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David Lazzaretti Visioni e profezie IntraText CT - Lettura del testo |
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I CELESTI FIORI
Stanco dalla fatica dopo una lunga preghiera io mi gettai sopra un banco, dove il sonno mi assopì; un'ora dopo mezza notte nell'Oratorio di S. Brunone ebbi in sogno la seguente visione. Mi sembrava di essere in questo Oratorio leggendo alcune lamentazioni che io avevo scritto alcuni giorni indietro per esprimere la mia contrizione a Dio. Mentre io leggevo il mio scritto, io vedevo dal foglio che tenevo in mano uscire dei fiori di diverse specie e di diversi colori. Trasportato dalla gioia raccoglievo questi fiori che esalavano un profumo indescrivibile, e ne formavo diversi mazzetti. Inginocchiato pregavo il Signore, affinchè mi facesse conoscere il significato di questo prodigio. Mentre pregavo con fervore vidi venire nell'oratorio S. Michele Arcangelo, vestito come i 7 angeli apparsimi nella Grotta di S. Angelo in Sabina, e la SS.ma Vergine Maria vestita a bruno. Essa approssimandosi a me disse: – Mio... servo, alzati e dammi cotesti fiori che tu hai ricevuto dal mio Figlio Gesù, ed è per questo che mi sono tanto preziosi, ed io stessa li darò in dono a tutti quelli che sapranno con fede, colla preghiera e col sacrificio amare il mio figlio Gesù, come tu servo fedele lo fai... per gli uomini, i quali al presente ti giudicano tutt'altro... e credono tutto al contrario di ciò che tu dici e fai in nome di Dio. In qualunque modo essi ti tratteranno, osserva, mio... che tu non devi allontanarti dalla fede de' tuoi... Non ti affliggere; perché tutto alla fine tornerà a tuo vantaggio. Niuno può... davanti a me e al mio Figlio Gesù. Egli ti ha parlato al cuore, e ti ha ispirato vivi sentimenti di dolore e di contrizione della tua passata vita. E questo dolore e contrizione hai espresso scrivendo queste lamentazioni, dalle quali ti sono apparsi questi fiori celesti. Questi scritti sono prova che il Signore è con te. Mio... tu non comprendi il prodigio, il mistero e le meraviglie di questi fiori celesti, che i tuoi scritti hanno fatto apparire sotto i tuoi occhi, e perciò hai domandato la spiegazione, pregando umilmente. Per questo motivo io sono venuta espressamente da te accompagnata dal mio Principe celeste, tuo. Tu hai ottenuto la grazia che hai dimandato umilmente, e nello stesso tempo sono venuta per farti conoscere i segni terribili dell'irata giustizia divina. Sappi, mio... che questi scritti, come quelli che farai d'ora in avanti a lode dell'Altissimo e Clementissimo Iddio, saranno gli uni e gli altri un vaso di divina eloquenza, e il medesimo effetto si produrrà in quelli che li leggeranno con fede ed umiltà, poichè io infonderò nei loro cuori la verità e la santa fiamma della fede, dell'amore, della carità e della giustizia... Rammentati, mio... che io nella Santa Grotta ti diedi il dono della sapienza, non di quella che rende l'uomo vano, ma di quella che perfeziona nelle vie della virtù e lo rende umile e santo. È mia volontà, come quella del mio eletto Gesù, che le tue lamentazioni e le tue lodi al Signore che scriverai, siano propagate tra i cristiani credenti nella miglior maniera possibile, affinchè io possa donare agli altri questi fiori che hai ricevuti dal mio caro Gesù, ed affinchè essi producano abbondanti frutti per la salute eterna dell'anima loro e per la gloria di Dio. |
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