grassetto = Testo principale
Vol., Cap. grigio = Testo di commento
1 1 | Ospedale civico di Monza, ove era anche Chirurgo primario;
2 1, Pref| perchè non me ne ricordo più. Era in parte già fatto assai
3 1, 1 | perchè della roba ve n’era, perchè poi sovratutto ve
4 1, 1 | confraternita, e se la minestra era ben satura di lardo, e se
5 1, 1 | satura di lardo, e se il vino era grosso, e se vi abbiano
6 1, 2 | ora che ci penso, la cosa era tanto più seria e di pessimo
7 1 (3) | la debolezza in discorso era famigliare a quel poeta
8 1, 5 | tanto più di appetito. C’era un profluvio di temi a trattare;
9 1, 5 | porco?» E uno diceva che era una satira omeopatica appoggiata
10 1, 6 | numerosi che fossimo, c’era da mangiare per dieci volte
11 1, 6 | andar male: che broda lunga era quel Passeroni! — E il Dante
12 1, Pref| ho composto un libro che era tutto prefazione: a un di
13 1, Pref| colpa mia: l’intenzione era ottima, e in tutta buona
14 1, Pref| cose), nel Gatto la satira era più forte perchè colpiva
15 1, Pref| quella sul Lamartine. E me n’era accorto anch’io: ma che
16 1, 7 | precisa significazione. Era di quella maldicenza che
17 1, 7 | virtù e di buon cuore: non era lo stolido investigare la
18 1, 7 | Tizio o di Sempronio: non era la rivelazione di secreti
19 1, 7 | la quale un uomo inetto era salito alle cariche, ecc.
20 1, 8 | il caso da prosaico che era diventa poetico al massimo
21 1, 8 | fino all’orlo, e perciò era da aspettarsi quello che
22 1, 8 | di un certo dipartimento era ghiottissimo per le polpettine
23 1, 8 | annunziarono che la carrozza era pronta, precipitò come fulmine
24 1, 8 | lo stomaco: e che quand’era piccina, suo padre e sua
25 1, 9 | accorgendosi che la mia meraviglia era tutt’altro che ammirativa,
26 1, 9 | fiutare. Indovinate un poco! era nientemeno che caffè brulé.~
27 1, 9 | una bella stagionatura. Era un vino rosso diventato
28 1, 9 | da dio sa dove. Ebbene, era di Busnago, un modesto villaggio
29 1, 9 | prima volta. E come mai s’era ottenuto quel néttare? collo
30 1, 9 | si ragionò: «Diogene, che era pure un gran savio, albergava
31 1, 9 | degl’intestini.» Difatti era un vino di quelli che non
32 1, 9 | corrispondenze e di armonia, era facile a capire che dove
33 1, 9 | minestra al conte Ugolino quand’era già morto di fame: onde,
34 1, 9 | aspettarmi. Che dico? mio padre era forse ancora filosoficamente
35 1, 10 | intelligente beneficenza, era anche un anfitrione di ottimo
36 1, 10 | fortuna, la di lui tavola era sempre aperta ai buoni amici:
37 1, 10 | ona volta al dì d’incœu~L’era per mi ’l pù brutt del taccoin~
38 1, 10 | sarà staa di serv quand l’era brutt:~Ma adess che l’è
39 1, 10 | sestina, e spesso a ogni verso era un gran battimano, e una
40 1, 10 | purchè andassi. Ma la cosa era impossibile: perchè, ad
41 1, 11 | quelle parole, e capii che io era un ragazzo, e quello un
42 1, 11 | tassa. Per l’addietro c’era anche il danno di pagarli:
43 1, 12 | rimorso. — Ma non dire così: era questo il mio desiderio,
44 1, 12 | begli anni della vita, si era inquieti, malcontenti, smaniosissimi
45 1, 12 | orbo, ti avrei dimandato se era uno zoccolante.»~Ma in compenso
46 1, 12 | soave e delicato, ciò che era da attendersi da una donna
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