Parte
1 1916| coi tedeschi. Nei massoni c'è la possibilità di assorbimento,
2 1916| cattolicismo; nei tedeschi c'è invece la saldezza granitica,
3 1916| dentro di noi il dolore che c'invetrisce le pupille. Forze
4 1916| ho bisogno di sapere cosa c'è di nuovo». E non gli passa
5 1916| preda del futuro piccone. C'è da preoccuparsene davvero.
6 1917| opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia
7 1917| tutti vanno avanti perché c'è almeno un gruppo che vuole
8 1917| sempre vivo ed alacre. Ormai c'è un fermento che scompone
9 1917| eccezione delle rivoluzioni non c'è differenza qualitativa,
10 1917| determinate idee; in tempi normali c'è un equilibrio di forze
11 1917| timbro. Ma questo fenomeno c'è sempre stato, perché noi
12 1917| suo pensiero nascente. Non c'è bisogno dell'accordo dell'
13 1917| manda. Ma un'uguaglianza c'è, tra gli uni e gli altri:
14 1917| sentiamo che un'uguaglianza c'è. Ci troviamo ora, come
15 1917| collettiva è sana solo quando c'è lotta, attrito, urto di
16 1917| pensare e si è pensato.~Eppure c'è una fatalità anche in questi
17 1918| non la nazione armata.~C'è una religione di Stato,
18 1918| ripetere l'abecedario, dato che c'è sempre qualcuno che l'abecedario
19 1918| della civiltà capitalistica c'è indubbiamente una grandezza
20 1918| soluzioni imperialistiche, c'è la probabilità che il governo,
21 1918| consapevolmente disciplinata. C'era in Italia un ambiente
22 1918| emigrare per sostentarsi; non c'era l'ambiente della lotta
|