Cap.
XXIII.
L'ALZA BANDIERA
SULLA PRIMA NAVE
GARIBALDINA
La formazione della
Cooperativa «Garibaldi» era un fatto compiuto, e a
dispetto delle infinite opposizioni e dei loschi maneggi sott'acqua,
tanto da parte degli armatori, che dei lumaconi appiattati dietro le
vetrate del Ministero della Marina, vennero acquistati i primi cinque
piroscafi ex germanici, ai quali il Capitano Giulietti impose
rispettivamente i nomi di MAZZINI - NAZZARENO - PIETRO GORI - ANDREA
COSTA - GOFFREDO MAMELI.
Il 26 aprile del
1920, data veramente gloriosa per i marinai d'Italia, veniva gettata
la base di ferro del riscatto degli schiavi del mare: e fu prima
l'Italia ad effettuare un'opera di tanta importanza.
Quel giorno 26
aprile era lì bello, illuminato dai raggi di un sole appena
nato che splendeva sulla prima nave garibaldina: la MAZZINI. Il 26
aprile dunque del 1920, nel porto di Torre Annunziata veniva issata,
per la prima volta, la bandiera fiammeggiante e scarlatta della
«Garibaldi», un'ancora ed un'elica nere in campo rosso
(simbolo della fede operante e del sangue dei martiri del mare)
sull'albero di maestra.
Fu in tale occasione
che volli dedicare al creatore della proletaria «Garibaldi»
un'ode. «La Mazzini», che dette assai nell'occhio ai
critici, non osando criticarla, se non in quanto, dicevano esulante
da essa il poetico argomento. Non si cantava, è vero, in
quelle trentacinque terzine le bellezze di una Circe, di una Cloe, di
una Lydia, ma si elevava un peana marinaro, un inno alla robusta
fibra dei marinai, s'innalzava sulle onde dei mari un canto a colui
che le aveva vedute (in sogno) rosse del colore del garofano, solcar
veloce gli oceani, apportatrici di pace e di fecondo lavoro, guidate
dai suoi compagni non più schiavi, ma liberi, ma indipendenti,
ma fratelli!
N.D.R. - Dall'ode,
«La Mazzini», riproduciamo solo quattro versi in cui
Tanini esalta il significato della bandiera della «Garibaldi».
Eccoli:
È la bandiera
santa del dolore;
È la bandiera
delle lotte ardenti;
È la bandiera
del marin fervore,
. . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Per affrancar
qualunque gente schiava.
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