Parte, capitolo
1 I, 2| 7 settembre 1929. Vi si parla di un libro di Jules Maurice,
2 I, 2| cosmopoliti e a-italiani. Egli parla dell'Italia come di qualsiasi
3 I, 2| 1° settembre 1930. Si parla del rabbino livornese Benamozegh,
4 I, 2| del popolo. Pierre Hamp parla del popolo, ma i suoi libri
5 I, 2| letto dal popolo, ma non parla del popolo. Il solo libro
6 II, 1| in altro luogo, dove si parla di ciò che avviene in certe
7 II, 1| anziani di Santa Zita» di cui parla il De Sanctis nei suoi ricordi
8 II, 2| latino e la lingua che si parla? La distinzione e l'identificazione
9 II, 3| durante il corso l'insegnante parla per cento e lo studente
10 II, 3| scuole di cui il Washburne parla sono interessanti perché
11 IV, 1| del Loria, in cui il Loria parla della sua prolusione all'
12 IV, 1| del '21), in cui il Loria parla degli intellettuali come
13 IV, 1| precisamente un'utopia, perché si parla della repubblica di San
14 IV, 1| È vero che lo Zuccolo parla anche delle ragioni economiche,
15 IV, 1| maggio 1928), in cui si parla in modo molto strano, ma
16 IV, 1| del Trombetti. A p. 199 si parla di «conseguita decifrazione»
17 IV, 1| pubblicato dall'Orano) dove si parla di un comico «liquido ambiente»
18 IV, 1| libriccino in cui G. A. Borgese parla delle nuove correnti di
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