Note bibliografiche
Chiesa Cattolica.
Atlas Hierarchicus. Descriptio geographica et statistica
Sanctae Romanae Ecclesiae tum Orientis, tum Occidentis juxta statum
praesentem. Consilio et hortatu Sanctae Sedis Apostolicae,
elaboravit P. Carulus Streit, Paderbornae, 1929 (Casa Ed. di S.
Bonifacio, Paderborn). Sulla seconda edizione cfr. «Civiltà
Cattolica», 7 giugno 1930; sulla prima edizione «Civiltà
Cattolica», 1914, vol. III, p. 69. Contiene tutti i dati sulla
struttura mondiale della Chiesa Cattolica. Tra la prima e la seconda
edizione le variazioni avvenute per la guerra nel numero del
personale chiericale può essere interessante. (In Ispagna i
preti, per esempio, sono aumentati in questo periodo, in Italia
invece pare siano diminuiti, per ricrescere probabilmente dopo il
Concordato e gli aumenti di prebende, ecc.).
Ricordare, per uno studio
della struttura mondiale del Cattolicesimo, l'«Annuario
Pontificio», che si pubblica in grossi volumi di circa 1.000
pp. a Roma presso la Tipografia Poliglotta Vaticana.
Per l'Azione Cattolica
italiana in senso stretto (laico) vedere gli Almanacchi Cattolici
pubblicati ora da «Vita e Pensiero»: il piú
interessante e di maggiore valore storico è l'Almanacco
Cattolico per il 1922 che registra la situazione cattolica nel primo
periodo del dopoguerra.
Oltre all'Annuario
Pontificio che ha carattere ufficiale e alle altre pubblicazioni
di Almanacchi, ecc., vedere la pubblicazione «Annali
dell'Italia Cattolica» che nel 1930 sono stati pubblicati dalle
edizioni «Pro Familia», Milano (in 16°, pp. 416, L.
8).
Azione cattolica
italiana. Per la storia dell'Azione Cattolica italiana è
indispensabile l'articolo Precisazioni, pubblicato
dall'«Osservatore Romano» del 17 novembre 1928 e
riassunto dalla «Civiltà Cattolica» del 1°
dicembre successivo a p. 468.
Il tentativo di riforma
religiosa francescana. Quanto rapidamente sia decaduto lo spirito
di san Francesco appare dalla Cronaca di fra Salimbene da
Parma. Cfr. «Nuova Antologia» del 16 febbraio 1929:
Vittorio Marvasi, Frate Salimbene da Parma e la sua Cronaca.
La Cronaca è stata tradotta nel 1928 da F. Bernini ed
edita da un Carabba di Lanciano. Vedere in quanto il tentativo
«laico» di Federico II coincide col francescanesimo:
certo dei rapporti ci sono stati e lo stesso Salimbene è
ammiratore di Federico, anche scomunicato.
Sui letterati cattolici
cfr. «Il Ragguaglio dell'attività culturale e letteraria
dei cattolici in Italia. 1932», Firenze, Edizione del
«Ragguaglio», 1932, pp. 490, L. 10. Esce dal 1930.
(Prefazione di G. Papini).
Azione sociale
cattolica. Nella Relazione presentata da Albert Thomas alla
Conferenza Internazionale del lavoro (l'undecima) del 1928, è
contenuta una esposizione delle manifestazioni fatte dall'episcopato
e da altre autorità cattoliche sulla quistione operaia. Deve
essere interessante come breve sommario di storia di questa
particolare attività cattolica. La «Civiltà
Cattolica» (4 agosto 1928) nell'articolo La conferenza
internazionale del lavoro (del Brucculeri) è entusiasta
del Thomas.
Leone XIII. Per la
sua personalità, abbastanza limitata e meschina, cfr. Piero
Misciatelli, Un libro di ricordi e di preghiere del papa Leone
XIII, «Nuova Antologia», 1° marzo 1929.
La dottrina sociale
cattolica nei documenti di papa Leone XIII, Roma, Via della
Scrofa 70, 1928, in 16°, pp. 348, L. 7,50.
Per il significato reale e
di politica immediata e mediata dell'enciclica Quadragesimo anno
di Pio XI per il 40° anniversario dell'enciclica Rerum
Novarum per quanto riguarda i rapporti tra cattolicismo e
socialdemocrazia, occorre tener conto dell'atteggiamento del
cardinale inglese Bourne e del suo discorso a Edimburgo (nella prima
quindicina del giugno 1931) sul partito laburista. Cfr. i giornali
cattolici inglesi del tempo.
Sindacalismo cattolico.
Cfr. nella «Civiltà Cattolica» del 6 luglio
1929 l'articolo La dottrina sociale cristiana e l'organizzazione
internazionale del lavoro (del padre Brucculeri). Vi si parla
della sezione riguardante il pensiero sociale della Chiesa, del
rapporto fatto da Albert Thomas alla XII sessione della Conferenza
Internazionale del Lavoro e pubblicato a Ginevra nel 1929. Il padre
Brucculeri è estremamente soddisfatto del Thomas e ne riassume
i passi piú importanti, riesponendo cosí il programma
sociale cattolico.
La pace industriale
(di A. Brucculeri) nella «Civiltà Cattolica» del 5
gennaio 1929. (Annota i tentativi fatti in Inghilterra per la pace
industriale, le tendenze collaborazioniste del BIT, i comitati
paritetici di fabbrica, la legislazione del lavoro, gli alti salari
in America, ecc.). Questa serie di articoli del Brucculeri sulle
quistioni industriali è stata poi raccolta in volume. Il
Brucculeri fa parte (o ha fatto parte) dell'Ufficio di Malines che ha
compilato il Codice Sociale.
L'Azione Cattolica nel
Belgio. Cfr. l'opuscolo del gesuita E. de
Moreau, Le Catholicisme en Belgique,
Ed. La pensée catholique, Liegi, (1928). Qualche cifra:
l'Association catholique de la jeunesse belge raccolse nel
congresso di Liegi 60.000 giovani (per i giovani di lingua francese).
È divisa in sezioni: (operai, studenti medi, studenti
universitari, agricoltori ecc.). La Jeunesse Ouvrière
Chrétienne ha 18.000 soci divisi in 374 sezioni locali
e 16 federazioni regionali. La Confédération
des syndicats ouvriers chrétiens de
Belgique ha 110.000 membri. Les
Ligues féminines ouvrières hanno
70.000 socie. L'Alliance nationale des
fédérations mutualistes chrétiennes de Belgique
ha 250.000 membri e con le famiglie
loro serve a 650.000 persone. La Coopérative Belge
Bien-Etre ha 300 magazzini cooperativi. La Banque
centrale ouvrière, ecc. Il Boerenbond (lega di
contadini fiamminghi) ha 1.175 gilde con 112.686 membri, tutti capi
famiglia (nel 1926). Movimento femminile a parte ecc.
Movimenti pancristiani.
Nathan Söderblom, arcivescovo luterano di Upsala in Svezia,
propugna un cattolicismo evangelico, consistente in una
adesione diretta a Cristo (prof. Federico Heiler, già
cattolico romano, autore del libro Der Katholizismus, seine Idee
und seine Erscheinung, Monaco, 1923, della stessa tendenza, ciò
che significa che i pancristiani qualche successo l'hanno avuto).
Redazione della «Civiltà
Cattolica». Gli articoli sulla massoneria sono scritti dal
padre Pietro Pirri (è probabile che il Pirri abbia scritto
quindi gli articoli sul Rotary). Gli articoli d'arte dal padre Carlo
Bricarelli (che di solito firma). Gli articoli sull'unità
delle Chiese dal padre Celi; sulla scienza naturale (quistioni
dell'evoluzionismo e del trasformismo) dal padre Gaya; sulla
letteratura (specialmente su Dante) dal Busnelli, ecc. Il padre
Brucculeri scrive sulle quistioni economiche e industriali. Sotto il
titolo Problemi odierni del lavoro ha raccolto (in un volume
in 8° di pp. 145, L. 8) i seguenti articoli già apparsi
nella «Civiltà Cattolica» anonimi: 1)
L'organizzazione internazionale; 2) L'organizzazione
scientifica; 3) L'orientazione professionale; 4) Verso
la pace industriale; 5) La schiavitú del lavoro
indigeno. Del padre Brucculeri erano già uscite presso
l'Amministrazione della «Civiltà Cattolica» le
seguenti pubblicazioni (certamente estratte dalla rivista): 1)
Salariato e compartecipazione, in 16°, di pp. 70, L. 2,50;
2) Il problema della terra, IIª ed., in 16°, pp. 162,
L. 3,50; 3) Lo sciopero nella storia, nella morale, nell'economia,
IIª ed., in 16°, pp. 156, L. 5,00; 4) La limitazione
della giornata di lavoro e il principio delle otto ore, IIª
ed., in 16°, pp. 50, 5 lire; 5;) Sul problema di Malthus.
Rilievi, L. 7,50.
L'Action Française
e il Vaticano. Bibliografia dal Mercure de France del 1°
maggio 1928:
1) F. Gay,
Comment j'ai défendu le Pape, «La Vie
Catholique».
(Riproduzione degli
articoli apparsi sulla «Vie Catholique», contro l'Action
Française, dal 6 novembre 1926 al 13 agosto 1927).
2)
Mermeix, Le Ralliement et l'Action
Française, A. Fayard. (Storia
minutissima e documentatissima, ma molto tendenziosa, dell'adesione
dei cattolici alla repubblica e delle vicende dell'Action Française,
1871-1927).
3) A.
Lugan, L'Action Française, de son
origine à nos jours («Études
sur les doctrines de l'Action Française», n. 4).
(Rimprovera all'Action Française d'aver perseguitato
con la sua rabbia e le sue ingiurie Piou e l'Action liberale, Marc
Sangnier e il Sillon, e di essersi associato a tutti coloro che con
mezzi talvolta pochissimo onesti, come la delazione, andavano alla
caccia del modernismo e del radicalismo fin tra i cardinali e i papi.
La politica, presso questi atei e i loro alleati, contava piú
che la preoccupazione dell'integrità dottrinale; domanda che
la religione venga separata da certe avventure che l'hanno
compromessa anche troppo; è una notevole esposizione storica).
4) L'Equivoque
du laicisme et les élections de 1928, par un
Polytechnicien; Librairie du Petit Démocrate.
(Domanda la formazione di
un grande partito che abbracci i «clericali» e una
frazione del vecchio partito radicale. I cattolici hanno
definitivamente ripudiato ogni spirito di predominio e domandano solo
il diritto di sacrificarsi come hanno fatto durante la guerra; a tal
fine occorre fare certe distinzioni nelle cosí dette «leggi
laiche»).
5) Paul Rémond
(vescovo di Clisma), L'heure d'obéir, «La Vie
Catholique».
(«La Santa Sede
domandava ai cattolici di porsi nel quadro della Costituzione, per
meglio realizzare l'unanimità sul terreno puramente
cattolico... L'Action Française dichiara che su questo terreno
non può ricevere ordini da Roma...»).
Cfr. La crisi
dell'«Action française» e gli
scritti del suo «maestro», nella «Civiltà
Cattolica» del 21 settembre 1929. (È un articolo del
padre Rosa contro Maurras e la sua «filosofia»).
Francia. Nei volumi
che raccolgono gli atti delle varie sessioni delle Settimane
Sociali, venne pubblicato l'indice alfabetico ed analitico delle
materie trattate in tutte le Settimane Sociali precedenti. La XXIII
sessione, del 1931, tenuta a Mulhouse, ha trattato de La Morale
Chrétienne et les Affaires (Lyon, J. Gabalda, 1931,
in 8°, pp. 610, fr. 30). In questo volume non ci sono gli indici
suddetti, che sono pubblicati a parte.
Per
l'attività in Francia cfr. Les
nouvelles conditions de la vie industrielle,
Semaines Sociales de France, XXI Session, 1929, Parigi, 1930, in 8°,
pp. 574. Sarebbe interessante vedere quali argomenti hanno
trattato le Settimane Sociali nei vari paesi e perché certe
quistioni non sono mai trattate in certi paesi, ecc.
[Italia.] Cfr.
«Civiltà Cattolica» del 19 aprile 1930: Azione
Cattolica e Associazioni religiose. Riporta una lettera del card.
Pacelli e il riassunto di un discorso del Papa. Nel marzo precedente
il Segretario del P.N.F. aveva diramato una circolare sulla non
incompatibilità per la contemporanea partecipazione all'Azione
Cattolica e al P.N.F.
Spagna. Cfr. N.
Noguer S. J., La accion catolica en la teoria y en la practica en
España y en el extranjero, Madrid, «Razón y
Fe», in 16°, pp. 240-272, 8 pesete.
Cfr. M. De Burgos y Mazo,
El problema social y la democracia cristiana. Nel 1929 è
uscita la Parte prima, Tomo V (?), di pp. 790, a Barcellona, ed. L.
Gili. Dev'essere un'opera mastodontica. Questo Tomo V della prima
parte costa pesete 18,70.
La riforma fondiaria
cecoslovacca, del padre Veriano Ovečka, nella «Civiltà
Cattolica» del 16 febbraio e 16 marzo 1929, pubblicata in
opuscolo separato poco dopo. È uno studio molto accurato e ben
fatto dal punto di vista degli interessi della Chiesa. La riforma è
accettata, e giustificata come dovuta a forza maggiore. (In una
ricerca generale sulla quistione agraria questo opuscolo sintetico è
da rivedere per fare dei confronti con gli altri tipi di riforma
agraria; rumena, per esempio, e trarne qualche indicazione generale
metodica. Quistioni di programma).
Cattolici integrali -
gesuiti - modernisti. Nelle memorie di Alfred Loisy si
troveranno elementi per questa rubrica: Alfred Loisy, Mémoires
pour servir à l'histoire ecclésiastique de notre temps,
pubblicato nel 1930 o '31 (circa 2.000 pp. in 8°).
Su Enrico Ibsen.
Cfr. Guido Manacorda, Il pensiero religioso di Enrico Ibsen,
«Nuova Antologia» del 1° novembre 1929. Questo
articolo del Manacorda, che appartiene al gruppo degli intellettuali
«cattolici integrali» e polemisti per la Chiesa di Roma,
è interessante per capire Ibsen indirettamente, per intendere
a pieno il valore delle sue vedute ideologiche, ecc.
Colonie italiane. Nel
«Diritto Ecclesiastico» diretto, fra gli altri, dal prof.
Cesare Badii dell'Università di Roma e da Amedeo Giannini,
consigliere di Stato, del marzo-aprile 1929, è pubblicato un
articolo dell'avv. prof. Arnaldo Cicchitti: La S. Sede nelle
Colonie italiane dopo il Concordato con il Regno, nel quale due
volte, a p. 138 e a p. 139, si pone l'Albania fra le colonie
italiane. L'autore rimanda (in materia, se sia applicabile alla
religione cattolica apostolica romana il trattamento nelle Colonie
concesso agli altri culti) a suoi studi pubblicati nella «Rivista
di diritto pubblico» 1928 (pp. 126-31) e 1929 (pp. 141-57) e
nella «Rivista delle Colonie Italiane» 1929: sarebbe
interessante vedere se anche in questi l'Albania è considerata
colonia.
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