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Giulio Tanini
Giulio Tanini nella sua vita e nelle sue opere

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I Discorsi

 

La salma è stata trasportata nel piazzale del cimitero presso la gradinata dove si sono raccolte tutte le bandiere e la folla.

Il capitano Giulietti, a nome della Federazione dei Lavoratori del Mare, pronunciò questo discorso:

 

«Cittadini, Lavoratori,

Lavoratori del Mare!

L'organizzazione marinara, come quella che potè bene illuminarsi e rinvigorirsi dell'opera e coll'opera di Giulio Tanini, vi dice, con piena coscenza, che colla morte di Lui è scomparso per le schiere proletarie un sapiente ed illuminato educatore; per la vera Patria un figlio veramente illustre e devoto: per la formazione di una Umanità redenta ed affratellata – al disopra di ogni razza e barriera – un artefice massimo reso grande e prezioso da una vita intessuta di dolore e di sacrificio.

Vita sbattuta pel mondo come nave da violente tempeste su mare insidioso; ma, come nave guidata da saldo pilota, mai naufragò o diede di cozzo sulle scogliere ove le basse passioni spumeggiano come onde sospinte da raffiche nere.

Diritto si mantenne in ogni vicenda, assecondando mirabilmente coll'azione, in ogni istante, i piani che il Suo pensiero tracciava, sognava, accarezzava per il bene del popolo dolorante nel tristo disquilibrio sociale di un'èra ancora violenta e sanguinaria.

Si trovò quindi contrariato, vituperato, isolato da tutti coloro che in Lui avevano scorto un sincero difensore dei lavoratori, o un elemento non disposto a piegarsi ad opportunità divenute ormai di moda.

Nonostante la Sua coltura vasta e poliedrica, la sua capacità e la produttività in lavori i più disparati, semplici e complessi, sia tecnici che scientifici o letterari, nonostante il Suo cuore di vero apostolo, il Suo ingegno di profeta, la Sua volontà di ferro, e tenacia e ardimento senza limiti, ramingò per anni ed anni di terra in terra; portò pel mondo, con onore ed orgoglio, la vera espressione della stirpe italiana all'estero: ingegno e privazione.

Alla Francia che gli pane purchè si trasformi da Italiano in Francese, Lui – l'internazionalista veroVero perchè nell'affratellamento universale che sogna, non dimentica la Sua Terrarisponde fieramente di essere e di restare italiano e quel pane ricusa.

Confrontate questa azione con quella di quei patriotti italiani che durante la guerra in Isvizzera hanno fatto quello che tutti sanno e vi renderete ragione dello sdegno col quale Egli tratta costoro nelle sue bellissime e commoventi opere scritte.

In generale, i discorsi funebri sono intessuti di pietose inesattezze. Per onorare la memoria di Giulio Tanini bisogna dire solo la verità. E più si è nel vero più lo si onora. Uomo d'eccezione fu d'eccezionale bontà e probità. Cittadini, lavoratori, gente popolo, onoratelo! Ricordatelo!

Lavoratori del Mare,

non dimenticatelo. Mai. Vi ha amato, vi ha dato tutto il vigore della sua vita. Da quando entrò nella vostra Federazione, si confuse con voi, per voi, con le vostre lotte. Fino all'ultimo vi dedicò il pensiero. Morì ricordandovi, augurandovi ogni bene.

Serbatene eterno ricordo.

E, a nome vostro, della vostra Organizzazione: Federazione, Garibaldi ed Associazione Impiegati, esprimo completa, naturale, efficace solidarietà morale, materiale a coloro – figli e consorte – che Egli ha lasciato. Ringrazio tutti: cittadini, operai, autorità, intervenuti ed in particolar modo le organizzazioni proletarie ed i partiti politici che hanno voluto accompagnare la salma del Grande Scomparso, considerandolo giustamente come loro compagno di lotta.

E sopratutto in alto i cuori. I morti sono più vivi dei vivi. Nel mistero dell'Infinito, Egli vive e sa che in questi giorni abbiamo fatto fronte alle raspanti voglie dei patriotti di moda.

Per essere degni di Lui, per bene onorarne la memoria, prepariamoci con saldo cuore agli avvenimenti che maturano ed ognuno di noi faccia tutto il proprio dovere. Lo spirito eletto di Giulio Tanini, nostro caro ed illustre compagno, amico e fratello ne sarà contento».

 

Dopo il Cap. Giulietti parlarono: Faralli per il Partito Socialista; Barenghi per i Comunisti; Malagoli per i Repubblicani e Grassini Emilio per gli Anarchici.

Pubblichiamo i discorsi di Grassini e Malagoli che gentilmente ci hanno fatto pervenire.

 

Malagoli Amedeo parla per i Repubblicani:

«Troppo grande è la sventura perchè l'anima dei Repubblicani d'Italia, non vibri di sincera e reverente commozione al cospetto della Tua bara, o Gran Vecchio generoso!

Chi più di te seppe accendere ed agitare; come fiaccola, il Pensiero squisitamente umano, al disopra delle volgari bassezze sociali di ieri e di oggi?

Quanta nobiltà, quanta abnegazione, quanto sacrificio, quanto amore è racchiuso nella Tua anima fortemente bella, nella Tua vita costantemente dedita alla redenzione delle folle!

Anima di fanciullo e di Poeta: anima di Apostolo, anima italianissima e universale ad un tempo! Tu sei l'esempio fulgidissimo del Dovere religiosamente compiuto. La Tua fibra è d'indomito combattente per tutte le rivendicazioni del Diritto Umano! Della Vita avesti il concetto eternato da Socrate con la morte, da Cristo con l'olocausto volontario e sereno del Calvario, da Mazzini col Pensiero e l'Azione.

Lavoratori del Mare, Lavoratori d'Italia e del mondo intiero, deponete ai suoi piedi, in quest'attimo doloroso, ogni principio di parte, ogni divergenza di metodo, ogni dissidio personale e convergete, con la potenza dei forti e dei buoni, la vostra fede in una purissima commemorazione di pensiero. Abbassate i fiammeggianti vessilli e la fronte al cospetto dell'Uomo che fu esempio puro per tutti: nel passato, nel presente, nell'avvenire! Domani se il Suo ricordo sarà in noi sincero, costante, scevro di basse passioni, saprà affratellarci nel palpito dell'opere e degli intenti e ci condurrà certamente alla conquista delle comuni, sacre rivendicazioni».

Grassini parla per gli Anarchici:

Cittadini, lavoratori, diseredati, Giulio Tanini è morto!

Fra poco la fiamma – come da Sua testamentaria volontà – ne arderà il corpo; ma il Suo pensiero vivido, smagliante come la fiamma stessa, rimarrà ad illuminare ancora e sempre il cammino degli uomini verso l'apice della giustizia vera, del vero bene.

Serbiamo imperituro il Suo ricordo! La Sua rettitudine, la Sua infinita bontà, la Sua educazione squisita; la sua elevatissima istruzione; la Sua vita macerata dal dolore, dai travagli, dal lavoro, ci sia di guida e d'ammaestramento in ogni azione della nostra vita.

Egli, entusiasta e fedele ai più puri principi di libertà, non lasciò sfuggire mai occasione per seminare generosamente, efficacemente, il dolce frutto del Suo pensiero buono, ma ribelle a qualsiasi schiavitù, affinchè gli uomini si rigenerassero e si amassero quali fratelli. Mi è caro ricordare che qualche anno fa, durante l'inaugurazione della bandiera dei Ferrovieri, Egli salutava con un poderoso discorso, materiato di poesia e di umanesimo, il rosso vessillo.

Alla chiusa fu salutato dal grido: Viva l'Anarchia! al che Egli, alzando il fiero e bellissimo capo, chiuso nell'aureola delle sue venerande canizie, rispondeva: Si, Viva l'Anarchia, poiché ANARKOS vuol dire buono, bello, perfetto!

Cittadini, lavoratori, diseredati, uomini dal cuore buono, qui convenuti, al disopra di ogni sentimento di parte, diamo il nostro bacio filiale, il più buono, il più puro, a Giulio Tanini!

La salma è stata quindi trasportata al forno crematorio, dove è stata cremata. E le ceneri, dopo qualche settimana, sono state trasportate, per espressa volontà dell'Estinto, a Lucca, dove, per cura dei famigliari, dei rappresentanti della Federazione e di comuni amici, sono state consegnate ai fratelli della Loggia Burlamacchi.

Per iniziativa della Federazione Marinara sorgerà fra breve nel cimitero di Lucca, nel posto dove sono custodite le ceneri, un monumento marmoreo in onore del grande ed illustre Compagno e Fratello per sempre scomparso.

 

Una lettera della Federazione Marinara alla famiglia

 

Alla famiglia, che ha inviato una nobilissima lettera di ringraziamento alla Federazione Marinara, Giulietti rispose:

«La vita ha le sue leggi di compensazione e di equilibrio, che non si possono violare o eludere. Il nostro Giulio, dopo una lunga vita di aspre vicende, raddolcite dal Grande ideale che illuminava la Sua anima, continuerà a vivere nell'infinito supremo regolatore di ogni cosa. Sono convinto ch'Egli vive più di prima su Voi e dentro l'organizzazione marinara, della quale fu apostolo.

Comprendo la Vostra situazione: sento il Vostro dolore: apprezzo le gentili e commoventi Vostre espressioni: Vi ringrazio. Voi sapete che io non ho fatto più meno del mio dovere. Continuerò a farlo. Pel bene comune e pel comune Ideale, sono a Vostra disposizione.

Affettuosi saluti e vivissimi augurii per il Vostro avvenire e in modo particolare per la Vostra salute e per quella della buona e fedele Compagna dell'indimenticabile ed illustre Estinto».

 

Le ultime parole ai federati.

 

Chiudiamo questa dolorosa cronaca colla lettera che Lui pochissimi giorni prima di morire ha voluto scrivere alla Gente di Mare.

 

Marinai!

Da otto mesi inutilizzato per voi, vi debbo un ringraziamento dal cuore profondo, dell'onorato pane che mi concedeste per tanti anni e per l'assistenza ai figli miei.

Mando un saluto a voi tutti, particolarmente, eroici uomini sofferenti sotto la continua tirannia dei vostri sfruttatori: vivo, il mio spirito ed il mio cuore furono sono e saranno eternamente con voi; morto le mie fiamme tenteranno rinsaldare nei vostri cuori la grande fede, l'amore immenso, la gratitudine imperitura che dovete al vostro redentore, al pioniere unico dei mari, tanto perseguitato ed odiato, che ha delle vostre straordinarie, ma eternamente combattute virtù, saputo per amor vostro formare e creare la vostra famiglia proletaria libera dinanzi al Sole della rivoluzione.

Compatti, stretti attorno alla vostra sacra bandiera dell'ancora nera, seguite con fede invulnerabile chi essa conduce sui mari del mondo con quella Garibaldi che sarà ogni giorno più faro di amore e luce di gloria per la marina vostra.

E ricordatevi che nessuna forza umana potrà contrastare alla forza divina che conduce il vostro Giulietti per il riscatto di tutte le vostre libertà.

 

Vostro GIULIO TANINI.

 

Nota; Il Prof. Tanini ha disposto per testamento che la sua interessante e voluminosa biblioteca vada al Cap. Giulietti: e questi, a onore ed in memoria del generoso donatore, l'ha data alla Federazione Marinara.

 




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