Parte, capitolo
1 I, 1| inconfondibili.~In Cina c'è il fenomeno della scrittura,
2 I, 1| specifica intellettuale. Non c'è attività umana da cui si
3 I, 1| Castiglioni. Ricordare che c'è stata connessione tra la
4 I, 2| l'esperanto. In ogni modo c'è una frattura tra il popolo
5 I, 2| libertà comunali) in cui c'è una fioritura di intellettuali
6 I, 2| classi popolari (borghesi) c'è un riassorbimento della
7 I, 2| intellettuali italiani cosmopoliti.~C'è un periodo, quello dell'
8 I, 2| accettarsi, – ma in realtà c'era piú «nazionalità» nel
9 I, 2| imperatori non sono latini, ecc.~C'è dunque una linea unitaria
10 I, 2| veramente una transizione: c'è affermazione di laicismo
11 I, 2| si deve dire anzi che non c'è sviluppo sul terreno economico,
12 I, 2| di quella ottocentesca, c'è un maggiore interesse per
13 I, 2| romano e a quello germanico, c'è un terzo e anche talvolta
14 I, 2| romano e a quello franco, c'è l'elemento celtico, dato
15 I, 2| popolazione gallica; in Ispagna c'è ancora, in piú, l'elemento
16 I, 2| della civiltà francese, c'è sempre stata tutta una
17 I, 2| Perbacco! L'Italia non c'è, l'Italia dunque è negletta,
18 I, 2| classe dirigente nazionale, c'era un'emigrazione di elementi
19 I, 2| il est né (la naissance, c'est de l'"histoire"), mais
20 I, 2| senso che nel loro operare c'era una preoccupazione di
21 I, 2| che in questi italiani non c'era. Si può parlare di tradizione
22 I, 2| Quando Barrès scriveva: «C'est le rôle des maîtres de
23 I, 2| vuol dire che in Francia c'è stato un ulteriore sviluppo
24 I, 2| pensano: laggiú, all'est, c'è un paese dove il proletario
25 I, 2| Un bourgeois de plus, et c'est bien. Mais ses frères
26 I, 2| colpevole, ma la vittima: non c'è in lui niente del Quincey:
27 I, 2| lui niente del Quincey: c'è un atto morale. Un padre,
28 I, 2| ed educativi in genere, e c'è un sensibile aumento nelle
29 I, 2| sull'Islàm avvengono perché c'è una crisi determinata appunto
30 I, 2| prendre le gouvernement. C'est en visitant les Indes
31 I, 2| eux-mêmes leur indignité».~C'è qualcosa di vero, ma quanto
32 I, 2| il suo libro Mitologia? C'è una certa differenza tra «
33 II, 1| vera e propria e la vita c'è un salto, una vera soluzione
34 II, 2| fossilizzata e anacronistica, non c'è unità tra scuola e vita,
35 II, 2| scuola e vita, e perciò non c'è unità tra istruzione e
36 II, 2| grammatica, meccanicamente; ma c'è molta ingiustizia e improprietà
37 II, 3| coercizione statale è schiavitú. C'è una coercizione di tipo
38 II, 3| Perciò nella stessa facoltà c'è concorrenza tra professori
39 II, 3| Intorno a certi professori c'è ressa di procaccianti che
40 II, 3| le Società geografiche? C'è il problema internazionale:
41 III | subordinatamente) al Cavallotti. C'è nel Gori tutto un modo
42 III | nuovi o sono superati e c'è crisi? ecc.~Ma l'errore
43 III | dell'«Action Française» c'è una divisione di lavoro:
44 III | del romanzo d'appendice. C'è la stessa varietà di schemi
45 IV, 1| intellettuale il piú assiduo. C'è da domandarsi, nel caso
46 IV, 1| furono degli eroi e che c'è qualcosa di sano nella
47 IV, 1| antico e il mondo moderno non c'era stata mai una cosí profonda
48 IV, 1| pubblicazioni dell'Orano c'è molto da spulciare, fino
49 IV, 1| dopo il Concordato, dove c'è una teoria dell'«arbitrario»,
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