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Giulio Tanini
Storia della federazione italiana lavoratori del Mare

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  • Cap. XXIX   NAVAL PICCOLO E PESCATORI
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Cap. XXIX

 

NAVAL PICCOLO E PESCATORI

 

 

Mentre questo miglioramento andava in applicazione, la Federazione Italiana Lavoratori del mare escogitava un altro piano pro lavoratori. Con il lodo Massone era stata resa un po' di giustizia anche agli equipaggi di navalpiccolo, per i quali si era sempre interessato con molta passione l'amico Guido Remedi di Viareggio. Il sistema dell'arruolamento alla parte venne strenuamente combattuto. La Federazione Marinara, dovendo risolvere i problemi sindacali per tutta la Gente di mare, combattè l'avversario settore per settore. Il lavoro fu assai laborioso, e troppo lungo sarebbe descrivere tutte le battaglie sostenute. Quando riuscì a ottenere una certa soddisfazione per tutti gli equipaggi, sia di navalgrande che di navalpiccolo, sia dei rimorchiatori che delle pirobarche, pontoni, chiatte, ecc., incominciò il lavoro per i marittimi pescatori. Questa numerosa classe di artieri della rete è la più povera, la più umile, e quella che ha maggior bisogno e merita quindi maggiore assistenza; ma la Federazione marinara poteva occuparsi di essa solo dopo che era riuscita a risolvere altri problemi sindacali, e ciò per formare la base su cui avrebbe battagliato per i pescatori, fermando per loro anche le navi, qualora fosse stato necessario.

Giulietti essendo figlio di pescatore, pensò sempre con grande affetto a questa numerosa e benemerita categoria di lavoratori. Appena ritenne di essere giunto il momento propizio impartì le necessarie disposizioni al segretario della sezione di Napoli, Gennaro Stefanile, per ottenere equi contratti di lavoro per i numerosi pescatori di quella plaga. Ed in breve Stefanile, forte dell'appoggio di tutta la Federazione, ottenne, sotto la guida di Giulietti, i primi umani contratti di lavoro per i pescatori della zona partenopea, Si marciava ormai per la sistemazione sindacale dei pescatori delle altre zone marittime, ma proprio quando la Federazione Italiana dei Lavoratori del Mare stava per acciuffare le chiome di tutte le vittorie per tutti i pescatori sorse il movimento fascista che a poco per volta impedì la nostra attività sindacale8.






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8 Quando Giulio Tanini morì, la nostra Federazione si era già battuta per i pescatori. Erano le prime battaglie su questo terreno complesso e non facile. Il movimento fascista era già in atto e dava non poco fastidio alla nostra organizzazione. Giulietti, costretto a difenderla e a proteggerla da tanta insidia, dovette rallentare e poi sospendere l'azione di difesa in favore dei pescatori. Se non fosse stato disturbato dal movimento fascista, la Federazione Italiana Lavoratori del Mare avrebbe in breve tempo condotto a termine anche le lotte per tutti i marittimi pescatori, i quali purtroppo non hanno ancora potuto risolvere i loro problemi. Ma Giulietti sta lavorando a tutt'uomo per tentare di risolvere anche le questioni di questi pescatori e specialmente quelle delle pensioni, delle assicurazioni contro le malattie, contro gli infortuni e contro la disoccupazione (N.D.R.).





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