e immortale motivo della favola pastorale
2268 2, VII | condottiere Giovanni Sassatelli da Imola in piazza di San Pietro
2269 1, V | Glauco e chiama Dafni l'imp. Carlo IV. Che resta dunque
2270 1, VI | gabbia una gazza che ha imparato a ridire il nome di Ercole
2271 3, VII | quell'agitazione e quella impazienza che la rapidità del movimento
2272 2, X | lo vien confortando, ma impazza e a poco a poco diventa
2273 3, VI | la loro poca fortuna o l'imperfezione della nostra lingua nelle
2274 2, VIII | lusinghe di Tesifile che lo ama impetra da Diana di esser trasformato
2275 2, X | andati al tempio d'Amore per impetrare mercé a' loro travagli;
2276 App | mi ha con fe' perdon le impetri.~~Ma ben raccordo a tutte
2277 1, IV | che prima dié l'esempio d'imporre nomi etnici a persone cristiane,
2278 1, VII | di spoglie toscane. Che importa? cosí voleva il tempo. Ma
2279 3 (99) | ma già nella parte piú importante dal Serassi nella prefazione
2280 3 (85) | de'suoi Annali giolitiani, importantissima illustrazione alla letteratura
2281 1, VII | corte medicea e l'estense, importò il nuovo genere poetico
2282 1, II | anche, per un di piú non importuno, acquistavan grazia e interesse,
2283 App | io, se tu vuoi~~Quel che impossibil è che tu abbi mai?~~Ella
2284 3, III | chiarire il plagio, il vecchio impostore riparava all'ombra dell'
2285 3, III | in dubbio di lasciare l'impresa.93 Né basta. Quando nel
2286 3, II | quale, quantunque a piú alte imprese chiamato, e fra l'altre
2287 3, V | con parole tutte ancora impresse dei sentimenti di quei giorni
2288 1, II | tanto le moralità, quanto le impressioni che da quella vengono.~Tale
2289 1, IV | concezione poetica prendeva l'impronta dell'arte. Ma non pare esatto
2290 2, I | volgarmente nella farsa, fino a improntare e qualificare ogni incondita
2291 1, IV | felice la prima, altrettanto impropria e non rispondente la seconda,
2292 2, IX | che comedia, per non usare impropriamente quel nome; il quale avvegna
2293 2, IX | apparecchiar le tavole; ma ora improvvisamente le hanno ridotte alla grandezza
2294 2, XII | nulla il frutto tardo ma improvviso d'uno svolgimento dell'ecloga
2295 3, VI | l'animo del Tasso, che gl'inamarí tutte le sue passate dolcezze.
2296 3, I | prima narrò.~ ~Dalla parte d'inanzi si distende nel fiume come
2297 3, IV | architetto, che a quello inaspettato incontro era restato sopraffatto
2298 1, I | idealità: che la poesia incalzata da tanta prosa si rifuggiva,
2299 2, VIII | paganesimo accademico; e maghi e incanti e diavoli e trasformazioni,
2300 3, VII | dove si prometteva nell'incanto drammatico un piú profondo
2301 3, II | poveri amori campagnoli è incerchiata, come un episodio, tra la
2302 3, V | core.~Chi lo potrebbe dire?~Incerta, o Filli, è l'ora del morire.~ ~
2303 2, IX | senza lasciar appiglio a incertezze e dubbi, dell'opera di Agostino
2304 3, V | quale dee pendere ancora incerto il giudizio tra le imitazioni
2305 2, IX | tante lacrime e sangue d'incestuose tragedie, volle rallegrarla
2306 3, VII | pastorale. Gli atteggiamenti gl'incidenti piú vaghi e piú patetici
2307 3, V | un dotto uomo che nell'incipiente regno avea dedotto la indipendenza
2308 2, VII | all'ammutinamento qualche inclinazione che il Firenzuola mostrasse
2309 1, IV | santo Quirino.6 Da allora incomincia il vocabolo e il concetto
2310 3, II | Amore in forma d'Ascanio a incominciare cosí:~ ~Io, che dimostro
2311 2, I | improntare e qualificare ogni incondita rappresentazione drammatica
2312 2, VIII | occasione cui servirono; accenni inconsci, non passi dell'arte. Tali
2313 3, VII | forma, tirava anche su, inconscio, il Metastasio a far di
2314 3, VII | Provatevi oggigiorno a incontrarvi in una citazione con un
2315 2, VIII | dice lei, al primo che incontri per quelle strade. Ecco
2316 2, IX | sconcezze lombarde. Lo afferma incontrovertibilmente esso Guarini: «La favola
2317 1, VII | Potrebbe essere una mostra non incuriosa di fatti ed esempi d'una
2318 3, V | italiana annotatore del Casa, indagatore famigerato delle Origini
2319 App | Con perpetua onestate; e indarno Amore~~Scoccherà sempre
2320 2, XI | sdruccioli con le ninfe indecenze proprie della peggior commedia
2321 3, VII | il dramma tiene un mezzo indefinibile che in scena deve necessariamente
2322 2, IX | se non nell'essere unica, independente, col principio e fine in
2323 2, VII | a cui Murrone con parole indeterminate mette sospetto di Silvia:
2324 3, I | gracchiando udire i pavoni d'India, che quivi domesticati non
2325 2, VII | Euridice. Bruco gli promette indicazioni, pur che gli regali un mantello.
2326 App | che lo descrisse nel suo Indice dei manoscritti della civ.
2327 App | Questo frammento a me lo indicò e per me lo trascrisse il
2328 2, XI | Silvia ed Aminta, è un passo indietro, con ritorno, si direbbe,
2329 2, I | e abusò fino a rasentare indifferentemente i confini della tragedia
2330 1, II | nepoti di Pan o del dio indígete della contrada e del fiume
2331 3, III | qualche frase di liberrima indignatio, ma che altro erano in sostanza
2332 3, V | incipiente regno avea dedotto la indipendenza della grave erudizione e
2333 2, VI | speranza di migliori giorni li indirizza alla città di Nola a viver
2334 2, XII | del Beccari e dal Giraldi individuata anche piú nettamente nel
2335 1, IV | di provenienza diretta: indizio quello d'una tendenza primordiale
2336 2, IX | oggimai trita da poeti dotti e indòtti, ma èccoti una favola che
2337 2, X | ragionar cosí, chi tenga per indubitabile l'attribuzione del codice
2338 3, II | confidandosi a Tirsi, e inducendolo questi di andar a un certo
2339 3, VII | quelle circostanze, che inducono fermamente a credere la
2340 3, II | malignità di posteri, anche indulgeva a una cotal nebbiuzza di
2341 2, I | Io non lo credo, e spero indurre altri nella mia credenza
2342 1, I | nella critica e nella storia indusse l'autonomia dell'egotismo
2343 2 (25) | Cod. II, ii, 75; e Poes. ined. di G. Del Carretto per
2344 3, III | prof. Solerti nella ancora inedita Vita del Tasso non vuol
2345 1, V | del Boccaccio: le ancora inedite di Giovan de' Boni aretino:
2346 3, III | del futuro~Sa dar vera e ineffabile sentenza;~ ~e Tirsi, che
2347 2, IX | urbane napoletane, né alle inezie venezievoli, né alle sconcezze
2348 2, V | ha piú di lirico: quella, infarcita di linguaggio contadinesco,
2349 3, V | commentari critici d'allora, infarcite d'erudizione e di pedanteria,
2350 | infatti
2351 3, III | Ché i sciaurati pronostici infelici,~Ch'ei vende a' malaccorti
2352 App | Che te con la tua greggia infermi in guisa~~Che disperato
2353 3, III | delle femmine dannate all'inferno quando sien dure a' vóti
2354 3, VII | all'intorno, Poeta poetae infestus. A que' giorni tutto era
2355 App | ciò non è altro~~Che piú infiammarmi e raddoppiar la doglia~~
2356 App | tanto cara, l'altro donna~~Infiammata di lui da la mia face.~~
2357 3, V | quel dolce tempo, ogni dí infinite volte, con infinito piacer
2358 2, XI | le discussioni d'amore, infiniti i lamenti: lo Sfortunato
2359 3, VII | gentile~Ascrèo lavoro; e infino allor piú dolce~Linguaggio
2360 3, V | che col piè leggiadro infiorava, leggevamo l'Aminta e 'l
2361 1, V | donne, alcune coi nomi che infioreranno poi il Decameron, sono,
2362 2, V | lor discorsi e giuochi s'inframettono uno o due villani sguaiatamente:
2363 3, II | dilettati. Di ciò, s'io non m'inganno, parmi che non picciolo
2364 1, V | da vero, come un dotto e ingegnoso uomo avvisò,7 la differenza,
2365 1, V | classica si assorellano ingenuamente tanto che no 'l potranno
2366 1, II | degl'intermezzi, e i primi ingenui vezzi della musica adolescente
2367 1, VII | nel 1584, la Galatea: in Inghilterra, nel 1590, fiorente Shakespeare,
2368 3, VII | il Tasso, e non del tutto ingiusto quanto al genere.~Per vedere
2369 App | strana passïon ch'ora lo ingombra.~~ ~~Gaia, madre di Viaste,
2370 App | mai vita giocosa,~~E hanmi ingombrato il cor sí gravi cure~~Che
2371 App | giamai doglia né affanno~~M'ingombrò il petto: ma, poi che mi
2372 App | Cosa non ti dirò che ti sia ingrata.~~~~~ ~~~Ir.~~~~Udir non
2373 2, VII | di lui contro le ribelli ingrate bellezze. E Amore percuote
2374 3, III | maestro, G. B. Giraldi; cioè ingrato, invidioso, maligno, e segnatamente
2375 3, I | mano dipinti. Nel primo ingresso della quale si vedeva una
2376 1, II | durezze rivolte in carezze, inimicizie in amicizie, ritrovate le
2377 1, V | della maggiore opera. Tutte innamorano il rozzo Ameto, e tutte
2378 1, I | rappresenta l'anima sua innamorata, la quale vede nel mondo
2379 3, I | Udí che di bei tetti posta innante~Sarebbe a quella sí a Tiberio
2380 2, IX | siccome sul tronco ditirambico innestarono la tragedia e sul fallico
2381 3, VII | tronco delle greche bellezze innestò, per cosí dire, le sue proprie
2382 2, IV | curia sotto il pontificato d'Innocenzo VIII; e fu recitata col
2383 1, I | imitazione perennemente innovante e trasformante del Rinascimento
2384 1, VII | Gli fu dato vanto d'avere innovato la terzina a rime sdrucciole
2385 2, VII | Liceo, padrone di gregge innumerevole, che tiensi a canto due
2386 2, XII | Quattrocento e del Cinquecento inoltrato? Tanto meglio. Ma si badi
2387 3, VI | le pastorali dilagarono, inondarono, devastarono il territorio
2388 3, VII | riscontro nuovo allora e non inopportuno con la poesia popolare: «
2389 2 (12) | questione, accennata con dubbio inquisitivo da A. D'Ancona qua e là
2390 1, VI | a Poeman pastore italico insegna cantare in riva della Secchia
2391 2, XII | prova il fatto che dopo l'insegnamento e l'esempio del Trissino
2392 2, X | Jourdain, a cercare chi gl'insegni far all'amore cortigianescamente
2393 3, II | episodio, tra la fuga e l'inseguimento de' due piú belli e splendidi
2394 2, VII | bianco, ed egli non osa inseguirle e farne vendetta perché
2395 2, IX | fuori. Fuggon le ninfe, inseguite: ma d'un tratto èccole trasformate
2396 2, IX | innamorato e della ninfa insensibile, Pan e Siringa: c'è tra
2397 3 (116)| afferma che fu il Serassi a inserire il giudizio del Parini nel
2398 App | che si son concordemente~~Insiem congiunti, non che quei
2399 2, V | sarebbe riuscita poco men che insipida, se in vece di Silvia e
2400 3, VII | necessariamente riescire insipido. Ogni terza specie è cattiva;
2401 2, IX | ecloga».55 Veramente tale insistenza su l'affare delle ecloghe
2402 3, II | Boschereccie; ed è poi stato con insolito giubilo letto e riletto
2403 2, IV | adulando uomini potenti o insorgendo talvolta alla satira politica
2404 3 (107)| G. I. Vossii, Instit. poet. 1. II c. xii: in
2405 2, II | dovrebbero per lor proprio instituto aver fantasia, a trovarci
2406 3, VI | Gherardo Vossio nelle classiche Instituzioni poetiche.107 Né però avea
2407 3, II | lontani di molto, da quelle insulse ecloghe e commedie di cui
2408 1, VII | grotte, è vero, sono tutte intarsiate di vecchi frammenti greci
2409 3, II | mescolamento, quanto all'unità et integrità della favola et al suo circuito
2410 3, II | venne d'acuto ed elevato intelletto lo Speroni, et additò per
2411 1, VII | dramma pastorale. Il che, se intendasi della favola o tragicommedia
2412 App | Montano,~~Cerca dare ad intender ciò a' fanciulli,~~Che nulla
2413 3, II | vide e racconta: onde l'intenerimento di Silvia e poi la lieta
2414 3, VII | convenendogli di accomodarsi interamente al costume ch'avea tolto
2415 3, VII | plebe de' pastori poteva interessarsi delle cose loro». Piú curiosa
2416 3, III | Ercole II e ora d'Alfonso: interessava a Torquato, novellin cortigiano,
2417 1, II | importuno, acquistavan grazia e interesse, almeno nelle prime recite,
2418 2, II | composta d'ottava rima con l'intermezzo d'una canzonetta o coro
2419 2, VII | abbandonata. Lucina savia ninfa s'interpone e dà loro il convegno in
2420 2, VIII | busse; ma il savio Locrito interponesi e induce Ameto a lasciare
2421 App | amore a fino onesto,~~S'è interposto Vaste al disir nostro~~E
2422 2, VI | iddio. Al cui responso, interpretato dal sacerdote, i ciechi
2423 1, VI | latino come in toscano; interrotto (chi se lo ricorda o lo
2424 2, IX | spazio forse con un tal intertenimento ne' conviti di apparecchiar
2425 2, IV | Campidoglio tutto in festa: intesa la cagione, scordandosi
2426 1, V | affermava che Teocrito nulla intese oltre quello che la corteccia
2427 3, III | robusto,~Di cui, per quanto intesi, in dubbio stassi~S'egli
2428 3, III | altro che versi, tutto intiero un canzoniere. Non eran
2429 1, V | rispecchiante le cose nell'intimo della verità semplice che
2430 2, III | Cesare Nappi, leggermente intinta di dialetto bolognese.19
2431 3, I | di comici dell'arte che s'intitolavano i Gelosi, famosa poi in
2432 App | delle quali l'Egle, con la intitolazione di «satira»: è in otto carte
2433 1, III | distribuirla in otto ecloghe, con intitolazioni quasi romantiche, Il deserto,
2434 2 (29) | resto gli editori notano, intitolò la sua poesia ecloga.~
2435 2, VII | Panfilo si lagna d'amore con intonazione lirica in versi sciolti.
2436 3, VI | nuova, che dal 1594 al 1617 intonò e vestí i piú bei pezzi
2437 1, IV | ch'ella credea vedere e intravedere nelle figure dei pastori
2438 3, IV | invece della vera commedia, Intrichi d'amore, che già si disse,
2439 App | cotesta ogn'altra cosa.~~Sono introdotti i matrimoni a...~~De gli
2440 1, IV | rappresentazione bucolica, e v'introduce argomenti e trattazioni
2441 2, IX | veduto l'Egle del Giraldi, introducendo il pastor Turinio a dire
2442 2, II | pastorale, però che vi s'introducono certi pastori che parlano
2443 1, VII | non il Boccaccio: primo a introdurre nella terzina dell'ecloga
2444 1, VII | e il Boninsegni anche v'intromette delle strofe a rime ripercosse.
2445 2, VII | ma, quando Silvano volle intrometterne un altro dedicato a Pale
2446 2, IX | Questi tre amori, con l'intromissione di un satiro che cerca per
2447 3, VII | contrario ai costumi ed inutile all'azione: quello della
2448 3, V | traducendo o imitando un de' piú inutili e noiosi poemi nostri, Le
2449 3, II | spiriti, e di que' vezzi gl'invaghí che vie piú quivi ch'altrove
2450 2, V | Costantino il padrone ci va; e invaghitosi della Lena moglie di Bernino,
2451 1, V | dialoghi dell'ecloga.~Quanto invalesse tuttora nell'arte anche
2452 3, VII | freddo penerebbe forse a inventare. Cosí pure nella scena 1a
2453 3, IV | quegli particolarmente che ha inventate le stupende macchine per
2454 3, II | può senza fallo chiamar l'inventore. Conciosiacosaché coloro
2455 3, IV | parla per le maravigliose invenzioni che partorisce ogni dí l'
2456 3, VII | favola si passa in narrazioni inverisimili. Io credo potersi paragonare
2457 2, XI | Alfonso II, in due mesi dell'inverno 1573 compose l'Aminta. In
2458 3, V | madrigaleggiando da non invidiare, per una volta almeno, la
2459 3, V | poeta già era, «non meno invidiato allora che adesso compassionato».~
2460 2, VII | archimandrita e delle gare e invidie che sforzarono il Firenzuola
2461 1, III | della commedia nuova, a inviluppo e riconoscimento finale.
2462 3, IV | presente il Tasso, ch'era stato invitato dalla sua parzialissima
2463 3, III | grave,~Con regal cortesia invitò dentro,~Ei grande e 'n pregio,
2464 2, VII | contro Amore. Allora Peloro invoca e prega il dio che faccia
2465 3, V | madama di Sevigné; e la invocava in latino, equivocando sul
2466 3, V | surripis una viris;~ ~e Filli invocavala in italiano, madrigaleggiando
2467 1, V | Trecento ricuoprono dell'involucro pastorale o avvenimenti
2468 3, VI | trionfava la pastorale. In vano ipercritici e aristotelici armavano
2469 2, V | pastore s'è innamorato d'Ippodamia amata amante di Largio suo
2470 2, IX | II duca e del cardinale Ippolito suo fratello: la rappresentò
2471 2, X | Sdegno, per quanto abbia d'irritazione, bisognerà che si dorma.
2472 3, III | venne bisogno e voglia d'irsene alla gran cittade in riva
2473 3 (79) | Bordonii, Elysium ad d. Isabellam Estensem Mantuae marchionissam:
2474 2, IX | alcuna volta comica, con isciolto andare, un che di mezzo
2475 3, VI | brutto furto súbito furono iscoperti e da gli sbirri fu data
2476 2, VIII | Cristianesimo romanzesco per isfondo a paganesimo accademico;
2477 2, VIII | in sasso; e Clònico per isfuggire alle lusinghe di Tesifile
2478 2, VII | Cardenia, Lica, Estina, Isifile; che cantano una canzonetta
2479 3, VII | progredisce nelle scene isolate: il che prova che gli spettatori,
2480 2, IX | del nostro secolo ed in ispezie Torquato Tasso, si son recati
2481 1, VII | degli amori, ei tócca e ispira egualmente bene, con piú
2482 3, II | del custode d'Arcadia)86 è ispirato elementarmente da un'elegia
2483 1, I | portento vivo d'armonia tra l'ispirazione e l'espressione e l'impressione
2484 1, I | valore attingevano le loro ispirazioni, e di là uscirono i versi
2485 2 (14) | Ist. della volg. poesia, Venezia,
2486 2, X | Mirzia e sale su l'albero per istaccare il velo: Trebazio l'assedia,
2487 2, VI | accordano a descrivere con istemperati colori retorici le bellezze
2488 2, VII | stile polizianesco o in istil rusticale mediceo secondo
2489 3 (86) | G. M. Crescimbeni, Dell'istor. della volg. poes., ii (
2490 2, XI | solennemente – specchio degl'istrioni». Fece la musica quegli
2491 3, I | per gli Andreini, allora istrutta e preparata alla recitazione
2492 3, II | dramma dunque stava per isvolgersi nei contorni del paese e
2493 3, V | tuttora il poeta, le stampe italiche non bastarono a diffondere
2494 1, VI | Italia, e a Poeman pastore italico insegna cantare in riva
2495 3, III | scritto «Lungi, ah lungi ite, profani».~Diceva egli,
2496 3, VII | ira fervidam, nunc amore iucundam, affectu blandam, odio blandiorem,
2497 1 (10) | fu pubbl. in frammento da Jac. Corbinelli tra le Rime
2498 2 (12) | u. rom. Philol., Zwölfter Jahrg. 1891 (Leipzig, Reisland)
2499 2, XII | regolare classica nell'antico jambo, cioè in endecasillabi sciolti
2500 3, IV | feuilleton di Gautier e di Janin, in una lettera (ultimo
2501 3, V | ma eccellente, di Juan de Jaregui, lodata dal Cervantes; in
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