GIUSEPPE GIULIETTI
Giulio Tanini, per la Federazione Marinara, fu
un padre,
un fratello,
un amico.
Adoprò la penna con profonda dottrina, con grande vigore, con
esemplare bontà.
Provato alle più alterne vicende della vita, armonizzò con quelle
dei naviganti: come le sue, misere, complesse, turbinose.
Intuì, vide ogni minimo particolare della lotta fra capitale e
lavoro nel campo della Marina Mercantile; e la sua anima – tutta luce, fede,
entusiasmo – se ne innamorò.
Nelle fasi più acute delle agitazioni ringiovaniva: la
consapevolezza di lottare per una giusta causa, per una causa umana, per il
pane e per la indipendenza morale ed economica di migliaia e migliaia di
bambini, di famiglie, dava ai suoi occhi il bagliore di due stelle.
Giulio Tanini: apostolo e ribelle, italiano ed internazionalista;
formatosi alla dura scuola del dolore, d'una vita frastagliata di privazioni,
di amarezze, di nostalgie, trovò nell'ambiente federale marinaro il suo
ambiente.
Marinari,
non dimenticate
mai, non dimentichiamo mai, il buon Vecchio dalla vasta fronte, dallo sguardo
paterno e penetrante, dalla barba imponente e veneranda.
Come in vita, così in morte è, e resta, il più puro simbolo della
nostra bandiera federale e garibaldina.
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